Monica Cognari Novembre 2009

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
ACCANIMENTO TERAPEUTICO IN ONCOLOGIA: VERO O FALSO PROBLEMA?
Advertisements

Provvedimento Garante Privacy GRUPPO TELECOM ITALIA Provvedimento del emesso dal Garante Privacy Sicurezza dei dati di traffico telefonico.
PORTFOLIO Grumo Nevano C.D. "Pascoli" Profilo
Seminario di Alta Formazione su “Appropriatezza e variabilità nelle decisioni regionali e aziendali”. La gestione della variabilità a livello aziendale.
INVESTIMENTO NELLA RICERCA CLINICA IN DM Fattori determinanti le scelte di impresa e vantaggi/criticità per il SSN (Claudio Jommi, Università del Piemonte.
Ruolo del Dietista nella Nutrizione Artificiale
Èquipe operatori di strada: Obiettivo Nuove Droghe
INVALSI PISA Main Study Presentazione del piano dei seminari per gli insegnanti referenti A cura di Margherita Emiletti e Sabrina Greco.
Nuovi ruoli dell’ip SIMONA GREMO
Programmare con il quadro logico
Stefania Lencioni U.O.C. Cardiologia Ospedale Versilia
Dr.ssa Desirè Caselli Dr.ssa Flaviana Tondi
Il PUNTO di VALUTAZIONE FISIOTERAPICA
LA DEFINIZIONE DEL PROBLEMA
Il progetto di miglioramento e le prospettive future
COME STRUMENTO DI LAVORO
L'alternanza scuola - lavoro.
La formazione nel 2010: strumenti flessibili per bisogni diversi Massimo O. Trinito Gruppo Tecnico Nazionale PASSI.
DCO Roma, CONTROLLO PRESTAZIONI IMPIANTO PROGETTO Insourcing delle attività di Assistenza Tecnica allEsercizio Operativo.
LA GESTIONE AMBULATORIALE DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE GLOBALE
Ufficio Regionale Scolastico per la Puglia - Regione Puglia - Unione Regionale delle Camere di Commercio, Industria e Artigianato di Puglia, Federazione.
Presidio ospedaliero di Mondovì
Gruppo Fiordaliso La continuità assistenzialequale occasione per ripensare al ruolo e alle responsabilità dellinfermiere territoriale nel distretto di.
«organizzare le cure e curare l’organizzazione»
RESPONSABILE DEL PROGETTO: Lavagna Mara
PRENDERSI CURA DEL PROPRIO CATETERE VENOSO
MONICA COGNARI DH ONCOLOGIA AOSTA DICEMBRE 2009
Il Bilancio sociale Modulo 7 Elaborazione e presentazione dati Modulo 7 Elaborazione e presentazione dati SABRINA BIONDI – PerFormat srl via Giuntini 25.
La prevenzione degli incidenti domestici nei primi quattro anni di vita Baby Bum! La vita cambia, cambia la casa L’Aquila aprile 2007.
Motivi degli accessi al Pronto Soccorso CSeRMEG
ROTARY INTERNATIONAL DISTRETTO 2071
ISTITUTO COMPRENSIVO DI CHIUDUNO
Criteri didattico - metodologici per l'organizzazione
Un progetto di Educazione terapeutica Domiciliare
“Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre ma nell’avere nuovi occhi” ( M. Proust )
FORMATI PER EDUCARE A SCEGLIERE STILI DI VITA SANI
PRESENTAZIONE DELLE PROVE ATTITUDINALI PRATICHE, PER LAMMISSIONE AI CORSI PER L ABILITAZIONE ALLESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI MAESTRO DI SCI ALPINO.
LA TERAPIA FARMACOLOGICA E LE RESPONSABILITA' DEGLI INFERMIERI.
ASSEMBLEA STUDENTESCA FACOLTA DI ECONOMIA 12/03/2013 AULA COLLETTI.
Centro di Ginecologia Preventiva Clinica Ostetrica e Ginecologica
EDUCAZIONE TERAPEUTICA AI PAZIENTI ONCOLOGICI E AI LORO CARE-GIVERS
Il progetto regionale di ricerca MACONDO Primo Seminario di Studio
Strumenti operativi Si tratta di strumenti la cui finalità è quella di migliorare l’organizzazione dell’assistenza e, di conseguenza, favorire l’erogazione.
LA GESTIONE DI UN AMBULATORIO DI TERAPIA ANTALGICA
ROTARY CLUB VIAREGGIO VERSILIA DISTRETTO 2070 Formazione (25 Maggio 2004) IL SEGRETARIO DEL CLUB.
IL ruolo dell’I.B.D. Nurse Maria Grazia Giusti
SEMINARIO ISTRUZIONE SQUADRA DISTRETTUALE Repubblica di San Marino, 22 Febbraio 2014 BENVENUTI SEMINARIO ISTRUZIONE SEGRETARI ELETTI Reggio Emilia, 22.
Consulenza e Formazione Carmela Antinucci Antonio Celestino Annachiara Circolo.
Continuità delle cure: la comunicazione tra medici di famiglia, ospedalieri e specialisti Pisa, 12 maggio 2014 Norma Sartori - Pisa 2014.
ORDINE DEGLI PSICOLOGI Regione Piemonte Lo psicologo e l’Età evolutiva.
Convegno ACOS 26/10/2013 Aspetto relazionale nelle cure riabilitative Dot. Patrizia Di Fazio Policlinico A.Gemelli.
STRUTTURA DEL CORSO Conferimento Titolo LEZIONI FRONTALI STAGE PROJECT WORK W.E. / C.I. 466 ore 450 ore 174 ore Studio individuale + Studio assistito.
IL TIROCINIO DISFOR Dipartimento di Scienze della Formazione
Percorso Diagnostico-Terapeutico (PDT)
Incontro dei referenti e coordinatori Passi Roma, 17 settembre 2008 Aggiornamenti. Il modello di rapporto regionale. Dati di monitoraggio. G. Carrozzi,
IL TRATTAMENTO OBIETTIVI - PIANI - PROGETTI - SETTING
Proposta di intervento formativo Lorenzo di Mattia Pina Lenzo Melody D'Emidio.
Progetto innova-menti in rete Liceo scientifico Marie Curie Meda
Progettazione e gestione di gruppi nel servizio sociale Annamaria Campanini Università degli studi di Milano Bicocca.
Docente : dott.ssa Suor Filomena Nuzzo
Progetto Pilota di Tele-gestione
BILANCIO SOCIALE e PATTO per la SICUREZZA e la LEGALITA’ Gangi - 30 gennaio 2014 Il progetto: obiettivi e caratteristiche del percorso in collaborazione.
Campagna: “La salute è nelle tue mani” Igiene delle mani: Cure pulite sono cure più sicure.
Strumento per la presa in carico integrata: UVM
Docente diritti a scuola: BROCCA SILVIA COD. POR DS12LE156 TIPO:B MODULO 2 (CLASSI 1^B - 2^B - 3^B)
Unità di apprendimento
MONITORAGGIO ALTERNANZA SCUOLA – LAVORO «ANDIAMO A SCUOLA: ANALISI DEI CONTESTI EDUCATIVI» CLASSI TERZE SEZIONI B e C LICEO SCIENZE UMANE ISTITUTO OSPITANTE:
Titolo della roadmap di prodotto
PRESENTAZIONE DATI OTTOBRE 2017 OSSERVATORIO - FCP ASSORADIO
Transcript della presentazione:

Monica Cognari Novembre 2009 La mia vita con il PICC Educazione terapeutica al paziente portatore di PICC/Midline Monica Cognari Novembre 2009

Responsabile del progetto Funzione/ruolo Struttura Recapito telefonico COGNARI MONICA INFERMIERA DH ONCOLOGIA 0165/543608 – 393 9878318

Premessa Il paziente informato è il miglior controllore di sé stesso e delle azioni altrui. Affinchè il paziente possa gestire in modo ottimale il proprio presidio di accesso venoso centrale occorre che sia adeguatamente informato ed educato. Solo così lo si rende responsabile delle proprie azioni e di quelle degli operatori che lo assistono, con i quali collabora alla gestione del PICC/Midline.

Analisi del contesto Nella nostra realtà il posizionamento dei PICC/Midline è iniziato da qualche mese. Parallelamente all’esercizio della tecnica, esclusiva di una delle infermiere del team, non vi si è sviluppato un progetto di educazione del paziente alla gestione e conoscenza del presidio, ma le informazioni sono sempre state fornite oralmente senza la strutturazione di momenti/spazi dedicati. Attualmente i pazienti a cui viene posizionato il PICC/midline non ricevono un informazione sistematica, completa e strutturata tale da definirsi efficace per la gestione a domicilio del presidio. Non esiste nemmeno a tal fine un supporto scritto che possa aiutarli a ricordare quanto necessario.

Il questionario Risultati di un questionario somministrato ai pazienti già portatori di PICC/Midline per ottenere dati che possano confermare l’utilità/necessità del progetto

Destinatari del progetto educativo Pazienti candidati al posizionamento del PICC/Midline Familiari dei pazienti che desiderano essere informati in qualità care givers

Analisi dei bisogni educativi dei destinatari PRESUPPOSTO: il paziente/caregiver che non ha mai avuto esperienza di un presidio intravenoso centrale tipo PICC/Midline non è a conoscenza della gestione dello stesso. Il suo bisogno educativo sarà di conoscere le informazioni necessarie alla gestione e di saper fare le tecniche per convivere con il presidio a domicilio

Obiettivi dei destinatari Il paziente a cui verrà posizionato un PICC/Midline è in grado di: Descrivere le finalità e i vantaggi del dispositivo Descrivere i controlli post-impianto necessari Descrivere le modalità di gestione del presidio (frequenza lavaggi e medicazioni/sostituzione statlock e bioconnecteur) Descrivere le possibili complicanze (segni e sintomi di infezione…)

Obiettivi dei formatori I pazienti portatori di presidi intravenosi tipo PICC/Midline non presentino: Segni di infezione localizzata al punto di inserzione Segni di infezione sistemica Sfilatura accidentale del catetere venoso Ostruzioni del presidio dovute a reflusso ematico all’interno del lume Alterazione della qualità di vita dovuta alla presenza del dispositivo intravenoso

Obiettivo aziendale Diminuzione degli accessi nella struttura non congrui o dovuti a conoscenze errate, con conseguente dispersione di energie degli operatori Diminuzione dei costi del materiale per medicazioni (non infezioni=cambio medicazione solo a scadenza)

Risorse Umane: operatori della struttura di DH e del reparto, pazienti destinatari del progetto,care givers Logistiche: ambulatorio del DH, PC della struttura Temporali: 1 ora/sett circa, da dedicare alla sperimentazione del progetto, per circa un anno

Stakeholders Caposala del reparto come coordinatore del gruppo infermieristico Tutti gli infermieri del dh e gli infermieri del reparto referenti per i PICC/Midline Primario/medici dell’oncologia come parte informata sul progetto

CRONOPROGRAMMA ATTIVITA' nov-09 dic-09 gen-10 feb-10 mar-10 apr-10 mag-10 giu-10 lug-10 ago-10 set-10 ott-10 PRESENTAZIONE DEL PROGETTO AI COLLEGHI x RIUNIONE PERSONALE PER UNIFORMARE LE CONOSCENZE PREPARAZIONE QUESTIONARIO PER PORTATORI PICC SOMMINISTRAZIONE DEL QUESTIONARIO X ELABORAZIONE DEI DATI DEL QUESTIONARIO STESURA FOGLIO INFORMATIVO PER PAZIENTI PREPARAZIONE MATERIALE DIDATTICO PREPARAZIONE SCHEDE VALUTAZIONE DEGLI OBIETTIVI SPERIMENTAZIONE INTERVENTI SU ALMENO 15 PAZIENTI VALUTAZIONE PROCESSO

Stesura del piano operativo Articolazione e durata degli incontri: un incontro di circa 1 ora con lezione frontale e presentazione di slides, filmati e dimostrazioni pratiche sulle tecniche di gestione del presidio, verifiche durante gli accessi per terapie/manutenzione ordinaria Sede di svolgimento: ambulatorio di DH, sedie intorno al PC disposte in modo circolare Composizione del gruppo: da una a tre/quattro persone destinatarie del posizionamento nella prossima seduta Convocazione: telefonica/scritta con promemoria appuntamento

MONITORAGGIO (strumenti/metodi) Somministrazione ai pazienti di questionario con brevi domande su quanto appreso Griglia di osservazione per la registrazione di eventuali infezioni, sfilamenti accidentali, ostruzioni, varie Registrazione degli accessi incongrui

Vincoli e limiti LIMITI Risorsa TEMPO MOTIVAZIONE dei colleghi a partecipare al progetto VINCOLI Non prevedibile numero di pazienti candidati all’inserimento di PICC/Midline Disponibilità dei pazienti ad aderire al progetto

Piano valutazione Processo: verifica mensile con stesura di diario di bordo sul rispetto del cronoprogramma, fattibilità del progetto Impatto: cambiamenti nel modo di lavorare Risultato: verifica raggiungimento obiettivi dei formatori. Il progetto è utile? Migliora la qualità del mio operato?