Servizi psico-educativi

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Corsi a qualifica per lassolvimento del diritto-dovere allistruzione e formazione professionale I corsi triennali a qualifica hanno una durata di:
Advertisements

Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012
CONVEGNO NAZIONALE Roma 4 e 5 Giugno 2007
Il decreto di legge per i DSA
DAL TUTORING AL RIORIENTAMENTO
PER IL SUCCESSO FORMATIVO interventi e servizi per gli studenti ITC PIETRO VERRI MILANO Anno scolastico 2002/2003 documentazione a cura di P. Avena, A.
PERCORSI INTEGRATI SOCIO-SANITARI NEGLI STUDI DI MEDICINA GENERALE
COSTRUIRE E VALUTARE UN PROGETTO DI ORIENTAMENTO
Mestre, r.anoè. Il processo di inclusione in Italia Elevata giurisdizionalizzazione Debolezza del quadro di riferimento pedagogico Prevalenza.
Situazione progetto incontro degli insegnanti I e II grado per la conoscenza di……….? individuazione delle iniziative da destinare agli studenti.
PRESENTAZIONE DELLATTO DI INTESA TRA IL COMUNE DI CREMONA E LUFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE SUL TEMA: INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI FRAGILI Progetto.
Progetto In Transizione
Osservatorio Locale Distretto 4 Bagheria Formazione G.O.S.P. a.s. 2011/2012 Piano Didattico Personalizzato.
Il processo di APPRENDIMENTO si compone principalmente di 3 fasi:
Istituto Comprensivo Statale di Bedizzole (BS) Via Mons. A
Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali
Verona, r.anoè. Il processo di inclusione in Italia Elevata giurisdizionalizzazione Debolezza del quadro di riferimento pedagogico Prevalenza.
I Bisogni Educativi Speciali
PROTOCOLLO DI RETE PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)
Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012
PEDAGOGICO-DIDATTICI
Incontro di auto-aggiornamento
I disturbi specifici dell’apprendimento
BES BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
LE BUONE PRASSI disabilità ed integrazione scolastica
Disturbi Specifici Di Apprendimento.
Integrazione inclusione Il Bisogno Educativo Speciale BES
SCUOLA SECONDARIA I° GRADO “RICCI-MURATORI” Ravenna
Il Centro di Orientamento – S.I.L. Costruire insieme un progetto per il futuro Regione del Veneto Percorsi di orientamento professionale.
Lapprendimento personalizzato offre una via duscita alla questione dello svantaggio e pone ogni allievo nella condizione di realizzare tutto il suo potenziale.
PROGETTO DI PSICOLOGIA SCOLASTICA
Normativa recente di riferimento (si trova sul sito del ministero alla voce DSA) LEGGE 8/10/2010 n.170 DM 12/7/2011 LINEE GUIDA 12/7/2011 Circolare regionale.
I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI: Gruppo di Sperimentazione
LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico Riconosce e definisce la dislessia, la.
I Disturbi specifici di Apprendimento
DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO INCONTRO DEL 15 MARZO COLLEGIO GALLIO Con la locuzione Disturbi Specifici dell Apprendimento si intende un.
PROGETTO GENERALE.
• Tutti gli alunni dell’IstitutoComprensivo “Mameli”
LE DIFFICOLTA SPECIFICHE DI APPRENDIMENTO. PERCORSO -CORSO DI FORMAZIONE La dislessia nella scuola secondaria superiore (primavera 2007, aperto ad altre.
I disturbi specifici dell’apprendimento Definizione, tipologia, normativa, strumenti compensativi 12 aprile 2011.
Bisogni Educativi Speciali
Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento
1 Perché AGGIORNARE i Protocolli adottati lo scorso anno scolastico? 1 Perché sono state realizzate ESPERIENZE che inducono a migliorare le procedure di.
INDICAZIONI PER I DOCENTI
Come rispondere ai bisogni educativi speciali
“Organizzazione territoriale dei Centri Territoriali di Supporto”
BES: ASPETTI NORMATIVI
(DIRETTIVA MINISTERIALE 27 DICEMBRE 2012)
Istituto Comprensivo “A. Belli” Sabbio Chiese a.s ’13
Sportello di ascolto C. I. C
DISTURBO SPECIFICO DELL’APPRENDIMENTO
La scuola come non dovrebbe essere
CRITERI PER L'INDIVIDUAZIONE DEGLI ALUNNI CON BES 1. gli alunni certificati in base alla Legge 104/92; 2. gli alunni certificati in base alla Legge 170/2010;
LA NORMATIVA La Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 ridefinisce e completa il tradizionale approccio all’integrazione scolastica, basato sulla.
ALUNNI CON B. E. S. BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
ALUNNI BES PROTOCOLLO SEGNALAZIONE
P IANO A NNUALE D’ I NCLUSIVITÀ ALUNNI Carloforte 09 maggio 2015.
ALUNNI CON ATTESTAZIONE DI D.S.A
Integrazione sulla parte dedicata ai DSA Strumenti compensativi: sintesi vocale, registratore, programmi di video scrittura, calcolatrice, tabelle, formulari,
Decreto attuativo 5669 del 12 luglio 2011 Linee guida
DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO gestione della «normale specialità» Incontro scuola-genitori del 26 ottobre 2015.
Mappa dei Bisogni Educativi Speciali
D.S.A. LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico.
La scelta del percorso scolastico in alunni con BES
FUNZIONE STRUMENTALE Referente Sportello Ascolto
INCLUSIONE E BES.
ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI dalla Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 alla Circolare Ministeriale n.8, del 6 marzo 2013.
Competenze per la stesura e il monitoraggio nel PDP Dott.ssa Carolina Tironi
FS AREA 1 LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove norme in materia di DSA Disturbi Specifici di Apprendimento in ambito scolastico.
FORMAZIONE IN SERVIZIO DEI DOCENTI SPECIALIZZATI SUL SOSTEGNO PROMOZIONE DI FIGURE DI COORDINAMENTO svolgere funzioni di coordinamento pedagogico ed organizzativo.
Transcript della presentazione:

Servizi psico-educativi PROVINCIA DI TREVISO Servizi psico-educativi Centri di Formazione Professionale Lancenigo - Vittorio Veneto

CENTRO di FORMAZIONE PROFESSIONALE di Lancenigo (TV) PROVINCIA DI TREVISO CENTRO di FORMAZIONE PROFESSIONALE di Lancenigo (TV)

SERVIZI PSICO-EDUCATIVI PROVINCIA DI TREVISO SERVIZI PSICO-EDUCATIVI Rivolti a: - allievi - genitori - personale docente e non docente Gestione delle seguenti attività: - Percorsi educativi individualizzati - Supporto psico-pedagogico - Centro di informazione/consulenza (CIC) - Formazione del personale docente e non docente

FORMAZIONE INTEGRATA → Presso i corsi a qualifica Gli allievi in possesso di Certificazione ai sensi della L.104/92 possono avere accesso a tre livelli di istruzione: FORMAZIONE INTEGRATA → Presso i corsi a qualifica FORMAZIONE GUIDATA A → “Operatore addetto alla panificazione ed alla pasticceria” ↓ inserimento nel mondo del lavoro attraverso la L.68/99 o presso centri di lavoro protetti (CEOD,CLG) -FORMAZIONE GUIDATA B → “Addetto alla decorazione della ceramica ed alla legatoria artigianale” inserimento in centri di lavoro protetti (CEOD,CLG)

FORMAZIONE INTEGRATA CHI la gestisce : Il Servizio psico-educativo con il Co-docente Procedura: Informare i referenti di qualifica e il C.d.C. di quali siano gli allievi in possesso di Certificazione ai sensi della L. 104/92 presenti nei loro corsi ↓ Attivare un percorso personalizzato stendere il P.E.I. (Piano Educativo Individualizzato) Monitorare, assieme al Co-docente, il percorso personalizzato ed il livello di integrazione dell’allievo

FORMAZIONE INTEGRATA e GUIDATA Attività di orientamento Azioni: - visite guidate al Centro da parte della famiglia e del ragazzo - colloqui con i genitori - incontri informativi con gli insegnati della scuola media - incontri informativi con i servizi socio-sanitari - assessment degli aspetti cognitivi, personali e sociali del ragazzo

Stendere i P.E.I. (Piani Educativi Individualizzati) FORMAZIONE GUIDATA Stendere i P.E.I. (Piani Educativi Individualizzati) Monitorare il percorso formativo degli allievi ↓ Eventuale modifica in itinere del P.E.I. Rapportarsi con i servizi socio-sanitari che hanno in carico il ragazzo per monitorare assieme l’evoluzione del processo formativo e per richiedere il rinnovo della Certificazione, l’assegnazione dell’addetto all’assistenza, etc. costruire una rete Rapportarsi con la famiglia dell’allievo Collaborare con i docenti per l’attuazione dei progetti formativi ↓ ↓ ↓ Modifica passaggio ad passaggio a del P.E.I. altro livello della corsi a qualifica Formazione Guidata

Consulenza psico-educativa PROVINCIA DI TREVISO Consulenza psico-educativa

Consulenza psico-educativa La finalità è di promuovere il benessere in un’ottica bio-psico-sociale ed affrontare insieme situazioni di disagio, prima che queste interferiscano con i normali meccanismi di crescita dell’adolescente. La consulenza può essere richiesta all’Operatore da: Allievi Docenti Genitori Servizi Istituzionali (scuole, ULSS, ecc.) può essere effettuata a livello individuale, familiare, o come intervento nel gruppo-classe

Consulenza psico-educativa Procedure per l’attivazione: L’Operatore riceve segnalazioni dalla Direzione (Direttore o Coordinamento didattico) sulla base delle problematiche emerse dai CdC e/o riportati dai Referenti, riguardanti aspetti di apprendimento, comportamentali ecc. degli allievi; Valuta i singoli casi e costruisce un piano di intervento, coinvolgendo, se necessario, le famiglie e/o altre istituzioni; Interviene secondo quanto stabilito; Informa il C.d.C. o il Referente sull’evoluzione del progetto; Effettua il monitoraggio e la valutazione sugli effetti degli interventi; Verbalizza e archivia la documentazione.

CENTRO di FORMAZIONE PROFESSIONALE di Vittorio Veneto (TV) PROVINCIA DI TREVISO CENTRO di FORMAZIONE PROFESSIONALE di Vittorio Veneto (TV)

Sportello Ascolto Lo sportello ascolto è uno spazio offerto agli allievi in cui poter essere accolti nelle questioni che creano loro disagio e sofferenza L’azione dello sportello ascolto ha lo scopo di accogliere le domande tramite colloquio, farne un’analisi e se la situazione lo richiede inviare ai servizi preposti con un adeguato accompagnamento e successivamente collaborare con l’equipe di pertinenza

Sportello Ascolto Lo sportello gestisce anche le situazioni di ragazzi che presentano certificazioni, ai sensi della L. 104/92, o che sono seguiti da tempo dai servizi di competenza e si ravvede la necessità di mantenere un lavoro in equipe Le segnalazioni avvengono tramite: I servizi socio-sanitari territoriali Gli insegnanti Il Consiglio di Classe Le famiglie Gli allievi

D.S.A. – DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO DISLESSIA → difficoltà in lettura DISORTOGRAFIA → difficoltà in scrittura DISGRAFIA → difficoltà nell’esecuzione del segno grafico (scrittura illeggibile) DISTURBO DI COMPRENSIONE DEL TESTO DISCALCULIA → difficoltà nel calcolo Questi disturbi si riscontrano in ragazzi con livello cognitivo nella norma (discrepanza tra livello cognitivo e prestazioni nell’area problematica) ↓ Non sono certificati ai sensi della L.104/92 Non si può attivare un percorso personalizzato Come intervenire?

D.S.A. – DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO La circolare Miur del 10 Maggio 2007 prot. n. 4674 invita ad impiegare per questi allievi strumenti compensativi e dispensativi per supplire al deficit ↓ Dispensa dalla lettura ad alta voce Nei compiti scritti valutare il contenuto piuttosto che la forma Dispensa dall’uso del vocabolario Dispensa dallo scrivere sotto dettatura Utilizzo dell’audioregistratore Uso della calcolatrice Il C.d.C. dovrebbe specificare, per le materie interessate, gli strumenti compensativi o dispensativi che decide di attuare ↕ P.E.P. (Piano Educativo Personalizzato)