I 150 ANNI DELL’UNITA’ D ’ ITALIA Cronache del 3° Circolo didattico don l. milani CITTADINANZA E COSTITUZIONE BUON COMPLEANNO …ITALIA
LA VICENDA STORICA Il 17 marzo 1861 venne proclamata la nascita del Regno d’Italia dopo anni di lotte, di società segrete, di oppressione di popoli stranieri..Anche se non tutti i territori italiani erano stati del tutto liberati, l’ideale di uno stato unito era stato realizzato grazie al patriottismo di Garibaldi che consegnò i territori conquistati al re d’Italia Vittorio Emanuele II. Unificato il territorio, urgenti e gravi erano i problemi che dovevano essere affrontati al fine di garantire al giovane Stato la sopravvivenza. Grandi erano le differenze di usi, costumi, mentalità che secoli di divisione avevano acuito tra il Nord ed il Sud. A dirigere il nuovo Stato furono i moderati preoccupati soprattutto di non toccare al nord gli interessi della borghesia industriale e finanziaria. Le idee che avevano animato molti patrioti venivano deluse, ancor più delusi erano i contadini che, dopo lo sbarco dei Mille, a cui avevano partecipato, non vedevano realizzati i loro sogni di liberazione dalla miseria e dall’oppressione.
IL MITO DI GARIBALDI Ma chi era Garibaldi? Giuseppe Garibaldi entrò giovanissimo nella Marina Sarda e aderì alla Giovine Italia di Mazzini. Condannato a morte fuggì in Sud America dove combatté per l’indipendenza dell’Uruguay e del Rio Grande. Tornato in Italia si mise al servizio del Piemonte ma nonostante che i suoi successi gli facevano conquistare le simpatie del popolo, fu sempre trattato con diffidenza dalle autorità a causa della sua fama di eroe popolare e delle sue vecchie idee Repubblicane . Vero artefice del Risorgimento italiano, dopo l’impresa dei Mille, si ritirò in solitudine nell’isola di Caprera.
Fratelli d’Italia Fratelli d’Italia L’Italia s’è desta, Dell’elmo di Scipio S’è cinta la testa. Dov’è la vittoria? Le porga la chioma Ché schiava di Roma Iddio la creò. Stringiamoci a coorte, Siam pronti alla morte L’Italia chiamò. Noi siamo da secoli Calpesti, derisi, Perché non siam popolo, Perché siam divisi: Raccolgaci un’Unica Bandiera. Una speme: Di fonderci insieme Già l’ora suonò. Uniamoci, amiamoci, L’Unione e l’amore Rivelano ai popoli Le vie del signore; Giuriamo far libero Il suolo natio: Uniti per Dio, Chi vincer ci può? Stringiamoci a coorte, Siam pronti alla morte L’Italia chiamò. Dall’Alpi a Sicilia Dovunque è Legnano, Ogn’ uom di Ferruccio Ha il core, ha la mano, I bimbi d’Italia Si chiaman Balilla, Il suon d’ogni squilla I Vespri suonò. Son giunchi che piegano Le spade vendute: Ah l’aquila d’Austria Le penne ha perdute- Il sangue d’Italia bevè, col Cosacco Il sangue polacco: Ma il cor le bruciò. GOFFREDO MAMELI
Per il nostro Inno Nazionale il Mameli utilizza molti mezzi di suggestione emotiva: il richiamo alla grandezza della storia di Roma, gli appelli religiosi all’unione e all’amore, alla bellissima immagine dell’aquila asburgica spennacchiata e piena di sangue. E’ un grande richiamo che rende fervidi gli animi riuniti stretti, a coorte come nelle legioni romane, per mandare via lo straniero. L’Italia si è svegliata, si è coperta la testa dell’elmo vittorioso di Scipione e come lui vuole vittoria. Viva l’Italia!!! Nasce la bandiera italiana: il tricolore a strisce verticali verde-bianco-rosso. Verde il colore della speranza Bianco il colore della neve delle nostre montagne Rosso il colore del sangue versato dalla nostra gente
LA QUESTIONE MERIDIONALE GIUSTIZIA, il Sud vuole il riscatto. Già dall’Unità d’Italia nel Meridione Vi era una grande differenza tra il Nord ed il Sud: nel Nord si viveva dignitosamente, si progrediva con industrie e ferrovie, con il commercio che dava da vivere a molte persone; nel Sud vi era la miseria, scarso lavoro, tanto analfabetismo,tasse sul grano. Il Brigantaggio fu l’espressone del popolo deluso di quello stato che non aveva equilibrato le parti. Ancora oggi dopo ben 150 anni di storia è presente questo divario e il Sud continua a volere il proprio Riscatto: più lavoro, più interesse da parte del Governo. La politica di oggi vorrebbe fortificare questi grandi solchi: si richiede il federalismo, la revisione di alcuni articoli della Costituzione …. Non lo permettiamo !!! l’Italia è uno stato unito, libero, repubblicano e la sua bandiera è il tricolore.
In questi 150 In questi 150 anni….. Il mito del progresso(elettricità, Telegrafo, fonografo) Il decollo economico dell’Italia(Pirelli, Fiat, Olivetti) La 1^ Guerra Mondiale La 2^ Guerra Mondiale La bomba Atomica La nascita della Nato La conquista dello spazio Giovanni Paolo II La moneta europea Le nuove tecnologie informatiche
BUON COMPLEANNO ITALIA MIA!!! AUGURI