IL PIANO REGIONALE DI ORIENTAMENTO

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Transcript della presentazione:

IL PIANO REGIONALE DI ORIENTAMENTO Orientamento per il successo scolastico e formativo IL PIANO REGIONALE DI ORIENTAMENTO prima parte a.s. 2011-2012 1

Il Piano nazionale e i Piani regionali di orientamento Formazione iniziale e in servizio dei docenti in ottica integrata Progetti centrati sulla persona e sul suo ruolo attivo nel processo di orientamento Coinvolgimento attivo della rete (territorio, famiglie istituzioni) Didattica orientativa e laboratoriale

progetto del proprio futuro scolastico e professionale Finalità - accompagnare i ragazzi nella realizzazione del progetto del proprio futuro scolastico e professionale - favorire lo sviluppo/potenziamento dell’auto- nomia decisionale e della responsabilità perso- nale - mirare al successo formativo e contrastare l’abbandono scolastico

Presupposti metodologici del Piano regionale approccio attivo all’orientamento co-progettazione delle esperienze visione sistemica delle diverse azioni sul territorio coinvolgimento delle famiglie valorizzazione orientativa di esperienze diverse valutazione dell’efficacia delle azioni realizzate

RETE CONDIVISIONE Il modello di intervento Enti Locali (PROVINCIA/ COMUNI) Scuole del territorio CO-PROGETTAZIONE RETE REGIONE CONDIVISIONE PERSONA UNIVERSITA’ Imprese e mondo del lavoro Enti di Formazione professionale Famiglia

Fasi progettuali secondo il Piano regionale 1. condivisione dell’idea progettuale 2. formazione 3. costruzione del percorso 4. realizzazione del percorso 5. verifica IL PERCORSO

1 Fase - Condivisione Il Collegio Docenti e il Consiglio di Istituto deliberano il progetto di Orientamento (anche con nomina del referente di istituto) I Consigli di Classe aderiscono alle azioni previste nei diversi anni dal progetto

Partecipazione alla fase di formazione regionale 2 Fase - Formazione Partecipazione alla fase di formazione regionale ● dei docenti tutor ● dei referenti ● degli eventuali operatori/orientatori per potenziare le competenze di co-progettazione ed elaborare progetti “aderenti” al contesto

3 Fase - Costruzione del percorso costituzione di reti di scuole e soggetti territoriali per la progettazione congiunta individuazione delle fasi di lavoro definizione della scansione temporale ricerca e predisposizione di materiali comuni da utilizzare con gli studenti

VISIONE DELL’ORIENTAMENTO Orientamento per il successo scolastico e formativo VISIONE DELL’ORIENTAMENTO Nota per i formatori: ciascuno può scegliere tra queste slides (linee guida) quali usare e su quali focalizzarsi

Visione dell’orientamento dal punto di vista del soggetto è un processo di crescita ed emancipazione volto alla costruzione e realizzazione di un progetto di vita personale e professionale (auto-orientamento)

dal punto di vista di chi lo accompagna è aiuto, sostegno, accompagnamento al processo di orientamento affinché il soggetto sappia fronteggiare gli aspetti connessi ai compiti di sviluppo propri delle situazioni di transizione nell’esperienza formativa e lavorativa

evidenze pedagogiche per il progetto di orientamento centralità del soggetto protagonista del processo soggetto/oggetto di conoscenza (conoscenza di sé) attenzione alle dimensioni informativa e formativa area del sé competenze area realtà esterna orientative di base riflessività/autoriflessività APPROCCIO COSTRUTTIVISTA

centralità del soggetto prerogativa della scuola è l’educazione alla scelta, in primo luogo favorendo lo sviluppo (l’apprendimento) delle competenze orientative di base

competenze orientative di base e competenze chiave per la cittadinanza attiva imparare a imparare progettare comunicare collaborare e partecipare agire in modo autonomo e responsabile risolvere problemi individuare collegamenti e relazioni acquisire e interpretare l’informazione

competenze orientative di base e competenze chiave nel Regolamento dell’obbligo Imparare a imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo e utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni, riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità

caratteristiche del soggetto RAGAZZO-RAGAZZA adolescenza: momento di sviluppo fisico, emotivo e cognitivo intenso e rapido, a volte conflittuale maturazione psichica: apertura alla funzione riflessiva e autoriflessiva bisogno di autoaffermazione personale e sociale “attrezzare” per: comprendere i contesti “conoscersi” nei contesti agire usando strategie adeguate gestire frustrazioni

approccio laboratoriale approccio narrativo/auto-biografico strategie didattiche approccio laboratoriale approccio narrativo/auto-biografico approccio riflessivo approccio progettuale (didattica per progetti) approccio metacognitivo

LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO Orientamento per il successo scolastico e formativo LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO Nota per i formatori: nell’incontro si può fare un breve cenno ai capisaldi normativi e si distribuiscono le fotocopie delle slides (La normativa di riferimento)

riferimenti normativi del nostro paese per la scuola anni ’90 Direttiva n. 487 (6 agosto 1997) sull’orientamento degli studenti e delle studentesse Documento della Commissione interministe- riale Murst – Mpi, «L’orientamento nelle scuole e nelle università « (29 aprile 1997) DPR n. 275 «Regolamento dell’Autonomia delle Istituzioni scolastiche» (8 marzo 1999) Legge n. 9 (20 gennaio 1999) «Disposizioni urgenti per l'elevamento dell'obbligo di istruzione» anni 2000 Legge n. 53 (28 marzo 2003) «Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull'istruzione …» Legge n. 1 (11 gennaio 2007) «Disposizioni in materia di esami di Stato conclusivi dei corsi di studio …» Decreto (22 agosto 2007) «Regolamento sull’obbligo di istruzione» - DM «Indicazioni per il curricolo» (31 luglio 2007) D.lgs. n. 21 e 22 del 14 gennaio 2008 CM n. 43 (15 aprile 2009) «Linee guida per l’orientamento»

l’orientamento le idee portanti l’insieme delle attività per formare e potenziare capacità per essere protagonisti di un personale progetto di vita e sviluppare capacità e competenze coerenti con le attitudini e le scelte personali il diritto dello studente al proprio successo scolastico e formativo un’attività istituzionale delle scuole di ogni ordine e grado e parte integrante dei curricoli di studio

a questo fine educativa ● valorizzare la didattica orientativa e la continuità educativa ● potenziare il raccordo tra la scuola e altri soggetti del contesto territoriale (università, imprese, …) ● assicurare un coordinamento tra i soggetti e tra le diverse attività

Direttiva n. 487/1997 orientamento - attività istituzionale delle scuole di ogni ordine e grado parte integrante dei curricoli di studio e, più in generale, del processo educativo e formativo sin dalla scuola dell'infanzia un insieme di attività per formare e potenziare le capacità delle studentesse e degli studenti di conoscere se stessi, l'ambiente in cui vivono, i mutamenti culturali e socio-economici, le offerte formative, affinché possano essere protagonisti di un personale progetto di vita, e partecipare allo studio e alla vita familiare e sociale in modo attivo, paritario e responsabile uno dei pilastri nella lotta all’insuccesso e all’abbandono scolastico

Documento della Commissione interministeriale Murst - Mpi «L’orientamento nelle scuole e nelle università» del 29.04.1997 orientamento processo continuo, mirato a sviluppare capacità di autorientamento - superamento di una mera trasmissione di informazioni - importanza della didattica orientativa e di azioni collaterali - indispensabilità della continuità nei processi educativi integrazione tra soggetti diversi competenti nel campo dell’orientamento - attivazione di figure o funzioni di sistema

Legge n. 9 del 20 gennaio 1999 Comma 3 Nell'ultimo anno dell'obbligo di istruzione di cui al comma 1, in coerenza con i princìpi di autonomia … (legge 15 marzo 1997, n. 59, e successive modificazioni), le istituzioni scolastiche prevedono sia iniziative formative sui principali temi della cultura, della società e della scienza contemporanee, volte a favorire l'esercizio del senso critico dell'alunno, sia iniziative di orientamento al fine di: combattere la dispersione di garantire il diritto all'istruzione e alla formazione consentire agli alunni le scelte più confacenti alla propria personalità e al proprio progetto di vita agevolare, ove necessario, il passaggio dell'alunno dall'uno all'altro degli specifici indirizzi della scuola secondaria superiore (passerelle).

Legge n. 9 del 20 gennaio 1999 Comma 8 In attesa dell'emanazione dei regolamenti … le istituzioni scolastiche sono autorizzate a sperimentare l'autonomia didattica e organizzativa, anche ai fini del potenziamento delle azioni di orientamento sia in vista del proseguimento degli studi, sia dell'inserimento nel mondo del lavoro, con le modalità previste dal decreto del Ministro della Pubblica Istruzione n. 251 del 29 maggio 1998, che potranno all'uopo essere modificate e integrate (percorsi integrati con la formazione professionale).

DPR n. 275 dell’8.03.1999 – «Regolamento dell’autonomia» Art. 1 - Natura e scopi dell'autonomia delle istituzioni scolastiche L'autonomia delle istituzioni scolastiche è garanzia di libertà di insegnamento e di pluralismo culturale e si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo, coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione e con l'esigenza di migliorare l'efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento.

Le istituzioni scolastiche, nel rispetto della libertà di insegnamento, della libertà di scelta educativa delle famiglie e delle finalità generali del sistema, a norma dell'articolo 8 concretizzano gli obiettivi nazionali in percorsi formativi funzionali alla realizzazione del diritto ad apprendere e alla crescita educativa di tutti gli alunni, riconoscono e valorizzano le diversità, promuovono le potenzialità di ciascuno adottando tutte le iniziative utili al raggiungimento del successo formativo. Nell'esercizio dell'autonomia didattica le istituzioni scolastiche assicurano comunque la realizzazione di iniziative di recupero e sostegno, di continuità e di orientamento scolastico e professionale, coordinandosi con le iniziative eventualmente assunte dagli Enti locali in materia di interventi integrati a norma dell'articolo 139, comma 2, lett. b) del d.lgs. del 31.03.1998, n. 112.

Legge n. 53 del 28.03.2003 … è promosso l'apprendimento in tutto l'arco della vita e sono assicurate a tutti pari opportunità di raggiungere elevati livelli culturali e di sviluppare le capacità e le competenze, attraverso conoscenze e abilità, generali e specifiche, coerenti con le attitudini e le scelte personali, adeguate all'inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, anche con riguardo alle dimensioni locali, nazionale ed europea; L’orientamento è il diritto dello studente al proprio successo scolastico e formativo, capacità di assumere decisioni rispetto alla propria vita e al proprio futuro “l’organizzazione delle attività educative e didattiche rientra nell’autonomia e della responsabilità degli istituti, in costante rapporto con le famiglie e con le istituzioni sociali, culturali e produttive del territorio, ... anche attraverso la personalizzazione dei piani di studio …

Legge n. 1 dell’11.01.2007 «Delega in materia di percorsi di orientamento, di accesso all'istruzione post-secondaria e di valorizzazione di risultati di eccellenza» Il Governo è delegato ad adottare, … uno o più decreti legislativi finalizzati a:  a) realizzare appositi percorsi di orientamento finalizzati alla scelta, da parte degli studenti, di corsi di laurea universitari e dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica, di percorsi della formazione tecnica superiore, nonché di percorsi finalizzati alle professioni e al lavoro; b) potenziare il raccordo tra la scuola, le istituzioni dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica e le università ai fini di una migliore e specifica formazione degli studenti rispetto al corso di laurea o al corso di diploma accademico prescelto;     c) valorizzare la qualità dei risultati scolastici degli studenti ai fini dell'ammissione ai corsi di laurea universitari …;  d) incentivare l'eccellenza degli studenti.

CM n. 43 del 15.04.2009 «Le linee guida per l’orientamento» l’orientamento un processo che accompagna la persona lungo tutto l’arco della vita e in particolare nei momenti di transizione necessità di un approccio che mette al centro di tale processo la persona con le sue specificità (età, genere, appartenenze sociali e culturali, valori e aspirazioni personali, ecc.) e con un diretto collegamento con i suoi contesti di vita esigenza di realizzare azioni a sostegno di questo processo che rispondano ai bisogni orientativi del singolo e dei diversi gruppi sociali che connotano le fasi del ciclo evolutivo dall’infanzia alla vita adulta

Definizione di orientamento formativo La novità consiste nel passaggio da una prassi di orientamento di tipo informativo e limitato ai momenti di transizione ad un approccio olistico e formativo Definizione di orientamento formativo E’ un processo di crescita e maturazione globale della persona Investe il processo globale di crescita e si estende lungo tutto il corso della vita. È trasversale a tutto il percorso di istruzione e formazione e a tutte le discipline, presente sin dalla scuola dell’infanzia. Si realizza a livello territoriale attraverso il raccordo e il coordinamento tra soggetti e istituzioni.

dalla normativa europea Memorandum per l’istruzione e formazione permanente (2000) Risoluzione U.E. del 18 maggio 2004 «Orientamento lungo tutto l’arco della vita» Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio relativa alle competenze chiave del 18.12.2006 Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione europea 23 aprile 2008 sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (European Qualifications Framework – EQF) Risoluzione "Integrare maggiormente l'orientamento nelle strategie di apprendimento permanente“ novembre 2008 Relazione congiunta su “Istruzione e formazione 2010”

Memorandum per l’istruzione e formazione permanente (2000) Messaggio chiave n. 5 "Ripensare l’orientamento" Obiettivo: garantire a tutti un facile accesso a informazioni e a un orientamento di qualità sulle opportunità d’istruzione e formazione in tutta l’Europa e durante tutta la vita.

Risoluzione UE del 18.05.2004 «Orientamento lungo tutto l’arco della vita» L’orientamento può e deve contribuire a mettere in grado i cittadini di ogni età, in qualsiasi momento della loro vita di: identificare le proprie capacità, le proprie competenze e i propri interessi prendere decisioni in materia di istruzione, formazione e occupazione gestire i propri percorsi personali di vita nelle attività di formazione, nel mondo professionale e in qualsiasi altro ambiente in cui si acquisiscono e/o si sfruttano tali capacità e competenze

Attenzione di tutti i paesi: - all’orientamento a livello nazionale, regionale e locale per progredire verso la società della conoscenza ai servizi che devono essere predisposti per i cittadini lungo tutto l’arco della vita, con un’azione mirata ai soggetti a rischio - a superare la frammentazione tra le varie forme di istruzione e formazione - al coordinamento tra i soggetti e tutte le diverse attività

Raccomandazione sulle competenze chiave (2006) Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione. Gli Stati membri devono sviluppare l’offerta di competenze chiave per tutti nell’ambito delle loro strategie di apprendimento permanente per assicurare che: L’istruzione e la formazione iniziale offrano a tutti i giovani gli strumenti per sviluppare le competenze chiave ad un livello tale che li prepari per la vita adulta e costituisca la base per ulteriori occasioni di apprendimento …. Gli adulti siano in grado di sviluppare e aggiornare le loro competenze chiave in tutto l’arco della vita …

le competenze chiave comunicazione nella madrelingua comunicazione nelle lingue straniere competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia 4. competenza digitale 5. imparare a imparare 6. competenze sociali e civiche 7. spirito di iniziativa e imprenditorialità 8. consapevolezza ed espressione culturale

Il quadro europeo delle qualifiche (EFQ) Sistema strutturato in 8 livelli per rendere confrontabili le qualifiche (percorsi formativi) dei cittadini dei diversi paesi dell’UE. Obiettivi del EFQ: facilitarne il riconoscimento reciproco e la leggibilità dei percorsi di istruzione e formazione nella UE favorire la mobilità degli individui rendere più agevole l’accesso ai sistemi di istruzione e formazione di tutta Europa, in una prospettiva di apprendimento lungo tutto l’arco della vita.

Le definizioni dell’EFQ Esiti di apprendimento: dichiarazione di ciò che un soggetto in apprendimento sa, comprende ed è in grado di fare alla fine di un processo di apprendimento; definiti in termini di conoscenze, abilità e competenze. Conoscenze: il risultato della assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento; costituiscono il corpo di fatti, principi, teorie e pratiche relativo ad un ambito di studio o di lavoro; definite come teoriche e/o pratiche. Abilità: la capacità di applicare conoscenze e di utilizzare il know-how (saper fare) per svolgere compiti e risolvere problemi; descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano la destrezza manuale e l’utilizzo di metodi, materiali, attrezzature e strumenti). Competenza: la capacità dimostrata di utilizzare le conoscenze, le abilità e le attitudini personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; descritte in termini di responsabilità e autonomia.

Stabilisce 4 Linee guida Risoluzione del novembre 2008 «Integrare maggiormente l'orientamento nelle strategie di apprendimento permanente» Stabilisce 4 Linee guida Favorire l’acquisizione della capacità di orientamento nell’arco della vita Facilitare l’accesso di tutti i cittadini ai servizi di orientamento Rafforzare la garanzia di qualità dei servizi di orientamento Incoraggiare il coordinamento e la cooperazione dei vari soggetti a livello nazionale, regionale, locale

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