Nelle Marche, negli ultimi tre decenni, si è affermato un processo di industrializzazione delleconomia, caratterizzato dalla nascita di piccole aziende.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Le attività dellICE a sostegno dellinternazionalizzazione delle imprese italiane Roma, 7 novembre 2012.
Advertisements

LItalia e il 7° Programma Quadro per la Ricerca Fiera del Levante Bari, 16 settembre 2006 Presidenza del Consiglio dei Ministri Riforme e Innovazioni nella.
Casale, 14 novembre 2007 LAGENZIA DI SVILUPPO LANGHE MONFERRATO ROERO, BANCA INTESA SANPAOLO, BANCA REGIONALE EUROPEA E BANCA DALBA PRESENTANO IL : BANDO.
1 Limpegno dellEuropa per le PICCOLE e MEDIE IMPRESE è una realta con Enterprise Europe Network.
Obiettivi generali 4Migliorare le esternalità che incidono sui fattori di sviluppo del sistema delle imprese 4Favorire lattrazione sul territorio di imprese.
Consorzio Industriale per la Ricerca e le Alte Tecnologie.
Il monitoraggio della Congiuntura A cura di: Giuseppe Capuano - Economista Treviso, 7 maggio 2010.
Un esempio di comunicazione: Il “Marketing Territoriale”
Politiche sociali Lavinia Bifulco.
SIMEST PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE
a cura del Ciriec prof. Michelangelo Vasta (Università di Siena)
IL RUOLO DELLE CCIAA La CCIAA luogo di democrazia economica Le autonomie funzionali come promotori di interessi generali (riforma costituzionale) Le CCIAA.
Regional Policy EUROPEAN COMMISSION 1 Bruxelles, 15 maggio 2006 INCONTRO DEGLI STUDENTI DELLUNIVERSITA POLITECNICA DELLE MARCHE CON LE ISTITUZIONI EUROPEE.
INNOVAZIONE PER LA COMPETITIVITA E LA CRESCITA Innovazione e PMI. Dallidea alla realizzazione Brescia, 26 giugno 2007 dott. Saverio Gaboardi Consigliere.
IMPRESE & INNOVAZIONE Progetti ed opportunità per lindustria bresciana Brescia, 6 novembre 2007 dott. Saverio Gaboardi Consigliere Delegato AIB per la.
Prof. Emilio Bartezzaghi Innovazione e Internazionalizzazione. Workshop: LInnovazione nei processi di internazionalizzazione Lecco, 20 gennaio 2006.
Lindustria Italiana Una breve sintesi Corso di Economia Applicata Facoltà di Economia Università di Torino Davide Vannoni.
Le imprese Corso di Economia Applicata Facoltà di Economia Università di Torino Davide Vannoni.
Università degli Studi del Molise
Progetto Integrato Territoriale n. 4 Area della Murgia Promozione dell internazionalizzazione dei sistemi produttivi locali Incontro di partenariato per.
Architettura della programmazione Programmazione Strategica: UE OSC – Orientamenti Strategici Comunitari STATOQSN Quadro Strategico Nazionale Programmazione.
Dott. Mauro Scattolini – Confcooperative Marche - Fedagri
GLI INTERVENTI DELLA REGIONE MARCHE CONTRO LA CRISI A FAVORE DI IMPRESE E LAVORATORI 6 – Ulteriori misure anticrisi a cura di Antonio Mastrovincenzo Martedi.
Istituto nazionale per il Commercio Estero LA FACILITAZIONE DEL COMMERCIO INTERNAZIONALE -UNA VALENZA CRUCIALE E STRATEGICA PER IL MADE I N ITALY Complesso.
DE P. Gazzola PMI, GI e territorio Una proposta per linnovazione.
Ambasciata d'Italia al Cairo - Ufficio di Cooperazione allo Sviluppo 1 LE LINEE DI CREDITO DELLA COOPERAZIONE ITALIANA A SOSTEGNO DELLE MICRO, PICCOLE.
8 aprile 2009PREVENTIVO ECONOMICO INTERVENTI DI PROMOZIONE ECONOMICA ANNO 2009.
REGOLAMENTO 1081 DEL RELATIVO AL FSE E RECANTE ABROGAZIONE
Incontro con gli Istituti di Credito operanti in Abruzzo LAquila – 6 Novembre 2008 CONFINDUSTRIA ABRUZZO.
UNIVERSITA: dalla ricerca e dalla cultura di impresa lo stimolo ad affrontare la sfida del lavoro autonomo Lorenzo Silengo Società degli incubatori dellUniversità
Il Nord-Ovest uscirà della stallo?
Palazzo Lombardia - Auditorium Regionale
I FINANZIAMENTI INTERNAZIONALI
LUNEDI 25 FEBBRAIO 2008 FIERA DI RIMINI - SALA RAVEZZI 1 leuropa è sempre più blu Quale futuro per i prodotti ittici italiani nel mercato europeo? Presentazione.
La consulenza aziendale nella PAC 2014/2020: prospettive
FEDERCONFIDI Perugia, 23 giugno Perugia, 23 giugno 2005 Basilea 2: ruolo dei confidi Basilea 2 ha dato risalto al ruolo dei confidi in qualità di:
Giorgio Ferrante Regione Toscana Firenze, 24 gennaio 2012 Missione Governo – Regioni in Brasile Road Show.
Il Piano per la ricerca e l’innovazione: priorità e linee di azione
IV CONFERENZA ITALIANA PER IL TURISMO I fattori di competitività del territorio e lorientamento al prodotto Il contributo dellosservatorio per gli operatori.
scienza di eccellenza: eccellenze della ricerca scientifica europea
Mario Benassi Copyright
1^ BANDO REGIONALE “RICERCA E SVILUPPO” NEGLI AMBITI TECNOLOGICI DELLA SMART SPECIALIZZATION POR FESR MARCHE Il POR FESR Marche si.
Strategia per la ricerca e l’innovazione per la smart specialisation Regione Marche Assessorato Attività produttive Ricerca e Innovazione.
Politecnico Calzaturiero Presentazione del Corso di Progettazione Calzature Arzignano 15 novembre 2004.
Comune di Prato Gli strumenti locali per comunicare la Europa - “ Punto Giovani Europa “, struttura rivolta ai giovani - “Ufficio Europa”, struttura rivolta.
DELOCALIZZAZIONE: PERCHE’ LE IMPRESE PUNTANO SULL’ESTERO?
Politecnico Calzaturiero – A.C.Ri.B. REGIONE DEL VENETO La net-economy e l’e-commerce Progetti di formazione finanziata 2003 per PMI A.C.Ri.B.
Il Nuovo ruolo dell’Ente locale nello sviluppo territoriale Dott.ssa Nicoletta Amodio Nucleo Ricerca & Innovazione Confindustria 14 maggio 2004.
La globalizzazione e la diversità dei capitalismi
TESTO UNICO DELLE NORME IN MATERIA INDUSTRIALE ARTIGIANA E DEI SERVIZI ALLA PRODUZIONE DISPOSIZIONI ANNUALI DI ATTUAZIONE Anno 2006 L. R. 20/2003 (BUR.
Prof. Andrea Mignone Università degli Studi di Genova Modulo Storia Pubblica Amministrazione II “Gli strumenti della programmazione negoziata: patti territoriali.
Il Documento Unico di Programmazione
POR FESR FVG OBIETTIVO COMPETITIVITA’ REGIONALE E OCCUPAZIONE Programma operativo regionale FESR Relazioni internazionali e comunitarie.
Testo Unico per l’Artigianato Semplificazione, innovazione, sostegno alle imprese e all’artigianato tradizionale 1.
BNL per le Reti d’Impresa
trovando opportunità di finanziamento
RIFORMA DEGLI ASSETTI CONTRATTUALI ACCORDO QUADRO 22 gennaio 2009 SINTESI Dipartimento Politiche Contrattuali Roma 29 gennaio 2009.
In un contesto di difficoltà e crisi come quello attuale, il PSR diventa uno strumento importante per lo sviluppo e la crescita economica e sociale del.
Rodolfo Ortolani Head of Identity&Communication Italy Roma, 15 dicembre 2011 Le Reti di Impresa. Accordo UniCredit – Confindustria.
Luiss Business School - ricerca e consulenza1. STRUTTURA E DIMENSIONI DELL’AGRONETWORK Luiss Business School - ricerca e consulenza... IN GRADO DI ATTIVARE.
Optional client logo STRUCTURED FINANCE00 MONTH 2004 Spunti per la partecipazione del dr. Domenico Santececca, Direttore Centrale ABI alla conferenza economica.
Matching 2013 San Marino, 5 luglio Promuovere incontri tra imprenditori finalizzati a migliorare le conoscenze e la creazione di relazioni utili.
L’assetto gestionale del settore in Toscana e la nuova normativa sui rifiuti urbani e i servizi pubblici locali Andrea Sbandati – Direttore Cispel Toscana.
1 Le politiche per l’internazionalizzazione delle PMI della Regione Emilia-Romagna.
La competitività delle imprese in CAMPANIA 26 ottobre 2011.
Bari, 4 ottobre 2012 Incontro di partenariato P.O. FESR Puglia ASSE VI UNIONE EUROPEA FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE REGIONE PUGLIA AREA.
POLITECNICO DI TORINO Avviso per lo sviluppo e il potenziamento di cluster tecnologici nazionali Area Supporto alla Ricerca e al Trasferimento Tecnologico.
Area NUOVA IMPRESA 13 febbraio 2015 Maria Rita Fiasco, Vice Presidente Assinform Area Nuova Impresa.
ESP II Export Service Parma Seconda edizione Rif. P.A /PR Approvato con delibera n. 592 del 07/07/2006.
Cluster Tecnologico Nazionale Fabbrica Intelligente Imprese, università, organismi di ricerca,
Transcript della presentazione:

Nelle Marche, negli ultimi tre decenni, si è affermato un processo di industrializzazione delleconomia, caratterizzato dalla nascita di piccole aziende industriali ed artigiane che hanno dato luogo ad uno sviluppo economico, virtuoso, del territorio, tale da costituire un modello da studiare.

Si affermano in questi anni alcune specializzazioni produttive, concentrate in Distretti Industriali, quali quelli della calzatura, della pelletteria e dellabbigliamento, del mobile, dellindustria meccanica, dei prodotti in materie plastiche, degli strumenti musicali.

I caratteri salienti delle PMI che hanno contribuito al Modello di sviluppo Marchigiano: Ridotte dimensioni aziendali Bassa capitalizzazione dellimpresa Diffusa imprenditorialità Formazione di distretti e filiere produttive

Alta professionalità nellideazione e nella manifattura del prodotto Produzioni di beni di consumo a basso valore aggiuntivo Eccessivo individualismo e frammentazione Difficile accesso al credito

ALLAFFERMAZIONE DIFFUSA DEL SISTEMA PMI E MANCATA POI LA CRESCITA DIMENSIONALE LA COLLOCAZIONE DIMENSIONALE UE DEL CAMPIONE DI AZIENDE DI CONFINDUSTRIA MACERATA Dimensione impresa Criteri 0ccupazionali Criteri 0ccupazionali Criterio finanziario Criterio finanziario Collocazione aziende di Confindustria N. Occupati (ULA ) Fatturato Annuo (Meuro) Totale di Bilancio (Meuro) Numero MICRO < 10 < 2< 2< 2< 2 < 2< 2< 2< 2149 PICCOLA > 10 e 10 e < 50 > 2 e 2 e < MEDIA > 50 e > 250 > 10 e 10 e < 50 > 10 e 10 e < 4382 GRANDE > 250 > 50 > 43 6

SOTTOCAPITALIZZAZIONE COSTO DEL DENARO E DIFFICOLTA DI ACCESSO AL CREDITO ONERI IMPROPRI CHE GRAVANO SULLAZIENDA PRESSIONE FISCALE PERDITA DI COMPETITIVITA

ECCESSIVO INDIVIDUALISMO E FRAMMENTAZIONE DELLIMPRESA ACCENTUATA SPECIALIZZAZIONE PRODUTTIVA IN SETTORI LABOUR INTENSIVE MANCANZA DI PRESIDIO NEI MERCATI FINALI SCARSA INNOVAZIONE E TRASFERIMENTO TECNOLOGICO

PRODUZIONE BENI A BASSO VALORE AGGIUNTO IMPOSSIBILITA DI POLITICHE MONETARIE DI SOSTEGNO MANCANZA DI NORMATIVE SULLA TRACCIABILITA DEI PRODOTTI ASSENZA DI POLITICHE PUBBLICHE A SOSTEGNO DELLAFFERMAZIONE E DELLA PRESENZA DEL MADE IN ITALY NEI MERCATI ESTERI VINCOLI DALLE NORMATIVE EUROPEE

IN QUESTI ANNI IL SISTEMA BANCARIO ITALIANO HA EROGATO IL CREDITO SULLA BASE DELLE GARANZIE REALI O DI FIRMA PERSONALE OFFERTE DALL IMPRENDITORE, LASCIANDO IN SECONDO PIANO LE CAPACITA PROFESSIONALI E LA QUALITA DEI PROGETTI INDUSTRIALI QUESTO CRITERIO DI VALUTAZIONE CREDITIZIA HA FRENATO LA NASCITA DI NUOVE IMPRESE E LA CRESCITA DI QUELLE PIU GIOVANI, RENDENDO PIU DIFFICOLTOSO LACCESSO AL CREDITO DELLE PMI

DA OLTRE UN TRENTENNIO OPERANO IN ITALIA I CONSORZI DI GARANZIA COLLETTIVA FIDI (CONFIDI) CON LO SCOPO DI FAVORIRE LACCESSO AL CREDITO DELLE PMI. TRAMITE CONVENZIONI CON ISTITUTI DI CREDITO, I CONFIDI GARANTISCONO FINO AL 50% DEGLI AFFIDAMENTI CONCESSI ALLE PMI FACENDO APPLICARE CONDIZIONI OTTIMALI

LACCORDO DI BASILEA 2 PREVEDE CHE, DAL 1 GENNAIO 2007, LEROGAZIONE ED IL PRICE DEL CREDITO VENGA DETERMINATO IN FUNZIONE DEL RATING ATTRIBUITO ALLAZIENDA, DALLA BANCA. LE GARANZIE OFFERTE, INOLTRE, DOVRANNO ESSERE A PRIMA RICHIESTA. LACCESSO AL CREDITO POTREBBE COMPORTARE: Il razionamento del finanziamento bancario Un maggior costo del denaro

IL RUOLO DEI CONFIDI CON LE REGOLE DI BASILEA 2 ANCHE I CONFIDI DOVRANNO ADEGUARE I LORO PARAMETRI OPERATIVI ALLE REGOLE DI BASILEA 2, SOPRATTUTTO PERCHE LE GARANZIE OFFERTE NON POTRANNO PIU AVERE IL CARATTERE DI SUSSIDIARIETA, MA DIVENIRE GARANZIE A PRIMA RICHIESTA. ANCHE I CONFIDI, COME GARANTI, AVRANNO UN RATING ATTRIBUITO DAGLI ISTITUTI DI CREDITO. I CONFIDI DOVRANNO RIQUALIFICARE IL LORO RUOLO MIGLIORANDO LA LORO EFFICIENZA ORGANIZZATIVA E POTENZIANDO IL VOLUME DELLE GARANZIE ATTRAVERSO OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE O DI FUSIONE.

PROGETTO DI RICERCA DI CONFINDUSTRIA MACERATA E UNIVERSITA DI MACERATA SUGLI EFFETTI DI BASILEA 2, NEL CONTESTO DELLE PMI MACERATESI ATTRAVERSO UN INDAGINE CONDOTTA TRA LE PMI MACERATESI VERRANNO RILEVATE LE CRITICITA NELLA CONCESSIONE DEL CREDITO ALLA LUCE DELLENTRATA IN VIGORE, DA GENNAIO 2007, DEL NUOVO ACCORDO DI BASILEA 2. LO STUDIO, CONSENTIRA DI INDIVIDUARE LE AZIONI DI ADATTAMENTO ALLE NUOVE REGOLE, DA ADOTTARE PER SUPERARE I PUNTI DI DEBOLEZZA DEL RAPPORTO BANCHE- IMPRESA

NEL 2004 LA PERCENTUALE DI CRESCITA DELLECONOMIA MONDIALE E COSI RIPARTITA: o 45% CINA, INDIA E PICCOLI PAESI ASIATICI o 10% GIAPPONE o 17,6% STATI UNITI o 7,4 % EUROPA

IN PROIEZIONE FUTURA, TRA QUALCHE DECENNIO, LA GRADUATORIA DELLE MAGGIORI ECONOMIE MONDIALI SARA: CINA STATI UNITI INDIA EUROPA

PRINCIPALI ELEMENTI DI DEBOLEZZA DELLE ECONOMIE EUROPEE: PERDITA DI COMPETITIVITA SOTTO LA CONCORRENZA DEI MERCATI CINESI E INDIANO BASSA CRESCITA

CAMBIO EURO/DOLLARO CAMBIO EURO/DOLLARO VINCOLI LEGISLATIVI VINCOLI LEGISLATIVI

RILANCIO DEGLI INVESTIMENTI ATTRAVERSO UNA INTERNAZIONALIZZAZIONE DEI PROCESSI PRODUTTIVI, ATTRAZIONE INVESTIMENTI ESTERI, INSEDIAMENTO NEI MERCATI ESTERI RILANCIO DELLA COMPETITIVITA RIPOSIZIONANDOSI SU SETTORI E AMBITI PRODUTTIVI PIU AVANZATI E DI QUALITA MODERAZIONE SALARIALE, FLESSIBILITA, RISTRUTTURAZIONE PRODUTTIVA (GERMANIA, FRANCIA, SVEZIA, IRLANDA STIMOLO DEGLI INVESTIMENTI PRODUTTIVI E PROPENSIONE AL CONSUMO, FACENDO SQUADRA CON: FORZE SOCIALI, POLITICHE, BANCHE

LINTERVENTO STATALE IL DECRETO SULLA COMPETITIVITA IL DL 35/2005 INTRODUCE UNA SERIE DI MISURE RIVOLTE A RILANCIARE LO SVILUPPO ECONOMICO, SOCIALE E TERRITORIALE,ALCUNE DELLE QUALI SONO RIVOLTE DIRETTAMENTE ALLIMPRESA : CREDITO DIMPOSTA DEL 50% SULLE SPESE SOSTENUTE DALLE PMI PER PROCESSI DI CONCENTRAZIONE AGEVOLAZIONI CONTRIBUTIVE PER ASSUNZIONI DI LAVORATORI IN MOBILITA O IN CIG STRAORDINARIA CORRETTIVI IN MATERIA DOGANALE E ALLA LEGGE 100/90 SUGLI INCENTIVI ALLE JOINT-VENTURE ALLESTERO DESTINAZIONE DI RISORSE DEL FONDO ROTATIVO PER IL SOSTEGNO DELLE IMPRESE AD ATTIVITA DI RICERCA SNELLIMENTO DI ALCUNE PROCEDURE AMMINISTRATIVE

Vengono istituiti gli SPORTELLI UNICI ALLESTERO per il sostegno dellinternazionalizzazione, la tutela del Made in Italy, e la promozione degli interessi italiani allestero. SPORTELLO UNICO ALLESTERO

Gli sportelli dovranno svolgere la funzione di: orientamento assistenza e consulenza promozione a favore di imprese ed operatori italiani ed esteri Alloperatività degli sportelli collaborano: ICE Camere di Commercio allestero Rappresentanze diplomatiche e uffici consolari Sviluppo Italia SpA Enti e istituzioni nazionali Istituti di credito, Confidi e sistemi fieristici

ACCORDO-QUADRO CON LE UNIVERSITÀ IN TEMA DI INTERNAZIONALIZZAZIONE Nellambito dellaccordo quadro tra Ministero Attività produttive la Conferenza dei Rettori delle Università italiane vengono coordinate: lutilizzo di reti informative e telematiche pubbliche esistenti per la diffusione delle informazioni a favore delle attività formative in materia nellambito universitario. la collaborazione, anche attraverso accordi di programma, tra Università, ICE, e altri soggetti, che operano nel campo della elaborazione di progetti e della ricerca applicata per lo sviluppo dellinternazionalizzazione linterazione tra Università e imprese nella realizzazione di progetti di internazionalizzazione e nella identificazione di partner stranieri per lo svolgimento di attività di ricerca.

Con apposito decreto MAP saranno individuati priorità e settori di intervento per leffettuazione degli investimenti di cui sopra.

PROPOSTE PER LO SVILUPPO E LA COMPETITIVITA DEL SISTEMA ECONOMICO MARCHIGIANO CONFINDUSTRIA, CONFARTIGIANATO, CNA, DELLE MARCHE, DINTESA CON LE FORZE SINDACALI, HANNO ELABORATO UN DOCUMENTO CONTENENTE PROPOSTE PER UN PROGETTO CONDIVISO VOLTO A RILANCIARE UN MODELLO DI SVILUPPO REGIONALE.

LE PROPOSTE RIGUARDANO: LA QUALITA DEL LAVORO E DELLA FORMAZIONE NELLA SOCIETA DELLA CONOSCENZA LE POLITICHE INDUSTRIALI LE POLITICHE PER LINTERNAZIONALIZZAZIONE IL TERRITORIO E LE RETI

UNEFFICACE POLITICA PER LO SVILUPPO DELLIMPRESA E ALLA BASE DEL BENESSERE SOCIOECONOMICO MARCHIGIANO. LE AZIONI CHE VENGONO PREVISTE E DA PROMUOVERE ATTRAVERSO UN ARTICOLATO SISTEMA DI INCENTIVI, RIGUARDANO: MISURE CHE FAVORISCANO LE AGGREGAZIONI E PROGETTI COMUNI DI IMPRESE, PER SUPERARE IL PROBLEMA DEI LIMITI DIMENSIONALI, PREVEDENDO VANTAGGI FISCALI E DI ACCESSO AL CREDITO. UN PIANO REGIONALE PER LA RICERCA E LINNOVAZIONE, PREVEDENDO LA COSTITUZIONE DI SEDI DI REGIA ATTE A FAR EVOLVERE, POTENZIARE, TRASFERIRE LE CONOSCENZE TECNOLOGICHE.

QUANTITA E COSTO DEL DENARO NECESSARI A MIGLIORARE LE CAPACITA CONPETITIVE, ATTRAVERSO: 1)progetti di innovazione finanziaria e di venture capital promossi dalla Regione e le banche locali 2)aggregazione dei consorzi fidi operanti nel breve e medio termine potenziando nil patrimonio ed il ruolo della filiera della garanzia marchigiana. 3)Definizione del quadro degli incentivi premiando anche in maniera selettiva, i progetti piu significativi per contenuto.

POLITICHE PER LINTERNAZIONALIZZAZIONE DEVONO ESSER SVILUPPATE AZIONI STRATEGICHE UNITARIE RIVOLTE. ALLA PROMOZIONE COMMERCIALE, AL DECENTRAMENTO PER LA CONQUISTA COMMERCIALE DI NUOVI MERCATI, AL RAFFORZAMENTO ED ALLA DIVERSIFICAZIONE DELLE ATTIVITA PRODUTTIVE.

E NECESSARIO COSTITUIRE UNA AGENZIA REGIONALE PER LINTERNAZIONALIZZAZIONE CHE, CON LA COLLABORAZIONE DELLICE, DELLE CAMERE DI COMMERCIO, DEI SISTEMI FIERISTICI, E DELLE AUTONOMIE LOCALI, OPERI PER: La predisposizione di un programma pluriennale di attivita promozionali La promozione di iniziative commerciali, fiere, apertura di show-room, marketing territoriale La individuazione di aree paese ove realizzare siti industriali attrezzati per quelle aziende che desiderano investire in nuovi paesi Lo sviluppo di un partenariato territoriale, fra sistemi locali (industriali, turistici, rurali, ecc.) allinterno di una politica di cooperaione decentrata con il resto dellEuropa

Si sta affermando un dialogo sempre più aperto e condiviso tra le categorie e le forze politiche e sociali sullemergenza del momento e la necessità di fare squadra per superarle.

Cè consapevolezza che il modello marchigiano dovrà avviare un processo di trasformazione allinterno dei vari settori produttivi caratterizzato da: processi di aggregazione tra più aziende nelle aree della produzione e/o del mercato (show- room Tokio e New York (ACRIB Consorzio Riviera del Brenta) delocalizzazione delle fasi di produzione potenziando larea del governance qualificazione della produzione sotto laspetto stilistico e tecnologico attraverso processi di innovazione e ricerca. implementazione degli investimenti materiali, sulle aree della ricerca, della progettazione della commercializzazione e della gestione emulazione delle eccellenze affermazione di nuove produzioni a maggior valore aggiunto