Innovazione dei sistemi di welfare Esperienze dalla Toscana

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
WORKING GROUP n. 1 RAFFORZARE LEDUCAZIONE PER LE POPOLAZIONI RURALI NEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO.
Advertisements

Emergere per competere Il Sistema Moda Puglia
Cooperazione territoriale e creazione di reti europee AREZZO
LItalia e il 7° Programma Quadro per la Ricerca Fiera del Levante Bari, 16 settembre 2006 Presidenza del Consiglio dei Ministri Riforme e Innovazioni nella.
1 Quali spazi per le isc in Trentino? Alcune risposte tratte da: –Unindagine su I limiti del welfare trentino; un confronto tra le rappresentazioni di.
Le collaborazioni avviate dallAgenzia dellInnovazione con CNR, CRUI, ISS, ENEA e Fondazione Silvio Tronchetti-Provera 21 luglio 2009.
1 Limpegno dellEuropa per le PICCOLE e MEDIE IMPRESE è una realta con Enterprise Europe Network.
Obiettivi generali 4Migliorare le esternalità che incidono sui fattori di sviluppo del sistema delle imprese 4Favorire lattrazione sul territorio di imprese.
OpenDays_12_10_2011 Riflessioni sulle politiche di coesione: è possibile una loro riforma ?
Il bando di concorso ed il modulo per la domanda di ammissione al Corso sono reperibili dal sito web: Per ulteriori informazioni: Segreteria.
Ministero della salute Direzione generale per i rapporti con lUnione europea e per i rapporti internazionali La salute nella strategia di Lisbona Roma,
Le strategie per lo sviluppo locale della provincia di Firenze A cura di: Mirko Dormentoni 14 dicembre 2007 Provincia di Firenze Direzione Generale Sviluppo.
LE POLITICHE DI SVILUPPO LOCALE
Economia delle aziende pubbliche Anno accademico Prof. Antonello Zangrandi Tipologie di aziende pubbliche.
New Public Management Prof. Federico Alvino.
I nuovi modelli di governance locale: I Sistemi turistici locali
Divisione Ricerca- Ca Foscari Sezione ricerca nazionale e internazionale SCOUTING NUOVI FONDI COORDINAMENTOANALISI MONITORAGGIO ATTIVITA DI FORMAZIONE.
CRUI – Ricerca e innovazione, qualità e sviluppo – 12 Dicembre Conferenza dei Rettori delle Università Italiane Ricerca e innovazione, qualità e.
Governare la modernità Passare dalla produzione delle conoscenze alla condivisione dei saperi per un loro utilizzo Favorire disseminazione delle competenze.
Roma Giancarlo Galardi
Terza Conferenza Nazionale sulle-government nelle Regioni e negli Enti locali Roma,1 luglio Centri Servizi Territoriali Il modello Piemontese Alessio.
Sanità Elettronica e Disease Management
I DISTRETTI AD ALTA TECNOLOGIA : Milano 16 maggio 2005 Intervento di Maria Pia Redaelli.
Obiettivi strategici della Commissione Innovazione Attirare finanziamenti sulla ricerca (pubblici e privati) Creare occasioni per impiegare giovani nel.
Architettura della programmazione Programmazione Strategica: UE OSC – Orientamenti Strategici Comunitari STATOQSN Quadro Strategico Nazionale Programmazione.
2 PAROLE CHIAVE 1) Sistema di accreditamento Valida e credibile attestazione della capacità delloggetto della valutazione di soddisfare i bisogni dei.
The European Learning Network: una rete per la condivisione di nuovi modelli volti a rivitalizzare le aree urbane svantaggiate 11 febbraio 2005 Milano.
La ricerca nelluniversità e le imprese: come sviluppare nuove sinergie? Silvio Aime Agenzia della Ricerca dellUniversità di Torino La ricerca nelluniversità
CeSPI Centro Studi di Politica Internazionale Il mercato delle rimesse in Italia: il caso degli immigrati latino-americani Milano, 24 ottobre 2006 Daniele.
Nereus International Workshop, Matera Fabrizio Spallone – Sviluppo Italia Molise 8 giugno 2012 Presentazione del progetto THE ISSUE.
Area Programmazione e Controllo
OBIETTIVO STRATEGIA PREVALENTE STRUMENTI PRINCIPALI ATTORI PRINCIPALI Politiche settoriali basate sullincentivazione alle imprese Varie forme di incentivazione.
Il Programma transfrontaliero IPA Adriatico Dott.ssa Giovanna Andreola Regione Abruzzo – Servizio Attività Internazionali Venezia Mercoledì,
I° Workshop Tavolo Innovazione - Livorno Che Cosa La Vision La Mission Gli attori Gli obiettivi di dettaglio I servizi Modello di business SP.
LE POLITICHE DI SVILUPPO LOCALE Dalle politiche di sviluppo top- down alle politiche di sviluppo bottom-up Dalla programmazione negoziata ai PIT/PISL.
Orientamenti generali sulla futura programmazione riferita alle politiche di coesione, fondi strutturali e Horizon 2020 UDINE
ENTERPRISE EUROPE NETWORK LEuropa alla portata della vostra impresa Francesco Cappello Consorzio Catania Ricerche.
Leonardo Piccinetti Ufficio di Bruxelles Regione Emilia-Romagna Udine, Maggio 2005 Verso una società dellinformazione e della conoscenza.
1 Spin-off universitari Una introduzione. 2 Gli Spin-off Sono di due tipi: –Spin-off Accademici o da Ricerca, –Spin-off Aziendali, Obiettivo comune: sviluppare.
UNIVERSITA: dalla ricerca e dalla cultura di impresa lo stimolo ad affrontare la sfida del lavoro autonomo Lorenzo Silengo Società degli incubatori dellUniversità
Il Nord-Ovest uscirà della stallo?
Convenzione IBAN Milano 24 marzo 2003 A che punto siamo con i processi di creazione di imprese innovative in Italia? Andrea Bonaccorsi Convenzione IBAN.
Attuazione Approccio Leader Nelle Terre Pescaresi PSR 2007 – 2013 Asse IV.
Introduzione al confronto internazionale: una possibile strategia per la promozione di aggregazioni di imprese nell'Area Metropolitana Milanese Dario Parravicini.
Il ruolo degli intermediari della conoscenza a supporto delle PMI Fabio Maria Montagnino Consorzio ARCA Seminario regionale.
2 Aggiornamento 30 giugno 2006 Nel corso del 2005/2006, FRIULIA ha acquisito dalla Regione il controllo di varie società con lobiettivo di: valorizzare.
Innovation Relay Centre IRIDE Il Sostegno della Unione Europea per stimolare il Trasferimento Tecnologico Transnazionale e promuovere i servizi dedicati.
Workshop Sviluppi della Tecnologia Informatica e della Sicurezza ICT: sinergie tra Università, Industria e Pubblica Amministrazione LO SVILUPPO DELLE CONOSCENZE.
Il Piano per la ricerca e l’innovazione: priorità e linee di azione
Area Programmazione e Controllo REGIONE TOSCANA Settore Strumenti della programmazione regionale e locale La programmazione regionale orientata ai territori:
scienza di eccellenza: eccellenze della ricerca scientifica europea
1 Michellone Giancarlo Allo stato attuale i contenuti del presente documento non impegnano ancora il Project Manager e non riflettono necessariamente la.
Fondi Strutturali e rete delle CCIAA Calabresi Workshop, Catanzaro 25 maggio 2006.
Luca Carrubbo, Ph.D. University of Cassino and Southern Lazio Cautano (BN) – “La nuova Innovazione” progetti, finanza agevolata e investimenti.
RICERCA E INNOVAZIONE NEL SETTORE SANITARIO: azioni e strumenti di sistema per rilanciare la Regione verso l’Europa Matera, 28 Maggio 2014 Alberto Zanobini.
LA RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA in EMILIA-ROMAGNA Conferenza Finale Progetto COGITA Bologna, 23 ottobre 2014.
Sfide 2004 Buone prassi e trasferibilità nelle politiche di sviluppo del territorio Maurizio Sorcioni Responsabile comunicazione di Italia Lavoro s.p.a.
Tre Regioni leader in Europa
Nuovi strumenti di cooperazione per la promozione e l’attuazione dell’e-government Giulio De Petra Direttore dell’Area Innovazione per le Regioni e gli.
Il FORMEZ al passo coi tempi. Il Formez domani Il Formez oggi Il Formez ieri.
INNOVAZIONE E TECNOLOGIA PER UN PROGETTO SOSTENIBILE “RIPARTIAMO DA SARZANA” Valerio Zingarelli Presidente Fondazione Valerio Zingarelli.
Prof. Andrea Mignone Università degli Studi di Genova Modulo Storia della Pubblica Amministrazione II “Gli strumenti della programmazione negoziata” Anno.
Membro Sistema Nazionale CTN Membro Sistema Nazionale CTN Cluster Tecnologico Nazionale dei mezzi e sistemi per la mobilità di superficie terrestre e marina.
POR FESR FVG OBIETTIVO COMPETITIVITA’ REGIONALE E OCCUPAZIONE Programma operativo regionale FESR Relazioni internazionali e comunitarie.
Unica Liaison Office Università degli Studi di Cagliari La valorizzazione dei risultati della ricerca Orsola Macis Responsabile UNICA LIAISON OFFICE Corso.
Istituto Tecnico Economico Amministrazione, finanza e marketing Turismo.
Le cooperative per lo sviluppo in Toscana Presentazione documento Strategico Biblioteca delle Oblate Firenze, 13 Maggio 2014.
Workshop ELI_FIS ELI_CAT Genova, 22 gennaio 2010 Federalismo fiscale: le politiche regionali in ambito catastale e fiscalità locale Azioni interregionali.
POLITECNICO DI TORINO Avviso per lo sviluppo e il potenziamento di cluster tecnologici nazionali Area Supporto alla Ricerca e al Trasferimento Tecnologico.
Cluster Tecnologico Nazionale Fabbrica Intelligente Imprese, università, organismi di ricerca,
Transcript della presentazione:

Innovazione dei sistemi di welfare Esperienze dalla Toscana Seminario CeSPI - IDB Sala Conferenze MPS Roma - 23 ottobre 2006 Giorgio Almansi (C) 2006 - giorgio.almansi@regione.toscana.it

Un sistema per la salute in trasformazione TOSCANA: Un sistema per la salute in trasformazione Giorgio Almansi (C) 2006 - giorgio.almansi@regione.toscana.it

Giorgio Almansi (C) 2006 - giorgio.almansi@regione.toscana.it Il Servizio Sanitario della Toscana (SST): le Aziende pubbliche - modello attuale IFC-CREAS Giorgio Almansi (C) 2006 - giorgio.almansi@regione.toscana.it

SST: modello evolutivo (Aree Vaste) AREA VASTA NORD-OVEST AREA VASTA CENTRO AREA VASTA SUD-EST Giorgio Almansi (C) 2006 - giorgio.almansi@regione.toscana.it

SST: progetto evolutivo Aree Vaste / ESTAV/ Società della Salute … RETI OSPEDALIERE CONSORZIO AV NORD OVEST AREA VASTA NORD-OVEST sds sds sds sds sds AREA VASTA CENTRO sds CONSORZIO AV CENTRO sds CONSORZIO AV SUD EST sds AREA VASTA SUD-EST AREA VASTA SUD-EST sds Giorgio Almansi (C) 2006 - giorgio.almansi@regione.toscana.it

Fund eater o Fund raiser nello sviluppo del sistema-Regione? LA SALUTE: Fund eater o Fund raiser nello sviluppo del sistema-Regione? La Toscana e il modello delle 5 Innovazioni Giorgio Almansi (C) 2006 - giorgio.almansi@regione.toscana.it

the governance challenges Watching from the governance bridge Steering challenges on health systems of information era projecting a (new) governance framework Focusing and raising resources Distributing improved services Managing interdependence and cultural divide Allowing empowerment of communities-of-interest Working together to reach (different) outcomes Giorgio Almansi (C) 2006 - giorgio.almansi@regione.toscana.it

Giorgio Almansi (C) 2006 - giorgio.almansi@regione.toscana.it Le 5 Innovazioni innovazione organizzativa innovazione nei rapporti sistema-cittadino innovazione nelle relazioni con il territorio innovazione nella vision su ricerca e relazioni con lo sviluppo tecnologico innovazione nei rapporti con i soggetti della ricerca e con l’UE 3 Aree Vaste ESTAV AOU -DAI Gov.Clinica Inclusione Concertazione Patti territoriali Valorizzazione associazioni Audit Interculturalità Territorio e Aut.Locali Piani Integrati di Salute Società della Salute -Governance territoriale -Coordinamento regionale -Massa critica -Relazioni con le Regioni Europee (Rete ENRICH – rapporti con Rete EUREGHA – integrazione con Rete ERIK, etc.) -Relazioni con Commissione UE (SANCO, RESEARCH, INFSO, ENTERPRISE, etc.) -Relazioni con Comitato delle Regioni -T.H.R.A.I.N. regionale, nazionale e europeo -Ricerca al centro del PSR -Ricerca sanitaria nel PRS -Ricerca e Innovazione per la salute nei piani territoriali -Ricerca e Innovazione nei piani ambientali -Coordinamento Agenzie di Ricerca (es.: ALIMENTAZIONE E SALUTE) -Legame Ricerca, Innovazione e Infrastrutture -Sviluppo e-health -Legame con i soggetti della Ricerca -Strumenti per i soggetti della ricerca -Management della ricerca (TLS) Giorgio Almansi (C) 2006 - giorgio.almansi@regione.toscana.it

Giorgio Almansi (C) 2006 - giorgio.almansi@regione.toscana.it Le leve – 1: gli ESTAV Nuovi soggetti di diritto pubblico del S.S.T. Istituzionalizzati da una riforma specifica del servizio sanitario della toscana Hanno una forma istituzionale e organizzativa analoga a quella delle aziende sanitarie Le funzioni che costituiscono la mission aziendale sono assegnate dalla legge regionale e regolamentate dal piano sanitario e da apposite disposizioni della giunta regionale Devono assorbire – come utilities di area vasta – tutto il carico gestionale gestito fino ad oggi dalle Aziende Allo stesso modo devono assorbire e riqualificare, per le funzioni assegnate, il personale delle aziende sanitarie (riorganizzazione a somma zero) GLI ESTAV POSSONO ESSERE SOGGETTO DI ULTERIORI FUNZIONI SULLA BASE DI DETERMINAZIONI DELLA REGIONE O DI ACCORDI INTERAZIENDALI, COMPRESE FUNZIONI A CARATTERE IMPRENDITORIALE Giorgio Almansi (C) 2006 - giorgio.almansi@regione.toscana.it

Le leve – 2: le FONDAZIONI Sviluppo del concetto di partnership tra Governo della Pubblica Amministrazione e Sistema della Ricerca Devono occupare il campo della ricerca della sostenibilità attraverso la selezione dei progetti sostenibili e il trasferimento in ambito di Servizio Sanitario e di Impresa E’ auspicabile che siano copartecipate dai soggetti maggiori della governance territoriale Devono operare con management adeguato sulla base di missions chiaramente definite e controllate Hanno come obiettivo aggregato quello di favorire il recupero di formazione high end con creazione di posti/lavoro di alta specializzazione, anche nel circuito della nascita di impresa (spin-off, start-up, impiego dei Fondi strutturali, utilizzo mirato degli incubatori, etc.) Esempio operativo: TOSCANA LIFE SCIENCE (SIENA) copartecipata da Regione, Universita’, MPS, Enti locali – mission: broking di alto livello sulla realizzabilità e trasferibilità di prodotti della ricerca in ambito biotecnologico Giorgio Almansi (C) 2006 - giorgio.almansi@regione.toscana.it

Le leve – 3: le PARTECIPAZIONI REGIONALI Sviluppo del concetto di partnership tra Governo della Pubblica Amministrazione e Sistema della Produzione e Commercializzazione Devono garantire lo sviluppo di un’infrastruttura tecnologica e di servizi in grado di supportare i processi di trasferimento Devono supportare la strada dei mercati captive per prodotti ad alta intensità innovativa che garantiscono qualità (eccellenza) e sostenibilità, lavorando per la distribuzione di tali prodotti su mercati più vasti Devono operare con management adeguato sulla base di missions chiaramente definite e controllate Esempi operativi: Innovazione Italia – Toscana; Etruria Sviluppo Giorgio Almansi (C) 2006 - giorgio.almansi@regione.toscana.it

Le leve – 4: Strutture di supporto alla progettazione Si devono muovere principalmente nella partecipazione ai bandi europei (ma anche internazionali) che è altamente competitiva Devono avere come obiettivo la realizzazione di ‘piattaforme tecnologiche’ (VII Programma Quadro UE) all’interno delle quali dispiegare progetti ad alto valore aggiunto Devono raccordare i 4 attori principali: Ricerca Government territoriale Industria Stakeholders e Customer Networks Devono assicurare alta competenza tecnica e ottime reti relazionali Devono interagire con i centri nazionali, il sistema paese e le reti dispiegate per il sostegno preoperativo, il lobbying, la negoziazione Giorgio Almansi (C) 2006 - giorgio.almansi@regione.toscana.it

Le leve – 5: gli STRUMENTI FINANZIARI Strumenti generali insufficienti Per mancata assegnazione alle Regioni di titolarità nel prelievo fiscale Per Fondi strutturali europei (escl. Obiettivo 1) limitati e ampiamente vincolati Per limiti tecnico-amministrativi alle operazioni finanziarie Per carico fiscale oneroso e limitante nelle operazioni di R&D incluse le operazioni di registrazione e sviluppo di brevetti Pre-progetto di un Fondo Regionale per la Ricerca da cofinanziare con Enti di ricerca Fondi Unione Europea (su Progetti di ricerca e Reti) Istituti Bancari Società pubbliche e private ----- PAD (Progetto di Azionariato Diffuso per attività anche remunerative – analisi ROE di progetto) Valorizzazione finanza di progetto (es.:Progetto Nuovi Ospedali della Toscana) Valorizzazione dei processi di razionalizzazione per recupero avanzo destinato ad investimenti in infrastrutture e in R&D (RIS-PACS, VOIP, RIFIUTI, RISCHIO, GESTIONE PERSONALE, etc.) Giorgio Almansi (C) 2006 - giorgio.almansi@regione.toscana.it

Grazie per l’attenzione giorgio.almansi@regione.toscana.it Giorgio Almansi (C) 2006 - giorgio.almansi@regione.toscana.it