CAPITAL FLOWS AND ECONOMIC DEVELOPMENT Analisi arricchita del lavoro “Patterns of international capital flows and their implications for economic development” a cura di E.Prasad, R.Rajan e A.Subramanian Giulia Ciribè Elena Maria Stark
Anteprima: L’integrazione finanziaria: tipologie d’investimento, vantaggi e svantaggi Benefici/rischi degli investimenti diretti esteri (FDI o IDE) IDE e crescita Indicatori dell’integrazione finanziaria Evidenza empirica
Tipologie d’investimento: L’INTEGRAZIONE FINANZIARIA Definizione: SPOSTAMENTO DI CAPITALE DA UN PAESE AD UN ALTRO A CAUSA DELLE DIFFERENZE NEL RENDIMENTO DEL CAPITALE Tipologie d’investimento: INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI (IDE o FDI) INVESTIMENTI DI PORTAFOGLIO PRESTITI
Tipologie d’investimento: L’INTEGRAZIONE FINANZIARIA (2) Tipologie d’investimento: INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI (IDE o FDI) = proprietà/controllo impresa estera o costituzione di una nuova INVESTIMENTI DI PORTAFOGLIO = rendimento di BP annesso rischio PRESTITI = rendimento BP con annesso rischio ma non c’è un documento negoziabile sul mercato secondario
Svantaggio: Volatilità del capitale L’INTEGRAZIONE FINANZIARIA (3) Vantaggi: “Dissociazione” tra risparmio nazionale ed investimento interno Possibilità di ricorrere anche al capitale estero per finanziare la crescita economica del paese Consumption smoothing Possibilità di ricorrere al credito internazionale in situazioni di shock temporanei Diversificazione di portafoglio Maggiori possibilità di profitto ma influenza di fattori “home bias” miglior accesso alle info e miglior comprensione della legislazione nazionale Svantaggio: Volatilità del capitale
BENEFICI/RISCHI DEGLI IDE PAESE OSPITE Investimenti aggiuntivi (investimenti greenfield o acquisto imprese già esistenti) Vantaggi Trasferimento tecnologia e capitale umano Stimolo alla concorrenza locale ed accesso ai mercati esteri Settori sotto il capitale estero Svantaggi Difficoltà nel rispetto di norme locali Effetti distorsivi sulla struttura del mercato
BENEFICI/RISCHI DEGLI IDE (2) PAESE D’ORIGINE Profitti rimpatriati Vantaggi Maggiore espansione nei mercati esteri Acquisizione nuove conoscenze/competenze tecnologiche Minore occupazione nel mercato interno Svantaggi Deflusso di capitali
IDE E CRESCITA Indicatori dell’integrazione finanziaria Risultati delle analisi econometriche: Aumento dei flussi di capitale fra paesi integrazione finanziaria Indicatori dell’integrazione finanziaria 2. Direzione dei flussi: andamento opposto a quanto previsto dalla teoria PARADOSSO DI LUCAS Def.: i flussi di capitale si dirigono dai paesi poveri ai paesi ricchi, differentemente da quanto predice la teoria
RESTRIZIONI CHE UN PAESE IMPONE ALLE TRANSAZIONI DEL CONTO CAPITALE INDICATORI DELL’INTEGRAZIONE FINANZIARIA INDICE DI APERTURA BASATO SU UN ELENCO DELLE RESTRIZIONI CHE UN PAESE IMPONE ALLE TRANSAZIONI DEL CONTO CAPITALE (Fonte: Annual Reports on Exchange Arrangements and Exchange Restrictions, IMF)
LEGAME FRA SALDO DI CONTO CORRENTE E CRESCITA (1) La bilancia dei pagamenti è formata da 3 conti: CONTO CORRENTE: operazioni import/export di beni/servizi CURRENT ACCOUNT = EXPORT - IMPORT L’uguaglianza è raramente verificata export > import SURPLUS DI CONTO CORRENTE export < import DEFICIT DI CONTO CORRENTE CONTO FINANZIARIO CONTO CAPITALE
LEGAME FRA SALDO DI CONTO CORRENTE E CRESCITA (2) Fonte: vedi ultima pagina Crescono di più i paesi con deficit di conto corrente Anche escludendo gli USA i redditi relativi medi ponderati dei paesi in surplus sono maggiori rispetto ai paesi in deficit
LEGAME FRA CAPITALE ESTERO E CRESCITA (1) Fonte: vedi ultima pagina Mentre i PVS con un alto rapporto investimenti/PIL crescono più velocemente contando meno sui capitali esteri, per i peasi industrializzati avviene il contrario
LEGAME FRA CAPITALE ESTERO E CRESCITA (2) Fonte: vedi ultima pagina 1970-2004: più capitale estero verso PVS a crescita medio-bassa Cina ed India esportatori di capitale Incorrelazione capitale estero e crescita: Allocation Puzzle
ALLOCATION PUZZLE “Capital flows from rich to poor countries are not only low [as argued by Lucas (1990)], but their allocation across developing countries is the opposite of the predictions of standard textbook models: capital does not flow more to the countries that invest more or have a higher marginal product of capital, in the way that standard open economy growth models would predict.” [Gourinchas e Jeanne, “Capital flows to developing countries: the Allocation Puzzle]
ALLOCAZIONE FLUSSI IDE Fonte: vedi ultima pagina I flussi di IDE si dirigono verso le economie emergenti che crescono velocemente e che presentano differenziali di rendimento sul capitale più alti. Da paesi importatori di capitale a paesi esportatori: esempio, Cina
SPIEGAZIONI DEL PARADOSSO DI LUCAS INEFFICIENZA E DEBOLEZZA DELLE ISTITUZIONI ALTI COSTI DEL CAPITALE FISICO DIFFICOLTA’ GESTIONE FINANZIARIA DA PARTE DEI GOVERNI ARRETRATEZZA TECNOLOGICA
SUMMING UP 3) IDE IN LINEA CON LA TEORIA 1) Relazione deficit di conto corrente/crescita: POSITIVA: paesi industrializzati POSITIVA, MODERATA: economie emergenti NEGATIVA: paesi non industrializzati 2) ALLOCATION PUZZLE 3) IDE IN LINEA CON LA TEORIA (cioè, afflusso di IDE = maggior crescita) [Fonte grafici: “Patterns of International Capital Flows and Their Implications for Economic Development”; E.Prasad, R.Rajan, A.Subramanian] FINE
IDE IN ENTRATA, TIGRI ASIATICHE (% PIL) HONG KONG - Investimenti diretti esteri in entrata (% del PIL) 0,00 5,00 10,00 15,00 20,00 25,00 30,00 35,00 40,00 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Anno IDE in entrata (% PIL) Fonte: Banca Mondiale, World Development Indicators;Taipei, China Statistical Data Book
IDE NETTI TIGRI ASIATICHE (per migliaia di $) = IDE in entrata – IDE in uscita
TIGRI ASIATICHE, TASSI DI CRESCITA DEL PIL (1961-2005) Fonte: Banca Mondiale,World development indicators; Taipei, China Statistical Data Book