LA NASCITA DELLA BONIFICA

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
CONSORZI DI BONIFICA E IMPRESE AGRICOLE UNA RISORSA PER IL TERRITORIO
Advertisements

Commissione giustizia pace ed integrità del creato Ofs Gifra
TRASFORMAZIONE DI UN IMPIANTO PER LA CAPTAZIONE DI ACQUA POTABILE IN IMPIANTO MICRO-IDROELETTRICO A COCLEA PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI.
Energia Idrica Alice.Shanti.Ahmedin.
Della Bonifica Renana. Osservando una carta fisica o una foto dal satellite si può notare come il territorio della nostra regione si articoli in tre fasce.
Il riuso delle acque reflue urbane per l’irrigazione
La politica interna di Cavour
IL DISSESTO IDROGEOLOGICO E LA CARTOGRAFIA GEOLOGICO AMBIENTALE
Padova, 21 Aprile 2012 Diocesi di Padova Pastorale Sociale e del Lavoro Anno FISP - Formazione allImpegno Sociale e Politico.
Caratteri del territorio italico
IL TRASPORTO Il trasporto nella storia Lo sviluppo dei trasporti
Sicurezza idraulica e irrigazione
L’Europa dopo l’anno Mille
A. Gramsci - 2° Circolo di Orbassano - Classe 3^ B
IMPIANTO IDROVORO DI SAIARINO
Costruzione della Bonifica
L’impianto idrovoro di Saiarino
LA NASCITA DELLA BONIFICA
LEZIONE FUORINCLASSE Una storia di uomini, terre e acque. Consorzio della Bonifica Renana.
LEZIONE FUORINCLASSE Una storia di uomini, terre e acque Consorzio della Bonifica Renana Proseguire con un clic.
Le Oasi di Val Campotto L’Oasi delle Valli di Campotto fanno parte di un territorio dal valore storico-naturalistico, caratterizzata dalla presenza dominante.
Una Storia di Terre … Gli uomini, le terre e le acque sono in stretta relazione tra di loro … Se osserviamo oggi la nostra pianura vediamo che questa terra.
Urbano, inconcentrato sulla città, Rurale: incentrato sulla campagna;
Il quadro istituzionale dell'irrigazione in Italia D. Viaggi DEIAGRA - Università di Bologna, via Fanin, 50, Bologna, Italia.
Lezione 2 Lo sviluppo locale prima della Rivoluzione Industriale
URBIM Lombardia REGIONE LOMBARDIA Investimenti infrastrutture irrigue e difesa del suolo nell’ultimo decennio Carlo Anselmi Lunedì
GRUPPO DACQUISTO PODERE IN MAREMMA INVESTIRE IN BORSA ? MEGLIO LA TERRA Un investimento a basso rischio e ad alto valore etico.
Azioni della CCIAA di Campobasso in materia di efficienza energetica e sviluppo sostenibile Campobasso, 02 maggio 2013.
Programmazione verso lAccordo di Partenariato Palermo, 20 marzo 2013 Il percorso di confronto partenariale per la redazione della proposta.
Attività di bonifica e qualificazione ambientale verso il nuovo Piano territoriale regionale, per un futuro controcorrente PROGETTO DI MESSA IN SICUREZZA.
Padova, 8 Ottobre 2011 Diocesi di Padova Pastorale Sociale e del Lavoro Anno FISP - Formazione allImpegno Sociale e Politico.
ISTITUTO SUPERIORE “Carlo d’Arco” e “Isabella d’Este”
Energia Idroelettrica
Lavoro interdisciplinare in ambito storico scientifico e linguistico
I Piani di Protezione Civile
G.A.T. PARCO DELLA MAREMMA
La nascita della Calabria
LA BONIFICA … IN BICI Pescia, 12/04/2012.
Provincia di Ferrara Settore Ambiente e Agricoltura
GIOENERGY EXPO - VERONA FIERE 2012 Il kW di territorio: Energia là dove serve! processo di Digestione Anaerobica valutazione delle matrici da avviare a.
Consorzio di bonifica della Romagna Centrale
DIRETTORE GENERALE ACS S.p.A.
REGIONE AUTONOMA FRIULI-VENEZIA GIULIA COMMISSARIO DELEGATO PER IL SUPERAMENTO DELL'EMERGENZA PROTEZIONE CIVILE DELLA REGIONE ENTE ATTUATORE : COMUNE.
Le foreste italiane Luca & Tommaso. La superficie forestale italiana è di circa 10 milioni di ettari (9,98 milioni), pari ad un terzo del territorio.
Persone, sicurezza, condivisione Conferenza organizzativa ANBI marzo Grosseto.
Introduzione a rural 4 teens
Alcune riflessioni in apertura Dott. G. Menchini Palmanova, 28 febbraio 2014.
ISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI
Dalle origini al progetto EXPO 2015
I PROBLEMI DELL’ITALIA DOPO L’UNITÀ
Energia Idroelettrica
ENERGIA DALL’ACQUA L’energia idroelettrica è una preziosa fonte di energia rinnovabile e pulita. Sfrutta la potenza di grandi fiumi o la forza di caduta.
LA MESSA IN SICUREZZA DEL LAGO D’IDRO
Stefano Piastra
Preso atto dell'alto livello di rischio che caratterizza gran parte del territorio italiano, si è provveduto ad un aggiornamento della normativa vigente.
IL DISSESTO IDROGEOLOGICO
AMBIENTE E DISSESTO IDROGEOLIGICO. ACQUA, MENO SPRECHI Sevizi idrici più efficienti. Unirò gli attuali ATO in un'unica autorità regionale, con risparmi.
Dip. di Ingegneria Idraulica ed Applicazioni Ambientali - Dip. di Ingegneria Idraulica ed Applicazioni Ambientali - Università di Palermo COSTRUZIONI IDRAULICHE.
H 2 On Earth L.S.S. E.Majorana - classe 4Cs - a.s. 2014/15.
Che cosa sono le rivoluzioni
Energia idroelettrica
LA RETE CICLABILE DELLA SARDEGNA
Manuale di legislazione agraria
Diga di Ravedis: una miniera d’oro blu
LO STATO DELL’ARTE E LE PROSPETTIVE FUTURE PER PATRIMONIO STRADALE DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO. Torino, 13 luglio 2015.
Lorenzo Bono – Ambiente Italia Bologna, 4 Giugno 2015 BLUEAP Il piano di Adattamento di Bologna.
Nell’ Ottobre del 2008 Capoterra fu colpita da una terribile alluvione : le zone più colpite furono Poggio Dei Pini, Frutti D’Oro e Rio San Girolamo.
LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
Analisi della governance rispetto alla Direttiva 60/2000 Andrea Calori Poliedra – Politecnico di Milano 1 Workshop locale – Sacca di Goro ottobre.
Università degli studi “Mediterranea” di Reggio Calabria Dipartimento di Agraria.
Transcript della presentazione:

LA NASCITA DELLA BONIFICA Classe 3A anno scolastico 2004/05 LA NASCITA DELLA BONIFICA di Giada, Sofia, Arianna, Riccardo Proseguire con un clic

Quando nacque la bonifica? Nel 1909 iniziò un lungo cammino che consisteva nel prosciugamento delle paludi e nella costruzione delle pompe idrovore e dei grandi canali artificiali, oggi divenuti parte del paesaggio bolognese. Al momento dell’Unità d’Italia la bonifica idraulica dei terreni paludosi nasce come primaria esigenza igienica ed ambientale, ancor prima che economica.

I problemi che caratterizzarono la pianura bolognese Il territorio della bassa pianura bolognese in destra Reno era afflitto da due problemi : il definitivo prosciugamento delle pianure malariche; l’insufficiente scolo naturale dei terreni. Alla fine del 1800 infatti il Reno aveva reso sempre più problematico lo scolo delle acque, consentendo, nelle zone basse, un’agricoltura basata prevalentemente sulle colture umide. Prima della bonifica c’erano 25.000 ettari di terreni sommersi da stagni e paludi e 17.000 ettari coltivati a risaia o a pascolo.

La rivoluzione della bonifica “meccanica” La rivoluzione della bonifica “meccanica” giunge con la messa a punto di macchine idrauliche per il sollevamento delle acque, dotata di motori elettrici e quindi, capaci di rendimenti molto superiori a quelli a vapore e a scoppio. Da quel momento, per vastissime zone della pianura bolognese, rese asciutte dall’opera di bonifica, si apre la possibilità di colture nuove più redditizie e nuovi insediamenti umani.

La storia del Consorzio della bonifica Nel 1909 si costituisce il Consorzio speciale di bonifica della bassa pianura bolognese a destra del Reno, che poco dopo assume la denominazione di Consorzio della Bonifica Renana. Il Consorzio nomina Pietro Pasini capo di un progetto generale di sistemazione idraulica della pianura del Reno. I lavori iniziano in piena guerra mondiale e si concludono nel 1925 alla presenza del Re Vittorio Emanuele III. Si costruiscono nuovi canali suddivisi in “acque alte e acque basse”. Molto importanti furono la realizzazione delle idrovore di Saiarino e Vallesanta.

La bonifica integrale Negli anni ’30 proseguono i lavori di completamento del “ progetto generale “ dell’ingegnere Pasini. L’opera, ultimata nel ’38, consente di dare concrete prospettive di utilizzazione agricola al territorio della cassa di colmata d’ Idice e Quaderna. Dopo l’approvazione del Regio Decreto 215 del 1993 sulla bonifica integrale, la Renana comincia a realizzare opere di viabilità.

La bonifica integrale Nel primo trentennio del secolo trovano compimento altre grandi opere idrauliche. La seconda guerra mondiale causa gravi danni alle opere di bonifica, obiettivi di grande interesse militare. Tra il 1945 e il ’55 si completa la sistemazione idraulica dei principali corsi d’acqua. Dopo il secondo dopoguerra la Renana compie un’azione chiamata “ acqua e strada ” e si realizzano 300 km di strade. Importante è anche l’attività di elettrificazione condotta nelle zone rurali.

Manutenzione del sistema idraulico e sviluppo del rete irrigua Con la nuova bonifica scompare la malaria e ci sono più aree coltivabili. Ci sono importanti mutamenti del regime idrico e quindi delle necessità di scolo e utilizzo delle acque. In pratica l’opera di bonifica non può mai essere completata. Oggi questo territorio è servito da 15 impianti idrovori. Questo numero è dovuto all’esigenza di adeguare sempre più il territorio.

Difesa idrogeologica e tutela ambientale Le numerose opere di bonifica costituiscono un delicato sistema artificiale. Le opere montane e i canali sono chiamate ancor oggi a contrastare eventi naturali. Il consorzio della Bonifica Renana deve vigilare il loro funzionamento. Tutto il territorio è di fatto soggetto a dissesti idrogeologici che mettono a repentaglio l’ambiente e le attività umane. Nell’attività di bonifica è molto importante l’impegno per la valorizzazione dell’ambiente.

50 Miliardi contro il rischio di alluvioni e per nuove opere irrigue Già dal 1987 furono fatti interventi per la tutela del territorio bolognese. Nel dicembre 1996 ci fu un’immensa alluvione che provocò ingenti danni in tutto il territorio. Fu solo dopo questa emergenza che Stato e Regione decisero di migliorare la sicurezza del territorio così furono finanziati alcuni progetti per la salvaguardia.

Obiettivi del Consorzio Tre sono gli obiettivi che il Consorzio intende raggiungere: la sicurezza idraulica in presenza di piene centenarie; la distribuzione delle acque del C.E.R. nelle zone dell’alta pianura; la riduzione della franosità in montagna.

Museo della Bonifica Il Museo presenta: il sistema generale di bonifica; i manufatti; gli impianti e il loro funzionamento nel territorio. Il percorso museale si snoda per oltre 1.300 mq a Saiarino, dove macchine e centrali storiche si integrano con l’organizzazione umana e tecnica del Consorzio di Bonifica Renana e con gli impianti più avanzati dell’automazione, azionanti oggi le idrovore.