è un insieme preconfezionato di dogmi Scienza

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è un insieme preconfezionato di dogmi Scienza Se è vero che Fede è un insieme preconfezionato di dogmi Scienza Ha un solo dogma: non averne nessuno diventano inconciliabili

Il primo fondamento dell’attività scientifica è il riconoscimento dell’esistenza di una verità a cui la ricerca tende.

non confutabili e non verificabili Inoltre, nelle scienze operiamo mediante princìpi e proposizioni di controllo non confutabili e non verificabili Si tratta di certezze e di princìpi regolatori che hanno una funzione normativa nello sviluppo di tutta la scienza e appartengono al senso comune.

Alcuni esempi: Il principio di non contraddizione; il principio di identità; il principio di causa ; gli elementi primitivi che entrano nelle definizioni logiche, geometriche, matematiche, ecc.; i principi della logica formale elementare; ecc.

Non stiamo parlando delle verità importanti MA OTTENUTE DEDUTTIVAMENTE Stiamo parlando PROPRIAMENTE dei PRIMI PRINCIPI

Il processo deduttivo o deduzione (dal latino de [da, preposizione di origine e provenienza o di moto di discesa dall'alto al basso] e ducere [condurre]), è il procedimento che deriva una certa conclusione da premesse che la implicano. Questo processo procede da postulati e principi primi verso determinazioni più particolari.

Gli elementi fondamentali della geometria euclidea sono il punto, la retta, ed il piano. È soprattutto sulla violazione di quest'ultimo postulato che si fondano le geometrie non-euclidee come ad esempio la geometria iperbolica. I cinque postulati di Euclide: Tra due punti qualsiasi è possibile tracciare una sola retta. Si può prolungare un segmento oltre i due punti indefinitamente. Dato un punto e una lunghezza, è possibile descrivere un cerchio. Tutti gli angoli retti sono uguali. Se una retta che taglia due rette determina dallo stesso lato angoli interni minori di due angoli retti, prolungando le due rette, esse si incontreranno dalla parte dove i due angoli sono minori di due retti. Prime deduzioni: Per un punto passano infinite rette Per due punti distinti passa una retta Per una retta nello spazio passano infiniti piani Per tre punti non allineati nello spazio passa un solo piano

Nella geometria iperbolica, le rette parallele generalmente "divergono" e gli angoli interni di un triangolo sono più piccoli che nella geometria euclidea. Questo è quanto accade ad esempio per le geodetiche su una superficie a forma di sella come questa.

Un quadrato è un poligono con 4 lati di eguale lunghezza e 4 angoli uguali α. Nella geometria euclidea α deve essere un angolo retto. In quella iperbolica, può essere un qualsiasi angolo acuto.

Ogni giudizio presuppone il principio di non contraddizione: è impossibile che una cosa sia e non sia, insieme e nello stesso tempo.

Il principio di causalità: tutto ciò che comincia ad essere ha una causa. Il principio d’identità comparata: due cose uguali ad una terza sono uguali fra loro (usato soprattutto in matematica)

Principio di finalità: ogni agente agisce per un fine Principio di bontà morale: bisogna fare il bene ed evitare il male

La fiducia nella razionalità e nell’ordine della natura (ovvero la fiducia nel comportamento legale degli enti, nella esistenza di criteri di simmetria, ecc.);

Il fatto che il cosmo sia intelligibile, ovvero esista una “sintonia” tra la struttura della natura (compreso il fatto che sia matematizzabile) e la nostra mente.

Assumere l’unità e l’universalità delle leggi di natura e delle proprietà elementari della materia (rigorosamente identiche dappertutto) e, in definitiva, l’idea di applicare su scala universale leggi verificate su scala locale.

In fisica, l'isotropia è la proprietà di indipendenza dalla direzione, da parte di una grandezza definita nello spazio. Il suo contrario è l'anisotropia. In una sostanza isotropa le proprietà fisiche non dipendono dalla direzione in cui si analizza la sostanza stessa (ad esempio l'indice di rifrazione nel vetro che indica che il comportamento della luce è uguale in tutte le direzioni), al contrario in una sostanza anisotropa (ad esempio una tavola di legno la cui resistenza è orientata nel senso ortogonale a quello delle fibre).

Analogamente, può essere definita l'isotropia del tempo: i due versi del tempo sono tra loro equivalenti. Un'interessante conseguenza dell'isotropia del tempo è il fatto che le leggi fondamentali sono invarianti per inversione temporale: se un fenomeno è vero nel tempo reale, nulla impedirebbe il suo svolgersi al contrario. In generale, si dimostra che le grandi proprietà di simmetria - omogeneità del tempo, isotropia ed omogeneità dello spazio - sono correlate ad importanti principi di conservazione dell'energia, conservazione del momento angolare, conservazione della quantità di moto.

La prima e più semplice supposizione che si può fare è che la materia sia distribuita nello spazio in modo omogeneo ed isotropo. Questo principio di omogeneità ed isotropia può essere applicato anche al tempo. In realtà noi non sappiamo se queste ipotesi sono vere o false.

Ipotizzando che lo spazio ed il tempo siano entrambi omogenei ed isotropi si "costruiscono" i cosiddetti modelli stazionari che possono essere non espansivi od espansivi. Se non accettiamo totalmente od in parte questi assiomi di omogeneità ed isotropia, otteniamo una serie di modelli cosmologici dalle differenti caratteristiche e proprietà. Accettando che lo spazio sia omogeneo ed isotropo ma il tempo non lo sia, otteniamo i cosiddetti modelli non stazionari.

«Lei trova strano che io consideri la comprensibilità della natura (per quanto siamo autorizzati a parlare di comprensibilità), come un miracolo o un eterno mistero. Ebbene, ciò che ci dovremmo aspettare, a priori, è proprio un mondo caotico del tutto inaccessibile al pensiero. Ci si potrebbe (di più, ci si dovrebbe) aspettare che il mondo sia governato da leggi soltanto nella misura in cui interveniamo con la nostra intelligenza ordinatrice: sarebbe un ordine simile a quello alfabetico, del dizionario, laddove il tipo d’ordine creato ad esempio dalla teoria della gravitazione di Newton ha tutt’altro carattere. Anche se gli assiomi della teoria sono imposti dall'uomo, il successo di una tale costruzione presuppone un alto grado d’ordine del mondo oggettivo, e cioè un qualcosa che, a priori, non si è per nulla autorizzati ad attendersi. È questo il “miracolo” che vieppiù si rafforza con lo sviluppo delle nostre conoscenze. È qui che si trova il punto debole dei positivisti e degli atei di professione, felici solo perché hanno la coscienza di avere, con pieno successo, spogliato il mondo non solo degli dèi, ma anche dei miracoli». (A. Einstein, Lettera a M. Solovine, 30.3.1952, in “Opere scelte”, a cura di E. Bellone, Bollati Boringhieri, Torino 1988, pp. 740-741).

In economia si può stabilire come primo principio il mercato libero dall’intervento statale, ipotizzando che in questo modo le azioni di ognuno tenderanno tanto alla soddisfazione dei bisogni degli altri che dei propri.

In filosofia si può seguire come primo principio il realismo aristotelico-tomista o il volontarismo di Occam.