Un modello generale del commercio internazionale

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Transcript della presentazione:

Un modello generale del commercio internazionale Capitolo 5 Un modello generale del commercio internazionale Preparato da Iordanis Petsas (Traduzione di Juliette Vitaloni) In allegato a Economia internazionale: teoria e politica del commercio internazionale di Paul R. Krugman e Maurice Obstfeld, terza edizione italiana a cura di Rodolfo Helg

Organizzazione del capitolo Introduzione Un modello generale di economia aperta I trasferimenti internazionali: spostamenti della curva RS Dazi e sussidi all’esportazione: uno spostamento simultaneo della RS e della RD Sommario

Introduzione Le precedenti teorie del commercio internazionale hanno enfatizzato specifiche fonti di vantaggio comparato che generano commercio internazionale: differenze nella produttività del lavoro (modello di Ricardo) differenze nelle dotazioni di risorse (modello a fattori specifici e modello di Heckscher-Ohlin) Il modello standard del commercio internazionale è un modello generale che ammette questi modelli come casi particolari.

Un modello generale di economia aperta Il modello generale di economia aperta è costruito sulla base di quattro relazioni chiave: frontiera delle possibilità produttive e curva di offerta relativa prezzi relativi e domanda relativa offerta mondiale relativa e domanda mondiale relativa ragioni di scambio e benessere nazionale

Un modello generale di economia aperta Possibilità di produzione e offerta relativa Assunzioni del modello: ogni paese produce due beni, cibo (F) e vestiti (C) la frontiera delle possibilità produttive di ogni paese è rappresentata da una curva come la TT della Figura 5-1 Il punto lungo la frontiera delle possibilità produttive sul quale l’economia si colloca dipende dal prezzo relativo dei vestiti in termini di cibo, PC/PF. Curve di isovalore Curve lungo le quali il valore di mercato dell’output è costante

Un modello generale di economia aperta Figura 5-1: i prezzi relativi determinano la produzione dell’economia Produzione di vestiti, QC Produzione di cibo, QF TT Rette di isovalore Q

Un modello generale di economia aperta Figura 5-2: misura in cui l’aumento nel prezzo relativo dei vestiti influenza l’offerta relativa Produzione di vestiti, QC Produzione di cibo, QF VV1(PC/PF)1 Q1 Q2 VV2(PC/PF)2 TT

Un modello generale di economia aperta Prezzi relativi e domanda Il valore del consumo di un’economia è pari al valore della sua produzione: PCQC + PFQF = PCDC + PFDF = V La selezione del punto lungo la retta di isovalore su cui un’economia va a collocarsi dipende dai gusti dei suoi consumatori, che possono essere rappresentati graficamente mediante una serie di curve d’indifferenza.

Un modello generale di economia aperta Curve d’indifferenza Ognuna individua le possibili combinazioni di quantità consumate di vestiti (C) e cibo (F) che lasciano l’individuo nelle stesse condizioni di benessere Hanno tre proprietà: inclinazione negativa più si trovano in alto e a destra, maggiore è il livello di utilità a cui corrispondono mano a mano che ci si sposta verso destra diventano più piatte

Esportazioni di vestiti Un modello generale di economia aperta Figura 5-3: produzione, consumo e commercio internazionale nel modello generale Produzione di vestiti, QC Produzione di cibo, QF Curve d’indifferenza D Importazioni di cibo TT Q Esportazioni di vestiti

Un modello generale di economia aperta Se il prezzo relativo dei vestiti, PC/PF , aumenta, le decisioni di consumo dell’economia si spostano da D1 a D2. Il movimento da D1 a D2 riflette due effetti: effetto di reddito effetto di sostituzione E’ possibile che l’effetto di reddito sia così forte che, all’aumentare di PC/PF, si verifichi l’aumento del consumo di entrambi i beni, tuttavia si riduce il rapporto tra consumo di vestiti e consumo di cibo.

Un modello generale di economia aperta Figura 5-4: effetto di un incremento del prezzo relativo dei vestiti Produzione di vestiti, QC Produzione di cibo, QF D2 VV2(PC/PF)2 D1 VV1(PC/PF)1 TT Q1 Q2

Un modello generale di economia aperta L’effetto di benessere di variazioni nelle ragioni di scambio Ragione di scambio Prezzo del bene che un paese inizialmente esporta diviso per il prezzo del bene che lo stesso paese inizialmente importa. Un aumento della ragione di scambio determina per il paese che lo sperimenta un miglioramento di benessere, mentre una sua riduzione determina un peggioramento di benessere.

Un modello generale di economia aperta Determinazione dei prezzi relativi Supponiamo che l’economia mondiale sia costituita da due paesi: A (che esporta vestiti) La sua ragione di scambio è misurata da PC/PF Le quantità che produce di vestiti e cibo sono rispettivamente QC e QF B (che esporta cibo) La sua ragione di scambio è misurata da PF/PC Le quantità che produce di vestiti e cibo sono rispettivamente Q*C e Q*F

Un modello generale di economia aperta Per determinare PC/PF , bisogna trovare l’intersezione tra l’offerta mondiale relativa e la domanda mondiale relativa di vestiti. La curva di offerta relativa mondiale (RS) è crescente perché un incremento di PC/PF induce entrambi i paesi a produrre più vestiti e meno cibo. La curva di domanda relativa mondiale (RD) è decrescente perché un incremento di PC/PF induce entrambi i paesi a riallocare il loro consumo dai vestiti al cibo.

Un modello generale di economia aperta Figura 5-5: offerta e domanda relative mondiali Prezzo relativo dei vestiti, PC/PF Quantità relativa di vestiti, QC +Q*C QF + Q*F RS RD (PC/PF)1 1

Un modello generale di economia aperta Crescita economica: uno spostamento della curva RS La crescita economica in altri paesi è positiva o negativa per il nostro paese? Potrebbe avere effetti positivi per la nostra economia perché allarga i mercati per le nostre esportazioni. Potrebbe comportare una concorrenza più forte a danno delle nostre esportazioni. L’importanza per un paese della propria crescita economica è diminuita o aumentata dall’essere parte di un sistema economico mondiale strettamente integrato? La crescita della capacità produttiva dovrebbe essere valorizzata dal fatto che un paese può vendere parte del proprio prodotto sul mercato mondiale. Ha minore valore quando i benefici della crescita vengono trasferiti ai paesi esteri piuttosto che rimanere all’interno del paese domestico.

Un modello generale di economia aperta Crescita e frontiera delle possibilità produttive La crescita economica implica uno spostamento verso l’esterno della frontiera delle possibilità produttive (TT) di un paese. Crescita sbilanciata Ha luogo quando TT si sposta verso l’esterno più in una direzione che nell’altra Può accadere per due ragioni: il progresso tecnologico in un settore dell’economia l’incremento nel paese della dotazione di un fattore produttivo

Un modello generale di economia aperta Figura 5-6: crescita sbilanciata Produzione di vestiti, QC Produzione di cibo, QF (a) Crescita sbilanciata verso i vestiti Produzione di vestiti, QC Produzione di cibo, QF (b) Crescita sbilanciata verso il cibo TT2 TT2 TT1 TT1

Un modello generale di economia aperta Offerta relativa e ragioni di scambio Crescita sbilanciata verso le esportazioni Espande in modo sproporzionato la frontiera delle possibilità produttive di un paese nella direzione del bene che questi esporta Peggiora la ragione di scambio di un paese, a favore del resto del mondo Crescita sbilanciata verso le importazioni Espande in modo sproporzionato la frontiera delle possibilità produttive di un paese nella direzione del bene che questi importa Migliora la ragione di scambio del paese, a danno del resto del mondo

Un modello generale di economia aperta Figura 5-7: crescita e offerta relativa Prezzo relativo dei vestiti, PC/PF Quantità relativa di vestiti, QC + Q*C QF + Q*F Prezzo relativo dei vestiti, PC/PF Quantità relativa di vestiti, QC + Q*C QF + Q*F RS1 RS2 RS2 RS1 RD RD 1 (PC/PF)1 2 (PC/PF)2 (PC/PF)2 2 (PC/PF)1 1 (a) Crescita sbilanciata verso i vestiti (b) Crescita sbilanciata verso il cibo

Un modello generale di economia aperta Effetti internazionali della crescita Una crescita sbilanciata verso le esportazioni nel resto del mondo migliora la nostra ragione di scambio, mentre una crescita sbilanciata verso le importazioni all’estero peggiora la nostra ragione di scambio. Una crescita sbilanciata verso le esportazioni nel nostro paese peggiora la nostra ragione di scambio, riducendo il beneficio diretto della crescita, mentre una crescita sbilanciata verso le importazioni migliora la nostra ragione di scambio.

Un modello generale di economia aperta Crescita che impoverisce Una situazione nella quale la crescita di un paese povero sbilanciata verso le sue esportazioni può peggiorare la sua ragione di scambio al punto da rendere il suo livello di benessere inferiore rispetto al caso di mancata crescita Può accadere solo in condizioni estreme: crescita fortemente sbilanciata verso le esportazioni combinata con curve RS e RD molto ripide. E’ considerata dagli economisti più come una possibilità teorica che effettiva.

Un modello generale di economia aperta Tabella 5-1: Tasso medio annuo di variazione percentuale delle ragioni di scambio

I trasferimenti internazionali : spostamenti della curva RD I trasferimenti internazionali di reddito, come ad esempio il pagamento dei danni di guerra e gli aiuti esteri, possono influenzare la ragione di scambio di un paese attraverso uno spostamento della curva di domanda relativa mondiale. La curva di domanda relativa mondiale può spostarsi a causa di: mutamenti nei gusti mutamenti nelle tecnologie trasferimenti internazionali di reddito Il problema dei trasferimenti Come i trasferimenti internazionali influenzano le ragioni di scambio

I trasferimenti internazionali : spostamenti della curva RD Effetti di un trasferimento sulle ragioni di scambio Quando i due paesi distribuiscono nelle stesse proporzioni i loro cambiamenti di spesa (punto di vista di Ohlin): la curva RD non si sposta e non si verificano effetti sulle ragioni di scambio. Quando i due paesi non distribuiscono nelle stesse proporzioni i loro cambiamenti di spesa (punto di vista di Keynes): la curva RD si sposta e si verifica un effetto sulle ragioni di scambio. La direzione dell’effetto sulle ragioni di scambio dipende dalla differenza esistente tra le strutture di spesa di A e B.

I trasferimenti internazionali : spostamenti della curva RD Figura 5-8: effetti di un trasferimento sulle ragioni di scambio Prezzo relativo dei vestiti, PC/PF Quantità relativa di vestiti, QC + Q*C QF + Q*F RS RD1 RD2 1 (PC/PF)1 (PC/PF)2 2

I trasferimenti internazionali : spostamenti della curva RD Congetture sugli effetti dei trasferimenti sulle ragioni di scambio Un trasferimento peggiorerà la ragione di scambio del donatore se la sua propensione marginale alla spesa nei beni di esportazione è maggiore di quella del paese che riceve il trasferimento. In effetti, gran parte dei paesi spendono una quota prevalente del loro reddito in beni prodotti localmente. Ciò non è necessariamente dovuto a differenze nei gusti, ma piuttosto all’esistenza di barriere agli scambi, naturali o artificiali.

Dazi e sussidi all’esportazione: spostamenti simultanei di RS e RD Dazi all’importazione e sussidi all’esportazione influenzano sia l’offerta che la domanda relative. Effetti di un dazio su domanda e offerta relative I dazi producono un cuneo tra i prezzi ai quali i beni sono commerciati internazionalmente (prezzi esterni) e i prezzi ai quali sono commerciati all’interno del paese (prezzi interni). Le ragioni di scambio corrispondono a prezzi esterni, non interni.

Dazi e sussidi all’esportazione: spostamenti simultanei di RS e RD Figura 5-9: effetti di un dazio sulle ragioni di scambio Prezzo relativo dei vestiti, PC/PF Quantità relativa di vestiti, QC + Q*C QF + Q*F RS2 RS1 RD2 (PC/PF)2 2 RD1 (PC/PF)1 1

Dazi e sussidi all’esportazione: spostamenti simultanei di RS e RD Effetti di un sussidio all’esportazione Dazi e sussidi all’esportazione vengono trattati spesso come politiche commerciali simili, ma hanno effetti opposti sulle ragioni di scambio. Esempio: Supponiamo che A offra un sussidio del 20% sul valore dei vestiti esportati: ciò produrrà un aumento del prezzo relativo interno dei vestiti in termini di cibo del 20%. ciò indurrà i produttori di A a produrre più vestiti e meno cibo. Un sussidio all’esportazione di A peggiora la sua ragione di scambio e migliora quella di B.

Dazi e sussidi all’esportazione: spostamenti simultanei di RS e RD Figura 5-10: effetti di un sussidio sulle ragioni di scambio Prezzo relativo dei vestiti, PC/PF Quantità relativa di vestiti, QC + Q*C QF + Q*F RS1 RS2 RD1 (PC/PF)1 1 (PC/PF)2 2 RD2

Dazi e sussidi all’esportazione: spostamenti simultanei di RS e RD Implicazioni degli effetti sulle ragioni di scambio: chi ci guadagna e chi ci perde? La distribuzione internazionale del reddito Se A (paese grande) impone un dazio, il suo benessere aumenta fintanto che il dazio non è troppo elevato, mentre il benessere di B diminuisce. Se A offre un sussidio all’esportazione, il suo benessere peggiora, mentre migliora quello di B. La distribuzione del reddito all’interno dei paesi Un dazio (sussidio) ha l’effetto diretto di aumentare il prezzo relativo interno del bene importato (esportato). Dazi e sussidi all’esportazione possono generare effetti perversi sui prezzi interni (Paradosso di Metzler).

Sommario Il modello generale di commercio internazionale fornisce un quadro di riferimento che può essere utilizzato per l’analisi di una vasta gamma di questioni internazionali e che ammette i modelli precedenti di commercio internazionale come casi speciali. Le ragioni di scambio di un paese sono determinate dall’intersezione tra le curve di offerta e di domanda relative mondiali. La crescita economica normalmente è sbilanciata. Una crescita sbilanciata verso le esportazioni (importazioni) peggiora (migliora) la ragione di scambio.

Sommario I trasferimenti internazionali di reddito possono influenzare la ragione di scambio di un paese, qualora determinano uno spostamento della curva di domanda relativa mondiale. I dazi all’importazione ed i sussidi all’esportazione influenzano sia la domanda che l’offerta relativa. L’effetto sulle ragioni di scambio di un sussidio all’ esportazione rappresenta un danno per il paese esportatore ed un beneficio per il resto del mondo, un dazio produce l’effetto contrario. Entrambi gli strumenti di politica commerciale hanno rilevanti effetti di redistribuzione del reddito all’interno dei paesi.