Dr. Renato Simoncelli LOGISTICA INTERNAZIONALE. Le forme di una filiera logistica internazionale sistema di distribuzione internazionale; fornitori internazionali;

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Introduzione al marketing
Advertisements

[Nome della società] Piano commerciale.
Una visione d’insieme dei rischi e delle opportunità nel nuovo scenario globale Situazione Attuale Ampliamento su scala internazionale delle opportunità.
Le collaborazioni avviate dallAgenzia dellInnovazione con CNR, CRUI, ISS, ENEA e Fondazione Silvio Tronchetti-Provera 21 luglio 2009.
Obiettivi generali 4Migliorare le esternalità che incidono sui fattori di sviluppo del sistema delle imprese 4Favorire lattrazione sul territorio di imprese.
Ricci & Coccia 2009 COMPRARE BENE, PRODURRE CON EFFICIENZA, VENDERE AL MEGLIO COMPRARE BENE, PRODURRE CON EFFICIENZA, VENDERE AL MEGLIO Metodologie e strumenti.
Organizzazione e dimensione della forza di vendita
Le vendite Capitolo10.
Lo studio della domanda: Individuazione del mercato e segmentazione
Capitolo 4 L’analisi di settore (1)
LE POLITICHE DI SVILUPPO LOCALE
EFFETTI DELLINTERNAZIONALIZZAZZIONE DELLA DISTRIBUZIONE GROCERY SUI MERCATI DI ACQUISTO E DI VENDITA Gianpiero Lugli Università degli Studi di Parma Convegno.
Il marketing mix nei mercati internazionali
Cattedra di Economia e Gestione delle Imprese Internazionali
Prof. Arturo Capasso Anno Accademico
Economia e direzione delle imprese La programmazione: contenuti, processi e tecniche.
LA FORMA ORGANIZZATIVA DECENTRATA
LA CATENA DEL VALORE E’ UN MODO PER DESCRIVERE L’INTRECCIO DI RELAZIONI COMPETITIVE E COOPERATIVE CHE SI ADDENSANO INTORNO AD UNA SPECIFICA IMPRESA.
Lezione: “Destination Management” a.a. 2009/10
La gestione delle risorse umane: scenari e competenze Facoltà di Sociologia La Sapienza Roma Assunta Viteritti 2008.
ATTO DI INDIRIZZO E COORDINAMENTO SULL'AFFIDAMENTO DEI SERVIZI PREVISTI DALLA LEGGE 8 novembre 2000, N. 328, articolo 5.
Obiettivo Business plan
DE P. Gazzola PMI, GI e territorio Una proposta per linnovazione.
Industrializzazione diffusa e piccola impresa ( )
PIATTAFORMA LOGISTICA MULTI-PRODUTTORE
Tecnico superiore per la trasformazione dei prodotti agroindustriali
Fattori di localizzazione di una impresa
Aspetti strategico – organizzativi - gestionali delle imprese che aderiscono ad una rete Dott. Vincenzo Presutto Dottore Commercialista e Revisore Legale.
APPUNTI DELLE LEZIONI Lezione 03 Il lungo termine è una guida fallace per gli affari correnti: nel lungo termine saremo tutti morti. J. M. Keynes 1.
I 7 esperti Elio Catania John Guardiola Dante Casati
1. Che cosa fa Db-Line? 18 anni di storia dei videogiochi Db-Line è stata fondata nel Lazienda è cresciuta posizionandosi come solido punto di riferimento.
© 2011 Db-Line Srl  
Sapori italiani nel mondo
International strategy
Informazioni generali sul progetto Nome del progetto Nome della società Nome del relatore.
Scenari e strategie per lo sviluppo dei servizi di trasporto persone.
Roma, maggio 2007 Un “nuovo” ruolo dell’E-Procurement nella PA Ministero Economia e Finanze Dipartimento dell'Amministrazione Generale, del Personale e.
Organizzazione Aziendale
SCHEMA MODELLO DI BUSINESS PLAN
DELOCALIZZAZIONE: PERCHE’ LE IMPRESE PUNTANO SULL’ESTERO?
Le strategie di prodotto
Organizzazione Aziendale
(Cofinanziato dalla Comunità Europea – fondo FESR – nell’ambito delle Azioni Innovative 2000 – 2006)
PRESENTAZIONE 2014 LISTS4EUROPE. STRATEGIE PER UNA EFFICACE AZIONE NEI MERCATI INTERNAZIONALI
VENDERE IN MICROMARKETS B 2. 2 I “Micromarkets” Sofisticate divisioni di vendita stanno analizzando e combinando le montagne di dati oggi disponibili.
DELOCALIZZAZIONE: PERCHE’ LE IMPRESE PUNTANO SULL’ESTERO?
Dall’ambiente imprenditoriale al settore dell’impresa
Il FORMEZ al passo coi tempi. Il Formez domani Il Formez oggi Il Formez ieri.
Marketing mix e piano di marketing
APPROFONDIMENTO sulle STRATEGIE AZIENDALI
Flessibilità del lavoro
LA STRUTTURA E L’ORGANIZZAZIONE MODERNA DELLA RETE VENDITA
MARKETING. RAPPORTO AZIENDA-MERCATO AZIENDA MERCATO Denaro Informazioni Comunicazioni Beni e servizi Obiettivi:  Profitto  Sviluppo.
Lo scenario La caduta delle barriere Spazio Temporali La competizione a tutto mondo Il Processo di Omologazione Il Processo di Sviluppo Il Processo di.
Topic 9 1 Programmazione e Controllo IL BUDGET INSIEME COORDINATO DI DECISIONI ANTICIPATE: IL PROCESSO CONTABILE DI ELABORAZIONE.
Lo scenario per nuove imprese e nuovi imprenditori.
Introduzione all’azienda Corso di Economia ed Organizzazione Aziendale I.
Il marketing per la vendita diretta Lezioni online di base Lezione 2 – Parte 3 La SWOT analysis e il piano marketing.
Introduzione al corso di TECNOLOGIA, INNOVAZIONE, QUALITÀ Prof. Alessandro Ruggieri Prof. Enrico Mosconi.
Prof.ssa Sonia Ferrari1 Corso di Marketing del Turismo La politica distributiva Concetto molto diverso rispetto alle imprese manufatturiere Si può parlare.
Management Internazionale Lezione 5 La gestione delle pesone nell’impresa internazionalizzata.
La competitività delle imprese in CAMPANIA 26 ottobre 2011.
Laboratorio di Creazione d’Impresa L-A Strategia, Business, Settore.
Corso di STRATEGIE D’IMPRESA Corso di Strategie d’Impresa * * * * * Terza Unità Didattica La prospettiva delle risorse Corso di Strategie d’Impresa – Terza.
CATENA DEL VALORE A cura di Fabrizio Bugamelli. CATENA DEL VALORE Disaggrega un’impresa nelle sue attività strategicamente rilevanti allo scopo di comprendere.
1 PIANIFICAZIONE STRATEGICA e QUALITÀ Duplice visione della Qualità Elemento perfettamente integrato con le strategie e gli obiettivi aziendali Strumento.
Lezione n. Parole chiave: Corso di Laurea: Codice: Docente: A.A Mauro Sciarelli Il marketing: la politica di prodotto 12 Marketing, gamma,
DISTRETTI INDUSTRIALI ITALIANI -1 MODELLO DI SVILUPPO RICONOSCIUTO A LIVELLO INTERNAZIONALE.
La Globalizzazione.
Alessandro Varnelli. Presentazione Economia Politica La moderna impresa industriale.
Transcript della presentazione:

Dr. Renato Simoncelli LOGISTICA INTERNAZIONALE

Le forme di una filiera logistica internazionale sistema di distribuzione internazionale; fornitori internazionali; produzione "off-shore"; filiera logistica globale "perfettamente" integrata. N.B.: una singola filiera logistica può adattarsi a più di una delle precedenti categorie.

Le forze che spingono verso la globalizzazione Forze di mercato globale Forze tecnologiche Forze di costo globale Forze politiche ed economiche

Rischi e vantaggi di una filiera logistica internazionale Vantaggi: Prodotto standardizzato Economie di scala per le fasi di produzione, gestione, distribuzione, marketing,...

Vantaggi L allargamento del mercato potenziale può permettere un incremento delle vendite e dei profitti; Può permettere di indirizzare l'incertezza sui mercati internazionali.

Rischi Esposizione operativa Riflette il tasso di inflazione relativo tra i diversi paesi

Come indirizzare i rischi globali E possibile adottare tre diverse strategie: strategie speculative: l' impresa scommette su di un singolo scenario; strategie di copertura: le perdite sono compensate dai guadagni all'interno della stessa filiera logistica; strategie flessibili: le strutture dell'intera filiera logistica sono studiate in maniera tale da rispondere con flessibilità alla variazione delle condizioni economiche presenti nelle diverse regioni: production shifting: deve essere possibile trasferire la produzione da una regione all' altra; information sharing: essere su più mercati incrementa le informazioni a disposizione; global coordination: permette di acquisire una certa forza sul mercato; political leverage: che peso hanno i governi dei diversi paesi?

I requisiti per l'implementazione di una strategia globale lo sviluppo del prodotto: facilmente modificabile e realizzabile presso diverse strutture produttive; l'acquisto: più team di gestione responsabili dellapprovvigionamento; la produzione: la possibilità di spostare la produzione in relazione alle condizioni economiche presenti; la gestione della domanda: deve comunque avere qualche componente centralizzato; l 'esecuzione degli ordini: è necessario un sistema centralizzato per la gestione degli ordini.

I problemi di una rete logistica globale prodotti universali o regionali: bisogna considerare attentamente quale sia la tipologia di prodotto adatta ad una determinata situazione; autonomia locale o controllo centrale: può aver senso lasciare un certo livello di autonomia locale nella filiera logistica; le difficoltà di amministrare delle strutture off-shore; manodopera più a buon mercato o più produttiva?; collaboratori o futuri concorrenti?; le restrizioni rappresentate dal proibizionismo. Rischi :

Le differenze regionali Paesi Industrializzati Paesi emergentiPaesi del terzo mondo Infrastrutturefortemente sviluppate in via di sviluppo insufficienti a supportare strutture logistiche avanzate Standard operativi dei fornitori elevativariabilitipicamente non considerati Disponibilità di sistemi informativi generalmente disponibili sistemi di supporto non disponibili non disponibili Risorse umanedisponibili disponibili dopo qualche ricerca spesso difficili da trovare

Le differenze regionali differenze culturali: linguaggio; convenzioni; costumi; le infrastrutture; gli standard operativi; la disponibilità di sistemi informativi; le risorse umane.