Relazione finale del Gruppo di lavoro sulle società a partecipazione comunale Bergamo, 21 marzo 2006.

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Relazione finale del Gruppo di lavoro sulle società a partecipazione comunale Bergamo, 21 marzo 2006

Premessa Innovazione organizzativa: il Comune da erogatore diretto di servizi a regolatore di servizi forniti da soggetti terzi (Comune – Holding) Doppio ruolo del Comune: Proprietario Cliente

Il Comune-Holding nel

...e nel 2006

Le criticità nella governance delle società comunali Assenza di una struttura appositamente preposta al controllo delle società Assenza di sistematiche rilevazioni di customer satisfaction e analisi di benchmarking Scarso coordinamento tra il Comune e i membri di Cda di espressione comunale Scarso controllo delladempimento degli obblighi dei contratti di servizio

Il Gruppo di lavoro: gli obiettivi Proposta di buone regole comuni Analisi dei nuovi modelli di governance (riforma Vietti) Proposta di revisione degli indirizzi per le nomine Proposte in merito alle attività di vigilanza e controllo (Regolamento e/o Agenzia indipendente)

I criteri di fondo Gestione industrialmente efficiente delle società comunali Strutture di comando ed esecuzione professionali e trasparenti Diritto-dovere del Sindaco di definire gli indirizzi strategici Trasparenza della nomina e revoca dei rappresentanti del Comune

Le buone regole Il modello: le società quotate in Borsa Gli strumenti: Codice di autodisciplina Codice etico

Il Codice di autodisciplina: gli obiettivi Definire un quadro di riferimento comune in merito a: Ruolo dellazionista di riferimento Ruolo, composizione, presidente CdA Trattamento delle informazioni Nomina e remunerazione di Amministratori e Sindaci Ruolo del Collegio Sindacale Controllo Interno Controllo sulle strategie societarie (rapporti con lazionista di riferimento) Controllo Esterno (rapporti con lAutorità indipendente)

Il Codice di autodisciplina: gli elementi qualificanti Ruolo di direzione e coordinamento dellazionista-Comune Il Presidente non è di norma titolare di funzioni delegate Trattamento delle informazioni: obbligo di riservatezza fatto salvo il diritto di accesso dei consiglieri comunali Remunerazione degli amministratori: una parte può essere legata ad obiettivi Collegio sindacale: deve inviare allAutorità di controllo una relazione semestrale sullattività di controllo Il CdA ha la responsabilità del sistema di Controllo Interno, di cui fissa le linee di indirizzo e verifica il funzionamento La società presta piena collaborazione allAutorità indipendente

Il Codice etico: gli obiettivi Affermare le responsabilità di natura etica nella conduzione degli affari e delle attività aziendali, secondo i princìpi di: Centralità della persona Sostenibilità ambientale Rispetto di leggi e normative Aggiornamento delle carte dei servizi Trasparenza informativa

Il Codice etico: gli elementi qualificanti Particolare attenzione alla prevenzione dei conflitti di interesse Definizione di un punto di equilibrio tra trasparenza e riservatezza Attenzione ai rapporti tra la società ed i soggetti esterni (comunità e contesto sociale, autorità e PA, organizzazioni politiche e sindacali, clienti/utenti, rapporti commerciali e di partnership, azionista di riferimento-Comune) Obbligo di adottare e rispettare procedure interne per lo svolgimento di ogni operazione/transazione La violazione dei princìpi del Codice configura causa di revoca per giusta causa

I nuovi modelli di governo societario La riforma Vietti ha introdotto nuovi modelli di governo societario La scelta deve essere effettuata in relazione alle specificità di ciascuna società, in relazione a: Livello di controllo politico del Comune Grado di efficacia e flessibilità dellazione amministrativa della società

Il modello tradizionale È un modello che consente il massimo di controllo politico dellEnte locale sullattività amministrativa della società E più idoneo per: Società ad attività imprenditoriale non complessa Società che non costituisce holding Presenza di unefficiente struttura comunale di analisi e controllo

Il modello dualistico E il sistema che prevede la maggior autonomia manageriale possibile E consigliabile: In assenza di una forte struttura comunale di controllo Nellipotesi di conferimento ad unapposita Holding finanziaria delle partecipazioni azionarie del Comune

Il modello monistico Si caratterizza per una più decisa indipendenza e flessibilità dellazione manageriale Non sembra idoneo a risolvere lasimmetria informativa esistente tra società e Comune e i problemi che si pongono allEnte locale nel rapporto con le società

La nuova Srl E una delle innovazioni più significative dellintera riforma del diritto societario E un modello dotato di una generale libertà di forme organizzative, ampia autonomia statutaria e un ruolo assai significativo assegnato ai soci E la forma più idonea per garantire economicità, funzionalità e controllo delle società di minor dimensione

Gli indirizzi per le nomine: gli elementi qualificanti Estensione degli Indirizzi anche alla nomina degli amministratori delle società Uniformate e precisate le condizioni di eleggibilità e moralità Semplificate le cause di esclusione dalle nomine Possono presentare proposte anche lUniversità e le associazioni Deroghe alle incompatibilità per le nomine nei consigli di sorveglianza e, in casi motivati, per i dipendenti comunali

Il controllo esterno Art. 35, comma 14 della Finanziaria 2002: gli enti locali...individuano gli standard di qualità e determinano le modalità di vigilanza e controllo delle aziende esercenti i servizi pubblici Le soluzioni adottate dai Comuni: Costituzione di strutture per la gestione delle partecipazioni e dei controlli Costituzione di autorità indipendenti Conferimento a società holding dellintero pacchetto di partecipazioni Sono state ritenute particolarmente interessanti le esperienze dei Comuni che hanno creato Agenzie/Autorità indipendenti

Le Agenzie/Autorità negli altri Comuni

LAutorità per i servizi pubblici locali Finalità: garantire la tutela dei consumatori e degli utenti dei servizi pubblici locali Supporto degli organi comunali nellesercizio dei compiti di indirizzo e controllo delle società di capitale controllate dal Comune Funzioni: propositive, consultive e di verifica Composizione: 3 membri, di cui 1 nominato dal Sindaco (Presidente) e 2 dal Sindaco su indicazione dei capigruppo di maggioranza e minoranza Struttura: lAutorità si avvale della collaborazione del personale comunale; il finanziamento è a carico del Comune

LAutorità per i servizi pubblici locali: compiti Verifica della correttezza operativa degli organi amministrativi e di controllo delle società controllate; Verifica del rispetto dei contratti di servizio e delle carte dei servizi Proposta di modifica dei contratti di servizio e delle carte dei servizi Proposta di adozione delle carte dei servizi Valutazione di reclami, istanze e segnalazioni Collaborazione con il Difensore Civico Predisposizione di una relazione tecnica annuale al Sindaco e al Consiglio comunale Funzioni di supporto su richiesta del Sindaco o del Presidente del Consiglio comunale Segnalazione di anomalie operative o infrazioni a norme, regolamenti, codice etico e di autodisciplina da parte delle società controllate