Torino, 29 marzo 2012 WALTER CESANA. La professione docente RUOLO PUBBLICO RUOLO insieme delle norme e delle aspettative che convergono su una persona.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Lucia de Anna, Ordinario di Pedagogia Speciale – IUSM Roma
Advertisements

Dalle indicazioni per il curricolo(2007) Tuttora in vigore PROGETTO ELLE1.
LEZIONI DOTT.SSA BARBARA ARGO
CARDUCCI ALTRE SINGOLE OSSERVAZIONI GENERALI ALTRE OSSERVAZIONI SONO DIPONIBILI RELATIVAMENTE AD OGNI SINGOLA CLASSE.
Giugno Dal pensiero lineare al pensiero complesso: educare “alla” e “attraverso” la complessità Giugno
QUALITÀ VISIBILI ED INVISIBILI:
CURRICOLO D’ISTITUTO IPOTESI DI LAVORO ZELO BUON PERSICO.
didattica orientativa
"3 Ellissi: Elementari" N. Secchi - S. Carlo Accesso allinformazione Costruttivismo in rete Comunicazione In rete Cooperazione In rete Le dimensioni.
Cosa mi ha lasciato questo corso……..
AIMC La complessità della valutazione Bruno Losito Università Roma Tre AIMC, Convegno nazionale Firma dAutore Roma, 29 Novembre 2008.
Le nuove indicazioni per lIrc nella scuola secondaria di II grado Frosinone, 7 ottobre 2010.
COMPETENZE: CERTIFICAZIONE e...
La Scuola come contesto : Prospettive psicologico – culturali
PSICOLOGIA DELL’EDUCAZIONE Felice Carugati e Patrizia Selleri
NUCLEO TEMATICO PROPOSTO NELLE RIUNIONI PRELIMINARI DELLA rete FIORENTINA
Formazione sul campo: presentazione esperienze Pescara, 10 settembre 2012.
Alunni e insegnanti in classe: la comunicazione Luisa Molinari Università di Parma.
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL
Piani di studio personalizzati Percorsi didattici annuali
Gli Apprendimenti come si realizzano e cosa producono.
Università della Calabria Corso di laurea: Scienze della Formazione Primaria anno accademico Dr. Mario Malizia TEORIA E METODI DI PROGETTAZIONE.
1 DELIVERY UNIT REGIONALI SEMINARIO INTERREGIONALE Bari, maggio 2011 Quale formazione per gli insegnanti per promuovere una didattica per competenze.
Caratteri di una formazione diretta allo sviluppo di competenze Michele Pellerey 1Montesilvano 19 marzo 2010.
AggiornamentoSaturday, January 25, 2014 Pag. 1 Come insegniamo? (parte prima) 4 INSEGNARE E UNA STRATEGIA 4 LAPPRENDIMENTO E IL PRODOTTO 4 Pedagogia per.
Il Cooperative Learning Metodo jigsaw
Area sostegno ai processi innovativi
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO (strumento di lavoro)
Dalla struttura della materia alle sue trasformazioni … al corpo
una bella avventura culturale
CSA DI BRESCIA La qualità dellintegrazione scolastica e lAccordo di Programma Giancarlo Onger,Milano, Expo,1 marzo 2005 Premessa filosofica Nulla di scontato.
CONCETTO DI COMPETENZA Grosseto 09/10/07 A. Capone.
Fuori dal Guscio Le architravi culturali e pedagogiche.
…Ebbi un solo periodo di scuola ufficiale…ma quellunico anno, linverno del mio nono compleanno, mi diede unidea chiara di ciò che era la scuola…il primo.
Insegnare competenze La dimensione didattica e metodologica Carlo Felice.
Orientamento tirocinio III anno Studentessa: VALENTE VALERIA A.A. 2007/2008.
Seminario Provinciale
Alcuni aspetti dell’educazione e formazione dell’adulto
( qualche riflessione )
Progetto SKILL LAB Centro Giovanile Meltin Pop di Aron a
l’evoluzione spirituale dell’adulto”
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “VITTORINO DA FELTRE” TORINO
UNICAL Progettazione dei percorsi personalizzati di apprendimento
Lapprendimento personalizzato offre una via duscita alla questione dello svantaggio e pone ogni allievo nella condizione di realizzare tutto il suo potenziale.
IL CURRICOLO: MOTIVAZIONE E ORIENTAMENTO I motivi di una scelta Lorientamento è un processo unitario che si inserisce nel contesto educativo come una modalità
Declinazione obiettivi
IL PROGETTO DESECO SAPERE CONTESTO INTEGRAZIONE COMPETENZA
DESCRIZIONE ESSENZIALE dei percorsi progressi educativi seguiti raggiunti.
Il curricolo Le Unità di apprendimento
LA PROFESSIONALITA’ DOCENTE
indicazioni per il curricolo
ROVIGO 29 – 30 settembre 2014 Elaborazione di Simulazioni di Seconde Prove relative agli Esami di Stato a conclusione del primo quinquennio.
1 RETE SCUOLA MEDIA “D’AZEGLIO” AP ISC ACQUASANTA ISC CASTEL DI LAMA CAPOLUOGO ISC ROCCAFLUVIONE I CARE SCUOLA CAPOFILA DIREZIONE DIDATTICA “BORGO SOLESTA’”
Piano Regionale di formazione Anno scolastico 2014/2015 Torino, 27 gennaio 2015 A cura di Donatella Gertosio Incontro con i tutor /facilitatori.
Il curricolo ?... Spunti di riflessione.
Competenza degli alunni in matematica
GESTIONE CLASSE DISPERSIONE SCOLASTICA INCLUSIONE SOCIALE
Il ruolo della Comunità:
07/05/14 A cura di F.M.Pellegrini 2015 PROGRAMMAREPER FARE LEZIONE.
La didattica ermeneutica esistenziale.
LA BUSSOLA ORIZZONTE DI SENSO QUALE PERSONA QUALE ALUNNO/BAMBINO QUALE INSEGNANTE QUALE SCUOLA QUALE METODOLOGIA QUALE SAPERE QUALE APPRENDIMENTO.
Gli approcci di ricerca sull’apprendimento degli adulti
LA PROFESSIONALITA’ DOCENTE Che cosa dovrebbero saper fare i docenti.
MASTER DSA LUMSA 6 settembre 2012
GROTTAMMARE 03/03/2016 Seminario finale di restituzione  PROGETTO IN VERTICALE SULLE COMPETENZE DI CITTADINANZA  Classi sperimentali in verticale : 
Paola Gentile-Flora Olivieri A.R.I.A.C.- Associazione Ricerca Italiana Apprendimento Cooperativo 7° SEMINARIO ANNUALE Con il Patrocinio Università degli.
Trento 16 gennaio Competenza conoscenzeabilitàatteggiamenti.
La scuola che fa crescere Grottamare 03 marzo 2016 Seminario finale di restituzione Insegnanti: DE CAROLIS LILIANA – MICALONI ANTONELLA.
“Metodologie operative e spunti di riflessione” C entro T erritoriale per l’ I nclusione Verdellino Formazione docenti marzo 2016.
Poseidon 2013 Educazione Linguistica e Letteraria in un’ottica Plurilingue ITAS Santa Caterina Salerno DOCUMENTO RESTITUZIONE TUTOR : Letizia Nardacci.
Transcript della presentazione:

Torino, 29 marzo 2012 WALTER CESANA

La professione docente RUOLO PUBBLICO RUOLO insieme delle norme e delle aspettative che convergono su una persona in quanto occupa una certa posizione sociale in un contesto più o meno strutturato è soggetto agli sguardi di tutti PUBBLICO suscita aspettative non delimitabili CW/01

VOLER ESSERE DOVER ESSERE (le aspirazioni (le aspettative soggettive) degli altri) Area della congruenza POTER ESSERE (i vincoli soggettivi) CW/02

Come possiamo costruire larea della congruenza? La costruzione equilibrata dellarea della congruenza si realizza attraverso lETICA PROFESSIONALE e la PEDAGOGIA DEL SENSO CW/03

DallETICA verso la professione, verso gli alunni, verso i colleghi, verso listituzione, verso il contesto esterno….alla PEDAGOGIA DEL SENSO … Occorre abituarsi alla metariflessione sul SENSO DI QUEL CHE SI FA A SCUOLA Ogni volta che iniziamo un discorso, unattività, un lavoro con gli alunni sorgono spesso, in modo esplicito o implicito, i loro interrogativi: >… di che cosa si tratta? >… cosa vuol dire? >… cosa significa? >… a cosa serve? >… quanto vale quello che stiamo facendo, quello di cui stiamo parlando? >… ecc. COME POSSIAMO RISPONDERE? CW/04

… possiamo rispondere con la PEDAGOGIA DEL SENSO Cosa vuol dire dare senso ? dare senso significa SAPERE COSA SI FA o SI VUOL FARE e PERCHE e scoprire che si può dare senso in molti modi CW/05

Cosa contribuisce a costruire il dare senso? la significatività dellapprendimento la significatività dei contenuti proposti e le attività attraverso le quali vengono sviluppati lefficacia del sapere lorientamento personale lattinenza delle proposte la concezione dellerrore la fiducia in sé CW/06

… ogni attività, ogni contenuto rappresenta per gli alunni un ORIZZONTE DI ATTESE, ed è nel gioco delle conferme e delle smentite che noi produciamo il significato delloggetto, del fatto, del testo ecc. ALIMENTARE QUESTI GIOCHI, QUESTE RELAZIONI CON GLI ALTRI E IL MONDO, DIVENTA UN MODO EFFICACE PER COSTRUIRE IL SENSO DI CIO CHE SI FA A SCUOLA CW/07

Cosa contribuisce a costruire il dare senso? LAPPRENDIMENTO E un processo dinamico vitale, fondato sulla interazione fra diversi fattori: u n CONTESTO di apprendimento (la vita, la famiglia, la scuola, un fatto..) u n OGGETTO dellapprendimento (competenze, abilità, esperienze, discipline…) l a DISPONIBILITA ad apprendere (interesse, attenzione, curiosità…) l e MODALITA dellapprendere (metodi, mezzi, strumenti, sussidi, laboratori, progetti…) CW/08

Cosa contribuisce a costruire il dare senso? Un contenuto è significativo quando è agganciato al patrimonio di conoscenze ed esperienze individuali, unattività è significativa quando è ben organizzata, ha un suo ordine e offre modalità di inter-azione coinvolgenti e personali CW/09

Cosa contribuisce a costruire il dare senso? Lefficacia del sapere, cioè la percezione, da parte dellalunno, di una sua utilità immediata o differita ho capito a cosa serve… ho scoperto come funziona… ora so che posso usarlo ancora per… ho trovato interessante questo lavoro perché… questo gioco mi è piaciuto perché… CW/10

Cosa contribuisce a costruire il dare senso? Lattinenza delle proposte didattiche con il passato, il presente ed il futuro dellalunno CW/11

Cosa contribuisce a costruire il dare senso? La concezione dellerrore: contrariamente al luogo comune, lerrore non smentisce il senso (non è un non-senso!), ma si incontra proprio sulla strada dei significati, è un compromesso provvisorio o non riuscito sulla via della ricerca di un significato possibile allalunno in quel frangente CW/12

Cosa contribuisce a costruire il dare senso? La fiducia in sé (percepirsi in grado di…) e nellintelleggibilità del mondo è il problema della verità e non più solo dellutilità della conoscenza! CW/13

E questo il senso più grande che dovrebbe trasparire in una scuola davvero inclusiva: non una verità come dato cui adeguare le rappresentazioni, bensì una verità come apertura sempre incompleta e provvisoria su una parte del mondo, ma una apertura sempre alla nostra portata, alla portata di TUTTI, nessuno escluso. Senza questa duplice fiducia, in sé e nel mondo, non vi è senso nelleducazione e non si realizza una scuola inclusiva! CW/14

Occorre ri-pensare la PERSONALIZZAZIONE dellinsegnamento: Come qualcosa che, mentre rivela sensibilità ai singoli alunni, contemporaneamente tiene insieme lesperienza scolastica e anziché dividere e separare, RELAZIONA i soggetti, le strategie, le pratiche (meglio: costruisce le BUONE PRATICHE) Come riconoscimento dellindividualità, delle sue caratteristiche, degli apporti che ciscuno può offrire in un contesto comune: tanto migliore sarà la qualità del contesto, della relazione, dellambiente scolastico, tanto meglio potranno svolgersi, esprimersi e farsi riconoscere le individualità Non tanto, quindi, PERSONALIZZAZIONE come costruzione di percorsi individuali attraverso lapplicazione di dispositivi metodologici e didattici, ma piuttosto come attenzione al contesto e alla relazione in cui la persona prende voce CW/15

Per questo, oggi più che mai, per realizzare una scuola davvero inclusiva cè bisogno di alta professionalità ! CW/16

Occorre, quindi, continuare ad OSSERVARE, DOCUMENTARE, VALUTARE, ORIENTARE …in modo altamente professionale! ed interrogarsi: la DOCUMENTAZIONE è un luogo di riflessione? come si OSSERVANO e si documentano i PROCESSI DI SVILUPPO? come si organizza il LAVORO DI GRUPPO: chi decide, che cosa, in quali tempi, con quale monitoraggio? quali AZIONI EDUCATIVE si fanno nella scuola dellinfanzia, primaria e secondaria PER ORIENTARE? Come riconoscere le aspirazioni dellalunno? quali strategie adottiamo per VALUTARE ?, come mai la continuità tra ordini di scuola non funziona?, cosa sono le competenze individuali? Come riconosciamo lapprendimento? Come riconosciamo le trasformazioni nei percorsi di insegnamento/apprendimento?….. CW/17

Parlare di insegnante riflessivo e metariflessivo, però, non è ancora sufficiente: è necessario che ci siano le condizioni perché la riflessività non diventi fenomeno di autoreferenzialità. Il confronto con gli altri, la presenza di un testimone professionale, lamico critico, losservatore esterno, i rapporti consulenziali, gli strumenti tecnici di rilevazione dei fenomeni … possono costituire alcune delle modalità utili ad oggettivare il processo riflessivo in maniera che diventi una pratica culturalmente rilevante. ed infine PER DARE SENSO IN UNA SCUOLA INCLUSIVA DOBBIAMO IMPARARE A RIFLETTERE …. CW/18

Linsegnante metariflessivo tiene in gran conto la PEDAGOGIA IMPLICITA nella quotidianità scolastica: come accettazione responsabile di pratiche abitudinarie, scritta nella disposizione degli ambienti, arredi, nella sequenza delle attività; come routine con una forte ricaduta sullaspetto educativo, sullorganizzazione, sulla comunicazione e sulla costruzione di relazioni significative tra le persone e con il contesto; come atteggiamento implicito, perché non sono immediatamente evidenti le motivazioni a quellagire, che chiama il causa lessere profondo di ciascuno. CW/19

Riflessione conclusiva … abbiamo cercato di chiarire limportanza di riflettere: sul dare senso a tutto ciò che facciamo a scuola ogni giorno … sullopportunità di fermarsi un momento a ripensare ciò che troppo spesso si dà per scontato, acquisito, conosciuto e saputo… sulla nostra immagine professionale in continuo movimento… chiamata ad essere protagonista nella realizzazione di una scuola davvero inclusiva. CW/20 Walter Cesana