Università degli Studi di Perugia Facoltà di Ingegneria Piano Energetico e Ambientale del Comune di Perugia Corso di Pianificazione Energetica Ing. Giorgio.

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Transcript della presentazione:

Università degli Studi di Perugia Facoltà di Ingegneria Piano Energetico e Ambientale del Comune di Perugia Corso di Pianificazione Energetica Ing. Giorgio Baldinelli a.a

Elenco delle principali fonti utilizzate per la redazione del Piano Energetico e Ambientale

Profilo dellarea di studio Aspetti analizzati: inquadramento geomorfologico, geologico, uso del suolo; sistema idrico, uso delle risorse idriche; inquadramento climatologico (temperatura dellaria, radiazione solare, precipitazioni, venti); popolazione (urbana/extraurbana, residenti/turisti/studenti/occasionali; per classi di età); classificazione e caratterizzazione delle attività economiche (numero di imprese e addetti per settori, forme giuridiche, localizzazione); descrizione del patrimonio edilizio (per tipologia, per epoca di costruzione, per impianti presenti, occupate/libere); infrastrutture di trasporto (vie di grande comunicazione, viabilità urbana, ferrovie); situazione ambientale, in tutte le sue componenti (acqua, aria, rumore, campi elettromagnetici, suolo).

Andamento dei consumi Consumi totali di energia per fonti Consumi totali di energia per settori

Andamento dei consumi Fonti Settori

Emissioni in atmosfera Emissioni dirette totali di CO 2-eq

Emissioni in atmosfera Emissioni dirette totali di CO 2-eq

Valutazione del potenziale energetico da fonti rinnovabili e assimilate DATI METEOROLOGICI (elaborati su una serie storica di dati di 30 anni): temperatura dellaria (massima, minima e media giornaliera); radiazione solare (eliofania e radiazione solare totale); vento (direzione e velocità); precipitazioni (giorni di pioggia e millimetri di pioggia). Consentono di: costruire curve e diagrammi utili per la valutazione del potenziale di alcune risorse rinnovabili (ad esempio curve di durata della velocità del vento); applicare modelli interpretativi utili per la valutazione di risorse rinnovabili (ad esempio modelli previsionali della radiazione solare); valutare, negli interventi di risparmio energetico, i carichi termici stagionali e annui di edifici; valutare le condizioni di esercizio ambientale di impianti tecnologici; correlare alcuni dati di inquinamento ambientale (ad esempio qualità dellaria) con i parametri meteorologici

Valutazione del potenziale energetico da fonti rinnovabili e assimilate Non sono proponibili applicazioni significative nel territorio comunale relative allenergia geotermica; lenergia solare (termica e fotovoltaica) può rappresentare una risorsa interessante e senza dubbio da incentivare, soprattutto nelledilizia pubblica e privata; il settore dei rifiuti solidi urbani, che vede Perugia allavanguardia nel panorama nazionale per quanto riguarda le tecniche e i quantitativi di raccolta differenziata, rappresenta uninteressante potenzialità energetica in termini di termovalorizzazione o di produzione di CDR (Combustibile Derivato dai Rifiuti);

Valutazione del potenziale energetico da fonti rinnovabili e assimilate lenergia eolica, valutata tramite il codice di calcolo Wasp, presenta potenzialità interessanti per alcuni siti quali Monte Tezio (densità di potenza eolica: 400 W/m 2 ), tale sito è caratterizzato tuttavia da problemi di vincoli ambientali (parco regionale) e di impatto visivo; rimane allo studio la valutazione del potenziale eolico per laltro versante della Valle del Tevere (zona di Pietramelina); gli impianti di cogenerazione e di teleriscaldamento sono interessanti nella realizzazione di impianti collegati a piccole reti di teleriscaldamento a servizio di utenze pubbliche quali ospedali, centri scolastici, impianti sportivi (in particolare piscine), interventi di riqualificazione urbana con destinazione pubblico-privata (ad es. la zona di Monteluce), uffici pubblici, aziende particolari come, ad esempio, salumifici e mattatoi, oltre che con sistemi di microcogenerazione.

Valutazione del potenziale energetico da fonti rinnovabili e assimilate Le tecnologie applicabili nel territorio comunale per lo sfruttamento delle biomasse si possono distinguere in: –stufe e termocamini per riscaldamento domestico; –caldaie di taglia adeguata per la produzione centralizzata di calore; –impianti per la produzione combinata di energia termica ed elettrica con relativa rete di teleriscaldamento; lenergia idroelettrica, vista la forte variabilità stagionale delle portate ed i modesti salti a disposizione, rappresenta una potenzialità limitata; lo sfruttamento di questa fonte di energia potrà essere rivolto ad un miglioramento di efficienza e di gestione delle aree già individuate dalle iniziative in corso.

Analisi ed individuazione dei possibili interventi SCHEDE TECNICHE DESCRIZIONE DI OGNI SINGOLO INTERVENTO DEFINIZIONE DI UNA MATRICE RIASSUNTIVA CONFRONTO QUALI – QUANTITATIVO TRA LE DIVERSE AZIONI POSSIBILI, ATTRAVERSO LIMPIEGO DI INDICATORI NUMERICI

Schede di intervento 5 GRUPPI TEMATICI: A)Sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili e assimilate (n. 7 schede); B) Interventi nel settore dei trasporti (n. 6 sottogruppi, n. 21 schede); C) Risparmio energetico (n. 7 sottogruppi, n. 14 schede); D)Aspetti amministrativo – gestionali (n. 6 schede); E) Interventi di risparmio energetico del Comune di Perugia e delle Società di Servizi collegate (n. 2 schede). DESCRIZIONE TECNICA DELLINTERVENTO - Stato dellarte; - Prospettive di sviluppo; - Risvolti energetici, ambientali e socio – economici; - Attuabilità nel territorio comunale; - Note

Schede di intervento GRUPPO A: Sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili e assimilate (7 schede) -energia eolica; -energia solare termica; -energia solare fotovoltaica; -energia idroelettrica; -cogenerazione; -energia delle biomasse; -energia da RSU.

Schede di intervento GRUPPO B: Interventi nel settore dei trasporti (sottogruppi, 22 schede) 1) Interventi infrastrutturali, gestionali e amministrativi: pianificazione del traffico; infrastrutture di trasporto; sistema integrato del traffico urbano; interventi di limitazione del traffico; trasformazione del parco automobilistico;mobility management. 2) Mobilità alternativa: minimetrò; FF.SS. e F.C.U.; ascensori e scale mobili; trasporto pubblico su gomma. 3) Impiego di combustibili alternativi: biodiesel; bioetanolo; metano; gasolio bianco. 4) Sistemi di trazione alternativi: motori elettrici; motori ibridi; celle a combustibile; motori ad aria compressa. 5) Mobilità condivisa: car sharing; car pooling; altri interventi. 6) Telelavoro, teleservizi

Schede di intervento GRUPPO C: Risparmio energetico (sottogruppi, 14 schede) 1)Razionalizzazione delluso dei combustibili 2)Interventi sullinvolucro: isolamento termico: materiali trasparenti; isolamento termico: materiali opachi. 3) Impiego di tecnologie ad alta efficienza: illuminazione; caldaie; pompe di calore; apparecchiature. 4) Sistemi di sfruttamento e captazione delle fonti rinnovabili: solare termico; solare fotovoltaico; sistemi passivi. 5) Edilizia bioclimatica: bioarchitettura; tetti verdi. 6) Certificazione energetica degli edifici; 7) Forestazione urbana.

Schede di intervento GRUPPO D: Aspetti amministrativo – gestionali (6 schede) -regolamento edilizio; -Strumenti per lattuazione del Piano; -pianificazione urbanistica e terrotoriale; -Agenda 21 locale; -normative in materia di energia e ambiente; -certificazione ambientale di siti produttivi (EMAS). GRUPPO E: Interventi di risparmio energetico del Comune di Perugia e delle Società di Servizi collegate (schede) -interventi di risparmio energetico nel Comune di Perugia; -interventi delle società di servizi collegate al Comune di Perugia.

Schede di intervento: esempio

Matrice riassuntiva - Ad ogni aspetto analizzato è stato associato un indicatore numerico (n. 8 indicatori); - I valori dellindicatore numerico sono compresi tra 1 (situazione peggiore) e 5 (massimo risultato); - Il voto finale è il risultato della media ponderata dei diversi indicatori:

Descrizione degli indicatori INDICATORE A (peso 25%) RISVOLTI ENERGETICI ED AMBIENTALI - BENEFICI Voto attribuito in relazione alla massa di CO 2 unitaria risparmiata. Per i gruppi A e C la CO 2 è stata normalizzata in rapporto allenergia prodotta; per il gruppo B le emissioni sono state calcolate in rapporto alle emissioni di un veicolo medio italiano (gCO 2 /Km passeggero). INDICATORE B (peso 25%) RISVOLTI ENERGETICI ED AMBIENTALI - IMPATTO Voto attribuito in relazione allimpatto sullambiente. Ogni intervento, seppur mirato al contenimento delle emissioni in atmosfera e dei consumi, è foriero di un impatto sullambiente che può essere di diverso tipo (paesaggistico, sullaria, sullacqua, sul suolo, sul rumore e vibrazioni).

Descrizione degli indicatori INDICATORE C (peso 15%) COSTI – INVESTIMENTO INIZIALE Voto attribuito in relazione allinvestimento iniziale e alla vita utile dellintervento. INDICATORE D (peso 15%) COSTI – TEMPO DI RITORNO Voto attribuito in relazione al tempo di ritorno associato allintervento. INDICATORE E (peso 10%) PROSPETTIVE DI SVILUPPO - TECNOLOGIA Voto attribuito in relazione allevoluzione tecnica dellintervento e alle prospettive di applicazioni reali.

Descrizione degli indicatori INDICATORE F (peso 5%) PROSPETTIVE DI SVILUPPO – INCENTIVI E FINANZIAMENTI Voto attribuito in relazione allesistenza di incentivi e finanziamenti che facilitano la diffusione dellintervento. INDICATORE G (peso 4%) OCCUPAZIONE Voto attribuito in relazione indotta dallintervento sia in generale che in ambito territoriale locale. INDICATORE H (peso 1%) MONITORABILITA Voto attribuito in relazione alla monitorabilità in tempo reale o meno, attraverso attività dedicate o abbinabile ad altre attività.