LE DIFFICOLTA’ PSICOLOGICHE DEL BAMBINO DISLESSICO

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Comunicazione genitore - bambino
Advertisements

Dott. Matteo SIMONE Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR
PROGETTO “A scuola con la dislessia”
Il senso del sé e dell’altro
In che cosa ritengo di essere capace Come mi giudico in relazione agli altri Quali caratteristiche penso di possedere e che ruolo possono giocare Come.
PROBLEMI SOCIALI ED EMOTIVI COLLEGATI ALLA DISLESSIA
La valutazione personalizzata Alessandra La Marca.
IL COLLOQUIO CON I GENITORI DELL’ADOLESCENTE
DAL TUTORING AL RIORIENTAMENTO
La costruzione dell’identità nel bambino in affido
PRENDERSI “CURA”.
DIFFICOLTA’ DEL LINGUAGGIO
Incontro con qualche tipo di Ostacolo o di Rallentamento nei Processi di Apprendimento che dovrebbero svolgersi in ambito scolastico familiare sociale.
Abilità Sport Strada chiesa Famiglia Capacità Conoscenze Competenze Scuola Società cittadino uomo.
Difficoltà di apprendimento. … per far fronte alle difficoltà di apprendimento Docenti COMPETENTI Campo DIAGNOSTICO Campo TERAPEUTICO La Scuola ha bisogno.
ABILITA CONOSCENZE CAPACITACOMPETENZE Relazione daiuto.
Università degli studi di Messina SISSIS – Scuola Interuniversitaria Siciliana di Specializzazione per lInsegnamento Secondario prof.ssa Loredana Benedetto.
L’ATTIVITA’ DIDATTICA
Scopriamo la forza che è in noi
Comunicazione e intelligenza emotiva
Progetto CoHabitat Genitori, alunni, insegnanti: diventare responsabili insieme Montesanvito 27/05/2011 Istituto Comprensivo Monte San Vito Scuola media.
Percorso di sostegno alla Genitorialità
GIOCO DI RUOLO Attività per il superamento delle difficoltà nella comunicazione e nella relazione Classe 2D.
LO SVILUPPO DEL PRETERMINE
I problemi psicopatologici
“L’assertività è la capacità del soggetto
Il processo di APPRENDIMENTO si compone principalmente di 3 fasi:
I DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO - DSA
Piccole strategie di apprendimento
Restituzione questionario
Laccezione positiva del concetto di rischio Il rischio non deve essere visto necessariamente come pericolo o fonte di danno evolutivo Rischio come opportunità
SCUOLA SECONDARIA I° GRADO “RICCI-MURATORI” Ravenna
La mia autostima.
Il bambino e la dislessia
"vuoto di memoria" - errori di ritenzione e riproduzione quando siamo sotto stress - scarsa produttività quando abbiamo qualche problema - "aver la testa.
L’autostima. Tezze, 15 ottobre 2011.
PROGETTO DI PSICOLOGIA SCOLASTICA
… Adozione e Scuola.
Il Centro di Ascolto: un modo di essere Caritas
IL RUOLO DEI GENITORI NELL’ACCOMPAGNARE I FIGLI A CALCIO
“Prevenzione del disagio scolastico: il Bullismo”
Indicatori di rischio dei
LA PSICOMOTRICITA’ È uno strumento importante, determinante, sul piano educativo. L’educazione della motricità significa avere una relazione intellettuale.
L’empatia.
Le teoriche del nursing
PROGETTO “ZATTERA” OVVERO LA PALESTRA DELLE ABILITA’ SOCIALI
Educazione Emotiva Dott.ssa Antonella De Luca
Sono un bambino e ho bisogno di……..
Sono un bambino e ho bisogno di… Roberto Lingua Centro Riabilitazione Ferrero-Alba Associazione Italiana Dislessia Sez. Cuneo.
ALTRI DISTURBI DELL'INFANZIA, DELLA FANCIULLEZZA E DELL'ADOLESCENZA
IO, TU E… GLI ALTRI.
Come si presenta dal punto di vista dei sintomi e segni Ipermotricità.iper-reattività.impulsività Iperattività.disattenzione.
TRATTAMENTO MULTIMODALE
Perché alcuni bambini non funzionano come gli altri?
L’ ascolto non è soltanto una funzione fisiologica legata all’organo di senso, ma è parte del processo di comunicazione, è un elemento fondamentale.
Che confusione mamma mia … è solo dislessia
Comprendere i bisogni evolutivi e relazionali sottostanti al comportamento disturbante/prepotente una premessa per l’intervento.
Siedi vicino. Siedi il più vicino possibile all'insegnante. Assicurati di vedere bene la lavagna, il muro o lo schermo di proiezione (se vengono presentati.
prof.ssa Giovanna Mirra
IL RUOLO DEI GENITORI NELLO SVILUPPO DELL’AUTOSTIMA
INTRODUZIONE Il quinto liceo della scuola Maria Immacolata promuove il progetto “BOLLIAMO IL BULLO” rivolto alla scuola media e famiglie per porre l’attenzione.
FUNZIONE STRUMENTALE Referente Sportello Ascolto
DIREZIONE GENERALE FAMIGLIA SOLIDARIETA’ SOCIALE E VOLONTARIATO “Gli interventi di gruppo con utenti e famiglie” Irene Ronchi Psicologa Ser.T. Cremona.
Università di Roma Tre Facoltà di Scienze della Formazione Corso di Laurea in Servizio Sociale A.A – 2016 Tecniche e Strumenti Professionali IL COLLOQUIO.
ESEMPIO ASSESSMENT. Matteo  14 anni.  Prima superiore, non va bene a scuola, non ricorda le cose anche se dice di studiare.  Insegnanti riferiscono.
ADULTI EDUCANTI fusi fra cielo e fango
Come vivere al meglio ER Gestione di gruppo. 1.VOLERE BENE A CRISTO 2.VOLERE BENE AI RAGAZZI  Volere bene non significa tanto fare «smancerie» o semplice.
SCUOLA MEDIA STATALE “C.COLOMBO”. Percezione di lunghezze Percezione di forme Percezione di colori Completamento di immagini Movimento mimetismo Uccelli.
Catanzaro 13 febbraio Famiglia Insegnanti Contesti frequentati Allenatore Amici Interessi Individuo.
Transcript della presentazione:

LE DIFFICOLTA’ PSICOLOGICHE DEL BAMBINO DISLESSICO MIUR, 14 dicembre 2004 Francesca Montanari, psicologa Marzia Marina Mercuri, psicologa analista

Qual è l’impatto che il D.S.A. può avere sullo sviluppo psicologico emotivo e affettivo del bambino?

Tra i tuoi alunni c’è Giovanni che trattiene le lacrime. In questo momento ha visto che gli altri bambini hanno capito i segni che tu hai scritto alla lavagna. A lui molti di quei trattini sembrano uguali o quasi, altri hanno lo stesso suono, ma vede che vengono scritti diversamente. Tu gli hai detto che non faceva abbastanza attenzione, ecco perché sbagliava e rimaneva sempre indietro.

Sembra che lo faccia apposta Sembra che lo faccia apposta. Muove le mani giocherella, si gira, guarda i compagni dice di non riuscire a vedere bene alla lavagna, chiede d’uscire. Poi rientra e scrive in modo disordinato, un po’ su e un po’ giù, con lettere grandi grandi e altre piccole piccole, le gambine del corsivo tutte sbagliate, a destra dove devono essere a sinistra e a sinistra dove devono essere a destra, in su dove devono essere in giù. Pare sempre svogliato e si direbbe che non gli importi niente della scuola.

Giovanni non vuole più imparare a leggere e a scrivere.

L'inserimento nella prima società formale rivela al ragazzo con D.S.A. la sua diversità.

Cosa sta succedendo? Il bambino si accorge che non sa fare come gli altri ed elabora un’immagine di sé improntata sulla sfiducia Gli insegnanti sono preda del dubbio, aumentano gli stimoli, confermano l’insuccesso La famiglia è in allarme; subisce la ferita narcisistica conseguente al messaggio di avere un figlio diverso dalla proprie rappresentazioni e aspettative

Riconoscere la dislessia Riconoscere che quel bambino non è pigro, non è svogliato, non è poco intelligente Riconoscere che il disturbo esiste e si può nominare Segnare un confine chiaro tra ciò che dipende dall’impegno del bambino e ciò che non dipende da lui Sapere che quel disturbo ha certe caratteristiche e che si può fare qualcosa Capire ciò che è modificabile e quello che serve per modificarlo Accettare che qualcosa non si modificherà

Imparare con più difficoltà non significa che il bambino dislessico non è in grado di apprendere

L’autostima In psicologia dell’età evolutiva un’autostima positiva è considerata il fattore centrale di un buon adattamento socio-emozionale Un’autostima sana è considerata importante nei bambini, perché è in età infantile che si gettano le basi delle percezioni che si avranno di sé nel corso della vita

Immagine corporea Autostima globale Ambito familiare Ambito scolastico Ambito sociale/interpersonale Autostima globale Ambito scolastico Ambito familiare

Competenza socio-emozionale La competenza socio-emozionale che deriva da un’autovalutazione positiva può essere una forza che aiuterà a evitare al bambino gravi problemi futuri Un bambino che si sente bene con sé stesso può fronteggiare meglio i problemi che incontra (ad es., difficoltà nell’apprendimento o altro) e di solito riesce a limitarne gli effetti dannosi

Autostima e funzionamento scolastico Molti studi hanno messo in evidenza come il funzionamento scolastico rappresenti uno dei fattori più importanti in grado di condizionare l’autostima Oltre a essere una componente base della salute mentale, l’autostima appare associata ai successi scolastici Performance scolastica e autostima si trovano quindi in un rapporto interattivo

Cosa può accadere se un Disturbo Specifico di Apprendimento non viene riconosciuto?

Giovanni inizia a demotivarsi e a disinvestire energie in ambito scolastico Giovanni non riesce a leggere come gli altri compagni Sperimenta nuovi insuccessi che confermeranno il senso di inadeguatezza Si percepisce inadeguato (inizia a costruirsi una visione di sé negativa in ambito scolastico)

Allorché i bambini hanno sviluppato una serie di idee su come sono, è probabile che comincino a comportarsi con maggiore frequenza in modi conformi al proprio concetto di sé, provocando negli altri feedback tali da avvalorare ulteriormente l’immagine che si sono creati di sé stessi In questo modo il giudizio degli altri diventa una profezia che si autoavvera riguardo al concetto di sé del bambino e al suo comportamento

Bassa autostima e rischio psicopatologico Le frustrazioni conseguenti alle difficoltà di apprendimento possono ridurre il livello di autostima del bambino e aumentare il rischio di disturbi emotivi-psicologici: ansia, enuresi, disturbi del comportamento, instabilità psicomotoria, depressione …

Difficoltà scolastiche e instabilità psicomotoria Le difficoltà scolastiche sono a volte associate a un quadro di instabilità psicomotoria L’instabilità può far parte di uno stato reazionale a una situazione ansiogena o problematica per il bambino Ricordiamo che quanto più il bambino è piccolo, tanto più facilmente il suo modo di esprimere un disagio o una tensione psichica passa per il corpo

Quale aiuto? Restituire significato alla sofferenza Evitare che si cristallizzi una reazione di difesa dovuta alla ferita insanabile della propria identità Evitare l’instaurarsi di una dinamica di vergogna, colpa, rifiuto che può pregiudicare anche l’accettazione di ogni aiuto Aiutare il ragazzo ad avere consapevolezza precocemente Incoraggiare a sperimentare la capacità di agire sulla realtà esterna per modificarla Favorire lo sviluppo di un senso di autoefficacia e di competenza per recuperare uno sviluppo armonico pur conservando aree di vulnerabilità

A causa del rapporto interattivo tra l’autostima e i vari settori del funzionamento personale, è importante indirizzare gli interventi a numerosi ambiti differenti del Sé

Quale intervento? Il trattamento dei Disturbi dell’Apprendimento in relazione alla molteplicità dei fattori patogenetici ed alle implicazioni relazionali sempre presenti, richiede la presa in carico globale del bambino, inserito nella rete delle sue relazioni familiari e scolastiche.

Gli interventi sul bambino devono essere di rassicurazione e di sostegno, affinché egli possa superare i sentimenti di inadeguatezza e di frustrazione ed acquisire una maggiore fiducia in sé stesso