1 Il riordino dellistruzione tecnica e il miglioramento della qualità organizzativa e didattica Arduino Salatin Iprase del Trentino Rete Qualità e Istruzione Tecnica SEMINARIO DI STUDIO DEI RAPPRESENTANTI DELLE DELIVERY UNIT REGIONALI Ischia, 27 settembre 2010
2 Alcuni riferimenti generali per il rinnovo dei curricoli del secondo ciclo
3 Le politiche europee per il cambiamento dei curricoli del secondo ciclo si propongono come obiettivo principale il successo educativo degli studenti favorendo lacquisizione di adeguate competenze: culturali (per lo sviluppo dei saperi fondamentali) professionali (per loccupabilità) sociali (per la formazione alla cittadinanza)
4 Le scuole per il 21° secolo: le otto questioni poste dalla Commissione UE 1. Come organizzare le scuole in modo che possano fornire a tutti gli studenti la serie completa delle competenze di base? 2. Come possono le scuole fornire ai giovani le competenze e la motivazione necessarie a rendere l'apprendimento un'attività permanente? 3. Come possono i sistemi scolastici contribuire ad appoggiare la crescita economica sostenibile a lungo termine in Europa? 4. Come possono i sistemi scolastici soddisfare in modo ottimale la necessità di fornire equità, di tener conto delle diversità culturali e di ridurre l'abbandono scolastico?
5 5. Se le scuole devono soddisfare le esigenze educative di ogni singolo alunno, come si può agire a livello dei programmi, dell'organizzazione scolastica e del ruolo degli insegnanti? 6. Come possono le comunità scolastiche aiutare i giovani a diventare cittadini responsabili, in armonia con valori fondamentali quali la pace e la tolleranza di fronte alle diversità? 7. Come fornire al personale scolastico formazione e sostegno per affrontare i problemi che si presentano? 8. Come possono le comunità scolastiche ricevere la guida e la motivazione necessarie per avere successo? Come possono acquisire la facoltà di evolvere per poter affrontare i cambiamenti a livello delle esigenze e delle domande?
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7 Alcuni riferimenti specifici seguiti in Italia per gli istituti tecnici
8 Alcuni riferimenti per il riordino dellistruzione tecnica I dispositivi UE di mutuo riconoscimento dei titoli e delle qualificazioni Le indicazioni dellUE in materia di capitale umano, di competitività e di cittadinanza Europa 2020 ITALIA 2020 Il gap di competenze, di saperi e di qualificazioni (New skills for new jobs)
9 Ambiti di intervento del riordino degli istituti tecnici Curricolare Culturale Didattico Organizzativo
10 Le linee guida degli istituti tecnici: 1. Azioni per il passaggio al nuovo ordinamento 1.1.Rendere riconoscibile lidentità degli istituti tecnici Il Quadro di riferimento dellUnione europea Lidentità degli istituti tecnici Il profilo educativo, culturale e professionale (PECUP) 1.2 Innovare lorganizzazione scolastica Autonomia e flessibilità I dipartimenti Il comitato tecnico scientifico Lufficio tecnico 1.3 Motivare gli studenti a costruire il proprio progetto di vita e di lavoro 1.4 Realizzare alleanze formative sul territorio con il mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca 1.5 Progettare e valutare per competenze Insegnare per sviluppare competenze Operare per progetti Valutare le competenze sviluppate
11 Le linee guida degli istituti tecnici: 2. Orientamenti per lorganizzazione del curricolo 2.1 Profili generali Il raccordo tra l area di istruzione generale e larea di indirizzo La formazione tecnologica Il laboratorio come metodologia di apprendimento 2.2 Aspetti trasversali Lintegrazione delle scienze Legalità, cittadinanza e Costituzione La conoscenza dellambiente e del territorio La formazione per la sicurezza 2.3 Aspetti specifici Settore tecnologico: scienze e tecnologie applicate Scienze motorie ALLEGATO A) : declinazione dei risultati di apprendimento in conoscenze e abilità per il primo biennio A.1 Settore economico A.2 Settore tecnologico ALLEGATO B) : glossario
12 Lazione delle Delivery regionali
13 organizzazione didattica Dimensioni sviluppate principalmente dalle Delivery regionali I dipartimenti Il comitato tecnico scientifico Lufficio tecnico Progettare e valutare per competenze Operare per progetti Valutare le competenze Il laboratorio come metodologia di apprendimento
14 Prodotti delle Delivery regionali Innovazione organizzativa (regolamenti Dipartimenti, CTS, Ufficio tecnico) Innovazione didattica (unità di apprendimento prove di valutazione per competenze, modelli di laboratori, …) Sviluppo dei curricoli (schede di progettazione per il raccordo con gli assi culturali obbligo di istruzione, esempi di unità interdisciplinari di scienze integrate,…) Altri interventi (moduli di orientamento, moduli di formazione docenti, …)
15 Per introdurre un bilancio di tale lavoro può essere utile confrontare le risultanze di alcune indagini comparate sui processi di cambiamento nelle scuole del secondo ciclo
16 System/SchoolsResourcesClasses 1.Educational standards 2.School autonomy 3.Institutional differentiation 4.Public/private school 5.School size 6.School admittance policy 1.Number of qualified teachers 2.Physical infrastructures 3.Learning time 4.ICTs 5.Curriculum 1.Size 2.Discipline 3.Student support 4.Pedagogy TeachersStudentsParents 1.salary and working conditions 2.Motivation 3.Education/ development 4.Teachers assessment 1.Motivation 2.Sense of belonging 3.Students assessment 4.Students-teachers relations 1.Expectations 2.Involvement 25 fattori che secondo lOCSE-PISA influenzano la performance scolastica degli studenti Fonte: Bernard Hugonnier, Pisa and the performance of educational systems, in Ricercazione 1 (2009)
17 I 7 fattori che fanno più differenza, secondo lOCSE, sono i seguenti: 1.Educational standards 2.School autonomy 3.Institutional differentiation 4.Learning time 5.Discipline 6.Student support 7.Students-teachers relations
18 Il che significa puntare su: 1.Educational standards 2.School autonomy 3.Institutional differentiation 4.Learning time 5.Discipline 6.Student support 7.Students-teachers relations Curricolo e organizzazione Ambiente educativo di apprendimento didattica
19 Come si sono mosse le Delivery? Attivando processi dal basso di progettualità e sperimentazione negli istituti Coinvolgendo il maggior numero possibile di attori locali, oltre a quelli interni agli istituti Valorizzando le esperienze pregresse degli insegnanti in unottica di innovazione e sviluppo
20 Alcune questioni aperte Come validare i modelli e gli strumenti elaborati (in molti casi manca o è stata appena avviata limplementazione) Come favorire le convergenze tra i vari modelli e strumenti elaborati nelle varie regioni, anche in relazione alle nuove Linee guida del MIUR Come incidere sulla cultura degli insegnanti e diffondere le buone pratiche nel resto degli istituti e nelle altre regioni italiane