prospettive e linee di policy Implicazioni, prospettive e linee di policy Alessandro Banterle Dipartimento di Economia e Politica Agraria, Agro-alimentare e Ambientale Università degli Studi di Milano alessandro.banterle@unimi.it
Un’indagine diretta analisi mediante questionario telefonico realizzato ad hoc campione formato da circa 1000 consumatori lombardi statisticamente significativo il questionario è stato progettato, compilato e messo a punto dal gruppo di ricerca di IReR dell’indagine campionaria è stata incaricata la società di ricerche di mercato SWG i dati sono stati codificati dalla società di ricerca del mercato, che ha consegnato i risultati dell’indagine all’IReR sottoforma di System File SPSS
Il questionario Esaminare il livello di attenzione verso la sicurezza alimentare (il grado di interesse dichiarato nei confronti della salubrità degli alimenti e il peso di determinati fattori nei comportamenti d’acquisto relativi ai generi alimentari). Prima sezione Valutare i comportamenti dei consumatori al fine di garantirsi un più elevato livello di sicurezza in ambito alimentare ( “buone pratiche”, la scelta di determinati segnali come indicatori di sicurezza, la ricerca di informazioni relative alla salubrità dei cibi). Seconda sezione
Valutare il livello di conoscenza dei consumatori in campo alimentare, ed in particolare nutrizionale (un set di domande mirato a distribuire il campione lungo una scala progressiva riguardante la preparazione sui temi connessi all’alimentazione). Terza sezione Sondare quelle che sono le opinioni generali dei consumatori in merito al livello complessivo di sicurezza delle produzioni alimentari ed alle garanzie fornite dai diversi attori del sistema agro-alimentare per la salubrità dei prodotti. Quarta sezione Quinta sezione Analizzare il comportamento del consumatore relativamente alle caratteristiche nutrizionali degli alimenti
Caratteristiche del campione Distribuzione del campione per genere Distribuz. del campione per fasce d’età La distribuzione per quanto riguarda la distinzione di genere, non presenta scostamenti significativi rispetto alle medie regionali: la quota relativa alle donne presenta infatti una lieve prevalenza rispetto a quella degli uomini Rispetto ai dati regionali complessivi è da segnalare come risultino sottorappresentate le classi più giovani (18-24 anni e soprattutto 25-34 anni) e sovrastimate quelle più anziane (più di 64 anni, 45-54 anni e soprattutto 55-64 anni); buona invece la rispondenza della classe intermedia (35-44 anni)
Distribuz. del campione per titolo di studio Distribuz. del campione per condiz. economica La maggior parte degli intervistati ha conseguito un titolo di licenza media superiore (39%) o inferiore (34%); minoritarie invece le quote degli intervistati in possesso di una licenza elementare (16%) o di una laurea (11%). Si è domandato agli intervistati se il loro reddito familiare netto mensile sia sufficiente a coprire le spese. Per circa un terzo del campione il reddito si dimostra ampiamente sufficiente, mentre è meno di un quinto la quota degli intervistati che dichiarano di dover rinunciare ad alcuni acquisti per arrivare a fine mese; quasi la metà del campione afferma però di dover fare attenzione alle proprie spese al fine di rientrare nel proprio budget mensile.
Body Mass Index BMI
Attenzione per la sicurezza alimentare Risultati dell’indagine:il livello di attenzione verso la sicurezza alimentare Analizzando sette differenti attributi dei prodotti alimentari (sapore, marca, prezzo, proprietà nutrizionali, tracciabilità, certificazioni di qualità, luogo d’origine), si osserva che i fattori che riscuotono maggiore successo sono, con una distribuzione pressappoco identica, le “proprietà nutrizionali” ed il “sapore”. Circa il 65% del campione si è dichiarato totalmente d’accordo a riconoscere l’importanza di tali elementi, e circa l’85% totalmente o molto d’accordo. Nell’acquisto del cibo i cittadini lombardi attribuiscono dunque la massima importanza al fatto che gli alimenti siano “buoni” e “sani”. Attenzione per la sicurezza alimentare
Fattori che influiscono sull’acquisto di un prodotto Analizzando sette differenti attributi dei prodotti alimentari (sapore, marca, prezzo, proprietà nutrizionali, tracciabilità, certificazioni di qualità, luogo d’origine), si osserva che i fattori che riscuotono maggiore successo sono, con una distribuzione pressappoco identica, le “proprietà nutrizionali” ed il “sapore”. Circa il 65% del campione si è dichiarato totalmente d’accordo a riconoscere l’importanza di tali elementi, e circa l’85% totalmente o molto d’accordo. Nell’acquisto del cibo i cittadini lombardi attribuiscono dunque la massima importanza al fatto che gli alimenti siano “buoni” e “sani”. Fattori che influiscono sull’acquisto di un prodotto
Cosa viene controllato prima dell’acquisto di un prodotto Risultati dell’indagine:i comportamenti dei consumatori verso la sicurezza alimentare La quasi totalità della popolazione regionale (attorno al 95%) si premura di leggere la data di scadenza dei generi alimentari confezionati e si assicura delle buone condizioni degli alimenti freschi. Decisamente inferiori (attorno alla metà del campione) le percentuali di coloro che leggono la lista degli ingredienti e le informazioni a carattere nutrizionale; tale differenza è spiegabile considerando sia il fatto che questi comportamenti hanno un’ incidenza meno diretta nel garantire la salubrità dei prodotti acquistati, sia il fatto che si tratta di prassi che possono essere una tantum, soprattutto nel caso di confezioni industriali. Cosa viene controllato prima dell’acquisto di un prodotto
Segnali di sicurezza di un prodotto alimentare
Risultati dell’indagine:Knowledge alimentare La prima domanda, riguardava il contenuto vitaminico della verdura cruda e cotta: più del 93% del campione ha risposto esattamente. La seconda domanda chiedeva quale alimento contiene più colesterolo fra il burro e la margarina: la risposta corretta è risultata nota a quasi il 70% del campione. La terza domanda riguardava nuovamente il contenuto di colesterolo, relativamente ad un confronto fra il tuorlo e l’albume dell’uovo: più del 60% del campione ha dimostrato di sapere che il primo racchiude una maggiore quantità di colesterolo del secondo. La quarta domanda aveva infine come oggetto le caratteristiche nutrizionali dello zucchero di canna e di quello raffinato: solo il 33% del campione ha risposto correttamente. Knowledge alimentare
Risultati dell’indagine:la valutazione della sicurezza alimentare Solo il 16% si è dichiarato totalmente d’accordo con l’affermazione “il grado complessivo di sicurezza dei prodotti alimentari presenti sul mercato è buono”. La grande maggioranza si è definita molto o abbastanza d’accordo, e quasi la metà del campione ha dato un giudizio più che positivo. Affermazione analoga, riferita al grado di sicurezza della carna bovina fresca. Probabilmente a causa delle misure adottate in occasione degli allarmi degli ultimi anni, la fiducia dei cittadini lombardi nei confronti del livello igienico della carne bovina fresca è leggermente superiore a quella complessiva: uno su quattro si è detto infatti totalmente d’accordo con l’affermazione “il grado complessivo di sicurezza della carne bovina fresca presente sul mercato è buono”; oltre il 65% si è dichiarato molto o abbastanza d’accordo, circa il 6% poco d’accordo e soltanto il 2% per nulla d’accordo. Soddisfazione rispetto ai livelli di sicurezza del mercato di prodotti alimentari e carne bovina fresca
I “garanti” della sicurezza alimentare
Chi garantisce maggior sicurezza
Chi garantisce maggior sicurezza
Risultati dell’indagine: la valutazione degli aspetti nutrizionali Importanza delle proprietà nutrizionali come fattore d’acquisto Controllo dell’informazione nutrizionale prima dell’acquisto Solo il 16% si è dichiarato totalmente d’accordo con l’affermazione “il grado complessivo di sicurezza dei prodotti alimentari presenti sul mercato è buono”. La grande maggioranza si è definita molto o abbastanza d’accordo, e quasi la metà del campione ha dato un giudizio più che positivo. Affermazione analoga, riferita al grado di sicurezza della carna bovina fresca. Probabilmente a causa delle misure adottate in occasione degli allarmi degli ultimi anni, la fiducia dei cittadini lombardi nei confronti del livello igienico della carne bovina fresca è leggermente superiore a quella complessiva: uno su quattro si è detto infatti totalmente d’accordo con l’affermazione “il grado complessivo di sicurezza della carne bovina fresca presente sul mercato è buono”; oltre il 65% si è dichiarato molto o abbastanza d’accordo, circa il 6% poco d’accordo e soltanto il 2% per nulla d’accordo.
Per i valori nutrizionali quantificati (quantitativo calorico, contenuto in peso di grassi, proteine, carboidrati, eccetera), oltre l’85% del campione ritiene almeno abbastanza importante tale indicazione; stessa percentuale riscontrabile per il contenuto in vitamine e in grassi; l’unica differenza riscontrabile tra queste indicazioni è che solo per i valori nutrizionali quantificati più del 40% del campione li ritiene di totale importanza. Al contrario oltre il 40% del campione ritiene che non sia un elemento importante l’indicazione “light” riportata in etichetta. Nutritional claims: elementi importanti per l’acquisto di un prodotto alimentare
Tabella nutrizionale: importanza per l’acquisto di un prodotto alimentare
Considerazioni conclusive Si può evidenziare come solo nel periodo più recente sia stato formulato nell’Unione Europea un insieme organico di principi ed interventi rivolti alla tutela della sicurezza alimentare (a partire dalla pubblicazione del Libro bianco del 2000) Per il settore agricolo, invece, fin dai primi anni ’60 la Comunità ha sviluppato una importante politica agricola comunitaria rivolta al sostegno del settore che ha impegnato una quota rilevante del bilancio comunitario ed è stata sottoposta a ripetute riforme si delineano due differenti politiche comunitarie fra questi due filoni si rilevano diversi collegamenti l’approccio completo ed integrato: la sicurezza degli alimenti và garantita in tutte le fasi delle filiere agro-alimentari (rintracciabilità di filiera, mediante il regolamento 178/2002)
Molteplici organismi operano nei controlli sugli alimenti e si rileva un’articolata organizzazione di ripartizione delle competenze (livello nazionale, livello regionale-locale) Il nuovo approccio utilizzato dalla Comunità per garantire la sicurezza alimentare è basato su un coinvolgimento attivo delle imprese operanti nella produzione e distribuzione di alimenti, attraverso l’adozione di sistemi di autocontrollo preventivo Vanno ricordate una serie di attività di sostegno alle imprese e di promozione della qualità dei prodotti agro-alimentari, in cui la Regione Lombardia svolge un ruolo attivo (piano di sviluppo rurale 2007-2013, accordi di filiera, iniziative per l’educazione alimentare nelle scuole e la valorizzazione dei prodotti tipici )
Nel 2007 gli Stati Membri predisporre e rendere operativi i “Piani integrati di controllo pluriennali” piena attuazione al nuovo modello di vigilanza previsto a livello comunitario. Obiettivi: l’approfondimento e l’armonizzazione delle interpretazioni normative; l’implementazione delle nuove procedure di controllo (audit), la regolamentazione del sistema sanzionatorio e l’introduzione di indicatori di valutazione dell’attività di vigilanza; la responsabilizzazione degli operatori del comparto agro-alimentare; la semplificazione delle attività a basso rischio; l’integrazione nella gestione dei sistemi informativi.
Prospettive future di ricerca Dallo studio emerge l’esigenza di approfondimenti: dal lato dell’ OFFERTA: analizzare le scelte delle imprese lombarde nei riguardi degli strumenti volontari per valorizzare la sicurezza e la qualità dei prodotti agro-alimentari ed indagare come tali strumenti possano migliorare le relazioni di filiera, il posizionamento sul mercato e la valorizzazione del legame con il territorio in un contesto di crescente globalizzazione dei mercati. dal lato della DOMANDA: approfondire l’analisi della posizione dei consumatori in relazione alle caratteristiche nutrizionali dei prodotti alimentari, considerando i loro comportamenti nei confronti dell’etichettatura nutrizionale, il grado di diffusione dell’obesità in Lombardia o l’efficacia delle iniziative regionali di educazione alimentare.