Il curricolo verticale negli istituti Comprensivi Sc. Elementare Carducci Viale U.Bassi 24 Giovedì 13 Maggio 2010 USP Firenze - Reti provinciali di scuole.

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Il curricolo verticale negli istituti Comprensivi Sc. Elementare Carducci Viale U.Bassi 24 Giovedì 13 Maggio 2010 USP Firenze - Reti provinciali di scuole Per il Gruppo di Lavoro del polo SUD – Matematica Stefania Cotoneschi – Scuola Città Pestalozzi

Scopo del gruppo: Elaborare una proposta che coinvolga i colleghi delle scuole al fine di favorire la nascita di gruppi di area che lavorino al curricolo verticale I componenti di questo gruppo in parte erano al secondo anno di lavoro Anche in riferimento alle esperienze del primo anno di lavoro, È opinione del gruppo che il modo migliore per arrivare ad un vero I.C. sia quello di cooperazione tra colleghi di ordini diversi. Una cooperazione efficace si raggiunge lavorando insieme sulla progettazione e sperimentazione di percorsi didattici che possano essere svolti su livelli diversi ma che abbiano riferimenti tematici comuni. I riferimenti tematici comuni sono da ricercare nei principali nodi disciplinari.

La proposta per lanno appena trascorso: Analizzare i dati nazionali delle PROVE INVALSI per le classi quinte al fine di valutare quali quesiti hanno presentato maggiori difficoltà e quali possono essere più interessanti per i nodi disciplinari che presentano. Riferimento ai materiali del progetto EM.MA dellEmilia Romagna Prodotto: Alla fine di tale analisi il gruppo di coordinamento mette a punto una proposta di prova iniziale sui nodi individuati per coinvolgere le scuole.

Si analizzano i quesiti, si vedono le competenze che ci stanno dietro. Si individuano i nodi disciplinari che sono implicati dai quesiti stessi. Si analizzano i Quadri di Riferimento in particolare per la parte che riguarda i processii processi Si fa qualche modifica soprattutto allo scopo di capire come ragionano i bambini e quali siano le loro difficoltà. Metodo di lavoro del gruppo:

Si predispongono quesiti sullo stesso contenuto disciplinare da presentare in quinta e prima media. Si analizzano i risultati e si prova ad elaborare ipotesi di intervento didattico per favorire lo sviluppo di competenze e abilità nellarco degli anni terminali della scuola elementare e nei primi della scuola media Questo tipo di proposta favorisce un ragionamento sul curricolo di scuola in senso verticale e potrebbe portare anche ad individuare gli obiettivi minimi negli anni di passaggio da un ordine di scuola allaltro.

Sulla base dei QdR InVALSI e in riferimento alle ultime ricerche didattiche sono stati focalizzati nodi disciplinari che rappresentano scogli cognitivi. Sono state discusse alcune strategie didattiche da utilizzare sia per il recupero, che per l'approfondimento di abilità e competenze specifiche e trasversali. Sono state individuate le difficoltà incontrate nello svolgimento delle prove INVALSI a livello nazionale e regionale É stata verificata la corrispondenza delle difficoltà anche nei nostri alunni tramite la prova da noi elaborata I passi successivi…

Nodi implicati dai quesiti che hanno avuto risultati peggiori a livello nazionale Frazione: dalla frazione alle parti e viceversa dalle parti colorate alla frazione Differenza tra area e perimetro Individuazione di dati necessari per risolvere un problema Figure simili e angoli Equiscomponibilità e calcolo di aree di figure insolite Figure concave e angoli interni Per alcune competenze (es. quella lessicale o interpretazione di testi) si sono trovati contatti tra italiano e matematica.

Si elabora una prova che abbia come base i quesiti INVALSI, ma che ci consenta di capire e mettere a fuoco il pensiero dei bambini e i principali tipi di errore che hanno determinato insuccesso. Si decide che la prova elaborata debba essere somministrata a classi che aderiscono su base volontaria IstitutiClassi quinteClassi primeN. alunni Dino Compagni-5 su Oltrarno5 su 53 su 3125 Pieraccini-Verdi-10 su Rossigni- Lavagnini 6 su I.C. Fiesole4 su 53 su 4134 IC. Scuola Città1(su1) 35 Masaccio-2 su 550 Tot. IST. 7Tot. Quinte a. Tot. Prime a. Tot. Alunni 801

LA PROVA Domande relative al nodo: frazioni 1 (quella più inusuale) Risposta corretta A Quinte: 37% corrette, [41% hanno risposto C, principale distrattore] Medie: 24% corretta, [54% hanno risposto C, principale distrattore] 4 (quella più usuale) Risposta corretta C Quinte: 61% corrette Medie: 67% corrette Domande relative al nodo: angoli 5 (quella della stella) Risposta corretta B Quinta: 51% corrette, ben 45% sul principale distrattore Medie: 61% corrette, ben 38% sul principale distrattore 2 (quella delle frecce,ingrandimenti) Risposta corretta C (su questa domanda tanti alunni hanno dato più risposte) Mostrano difficoltà nella lettura del testo. Quinte 68% corrette Medie 53% corrette

Domande relative al nodo: problema 3 (quella della girandola) Risposta corretta A: Quinte 44% corretta e ben 45% sul principale distrattore diverse mancate risposte Medie 25% corretta e ben 57% sul principale distrattore 6 (quella del trapezio isoscele ) Quinte: grande percentuale su perimetro, un po meno ma sempre elevata su area, difficoltà di spiegazioni a parole Analoga per le medie, anche qui la spiegazione a parole viene fatta solo dal 18% Evidentemente i nodi che avevamo preso in esame sono veramente scogli cognitivi, in particolare se si pongono i quesiti in forma poco consueta che richiedano effettiva competenza. Emerge la difficoltà della lettura del testo e anche la difficoltà di esprimere a parole in procedimento che ha portato alla scelta della risposta.

Cosa intende fare il gruppo di lavoro: Preparare proposte di percorsi didattici sui nodi disciplinari individuati anche sulla base di materiali già individuati. Formare nelle scuole che aderiranno alliniziativa gruppi di area misti (di insegnanti di scuola primaria e insegnanti di scuola secondaria) che periodicamente abbiano opportunità di confronto coordinati da un rappresentante che lavori nel gruppo disciplinare di matematica del polo. Preparare prove da ripetere due volte nellanno al fine di registrare landamento dopo il percorso didattico specifico. Di forte interesse anche sviluppare una analisi sulla tipologia di prove e fare un raffronto con le prove di verifica che usualmente vengono date nelle scuole.

Bisogni per poter realizzare il cammino indicato: Continuità tra le persone che erano presenti in questo gruppo nellanno appena trascorso (ovviamente è auspicato l ampliamento) Inizio dei lavori del polo a settembre-ottobre Collaborazione dei Dirigenti come stimolo ai Collegi