TECNICHE DI APPROSSIMAZIONE

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Onde elettromagnetiche 21 ottobre 2013
Advertisements

Spettroscopia infrarossa IR
Corso di Chimica Fisica II 2011 Marina Brustolon
Corso di Chimica Fisica II 2011 Marina Brustolon
Particella in una buca di potenziale
Breve storia dei modelli atomici
Relazione fra energia e frequenza
Fisica 2 18° lezione.
Meccanica 8 31 marzo 2011 Teorema del momento angolare. 2° eq. Cardinale Conservazione del momento angolare Sistema del centro di massa. Teoremi di Koenig.
ANALISI SPETTROSCOPICA
Cenni di spettroscopia UV/VIS. La spettroscopia UV/VIS Tecnica spettroscopica basata sulle interazioni tra gli elettroni, solitamente di valenza, e la.
La molecola H2 r1B r12 z x 1 2 r1A A B R r1 r2B r2 r2A Hamiltoniana:
Differenziale di una funzione
Instabilità nucleare.
LEGGE DELLA CIRCUITAZIONE
Le forze conservative g P2 P1 U= energia potenziale
Sezione d’urto (t. ondulatoria)
Ricerca della Legge di Controllo
LA CORRELAZIONE ELETTRONICA
DERIVATE dellENERGIA e PROPRIETA MOLECOLARI. 1.Differenze di energia : energia di dissociazione, stabilità relativa di conformeri, calori di reazione,
FUNZIONALE DELLA DENSITA’
TEORIA MODELLO CLASSICO MODELLO SEMICLASSICO MODELLO QUANTISTICO
SPETTROSCOPIA ROTAZIONALE
SPETTROSCOPIA.
Matrice densità.
SPETTROSCOPIA VIBRAZIONALE
APPLICAZIONI.
APPLICAZIONI.
STRUTTURA MOLECOLARE.
SPETTROSCOPIA VIBRAZIONALE MOLECOLE BIATOMICHE
SPETTROSCOPIA VIBRAZIONALE MOLECOLE POLIATOMICHE
G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 Estensione della conservazione dellenergia ai sistemi di punti materiali Se tutte le forze interne ed esterne.
LA POLARIZZAZIONE.
Giorgio SPINOLO – Scienza dei Materiali - 6 marzo / 19 aprile 2007 – Corsi ordinari IUSS Laser Un breve presentazione.
Esercizi.
Corso di Chimica Fisica II 2011 Marina Brustolon
Corso di Chimica Fisica II 2011 Marina Brustolon
Introduzione ai metodi spettroscopici per i Beni Culturali
Corso di Chimica Fisica II 2011 Prof. Marina Brustolon
Corso di Chimica Fisica II 2011 Prof. Marina Brustolon
II lezione.
Interazioni con la Materia
Differenziale di una funzione
Metodi numerici per equazioni differenziali ordinarie Laboratorio di Metodi Numerici a.a. 2008/2009.
Metodi numerici per l’approssimazione
Metodi numerici per lapprossimazione Laboratorio di Metodi Numerici a.a. 2008/2009 Prof. Maria Lucia Sampoli.
LA NATURA DELLA LUCE E IL MODELLO ATOMICO DI BOHR
Fisica laboratoriale Il Pendolo semplice.
Di Cunzolo Alessandro Farioli Giuseppe 10 Gennaio 2012
La radiazione elettromagnetica (E = hn)
Sviluppo della fisica quantistica
Le basi della teoria quantistica
(Potenziale ed energia potenziale)
(Energia potenziale e potenziale)
La radiazione di corpo nero ovvero: l’ingresso nel mondo quantistico
SPETTROFOTOMETRIA Proprietà fisiche della radiazione e.m
Le interazioni delle radiazioni elettromagnetiche con la materia offrono lopportunità di indagare in vario modo sulla natura e sulle caratteristiche di.
Sottospazi vettoriali
Determinazione della fase
Spettroscopia Liceo Scientifico “G. Pertile” di Asiago classe 4ªAL
APPROSSIMAZIONE DI FUNZIONI
La teoria quantistica 1. Fisica quantistica.
Esperimento di diffusione dei raggi x
Fotonica Proprietà generali 2. Posto Si ha Proprietà di scala 1 a a/s V sistema fotonico un cambio di scala spaziale rinormalizza TUTTI gli stati allo.
Termodinamica Introduzione. La TERMODINAMICA è nata per studiare i fenomeni termici, in particolare per studiare il funzionamento delle macchine termiche.
CINETICA CHIMICA Gli argomenti sono:
Dal composto organico alla sua formula molecolare  Individuazione dei gruppi funzionali  Determinazione della formula bruta e preliminari informazioni.
Termodinamica di soluzioni di polimeri C’è una notevole differenza tra le soluzioni dei polimeri e quelle delle molecole piccole dovuta alla differenza.
Transcript della presentazione:

TECNICHE DI APPROSSIMAZIONE METODO VARIAZIONALE TEORIA DELLA PERTURBAZIONE

METODO VARIAZIONALE

TEOREMA VARIAZIONALE Se una funzione arbitraria è usata per calcolare l’energia, il valore calcolato non è mai inferiore al valore esatto.

L’errore è solo 1.3% perché la funzione d’onda approssimata è buona. Particella nella scatola Energia esatta: usando E approssimata: usando La funzione d’onda approssimata dà un’energia per lo stato fondamentale superiore all’Energia esatta L’errore è solo 1.3% perché la funzione d’onda approssimata è buona. L

Seconda funzione d’onda di prova : L 21.6% errore

L’errore molto più grande non è sorprendente se uno confronta le 2 funzioni approssimate L L

METODO VARIAZIONALE Data una funzione di prova contenente alcuni parametri p = (p1, p2, ...) Ψ(x;p), l’Energia dipende da p1, p2, ... possiamo far variare i parametri minimizzando E(p) e determinando così la migliore Ψ Eapprossimata Eesatta

Metodo delle variazioni lineari Il processo di ottimizzazione è semplice dal punto di vista matematico se i parametri sono lineari Ψ = c1 Ψ1 + c2 Ψ2 Ψ1 = x (L-x) E1 = 1.0132 h2/8mL2 Ψ2 = x2 (L-x)2 E2 = 1.216 h2/8mL2 Ψ = c1 x(L-x) + c2 x2(L-x)2 E=1.00016 h2/8mL2

TEORIA DELLA PERTURBAZIONE

TEORIA DELLA PERTURBAZIONE INDIPENDENTE DAL TEMPO L’Hamiltoniano di un problema ‘non risolvibile’ sia la somma H = H(0) + H(1) H(0) problema la cui soluzione è nota H(0) (0) = E(0) (0) H(1) perturbazione: è sempre presente e non varia Supponiamo che l’energia del sistema differisca da quella del modello E = E(0) + E(1) + E(2) + …  = (0) + (1) + (2) + …

Una soluzione approssimata può essere ottenuta troncando l’espansione Per esempio una soluzione approssimata al primo ordine E ~ E(0) + E(1)  ~ (0) + (1)

Nessun effetto Effetto grande piccolo E(1) correzione al primo ordine all’energia  H(1) Valor medio della perturbazione calcolata usando la funzione imperturbata. Effetto grande piccolo Nessun effetto

E(2) correzione al secondo ordine all’energia  H(1)2 Funzione d’onda perturbata 1) poiché En(0) > E0(0 E(2) < 0 2) H(1) compare al quadrato: effetto grande se H(1) è grande 3) se En >> E0 livelli spaziati  effetto piccolo Il sistema risponde debolmente alla perturbazione

Effetto grande piccolo Nessun effetto Funzione d’onda perturbata

di polieni sostituiti con un eteroatomo Spettri elettronici di polieni sostituiti con un eteroatomo Sostituzione in posizione terminale : effetto minimo  tende a zero all’estremità della scatola Sostituzione in posizione centrale ha un nodo: nessun effetto ha un massimo, E diminuisce Sistemi con 4m elettroni (m = 1, 2, ...) Effetto batocromico (spostamento verso il rosso) Per gli altri sistemi si ha un effetto ipsocromico (spostamento verso il blu) atomo centrale C N

TEORIA DELLA PERTURBAZIONE DIPENDENTE DAL TEMPO  corto  lungo tempo t La perturbazione 1) è introdotta fino a raggiungere un valore finale 2) oscilla nel tempo

INTERAZIONE MOLECOLA – FOTONE TRANSIZIONI SPETTROSCOPICHE In assenza della perturbazione H=H(0) e =i uno degli stati del sistema H = H(0) + H(1)(t) H(1)(t)=  . E E = E0 cos(t) La funzione perturbata possiamo esprimerla come combinazione lineare delle funzioni imperturbate dà la probabilità che il sistema si trovi nello stato n-esimo al tempo t cioè che sia avvenuta la transizione allo stato n-esimo

Momento di transizione di dipolo |cf(t)|2 = wfi probabilità di transizione dallo stato iniziale i allo stato finale f  intensità di assorbimento della radiazione incidente Momento di transizione di dipolo Regole di selezione in spettroscopia