1 Attività, contesti, apprendimenti formali, non formali, informali Classificazione di Coomb Ph. (1985) formali: percorsi di norma istituzionali finalizzati al conseguimento di un titolo di studio. Sono comprese le attività a carattere compensativo (alfabetizzazione primaria, licenza media, diploma) e integrativo (corsi di specializzazione e/o riqualificazione). I soggetti promotori: enti pubblici, stati, ecc.
2 Attività, contesti, apprendimenti formali, non formali, informali Non formali attività che, pur non rilasciando un titolo di studio, sono finalizzate allapprendimento, (corsi di lingue,informatica, di musica, etc.). Hanno caratteri di sistematicità e continuità. Non sono di norma istituzionali, i soggetti promotori sono spesso agenzie formative private.
3 Attività, contesti, apprendimenti formali, non formali, informali informali, attività,percorsi che, non sono finalizzati prioritariamente ad apprendimenti specifici ( fruizione artistica, cura psicofisica, attività culturali, sociali, politiche, etc.). presentano una grande varietà in termini di agenzie di promozione, di soggetti fruitori, di durata e contenuti.
4 Attività, contesti, apprendimenti formali, non formali, informali Commissione delle Comunità Europee (2001) Apprendimento formale : apprendimento erogato di norma a livello istituzionale ( istruzione, formazione professionale), strutturato e con certificazione finale. È intenzionale dal punto di vista del discente
5 Attività, contesti, apprendimenti formali, non formali, informali Apprendimento non formale : di norma non è erogato da unistituzione di norma non si conclude con un titolo è strutturato per obiettivi, tempi, risorse è intenzionale dal punto di vista del discente
6 Attività, contesti, apprendimenti formali, non formali, informali Apprendimento informale si può produrre nella vita quotidiana, nel lavoro, nella famiglia, nel tempo libero di norma non è certificato non è strutturato in termini di obiettivi, risorse, tempi, di norma non è intenzionale, ma casuale.