A cura di Emilio Gregori Foggia, 12 aprile 2007 Il Sistema Informativo Sociale Regionale della Regione Puglia (SISR)

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Organizazione servizi sociali - Dott.ssa M.Vittoria Tonelli
Advertisements

Piano di Zona 2011 – 2013 dellAmbito del Ciriacese PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI.
Manfredonia, L OSSERVATORIO ZONALE DELL AMBITO DI MANFREDONIA L analisi dei bisogni e la valorizzazione delle risorse umane al centro della.
VERSO UN SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE UN PERCORSO VENTENNALE
Lo sviluppo del Progetto Capitale umano nei mercati territoriali Fondo di perequazione /09/2010Unioncamere Emilia-Romagna.
Parma, 15 aprile 2009 Relatore : Giuseppina Rossi
Costituzione dell’Osservatorio Società della Salute
Il progetto SAPA - Diffusione
Il Questionario di sistema M. Ludovica Battista (da materiale Invalsi) Pesaro, 11 febbraio 2005.
COMPLESSITÁ, SOSTENIBILITÁ E OSPEDALI IN UNA RETE DI SERVIZI
Mantova 15 ottobre 2012 Provincia di Mantova Il coordinamento provinciale servizi per la prima infanzia Ipotesi di progetto Ettore Vittorio Uccellini1.
Politiche sociali Lavinia Bifulco.
ValutaPASSI Gruppo Tecnico PASSI Nazionale Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute (ISS) Incontro Coordinamento Nazionale,
DETENUTI ED EX DETENUTI PROVVEDIMENTO DI INDULTO – LEGGE 241/2006)
Statistiche forestali per la programmazione e la pianificazione a livello regionale Mario Perosino coordinatore del gruppo di.
1 Gli Uffici di Piano: Tipologie – Funzioni – Competenze Risorse – Organizzazione Relazione introduttiva a cura di F. Vernò e S. Buoso Lecce Aprile.
1 Provincia di Lecce Agenzia di Assistenza Tecnica agli Enti Locali Il Segretariato Sociale: funzioni, regole, organizzazione VETRINA DELLE ECCELLENZE.
Convegno Sistemi Informativi per il governo delle politiche sociali
SISTEMA INFORMATIVO SOCIALE Dott.ssa Cristina Colombo
Una proposta di modello per i Sistemi Informativi Sociali Luigi Mauri Fondazione Smith Kline Sistemi Informativi per il governo delle politiche sociali.
Architettura della programmazione Programmazione Strategica: UE OSC – Orientamenti Strategici Comunitari STATOQSN Quadro Strategico Nazionale Programmazione.
San Severo, 13 novembre 2007 Por Puglia , FSE, Asse III, Misura 3.2, Azione C) Euromediterranea Smile Puglia Bisogni sociali, risorse umane e.
Lorientamento, gli orientatori CORSO DI FORMAZIONE PER I REFERENTI DELLORIENTAMENTO dicembre febbraio 2007.
Il ruolo del referente come risorsa per la scuola autonoma Conferenza Provinciale Permanente per lOrientamento 26 ottobre 2006.
FormazioneFormazione Esecutivo FIM Lombardia Febbraio 2007.
Direzione centrale pianificazione e assetto territorio Ufficio Agenda 21 Forum Agenda 21 Indagine sullattuazione dei processi di Agenda 21 locale nella.
LIndagine nazionale sul raccordo tra FP e Orientamento Roma, 30 settembre 2010 Gruppo tecnico nazionale di lavoro Valutazione della Qualità dellofferta.
LIndagine nazionale sul raccordo tra FP e Orientamento Gruppo tecnico nazionale di lavoro Valutazione della Qualità dellofferta formativa dei sistemi territoriali.
Lutilizzo del Quadro di riferimento per valutare la qualità dellofferta formativa in Provincia di Pistoia Sviluppare la valutazione a livello locale Roma,
La valutazione della qualità dellofferta formativa territoriale Valutazione della Qualità dellofferta formativa dei sistemi territoriali Isfol- Area Valutazione,
La sperimentazione presso la Provincia di Pistoia Gruppo tecnico nazionale di lavoro Valutazione della Qualità dellofferta formativa dei sistemi territoriali.
La valutazione della qualità dellofferta formativa territoriale Gruppo tecnico nazionale di lavoro Valutazione della Qualità dellofferta formativa dei.
Coordinatore della Segreteria Tecnica del Progetto Monitoraggio
1 Unità locali EQUAL RESTORE sintesi della ricerca.
ATTO DI INDIRIZZO E COORDINAMENTO SULL'AFFIDAMENTO DEI SERVIZI PREVISTI DALLA LEGGE 8 novembre 2000, N. 328, articolo 5.
Competenze In Rete PON Governance e Azioni di Sistema (FSE) Obiettivo 1 - Convergenza Asse E Capacita istituzionale - Obiettivo specifico 5.1.
IL VOLONTARIATO E LA PARTECIPAZIONE ALLE POLITICHE DI WELFARE settembre 2007 Giacomo Truffelli.
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Programma Operativo Nazionale Governance e Azioni di Sistema (FSE) Obiettivo 1 - Convergenza [IT051PO006]
Le scuole e l’autonomia
Premessa Ottimizzazione del processo di gestione delle missioni e realizzazione di un sistema informativo che copra integralmente tutte le fasi del processo.
Rete dei saperi e delle competenze degli attori locali dello sviluppo IL PROGETTO CENTRO-NORD RAP 100 PROGETTO CENTRO NORD – RAP 100 II BIENNIO.
Le iniziative di comunicazione intraprese dal gruppo Inail-Ispesl-Regioni ( obiettivi, destinatari, percorso, strumenti e modalità ) A cura di Giuseppe.
Processi di sussidiarizzazione
Area Innovazione Sociale 1 1 IV ConferenzaPAR Bologna, 20 gennaio 2012 Raffaele Tomba Il Bilancio sociale di ambito distrettuale Agenzia sanitaria e sociale.
Il Territorio protagonista dellofferta dei servizi sociali di Annalisa Turchini.
APERTURA DEL FORUM INTERCOMUNALE LA COSTRUZIONE DI UNA VISIONE CONDIVISA PER IL FUTURO DEL TERRITORIO Ing. Emilio Di Cristofaro 20 Ottobre 2006 AGENDA.
LINTESA REGIONE-PROVINCE PER LA PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE 4 GIUGNO 2008.
23 novembre 2000Provincia di Pesaro - Servizi sociali e Servizi informativi e statistici 1 O SSERVATORIO P ROVINCIALE SULLE P OLITICHE S OCIALI Modello.
Gli interventi di formazione a sostegno del processo di innovazione Relatore Dr.ssa Anna Rosa Cicala dirigente MIUR Seminario di formazione sui processi.
TERZO MODULO Fasi – Azioni – Prodotti Responsabilità chiamate in causa nel processo programmatorio locale con particolare attenzione agli aspetti di metodo.
I Centri Territoriali Risorse al servizio dello sviluppo della professionalità e delle scuole a cura di Maria Silvia Ghetti Faenza, 13 novembre 2006.
1 ACCORDO REGIONALE MG 2006 NCP MODELLO ORGANIZZATIVO promosso in Emilia – Romagna a cura di Ester Spinozzi Rimini 21 ottobre 2006 DIREZIONE GENERALE SANITA.
Il Piano di Zona: strumento di programmazione del sociale
Il Piano di Zona nel sistema di governance locale: fasi, organi, attori 1 1.
Promozione del sistema integrato di servizi sociali e sociosanitari
DUE FIGURE FONDAMENTALI
L’associazione infermieristica: una risposta libero professionale alle richieste di assistenza dei cittadini Andrea Guandalini Presidente Collegio IPASVI.
Programma di assistenza formativa e tecnica per sostenere i processi di cambiamento e l’attuazione della riforma del welfare locale nel triennio
Piano di Zona 2006 – 2008 dell‘Ambito del Ciriacese PRIORITA’ E OBIETTIVI STRATEGICI PRIORITA’ E OBIETTIVI STRATEGICI.
Politiche sociali Lavinia Bifulco.
 S VILUPPARE E SPERIMENTARE STANDARD E PROCEDURE, IN PARTICOLARE RISPETTO AI LINGUAGGI E ALL ’ INFORMAZIONE Soggetti della Rete fortemente diversificati.
LA PROPOSTA SEAV A BRESCIA Servizi Europei di Area Vasta
La programmazione sociale a livello locale Un welfare che crea valore per le persone, le famiglie e la Comunità 24 novembre 2015.
BILANCIO SOCIALE e PATTO per la SICUREZZA e la LEGALITA’ Alimena – 03 aprile 2014 Il Bilancio Sociale: verso la costruzione delle aree di rendicontazione.
Della FISH Calabria Onlus Relazione a cura di Franca Hyerace Coordinatrice dell’Osservatorio Scuola della Calabria. Lamezia Terme 9 novembre 2006.
1 Prospettive ed opportunità dello sviluppo locale: i Progetti Integrati Locali (PIL) Lorenzo Bisogni Fermo – 7 marzo 2016 SERVIZIO AMBIENTE E AGRICOLTURA.
Elementi costitutivi di un Sistema Qualità Corso di Formazione Residenziale “Il Manuale di Accreditamento della funzione specialistica Nefrologica” Aprile.
Luca Rigoni PM ICAR plus ICAR plus: la struttura attivata, i primi risultati, le prospettive, le criticità.
Tavola rotonda: la politica di salute mentale nel nuovo welfare di comunità dr.ssa Daniela Rebecchi Ordine degli Psicologi Regione Emilia Romagna.
Transcript della presentazione:

A cura di Emilio Gregori Foggia, 12 aprile 2007 Il Sistema Informativo Sociale Regionale della Regione Puglia (SISR)

1.Istruttoria di start-up; 2.Definizione delle funzioni e degli obiettivi informativi; 3.Definizione del modello di Sistema informativo sociale; 4.Individuazione e formazione degli attori del sistema; Il progetto di Sistema Informativo Sociale della regione Puglia (fasi principali)

5.Sul versante dellofferta di servizi e prestazioni sociali, attivazione di tre flussi informativi prioritari e costruzione di altri due flussi informativi con gli Osservatori Provinciali; 6.Progettazione e implementazione del software per il sistema informatico di supporto al SISR. Il progetto di Sistema Informativo Sociale della regione Puglia (fasi principali)

Supportare, accompagnare, favorire individui e famiglie, lungo lintero percorso di vita, nellaccesso ed uso di servizi e prestazioni sociali in grado di rispondere sempre più efficacemente agli specifici bisogni è la mission sottostante alla LR 19/2006, che assegna allo strumento Sistema Informativo un ruolo cardine di meta-organizzazione del sistema di welfare. Mission

La Regione è punto di riferimento essenziale per gli interventi di welfare. Lassunzione di un ruolo fortemente pro-attivo verso lutenza finale (cittadini) ed intermedia (responsabili ed operatori), condotta in logica di interorganizzazione e collaborazione con gli altri Livelli istituzionali (Province, Ambiti, Comuni, ecc.) coinvolti nel processo di innovazione prospettato dallo stesso Piano Regionale, è la VISION del progetto di attivazione del SISR. Vision

Il contesto normativo Art. 21 c.1 L.328/2000; Piano Nazionale degli Interventi e delle Politiche Sociali ; Piano Regionale delle Politiche Sociali; Art.13 L.R. 19/2006.

Finalità e configurazione del SISR Il SISR si configura come un Sistema informativo darea strategico, finalizzato alla programmazione regionale e locale e alla gestione dei processi di monitoring dei servizi sociali (efficienza, efficacia, equità)

Le funzioni fondamentali del SISR 1.Osservazione ed analisi dei fenomeni sociali e di marginalità sociale attraverso gli strumenti della documentazione e della ricerca sociale; 2.monitoraggio e valutazione del sistema di offerta dei servizi; 3.definizione e gestione dei flussi informativi e del loro sistema di circolazione; 4.garanzia della fluidità dellintero sistema di circolazione delle informazioni dal livello nazionale a quello regionale, provinciale e locale in entrambe le direzioni e tra i vari livelli.

Le funzioni fondamentali del SISR 5. Supporto conoscitivo scientifico-razionale circa: a) la definizione strategica di obiettivi e priorità nel quadro degli scopi predefiniti; b) lallocazione e la gestione delle varie risorse del sistema (professionali, finanziarie, strutturali, ecc.); c) tutte le decisioni di intervento che devono essere prese a quei livelli istituzionali per i quali non vi sono elementi di conoscenza diretta sul territorio, tipicamente quelle a livello regionale;

Requisiti del SISR (1) Oltre ai requisiti generali per la programmazione di unitarietà del modello, tempestività, sistematicità e organicità, esaustività e attendibilità, internalizzazione, il SISR deve: Essere fondato su una rete di attori sociali; Garantire la circolazione delle informazioni; Soddisfare i fabbisogni informativi del territorio; Essere partecipato; Favorire il raccordo conoscenza/erogazione dei servizi;

Requisiti del SISR (2) Essere flessibile rispetto allinnovazione; Utilizzare una pluralità di metodi e approcci per la raccolta e il trattamento dei dati; Valorizzare la conoscenza del privato sociale; Essere innovativo; Rispondere ai debiti informativi verso il livello nazionale; Seguire le indicazioni del PSR.

Obiettivi conoscitivi Sistema di offertaBisogni sociali Qualità servizi e prestazioni

Flussi informativi sullofferta Maggior semplicità operativa; Adeguato livello di dettaglio; Maggiore efficacia (policy making); Maggiore efficienza (process produced data). Scelta: Unità di rilevazione = Unità di servizio

I flussi informativi sperimentali La Regione Puglia ha optato nella fase di avvio sperimentale del SISR per lattivazione prioritaria di tre flussi informativi su: 1.Strutture residenziali per Anziani; 2.Asili nido; 3.Strutture socioassistenziali a carattere residenziale per minori; Con: - schema procedurale semplificato; - informatizzazione completa del flusso n.3.

Architettura del SISR Articolazione territoriale; Articolazione contenutistica; Articolazione analitica; Articolazione istituzionale.

Articolazione territoriale: Regione Integrazione con livello nazionale; Integrazione e sistematizzazione flussi informativi; Coordinamento e integrazione con altri sistemi informativi regionali; Gestione archivio dati (fisico) informatizzato e giacimento informativo.

Articolazione territoriale: Province Supporto agli Ambiti territoriali; Analisi mirate su fenomeni locali, approfondimenti; Individuazione bisogni sociali emergenti e servizi innovativi; Mainstreaming risultati SISR; Progettazione attività formative.

Articolazione territoriale: Ambiti (nel lungo periodo) Ruolo di snodo territoriale fondamentale del SISR; Ricerche ad hoc locali; Diffusione e utilizzo informazioni SISR; Contributo alla definizione dei fabbisogni informativi che il SISR deve coprire.

Articolazione contenutistica Fenomeni, bisogni sociali, domanda di servizi Sistema di offerta pubblico e privato dei servizi Sistema integrato dei servizi

Articolazione analitica Livelli di analisi: Livello fondamentale (di base) Livello di approfondimento Livello sperimentale

Articolazione istituzionale del SISR: la rete degli Osservatori La cabina di regia del SISR è inquadrata nellambito dellOsservatorio sociale regionale (OSR) ed è diretta da un tavolo di coordinamento interprovinciale cui partecipano rappresentanti regionali, consulenti/ tecnici/esperti della Regione Puglia e referenti degli Osservatori sociali provinciali (OSP).

Articolazione istituzionale: il ruolo di snodo territoriale fondamentale Fase di sviluppo (breve e medio periodo) Fase di gestione a regime (medio/lungo periodo) Funzioni: a)Individuazione unità di offerta sul territorio; b)Invio strumenti di rilevazione a unità di offerta; c)Monitoraggio rilevazione e supporto alla compilazione; d)Validazione dei dati elementari. Osservator i Provinciali Ambiti Territoriali

Articolazione istituzionale del SISR nella fase di sviluppo Scambio di dati e informazioni Unità di offerta di servizio Oss.Prov. Ambiti REGIONE Giacimento informativo Liv.Naz. Altre fonti Altri S.I.

Articolazione istituzionale del SISR nella fase di gestione Scambio di dati e informazioni Unità di offerta di servizio Oss.Prov. Ambiti REGIONE Giacimento informativo Liv.Naz. Altre fonti Altri S.I.

Sintesi: codifica finale Macroaree di analisi Livelli di analisi Fondamentale Approfondimento Sperimentazione Sistema di offerta OSR-SISROSP e Ambiti T. Sistema integrato OSROSR e OSPOSP e Ambiti T. Bisogni sociali OSROSR e OSPOSP e Ambiti T.