Martedì 12 gennaio 2010 ore (22.53 italiane) Un terribile terremoto ha sconvolto Haiti, piccola isola Caraibica molto popolata Zona molto sismica, dove non si erano mai verificate scosse di questa violenza Terremoto a solo 15 km dalla capitale Port-au- Prince dove vive un quarto della popolazione Epicentro a 30 km di profondità. Città devastata da una scossa del 7° grado della scala Richter
Danneggiate le torri di controllo dellaereoporto, quindi molte difficoltà per soccorrere la gente sotto le macerie. Due milioni e mezzo di persone coinvolte, oltre morti Molte persone ancora sotto le macerie forse vive. Questa è la più grande catastrofe avvenuta in queste zone da almeno un secolo
Lisola Haiti è stata scoperta da Cristoforo Colombo nel E stata popolata da schiavi e ha patito colonizzatori, liberatori e catastrofi naturali. C. Colombo volle chiamarla la Espanola cioè Bella, verde di grandi alberi e di grandi montagne.
E tra i paesi più poveri di tutto il mondo. Ha subito il colonialismo degli spagnoli alla ricerca disperata delloro. Gli indigeni furono annientati e sostituiti con gli schiavi africani importati dai negrieri arabi: più di 500 mila schiavi impiegati come bestie nelle miniere e nelle piantagioni di zucchero.
Nel 1791 i poveri vollero ribellarsi ai loro padroni, trasformandosi in un esercito di straccioni e di disperati. Nel corso dei secoli diversi popoli si allearono per fare dell isola il santuario dei bucanieri e dei pirati.
Nel 1804 fu proclamata l indipendenza e lHispaniola diventò Haiti. La decolonizzazione non riuscì a dare totale libertà e tranquillità : si susseguirono corruzioni, violenze e ambizioni sanguinarie. Seguì il colonialismo nord- Americano: gli americani si impadronirono dell isola con un colpo militare, dal 1915 al 1934.
Lisola venne affidata nelle mani di Papa Doc Duvalier e poi del figlio Baby Doc che ebbero la presidenza a vita ma non pensarono al benessere dei cittadini e si preoccuparono solo di spartirsi lisola con le armi.
Questa zona è spesso colpita da catastrofi naturali, come uragani, inondazioni e tifoni
La capitale dellisola caraibica Port- au- Prince non esiste più, è stata rasa al suolo. Il paese con quasi 10 milioni di abitanti, di cui l80 % vive in povertà, è distrutto. Il sisma ha anche demolito ledificio che ospitava il quartier generale della missione dellOnu. In città il palazzo del presidente è crollato, il parlamento è finito in macerie, la cattedrale non cè più, come anche dozzine di chiese.
Lospedale principale è crollato. Le barelle scarseggiano perché molti sono i morti e i feriti. La strada è ricoperta di corpi morti, i feriti sono accampati uno vicino all altro. Sotto le macerie ci sono ancora persone vive che aspettano soccorsi. Il cibo, già scarso prima del terremoto, ora diminuisce sempre di più. Anche la torre di controllo dellaeroporto è stata danneggiata per cui gli aerei soccorritori, per fornire cibo e aiuto devono atterrare in un campo di Pourt- au- Prince