CORSO DI STORIA DEL PENSIERO ECONOMICO Docente Prof. GIOIA

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Prof. Bertolami Salvatore
Advertisements

SESTO MODULO Elementi di economia.
Lo schema IS-LM.
Il “miracolo economico” ( )
Prof. Bertolami Salvatore
WILLIAM STANLEY JEVONS
Prof. Bertolami Salvatore
Prof. Bertolami Salvatore
La ripresa dell’ analisi classica
Prof. Bertolami Salvatore
DAVID RICARDO Nato a Londra il 19 aprile 1772 da un banchiere ebreo – è stato un economista britannico, considerato uno dei massimi esponenti della scuola.
Prof. Bertolami Salvatore CARL MENGER Carl Menger (Nowy Sącz, 28 febbraio 1840 – 26 febbraio 1921) è stato un economista austriaco (essendo Nowy Sącz all'epoca.
Émile Durkheim: Le Conseguenze Sociali del Capitalismo
L’economia è… …una scienza sociale, che studia il modo in cui all’interno della nostra società gli individui, le imprese, le autorità pubbliche e le altre.
Storia del pensiero economico
Operatore economico che produce beni e servizi destinati allo scambio
La critica di Piero Sraffa
Ricardo e la teoria del valore
Teorie del valore – Karl Marx
Una introduzione alla teoria economica marxiana
Introduzione al corso Istituzioni di Economia Politica II Clea
Storia economica Leconomia pre-industriale: confronto tra forme di organizzazione economica differenti Università Carlo Cattaneo – LIUC a.a
PARTE II: RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA
La formazione del reddito nazionale
Introduzione alla microeconomia
ESERCITAZIONE 2.
Economia politica II – Modulo di Macroeconomia
CORSO DI ECONOMIA POLITICA 5° parte Docente Prof. GIOIA
CORSO DI ECONOMIA POLITICA 3° parte Docente Prof. GIOIA
Dietro alla curva di domanda
CORSO DI STORIA DEL PENSIERO ECONOMICO Docente Prof. GIOIA
CORSO DI ECONOMIA POLITICA Docente Prof. GIOIA
Dietro la curva di offerta
CORSO DI STORIA DEL PENSIERO ECONOMICO Docente Prof. GIOIA
Facoltà di SCIENZE POLITICHE Docenti Proff. SANCHEZ - GIOIA Accumulazione, sviluppo economico e squilibri nel capitalismo II Semestre A.A
CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente: Prof.ssa M. Bevolo
CORSO DI STORIA DEL PENSIERO ECONOMICO Docente Prof. GIOIA
CORSO DI STORIA DEL PENSIERO ECONOMICO Docente Prof. GIOIA
CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente: Prof.ssa M. Bevolo
CORSO DI ECONOMIA POLITICA 2° parte Docente Prof. GIOIA
La macroeconomia neoclassica
La teoria sociologica.
1 – L’OGGETTO E IL METODO DELL’ECONOMIA POLITICA
LO STATO E L’ECONOMIA.
Interesse pubblico = interesse privato
KARL MARX Scaccini Chiara, Scaccini Francesca, Gardi Anna Sofia, Trinchi Francesca, Valente Beatrice, Franceschini Enya, Carbone Loris.
La concezione del consumo nella teoria economica
Economia: scienza, realtà osservabile, politiche e società Fondamenti e sviluppi della scienza economica.
Economia Politica I Gruppo F-O
Pier Giorgio Ardeni Dipartimento di Scienze Economiche
CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente: Prof.ssa M. Bevolo
Introduzione al corso Istituzioni di Economia Politica II Istituzioni di Economia Politica II (CLEA/CLAM )
Il pensiero politico ottocentesco
FACOLTÀ DI ECONOMIA SCIENZA ETICA SOCIETÀ ISTITUZIONI DI ECONOMIA 1 Piero Sraffa La ripresa dell’ analisi classica.
Realizzazione dott. Simone Cicconi CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente: Prof.ssa M. Bevolo Lezione n. 4 II SEMESTRE A.A
Economia politica …… ma che cos’è? …… ma che cos’è? Qualcosa per pochi iniziati.. Qualcosa per pochi iniziati.. Qualcosa che non può essere messa in dubbio…
TEORIA KEYNESIANA ED INTERVENTO DELLO STATO IN ECONOMIA
Corso Istituzioni di Economia prof. Leonardo Ditta Lezione Introduttiva Facoltà di Giurisprudenza Università di Perugia Slides liberamente tratte da materiali.
Capitolo 1 Pensare da economisti
La scienza economica Concetti generali e definizioni
CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente: Prof.ssa M. Bevolo
Sotto-sviluppo e teorie dello sviluppo
Economia e Organizzazione Aziendale
Lezione 3 Prima di Smith. Prima di Smith: i mercantilisti L’origine delle pratiche e del pensiero M. si collocano tra la fine del Medioevo e l’Età moderna.
Politiche per lo sviluppo economico
ECONOMIA POLITICA Scienza sociale che studia l’attività degli uomini rivolta all’impiego razionale di risorse scarse per soddisfare i loro bisogni.
La Rivoluzione industriale. Presupposti teorici della rivoluzione industriale Guillaume-Thomas Raynal: Histoire de deux Indes (1770) libertà dei commerci,
Critica dell’economia politica
Scienza delle Finanze Università Federico II Facoltà di Giurisprudenza Prima cattedra (lett.A-L) a.a Prof. G. Stornaiuolo.
Transcript della presentazione:

CORSO DI STORIA DEL PENSIERO ECONOMICO Docente Prof. GIOIA II SEMESTRE A.A. 2006-2007 2002 - Facoltà di Scienze Politiche

OGGETTO DELLA SPE 1. La scienza economica    1. La scienza economica    2. Gli autori rappresentativi di essa, i metodi adottati, le spiegazioni scientifiche prodotte, i contesti entro cui esse hanno rilevanza.        3. E’ utile studiare le teorie economiche e gli autori del passato?  4. J. B. Say e Maffeo Pantaleoni: gli errori del passato e le verità di oggi.       6. Un doppio giudizio di Keynes: su mercantilismo e sul dibattito Malthus-Ricardo.  

L’oggetto della scienza economica Montchretien(1576-1621): la nascita dell’Economia Politica. Traité de l’économie politique A. Smith: la genesi e le cause della ricchezza delle nazioni Due temi illuministici: il rapporto tra ricchezza generale e benessere individuale; il rapporto tra felicità pubblica e felicità privata. Ricardo e J. Stuart Mill: il problema della distribuzione. Marx: l’economia politica e la critica dell’economia politica. Il marginalismo: la nascita dell’economia pura Economics: “studio della condotta umana come relazione tra scopi e mezzi scarsi per usi alternativi”. Bisogni, risorse e razionalità delle scelte Keynes: crescita economica e piena occupazione. xyz 2002 - Facoltà di Scienze Politiche

Il significato delle teorie economiche Che cos’è una spiegazione scientifica? I fatti e le relazioni tra i fatti Quali sono i fatti significativi? Il problema della priorità delle teorie: ogni selezione dei fatti presuppone una teoria. Cos’è una teoria? Teoria e sistemi scientifici

Sistemi scientifici e progresso teorico Ogni sistema scientifico incorpora una visione del mondo Metafore del mondo e proposizione non dimostrate: l’Hotel Kwili di Mary Douglas (Credere e pensare, Il Mulino 1994, p. 161sgg) Spiegazioni, teorie e sistemi scientifici: differenze negli approcci Equilibrio economico generale e ciclo economico

Progresso teorico e rivoluzioni scientifiche T. S. Kuhn, La struttura delle rivoluzioni scientifiche, Einaudi Il paradigma scientifico Scienza normale e le anomalie La rivoluzione paradigmatica L’andamento del progresso scientifico

Scienze della natura e della società Le rivoluzioni paradigmatiche nelle scienze sociali Le scienze sociali: l’uomo come soggetto e oggetto dell’analisi Il problema dell’ideologia La verifica e l’esperimento La storia e le trasformazioni sociali: induzione e deduzione

Gli argomenti che tratteremo Il mercantilismo La fisiocrazia L’economia politica nell’illuminismo L’economia politica classica: Smith, Ricardo, Malthus, J. B. Say, J. S. Mill Karl Marx

La nascita del marginalismo Jevons, Walras Menger e la scuola austriaca La scuola storica tedesca e il Methodenstreit Pareto e Marshall Gli italiani: F. Ferrara e M. Pantaleoni Le teorie del ciclo: Spiethoff e Schumpeter Keynes Gli sviluppi contemporanei: cenni

Economia e società medievale L’eredità del passato. La dottrina cristiana. Individui e comunità. Civitas dei e civitas homini: la doppia dipendenza. Agire economico: giustizia distributiva e giustizia commutativa Leggi naturali e ripartizione della ricchezza sociale: gerarchia sociale Fiducia e reciprocità dei vantaggi negli scambi. Dottrine fondamentali: Giusto prezzo e condanna dell’usura. Giusto prezzo come sintesi compatibile con la giustizia distributiva e con la giustizia commutativa. L’usura, il capitale e il problema dell’arricchimento. Proprietà e rischio: il tema dell’interesse

Le trasformazioni economico-sociali del XV e XVI sec. 1. La trasformazione del sistema economico 2. La diffusione degli scambi mercantili 3. l’Olanda e il commercio internazionale 4. Homo oeconomicus e libertà di commercio 5. La nuova dimensione politica: gli stati nazionali 6. Mercanti e manifatture 4. La scienza, la natura, la società: F. Bacone

Francesco Bacone (1561-1626) La vecchia scienza e il mondo nuovo Scienza e meccanica: l’utilità della scienza. Sapere è potere La critica alla logica aristotelica e al sillogismo La teoria degli Idola: idola (idola tribus, idola specus, idola fori, idola theatri) L’induzione: la costruzione di nuovi principi

Il mercantilismo Lo sforzo di liberarsi della visione pauperistica. La costruzione della scienza economica La legittimazione della ricchezza e della dilatazione dei consumi La prima fase di sviluppo del mercantilismo:Il bullionismo Ricchezza = denaro? La critica smithiana Ricchezza e sviluppo economico. Il lavoro e la sua produttività. Il ruolo della moneta Il commercio internazionale e la bilancia dei pagamenti

Autori mercantilisti F. Bacone N. Barbon R. Cantillon J. Child B. Davanzati J. Locke G. Malynes T. Mun W. Petty, ecc.

Mercantilismo: laissez faire e mercati internazionali - Mercati e incertezza Richard Cantillon: l’imprenditore, compra a prezzi certi e vende a pezzi incerti. Il Rischio e la giustificazione del profitto Prezzi e sviluppo: il ruolo della moneta Alti prezzi e sviluppo. Effetti della moneta sulle variabili reali Il commercio internazionale e la bilancia dei pagamenti Hume: aggiustamenti automatici della bilancia commerciale. Incremento o diminuzione della quantità di moneta ha effetti sui prezzi (rispetto a quelli dei concorrenti) e aumenta o diminuisce l’esportazione di beni e servizi. Equilibrio segue lo squilibrio iniziale: deflusso o afflusso di moneta.

Illuminismo e analisi economica La lotta contro la visione pauperistica Condorcet: approccio materialistico e idea del “perfezionamento illimitato della specie umana” La lotta contro gli “oziosi” e le diseguaglianze Lumi e natura: l’ordine del mondo La libertà dei commerci: rapporti di fiducia e crescita della ricchezza Il riformismo illuministico: costituzione, istituzioni, formazione Felicità pubblica e felicità privata

La prima scuola economica Perché Fisiocrazia? F. Quesnay Il problema dello sviluppo La centralità del sovrappiù Settore agricolo come settore produttivo. Il ruolo della rendita: l’imposta unica Settore industriale come settore sterile

Fisiocrazia: prezzi e commercio internazionale Variazioni dei prezzi dipende dalla variazione delle quantità e dalle situazioni climatiche Fluttuazioni sono accentuate in un’economia chiusa e diminuiscono in un’economia aperta. Tanto più è esteso il mercato, tanto più si riducono le fluttuazioni. Bon prix (un prezzo che remunera gli investimenti dell’imprenditore) del grano si forma sui mercati internazionali Laissez faire e commercio internazionale Il Tableau Economique: illustrazione

IMPRENDITORI AGRICOLI Tableau économique PROPRIETARI FONDIARI ARTIGIANI IMPRENDITORI AGRICOLI D M A M’

IMPRENDITORI AGRICOLI Tableau Economique (1) PROPRIETARI FONDIARI ARTIGIANI IMPRENDITORI AGRICOLI D M A M’

IMPRENDITORI AGRICOLI Tableau Economique (2) PROPRIETARI FONDIARI ARTIGIANI A M D D M IMPRENDITORI AGRICOLI M A A M’ M’

IMPRENDITORI AGRICOLI Tableau Economique (3) PROPRIETARI FONDIARI ARTIGIANI A M A M’ M IMPRENDITORI AGRICOLI M A D D M’

Economia politica classica 1776-1848 Adam Smith 1723 - 1790 David Ricardo 1772 - 1823 Thomas Robert Malthus 1766 – 1834 Jean-Baptiste Say 1767-1832 John Stuart Mill 1806 - 1873

Adam Smith 1723 - 1790 Studia a Kirkaldy, suo paese natale e al Balliol College di Oxford 1748 ad Edimburgo, dove conosce D. Hume 1751 professore di Logica a Glasgow 1752 professore di Filosofia Morale nella stessa università 1759: The Theory of Moral Sentiments 1776: Inquiry into the Nature and the Causes of the Wealth of Nations

Smith e la Theory Come funziona la società? I processi di individualizzazione della società moderna Come mai comportamenti tesi al perseguimento dell’interesse particolare non hanno effetti disgreganti sulla società? Sympathy o sentimento di partecipazione e comportamenti individuali “In ogni passione di cui la mente umana è capace, le emozioni dello spettatore sempre corrispondono a ciò che egli, riportando il caso a se stesso, immagina siano i sentimenti di colui che la sperimenta”

Individualismo e coesione sociale Dalla tendenza naturale e spontanea dell’animo umano a immedesimarsi e a condividere nascono le emozioni simpatetiche sia le virtù gentili incentrate sull’indulgente umanità; sia le virtù nobili: rispetto, abnegazione, autocontrollo, onore e appropriatezza. La mia felicità e quella degli altri: dall’io al tu. Gli altri non potranno condividere la mia smodata ricerca di felicità, per cui appare necessario considerare “la mia felicità non in quella luce in cui appare a me stesso, ma in quella in cui essa appare all’umanità in generale” (Dugald Stewart, Resoconto della vita e delle opere di Adam Smith, p. 25)

Lo spettatore imparziale “Se sono fatto oggetto di un’ingiustificata ingiuria, so che la società simpatizzerà con il mio risentimento; ma se io ledo gli interessi di chi non mi ha mai recato danno, semplicemente perché ostacola il mio cammino, percepisco chiaramente la società con il suo risentimento, e che io diventerò l’oggetto di un’indignazione generale” (Stewart, p. 25) Rimorso come conseguenza del mio comportamento Impartial Spectator e comportamento appropriato Senso del dovere fondato sull’applicazione a noi stessi del metro di giudizio che usiamo per gli altri.

Das Adam Smith Problem La scuola storica tedesca dell’economia e il problema dell’incoerenza tra TMS e WN Differenti visioni tra B. Hildebrand e G. von Schmoller: dalla incoerenza di Smith alla inadeguatezza delle interpretazioni. Nell’ultima parte della TMS Smith sposta il suo interesse dal tema della giustizia al tema della “convenienza”, individuando quell’ambito di relazioni economico-commerciali che saranno trattate nella WN

Adam Smith economista Inquiry into the Nature and the Causes of the Wealth of Nations (1776) Le peculiarità del capitalismo Divisione del lavoro: effetti sulla produttività del lavoro Effetti della divisione del lavoro sugli individui Educazione pubblica e sviluppo culturale Attori sociali: classi. Differenze tra le classi. Destino del capitalismo: caduta tendenziale del saggio medio di profitto Saggio medio di profitto

A. Smith ec. 2 Mercato e mano invisibile Le ragioni di scambio dei beni Teoria del valore-lavoro: stadio primitivo e stadio capitalistico. Lavoro contenuto e lavoro comandato A (1h) = B (1h) A (1h) = C (1/2h) + D (1/2h) A “comanda” B o (C + D): i.e. le medesime quantità di tempo di lavoro. LAV CONTENUTO = LAV. COMANDATO

A. Smith ec. 3 Teoria del valore-lavoro: genesi del profitto Valore Prezzo Redditi sociali (rendita, profitti e salari) Prezzo naturale Costo di produzione Prezzo di mercato: le leggi della domanda e dell’offerta Il problema del profitto

David Ricardo 1772 - 1823 Un uomo d’affari e un economista di successo Lavoro in borsa e riflessione sui problemi monetari Essay on the influence of a low price of corn on the profits of stock (1815) On the Principles of political economy and taxation (1817, 1819, 1821) Rigore analitico Distribuzione del sovrappiù

Teoria del valore-lavoro e distribuzione Leggi della distribuzione e sviluppo economico Analisi della distribuzione: profitto variabile fondamentale ai fini dello sviluppo economico (п S I ) Teoria del valore-lavoro Smith e il problema irrisolto della genesi del profitto. Composizione del valore nello stadio primitivo e nello stadio capitalistico Valore = lavoro indiretto (strumenti di prod e mat. prime)+ lavoro diretto Classi sociali e proprietà degli strumenti di produzione: spiegazione ricardiana del profitto come reddito residuale

Ricardo: la caduta del saggio di profitto Il problema dello sviluppo economico La caduta tendenziale del saggio medio di profitto Rendimenti decrescenti in agricoltura La polemica contro i percettori di rendita

Rendimenti decrescenti in economia

Thomas Robert Malthus Il saggio sulla popolazione (1798) I problemi dello sviluppo economico: la teoria delle crisi I limiti della concezione smith-ricardiana in tema di crisi e squilibri economici La concezione di Ricardo su progresso tecnico e occupazione La critica alla legge degli sbocchi o legge di Say

LA LEGGE DEGLI SBOCCHI (SAY) O = D Y = reddito sociale; C = consumo; S= risparmio DA = C + I (domanda aggregata del paese) Y = C + S S I Y = C + I Le crisi come fenomeni congiunturali

Malthus: il sottoconsumismo Che cosa si intende per sottoconsumismo Salari e consumo Profitto = Consumo + Risparmi Risparmi (parte di ricchezza non consumata), nel caso siano investiti aumentano la produzione (beni da consumare): chi può acquistare i nuovi beni? Ruolo della rendita

Dalla teoria del valore-lavoro alla teoria del costo di produzione. John Stuart Mill 1806 - 1873 Un grande intellettuale dell’Ottocento: economia, sociologia e scienza politica Dalla teoria del valore-lavoro alla teoria del costo di produzione. Il problema dello sviluppo economico Crisi e fluttuazioni: la difesa della legge di Say Caduta tendenziale del saggio medio di profitto Stato stazionario

KARL MARX MARX FILOSOFO, SOCIOLOGO ED ECONOMISTA: LE FONTI DEL PENSIERO MARXIANO MARX HEGEL MARX SOCIALISMO UTOPISTICO MARX E L’ECONOMIA POLITICA CLASSICA LA STORICITA’ DEGLI ISTITUTI ECONOMICI: CAPITALE, LAVORO, PROPRIETA’ MODI DI PRODUZIONE E FORMAZIONI SOCIALI La concezione materialistica della storia: circolarità condizioni materiali-evoluzione politico-istituzionale e culturale.

Marx: la critica dell’ec. politica ETERNIZZAZIONE E NATURALIZZAZIONE DEI RAPPORTI ECONOMICI: IL PRESENTE COME STORIA LA TEORIA DEL VALORE-LAVORO: LA CRITICA A SMITH E A RICARDO W  L invece W = FL Distinzione tra Lavoro e Forza-lavoro SAGGIO DI SFRUTTAMENTO o di PLUSVALORE: Pv/v (v = capitale variabile)

IL PLUSVALORE Il capitalista acquista la forza lavoro per 8 ore in un giorno 8 ore  nuovo valore prodotto I salari contengono lavoro pari a 4 ore=lavoro necessario Giornata lavorativa - lavoro necessario= pluslavoro Pluslavoro (pv)= plusvalore che si trasforma in profitto SAGGIO DI PROFITTO: Pv/c+v (c = capitale costante)

MARX: SVILUPPO E CRISI RIPRODUZIONE SEMPLICE E RIPRODUZIONE ALLARGATA: M-D-M ; D-M-D’ D M (mp + v) Prod M D’ (D+ΔD) Riprod. Allargata: Dilatazione della produzione e del consumo Critica alla legge di Say Se per qualsiasi ragione DD troppo piccolo o lo sbocco dei beni dovesse trovare ostacoli la riproduzione allargata del capitale potrebbe incepparsi Crisi settoriali divengono crisi generali Il capitalismo ha un andamento ciclico Esercito industriale di riserva (disoccupati) - Ciclo dell’occupazione

La caduta tendenziale del saggio di profitto Superamento dei limiti naturalistici delle concezioni di Smith, Ricardo, J. Stuart Mill. Le macchine che sostituiscono il lavoro aumento della produttività aumento del plusvalore Composizione organica del capitale q = c/v Ma aumenta la composizione organica del capitale (q)caduta (tendenziale) del saggio di profitto

UTILITA’ DEI BENI E MARGINALISMO TEORIA SOGGETTIVA DEL VALORE Sullo sfondo c’è la filosofia “utilitarista” di J. Bentham (1748-1832) Introduction to the Principles of Morals (1780) Scelte tra alternative: contenuto di benessere per i soggetti Consequenzialismo: si giudica un atto solo in base ai suoi risultati – non in base alle intenzioni o alle procedure L’obiettivo è il massimo di benessere per il maggior numero

MARGINALISMO:AUTORI William Stanley. Jevons, inglese (1835-1882) (1871) Theory of Political Economy; l’austriaco Carl. Menger (1840-1921), (1871) Principi fondamentali di Economia Politica il francese Leon Walras (1837-1910), (1874) gli Elementi di economia pura (scritto indipendentemente) Anticipatore il tedesco Hermann Heinrich Gossen (1810-1858). Sviluppo delle leggi del commercio umano (1854)

Dalle risorse ai beni finali Produzione: “via a senso unico dalle risorse (input) ai beni finali (output) (Classici e Marx: processo circolare) Il prodotto è qualitativamente differente dai mezzi di produzione utilizzati

L’homo oeconomicus Scelte razionali degli individui I primi marginalisti: “homo oeconomicus” soggetto che sceglie solo in base a regole economiche e non ha altre dimensioni Due sensazioni: piacere nel consumare e pena nel procurarsi i beni Pena deriva dalla scarsità Debbo lavorare Debbo rinunciare alle alternative

Scarsità, mercato ed equilibrio Le scelte si impongono perché le risorse sono scarse Le scelte avvengono nel mercato Si raggiunge un equilibrio Si ha equilibrio quando, date le circostanze, nessuno ha convenienza a mutare le proprie scelte

LEGGE DI GOSSEN Livello di utilità decrescente mano a mano che consumiamo dosi successive di un bene Dosi Utilità marginale 1 80 2 30 3 20 4 10 5 8 6 7

Il grafico dell’utilità marginale Ogni punto nella curva ha come coordinate l’utilità marginale (asse delle ordinate) e le dosi del bene (asse delle ascisse) La curva è decrescente

Dall’utilità marginale all’utilità totale Utilità totale è la somma delle utilità marginali Quantità Utilità marginale Utilità totale 1 80 2 30 110 3 20 130 4 10 140 5 8 148 6 153 7 155

Utilità totale e utilità marginale Utilità totale = somma delle utilità marginali delle dosi consumate tre dosi di cibo utilità totale = 80+30+20=130 utilità marginale = la variazione dell’utilità totale dovuta al consumo di un’unità in più del bene DUT/DQ, utilità marginale della terza dose di cibo = 130-110=20.

Il grafico dell’utilità totale La curva dell’utilità totale è crescente E’ concava verso il basso (la sua pendenza diminuisce (cioè il tasso di crescita è decrescente)

La seconda legge di Gossen Regola della massimizzazione Il soggetto ha un reddito limitato. Quali e quanti beni consumare per massimizzare l’utilità I dati del problema: reddito limitato e prezzi dei beni Soluzione: Eguagliare i rapporti tra le utilità marginali e i prezzi per tutti i beni L’ultima lira spesa in ciascun bene deve dare la stessa utilità Cibo e vestiario: Reddito = € 120 Prezzo cibo = €10 prezzo vestiario € 20

Massimizzare Supponiamo che: UMa cibo = 5 e Uma vestiario = 25. Se rinuncio a due unità di cibo perderò approssimativamente un’ utilità pari a 10 (2x5) Con € 20 risparmiate posso consumare un’unità in più di vestiario che mi apporta un’utilità pari a 25 25>10. La mia soddisfazione è migliorata Si noti che i prezzi sono importanti perché dicono quanto vestiario in più posso consumare rinunciando al cibo e viceversa

Una tabella Quantità di cibo Utilità marginale totale di vestiairo 1 80 35 2 30 110 65 3 20 130 25 90 4 10 140 5 8 148 15 125 6 153 135 7 155 9 144

Spiegazione Da ricordare R=120 Pc=10 e Pv =20 L’utilità è massimizzata con 4 dosi di cibo e 4 di vestiario Somma delle utilità totali 140+110=250 (rapporto utilità marginali ponderate = 1) 6 di cibo e 3 vestiario somma utilità 153+90=243 (utilità marg. pond.= 0,5 e 1,25) 2 cibo e 5 vestiario 135+110=245 (utilità marg. pond. 3 e 0,75)