CONVEGNO OLTRE WEB 2.0 5 FEBBRAIO 2009 ITIS CASTELLI VIA CANTORE, 9 Virginia Alberti Laura Antichi.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
La qualità come processo di creazione di senso. Verifica della qualità: approccio per standard Concetto utilizzato: qualità come conformità a norme predefinite.
Advertisements

Valerio Eletti, Venezia, 3 febbraio 2006 Prospettive per le riviste elettroniche: dal sequenziale allipermediale Luminar 5. Internet e umanesimo. Le riviste.

AMBIENTE VIRTUALE DI APPRENDIMENTO.
Comprensione e interpretazione del testo
Giugno Dal pensiero lineare al pensiero complesso: educare “alla” e “attraverso” la complessità Giugno
Paolo Baroni Responsabile pedagogico eTwinning per la Toscana.
CARATTERISTICHE del PERCORSO DI ORIENTAMENTO ORIENTARE accompagnare, guidare, favorire un percorso di conoscenza, riflessione e autoriflessione, acquisizione.
didattica orientativa
ObiettiviContenutiMetodologiaMateriali e strumenti Favorire la conoscenza e la consapevolezza delle nuove modalità di networking e di relazione con i potenziali.
Nella valutazione dei percorsi formativi di tipo globale potrebbe risultare significativo: Dichiarare come si conosce e si mettono in pratica le conoscenze.
Giugno A che punto siamo A cura del Politecnico di Torino
Per una pedagogia delle competenze
Complex Learning Un modo possibile di essere DULP Eleonora Guglielman e Laura Vettraino DULP settembre 2009.
Competenze liquide per il complex tutor: ipotesi per una mappa Eleonora Guglielman e Laura Vettraino DULPCamp settembre 2009.
DAL PERCORSO DI ORIENTAMENTO AL PROCESSO DECISIONALE
Districarsi tra i nuovi mezzi di espressione Pescara, 10 novembre Cristina Mosca Modiv snc.
CONVEGNO OLTRE WEB 2.0 ITIS CASTELLI VIA CANTORE, 9 5 FEBBRAIO 2009 Virginia Alberti Laura Antichi.
Agenda del Tutor (fase 1 + fase 2).
Web 2.0 e oltre Convegno 5 Febbraio 2009 RELATORI: PAOLO FERRI PIER CESARE RIVOLTELLA.
E-learning Vantaggi e svantaggi.
È il contratto formativo che lega progettazione e valutazione, conferendo senso ad entrambe le regole per giocare Il contratto formativo in classe: le.
una bella avventura culturale
CdL in Scienze della Formazione nelle organizzazioni
Virtual Learning Environments (i. e
ThinkTag. Metadati standard Web 2.0 Ambiente di condivisione della conoscenza ThinkTag …
Progetto Weblog (& Podcast) Genova 28 aprile 2006 Alessandro Musumeci MIUR DG Sistemi Informativi.
Nuove tecnologie e Didattica della Storia
Bussolengo, novembre Seminario di studio e produzione Ragionare sullesperienza per lo sviluppo della professionalità docente. Gli ambienti.
PON-FSE IT 05 1 PO007 – Competenze per lo sviluppo Annualita ̀ 2013/ tel. : 0963/ /41805.
I contenuti del percorso di formazione
N ATIVI ED IMMIGRATI La scuola alla prova del digital divide.
sensibilizzare e diffondere specifiche conoscenze sulle diverse tipologie di DSA; costruire reti di collaborazione per rilevare e sperimentare strategie.
Formare le Risorse umane nel tempo della Rete a cura di Alberto Quagliata.
Laura Antichi Collaborative learning Per una definizione di requisiti.
Di ideazione del blog animareducando. 1. Identificazione e classificazione dei servizi: Abbiamo chiamato il nostro blog animareducando (
A SCUOLA DI PODCASTING nell’era del web 2.0 Lecco
Con l’Europa, investiamo nel vostro futuro!
© All Rights Reserved Lindbergh 2004 Pavarin Scorzoni
LE MAPPE PER INSEGNARE.
LINEE GUIDA METODOLOGICHE
Chi è lo Psicologo? Lo psicologo è un professionista della salute.
Ripensare la didattica
Le caratteristiche fondamentali del Cooperative Learning
WEB 2.0 Con il termine Web 2.0 si vuole indicare un generico stato di evoluzione di Internet e in particolare del World Wide Web.
EDUCAZIONE E CURRICOLO
Giovani vs Anziani: nuove relazioni tra generazioni e culture
Scienze – Classe IV A Mezzani Inf. 2014
Corso di Formazione Piano Nazionale Scuola Digitale Didattica con le TIC -Area Scientifica Marzo 2015-L.S. “A. Volta” Foggia Docente: Mariagrazia di Tullio.
LE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
PIATTAFORMA MAESTRA.
PSICOLOGIA DELLA FORMAZIONE a.a. 2012/2013 dott. ssa Di Petta Grazia.
IL MONITORAGGIO QUALITATIVO DI UNA COMUNITA’ DI PRATICA 14 novembre 2003 CINZIA DAL SANTO.
Social Media, giovani e dinamiche partecipative
Esperienze didattiche con la LIM
Nuove tecnologie per la didattica Pisa Corso docenti neo assunti in ruolo Prof. Marco Mannucci.
Le abilità di studio Corso Neoassunti A.S
PRIMO INCONTRO. Obiettivi per il docente in formazione acquisire la capacità di pianificare attività didattiche che prevedano l'integrazione della LIM.
Perché le TIC nella Didattica
G. Albano – DIEM, Università di Salerno. si occupa di categorizzare la realtà, di ricercare cause di ordine generale, applicando argomentazioni dimostrative…
Tecnologie per presentare approccio dialogico Sostituisce il cap. 11 1° parte.
Open day e settimana del Piano Nazionale Scuola Digitale 13 dicembre 2015 Prof. Ezio Prontera.
PSICOLOGIA DELLA FORMAZIONE a.a. 2011/2012 Aspetti teorici dott. ssa Di Petta Grazia.
PIANO DI ATTUAZIONE DEL PNSD A CURA DELL’INSEGNANTE A.D. CLAUDIA MORESCHI.
La Comunità delle Scuole in Europa L’azione eTwinning e la nuova grammatica delle relazioni Prof.ssa Lato Milena, eTwinning Ambassador Puglia.
Le tecnologie digitali nella didattica 1.Valorizzano le pratiche professionali dei docenti 2.Insegnanti di ogni ordine e grado e di tutte le discipline,
Formatore: Giacomazzi Trova Manola. NATIVI DIGITALI I nostri studenti sono cambiati radicalmente. Gli studenti non sono più quelli per cui il nostro sistema.
LIM per la didattica prof. Simone Mazza gruppo docenti della scuola secondaria di primo grado per le discipline linguistico espressive.
Formazione in rete e ruolo del tutor: un’esperienza nella scuola secondaria superiore Angela Berto I. M. S. “Sandro Pertini” di Genova.
Poseidon 2013 Educazione Linguistica e Letteraria in un’ottica Plurilingue ITAS Santa Caterina Salerno DOCUMENTO RESTITUZIONE TUTOR : Letizia Nardacci.
Transcript della presentazione:

CONVEGNO OLTRE WEB FEBBRAIO 2009 ITIS CASTELLI VIA CANTORE, 9 Virginia Alberti Laura Antichi

In uno spazio aperto non ti accampare (Sun Tzu) Ti fermeresti nella pesantezza, dimenticando che la conoscenza è fluida …

Proprio per quel concetto di leggerezza di cui parla Italo Calvino in Lezioni Americane Nei momenti in cui il regno dellumano mi sembra condannato alla pesantezza, penso che dovrei volare come Perseo in un altro spazio.

Proprio per quel concetto di leggerezza di cui parla Italo Calvino in Lezioni Americane Non sto parlando di fughe nel sogno o nellirrazionale. Voglio dire che devo cambiare il mio approccio, devo guardare il mondo con unaltra ottica, unaltra logica, altri metodi di conoscenza e di verifica.

Proprio per quel concetto di leggerezza di cui parla Italo Calvino in Lezioni Americane Le immagini di leggerezza, che io cerco non devono lasciarsi dissolvere come sogni dalla realtà del presente e del futuro … (Lezioni Americane)

LEGGEREZZA + Rapidità, Esattezza, Molteplicità, Consistenza Visibilità I 6 VALORI DI CALVINO Applicati Alle Nostre Azioni

Perché il Convegno? NASCE DALLE NOSTRE BUONE PRATICHE NELLA SCUOLA DAL DESIDERIO DI FARE, CREARE, PRODURRE CONOSCENZA, UTILIZZANDO STRUMENTI MULTIMEDIALI E DI SOCIAL- NETWORKING DAL BISOGNO DI CAPIRE DOVE SIAMO E DOVE STIAMO ANDANDO

DI CHE COSA PARLIAMO? DEL WEB 2.0,CHE STIAMO USANDO NELLEXTRASCUOLA E DEL SUO POSSIBILE UTILIZZO RIFLESSIVO NELLA SCUOLA MA vogliamo gettare le premesse per un Oltre Web 2.0

Il progetto Oltre Web 2.0 È Tim OReilly, che ha coniato il termine Web 2.0

Il progetto Oltre Web 2.0 Web 2.0 e oltre Passaggio Web dal livello di semplice accesso, (WEB 1.0) a uno di livello partecipativo (WEB 2.0) ad uno basato sulla condivisione semantica delle informazioni (WEB 3.0)

DOVE SI VA?

DOVE SIAMO?

Really simple syndication - RSS

DOVE SIAMO? WORLD WIDE WEB CONDIVISIONE PARTECIPAZIONE CONVERGENZA APPLICAZIONI DI SOCIALNETWORKING MEDIANTE Really simple syndication Era dei servizi

IL Convegno nasce da una proposta: Introdurre applicazioni del Web 2.0 a scuola

Cominciando da: Quello che gli studenti fanno per conto proprio 1.I ragazzi hanno tutti un cellulare, 2.posseggono su larga scala un Ipod o un lettore MP3, 3.scaricano materiali da internet, condividono file, 4.partecipano a chat, 5.molti hanno una casella di posta elettronica e un Blog personale, 6.frequentano in modo assiduo od occasionale la rete, 7.sono multitasking, 8.Si muovono in modo reticolare I ragazzi, sono pronti per nuove modalità di essere nellimparare.

Con il Web 2.0 è nata lesigenza di riportare nellapprendimento unintegrazione di formale ed informale per offrire una formazione nuova, ricca nella collaborazione, ricerca, condivisione.

Si possono oggi scegliere due vie per introdurre le-learning a scuola: dare spazio allapprendimento spontaneo - in questo caso non si pone molto il problema di definire gli strumenti perché il soggetto li sceglie da solo e li autogestisce; utilizzare le risorse, offerte dal web per integrare lapprendimento, arricchendo le piattaforme in presenza o anche soltanto la didattica daula con strumenti del social networking (blog, microblogging, wiki, calendari, repository, mailing list, podcasting, social bookmarking, social taggings …)

scegliere a scuola libridazione: tra risorse diverse tradizionali, nuove, formali, informali esperienze di apprendimento e di risultato con maggiore soddisfazione nella creatività, multiprospettiche. consente

Sviluppare nella scuola il Personal Learning Environment diverse esperienze, per mettere insieme, in vista di una formazione ibrida: Per valorizzare: 1.Learning Object ; 2.Podcast; 3.Video; 4.Blog; 5.Applicazioni di Network; 6.ed altro.

Il progetto del Convegno Web 2.0 e oltre E azione creativa e positiva che tende: a intravedere scenari a ripensarli in senso ontologico, gnoseologico, relazionale

Il progetto Web 2.0 e oltre unanticipazione del futuro, una prefigurazione di eventi, percezione di possibili azioni, metariflessione sul digital native e i suoi strumenti Web.

OBIETTIVI FORMATIVI DI PROCESSO DI IMPLEMENTAZIONE 1 comunicazione interazione 2 sperimentazione metacognizione 3 sviluppo previsione CONDIVIDERE PRODURRE FARE

Il progetto Oltre Web 2.0 TRATTA In particolare SOCIAL NETWORKING DIGITAL NATIVE

DIGITAL NATIVE Paolo Ferri in La Scuola Digitale dice: I digital native hanno e stanno imparando a navigare e a muoversi in maniera non lineare tra le fonti dinformazione e di comunicazione, a esplorare i contesti di conoscenza, così come i videogiochi, tentando di dare significato al nuovo campo semantico attraverso ricognizioni non lineari e disinibite

SOCIAL NETWORKING diversi legami sociali, di conoscenza casuale, di lavoro, di vincoli affettivi e che hanno la possibilità di connettersi tra di loro mediante le nuove applicazioni di servizi web disponibili. Ci si riferisce ad gruppo di persone connesse tra loro da:

SOCIAL NETWORKING Un evento essenziale per lo sviluppo del Web 2.0. Si basa sullinterazione, la collaborazione in rete, la creazione di comunità. Offre la possibilità di condividere documenti con lo sviluppo di audio-video conferencing, Whiki, Blog. Crea il fenomeno della hackerabilità (OReilly), rendendo possibile lappropriazione e il rimescolamento di informazioni e servizi, attraverso azioni di mashuping.

SOCIAL NETWORKING

Per il lancio … E' possibile che uno studente e-learning acquisisca le medesime conoscenze/abilità/competenze di uno studente che segue solo corsi tradizionali?

Per il lancio … una risposta Le conoscenze possono essere le stesse. Mentre per le competenze e capacità non sono esattamente le stesse perché il medium è il messaggio (McLuhan)

Per il lancio … una risposta

Per cominciare … si potrebbe usare un Blog a scuola Di che tipo? Blog BLOG COME GRUPPO DI LAVORO COME GRUPPO DI INTERESSE E DI DISCUSSIONE COME COMUNITA PRATICA DI APPRENDIMENTO

BLOG COME GRUPPO DI INTERESSE E DI DISCUSSIONE Il gruppo si aggrega nel Blog perché motivato da interessi comuni, per richiesta di informazioni. I processi funzionali sono: per condividere esperienze, per sperimentare ipotesi, per discutere intorno a problematiche condivise.

BLOG COME GRUPPO DI LAVORO 1.Il gruppo si aggrega nel Blog per svolgere un lavoro condiviso o commissionato da formatori o enti. 2.È definito negli obiettivi. Il gruppo progetta attività, condivide risorse di partenza comuni, ricerca. In genere è un gruppo di lavoro strutturato. 3.Possono essere gli studenti che svolgono attività sotto la guida di un tutor. 4.Può essere il Blog di un gruppo di formatori, che hanno un compito comune, un progetto, un aggiornamento da portare avanti.

BLOG COME COMUNITA DI PRATICA DI APPRENDIMENTO gruppi di persone che condividono un impegno e una passione per qualcosa che esse fanno e apprendono come farlo meglio attraverso una regolare interazione (Wenger)

COME DEVE ESSERE UN BLOG FORMATIVO WEB ESSERE COMUNICAZIONE Favorisce la discussione e linterazione. È una piazzacome luogo dincontro e una bacheca per postare contenuti in condivisione. Orienta i significati e i codici digitali mediante intenzionalità dei post/commenti e orienta labilità di gestione di sé. È strategia comunicativa, che impone nuovi autocontrolli.

COME DEVE ESSERE UN BLOG FORMATIVO WEB DEFINIRE IL TEATRO IL COPIONE, IL PALINSESTO E LE MASCHERE Costruisce il luogo, utilizzando template, colori e multimedia (teatro). Specifica compiti e obiettivi (copione, palinsesto) nei post e in about us. Chiede a ciascuno di assumere un ruolo (maschera) di interazione

COME DEVE ESSERE UN BLOG FORMATIVO WEB ESSERE MULTICODICO Con linguaggi testuali, audio, video, iconici, emoticon.

COME DEVE ESSERE UN BLOG FORMATIVO WEB ESSERE ULISSE Crea occasioni di conoscenze nuove. Accoglie proposte. Trova nella rete quello che si cerca. È aperto a nuovi approcci interpretativi. Sperimenta percorsi inconsueti e non previsti. È attento e sensibile a quello che succede attorno alla comunicazione.

COME DEVE ESSERE UN BLOG FORMATIVO WEB REALIZZARE LE PROFEZIE, LASCIANDO MOLTE OMBRE (NON CHIUDERE LA CASA) Richiama il progetto. Propone attività pratiche. Chiede pareri. Sostiene ipotesi. Fa il punto sulla situazione. Pensa a proposte alternative.

COME DEVE ESSERE UN BLOG FORMATIVO WEB ESSERE EPIDEMICO E AUTO- PROMUOVERSI Generando informazioni. Esplodendo in creazioni originali. Nominandosi in modo unico. Iscrivendosi ad aggregatori di blog. Agganciandosi ad altri blog, Rispondendo ai post esterni. Creando blogroll significativi.

Scegliere il Blog

Usare Facebook a scuola?

Usare Facebook a scuola? Come? CREANDO UN GRUPPO DI DISCUSSIONE SU UN ARGOMENTO DEFINITO

E PER FINIRE UNA METAFORA ORLANDO

Non è ORLANDO di Ariosto È ORLANDO del film di Sally Potter, dal Romanzo di Virginia Woolf.

Nel tardo XVI secolo, la regina Elisabetta I d'Inghilterra ordina al giovane nobile Orlando di rimanere per sempre giovane. Orlando obbedisce. Hanno così inizio le avventure del nobile attraverso secoli di storia inglese, che gli permetteranno di conoscere una grande varietà di esperienze … (Wikipedia)

Orlando metafora del cambiamento, come noi nel Web 2.0 Infinite mutazioni nella creazione di conoscenza. Trasformazione nellesperienza.