La contabilità analitica Il Tuel rende obbligatorio il controllo di gestione come strumento per valutare lefficacia, lefficienza e leconomicità dellazione amministrativa al fine di ottimizzare, anche mediante interventi di correzione, il rapporto tra costi e risultati
Lefficienza può essere misurata attraverso confronti tra: Produzione effettiva e produzione programmata Levolversi della produzione effettiva nel tempo La produzione di unazienda con quella di unaltra azienda Per misurare lefficienza occorre quindi predisporre specifici indicatori di risultato idonei a misurare i costi di gestione
Il Tuel lascia liberi gli enti locali di organizzare sistemi di controllo interno più idonei a misurare i costi di gestione. Si ritiene tuttavia che il sistema informativo di ciascun ente debba rilevare sistematicamente: 1.dati quantitativi e qualitativi dei prodotti venduti e dei servizi erogati 2.Costi e proventi riferiti ai singoli servizi Ciascun ente deve quindi implementare sistemi di rilevazione dei costi e dei risultati economici conseguiti
La contabilità analitica misura i costi di gestione dei servizi, determina risultati parziali riferiti a un singolo settore di attività o a un particolare servizio al fine di orientare le decisioni dellorgano amministrativo La contabilità analitica: 1- rileva fatti interni di gestione con riguardo al solo aspetto economico 2- costi e proventi sono classificati per destinazione produttiva 3- ha lo scopo di fornire informazioni utili ai soggetti decisori
Limplementazione della COA passa attraverso il PEG 1.Individuazione dei servizi e dei centri di costo 2.Trasformazione dei dati finanziari del centro di costo in dati economici 3.Scomposizione del centro di costo in sub centri analitici in relazione al piano degli obiettivi 4.Trasformazione del PEG in un vero e proprio budget
Metodologie per il calcolo dei costi Full costing Direct costing Imputazione dei costi in base: ai volumi secondo una logica per gradini alle attività, secondo la logica dellABC o dellABM
Logica di imputazione per gradini I centri di costo vengono gerarchizzati secondo tre tipologie: 1.Centri produttivi o finali (partecipano direttamente alla produzione del servizio) 2.Centri comuni, che offrono prestazioni a più centri (servizio pulizia locali, manutenzioni attrezzature, ecc.) 3.Centri funzionali (per esempio ufficio ragioneria, servizi finanziari, ecc.)
I centri comuni e funzionali possono essere considerati centri intermedi in quanto raccolgono costi che solo in un secondo momento possono essere attribuiti ai centri finali. Quindi: a. i costi indiretti vengono attribuiti ai centri intermedi b. il costo dei centri intermedi viene imputato al costo dei centri finali ottenendo il costo complessivo del servizio.
ABC In luogo dei volumi prende in considerazione le attività generatrici di valore di ciascun centro Il costo pieno del centro viene determinato quale somma dei costi diretti e indiretti delle attività svolte per realizzare il servizio Occorre quindi: 1. Scomporre il processo in attività elementari 2. Identificare i cost driver (generatori di costo) che rappresentano la causa del costo di ciascuna attività 3. Calcolare i costi di ciascuna attività elementare utilizzando lo specifico cost driver (indicatore di costo) 4. Sommare tutti i costi delle attività espletate da ciascun centro
ABM E un sistema manageriale finalizzato al miglioramento continuo dellefficienza aziendale Si analizza ciascun cost driver distinguendo le attività che creano valore e quelle che invece distruggono valore Le attività che non creano valore e/o ritenute non strategiche vengono esternalizzate