MEMO Multicentro Educativo Modena Sergio Neri. Cosa è MEMO Come centro nasce nel 2004 dalla fusione di precedenti servizi comunali tutti rivolti prioritariamente.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
PROGETTO CURRICOLARE D’ISTITUTO EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’ DEMOCRATICA MONITORAGGIO FINALE Anno Scolastico
Advertisements

Bando regionale primo incontro con le scuole a.s. 2007/2008
Dentro l’italiano L2 Finora ho imparato tante parole basse , ma non so ancora le parole alte…….(Karim) Le parole cinesi hanno un solo vestito ; le parole.
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Asse dei linguaggi Comunicazione nella madrelingua
Il docente e le sue competenze nella scuola dell’autonomia
VERSO UN CURRICOLO PLURILINGUE: CLIL - Content and Language Integrated Learning a cura di Stefania Cinzia Scozzonava Piano Pluriennale Poseidon – febbraio.
PIANO DI FORMAZIONE POSEIDON GRUPPO DI LAVORO VERSO UN CURRICOLO PLURILINGUE 2.
VIA VIRGILIO BROCCHI, MILANO
RIFORMA DEGLI ORDINAMENTI
Il Servizio Civile Nazionale
Scuole primarie anno scolastico 2010/11 novembre 2010.
Progetto Didattica della Comunicazione Didattica Torino – Salone del Libro Maria Teresa Ingicco.
1 Progettare e operare nella scuola dellautonomia Attività di formazione del personale del sistema scolastico Tratto da LA SCUOLA per lo Sviluppo Programma.
AIPI Società Cooperativa Workshop: La gestione dei conflitti nei gruppi di alunni Aprile 2011 Iasi - Romania.
Gruppo 1 Valutazione della relazione insegnamento apprendimento
Rapporti con il territorio: genitori, associazioni, enti Rete delle scuole medie di Modena Per una scuola che sa accogliere Cittadini si diventa.
1 DELIVERY UNIT REGIONALI SEMINARIO INTERREGIONALE Bari, maggio 2011 Quale formazione per gli insegnanti per promuovere una didattica per competenze.
t a n t e t i n t e nasce nel 1994 come tavolo interistituzionale fra: Provveditorato di Verona LUniversità degli Studi di Verona Scienze dellEducazione.
III Workshop La valutazione degli interventi di mediazione
Progetto Sicurezza in cattedra
Laudato si Misignore per sor acqua La quale è molto utile et humile
Educazione alla Salute
1 Comunità di pratiche e sviluppo delle competenze professionali Patrizia Cinti FORUM P.A
CISI – Centro Interstrutture di Servizi Informatici e Telematici Progettazione e realizzazione di un sistema FaD dAteneo CISI – Centro Interstrutture di.
Processi innovativi 27 novembre 2003
Nel processo di orientamento sono implicate numerose variabili che si possono raggruppare in: –Individuali –Psico-sociali –Sociali Le stesse variabili.
CONFERENZA SERVIZIO DIRIGENTI SCOLASTICI INFANZIA E PRIMO CICLO ROMA 25 SETTEMBRE 2007.
Il modello formativo dei progetti PON docenti
LE LINEE GUIDA PER L’ACCOGLIENZA E L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI Ufficio per l’integrazione degli alunni stranieri.
/ Per la consulenza: appuntamento telefonico al
Referente corso: prof. Pizzini Tomas mail:
Linee guida per laccoglienza e lintegrazione degli alunni stranieri Manerbio Formazione al personale di segreteria
Manerbio, Formazione al personale di segreteria
MEMO Multicentro Educativo Modena “Sergio Neri”
Il progetto
un esempio di didattica
Le scuole e l’autonomia
Formazione Docenti Neoassunti a.s. 2007/2008
Gruppi di ricerca e lavoro 2011 – 12 Il curricolo Come nasce il curricolo dellIMI? Quali sono gli spazi di flessibilità? Il curricolo attuale consente.
Programmazione Fondi Strutturali 2007/2013
SCUOLA SECONDARIA I° GRADO “RICCI-MURATORI” Ravenna
Apprendimenti di base Matematica Il piano Lucia Ciarrapico Montecatini, 10 gennaio 2007.
Ministero dellIstruzione. DellUniversità e della Ricerca Dipartimento per lIstruzione Circolo Didattico G. Pascoli Castellaneta Piano ISS Insegnare Scienze.
Progettare per competenze
Dott.ssa Paola Fierli . USP Lecco
Gli interventi di formazione a sostegno del processo di innovazione Relatore Dr.ssa Anna Rosa Cicala dirigente MIUR Seminario di formazione sui processi.
SCUOLA DELL’INFANZIA DI ASSO A.S. 2010/2011
Funzione strumentale area 2: sostegno al lavoro dei docenti
Informazioni sul portale
Marisa Semeraro Jacotti
Il futuro è oggi. Orientare per non disperdere
Conferenza Integrating Cities Milano, 5-6 novembre 2007 A scuola con le mamme Fondazione Franco Verga - C.O.I. A cura di Maria Paola Colombo Svevo.
Data Coop cooperativa sociale
1 Perché AGGIORNARE i Protocolli adottati lo scorso anno scolastico? 1 Perché sono state realizzate ESPERIENZE che inducono a migliorare le procedure di.
Rete per la didattica e la formazione IRRE BASILICATA 17 dicembre Scuola, reti, territorio.
Linee guida nazionali per l’orientamento permanente
MISURE DI ACCOMPAGNAMENTO PROGETTI DI FORMAZIONE E RICERCA
CENTRO TERRITORIALE PER L’INCLUSIONE
CENTRO TERRITORIALE PER L’INCLUSIONE
USR per il Lazio D.S. Caterina Manco Sistema di Istruzione & processi innovativi Legge 28 marzo 2003 n° 53 D. M. 61 del 22 luglio 2003 C. M. 68 esplicativa.
ISTITUTO COMPRENSVO DI ALI’ TERME POF
OBBLIGO DI ISTRUZIONE LINEE GUIDA DEL 27 dicembre 2007 (Attuazione Decreto Ministro della Pubblica Istruzione del 22 agosto 2007, n. 139)‏ Paola Senesi.
Istituto Comprensivo Statale “ Piazza Marconi” - Vetralla A.S. 2012/2013 Funzioni Strumentali al Piano dell’Offerta formativa FUNZIONE STRUMENTALE PER.
Linee guida nazionali per l’orientamento permanente
Progetto “Ti accompagno…” Il disagio tra prevenzione e riparazione Circolo Didattico “Michele Coppino”- Torino Relatori: Ins.te Antonella Castagno Ins.te.
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
DESCRIZIONE DELLA PRIORITA ' ESITI DEGLI STUDENTI (pag 17)
LE PRINCIPALI FIGURE COINVOLTE NELL’INCLUSIONE SCOLASTICA DEI BAMBINI ADOTTATI I RUOLI.
MEMO Multicentro Educativo Modena “Sergio Neri”
Transcript della presentazione:

MEMO Multicentro Educativo Modena Sergio Neri

Cosa è MEMO Come centro nasce nel 2004 dalla fusione di precedenti servizi comunali tutti rivolti prioritariamente al mondo della scuola Si ispira ai C.S.C. previsti dall'art. 22 della legge regionale 12/03 È un ente di formazione accreditato dal MPI Promuove in particolare formazione, documentazione, informazione, ricerca e rapporti con il territorio intorno a diverse aree tematiche forti, tra le quali si colloca l'intercultura

Tre principali tipologie di azione, significative per le esperienze acquisite e restituite alle scuole: Gestione diretta di attività di insegnamento di italiano L2 nelle scuole Offerta di formazione Documentazione di progetti ed esperienze di scuole Apprendimento dell'italiano come L2

PUNTI FERMI Linsegnamento dellitaliano come L2 in situazione di immigrazione ha una specificità metodologico didattica che va conosciuta e non banalizzata. Le attività di italiano come L2 devono essere di qualità, ovvero: condotte da personale insegnante competente attente ai diversi bisogni linguistici con obiettivi, strumenti di verifica e valutazione definiti e condivisi Le attività di italiano L2 hanno maggior efficacia quando più sono comprese tra le attività curricolari o nei POF delle scuole sono svolte in orario scolastico sono intrecciate allinsegnamento delle discipline sono inserite in un progetto complessivo di scuola

PISTE DI LAVORO valutazione delle competenze Importanza delle L1 (anche come lingue della scuola), intreccio tra L1 e L2, bilinguismo Importanza del contesto, sia scolastico che extrascolastico contaminazioni: dalla didattica dell'italiano come L2 alla didattica della /delle lingue Innovazioni o cambiamenti metodologico didattici per classi ad abilità differenziate

Modalità di lavoro adottata: rapporti, reti, coordinamenti locali Coordinamento e scambio con le scuole (reti di referenti), i servizi, le istituzioni e le associazioni del territorio Ricerche e collaborazioni con l'Università a livello locale incontri e scambi attraverso la rete regionale e nazionale dei Centri Interculturali

Importanza del muoversi in una rete Attenzione ai bisogni della scuola e delle famiglie immigrate Coordinamento delle azioni a livello locale Confronto e scambio con altre realtà su azioni e progetti Consulenza universitaria e attenzione allevolversi della ricerca scientifica Possibilità di offrire alla scuola modenese proposte formative, modelli organizzativi, esperienze e materiali aggiornati e di qualità

PUNTI FERMI La scuola è uno straordinario laboratorio di esperienze, con al suo interno competenze di eccellenza Imparare dalle esperienze è importante Per far vivere, crescere e parlare le esperienze devono essere riconosciute e sostenute con risorse e formazione occorre un lavoro di monitoraggio e documentazione che richiede risorse, energie, competenze specifiche.

PISTA DI LAVORO fare sistema tra la scuola e territorio Coltivare e sviluppare questo intreccio mettere in valore competenze, professionalità, patrimonio di conoscenze ed esperienze rappresentato da centri risorse territoriali, centri di documentazione o altri servizi degli enti locali che da anni lavorano per sostenere la scuola Riconoscere queste risorse del territorio come interlocutori Assumersi la responsabilità di essere punti di riferimento di qualità

Contributi al progetto di ricerca Disponibilità delle esperienze fino ad ora compiute attraverso i materiali prodotti, reperibili presso il centro e a breve anche on line, sul sito di Memo nello spazio riservato gratuito Mymemo Disponibilità dei risultati dei monitoraggi e delle sperimentazioni attualmente in corso, come arricchimento delle esperienze e per un confronto sulle modalità e gli strumenti utilizzati