1 Unità locali EQUAL RESTORE sintesi della ricerca
2 Le dimensioni fondanti limpresa sociale di comunità dimensione comunitaria: capacità di combinare sistemi di relazioni sia formali che informali e di attivare risorse intorno a iniziative specifiche e contestualizzate dimensione imprenditoriale: capacità di rispondere ai bisogni di un territorio attraverso la produzione di beni e servizi secondo criteri di economicità, autonomia e continuità
3 Dimensione COMUNITARIA: indicatori Esplicito riferimento alla comunità come portatore di interesse (stakeholder) Capacità diffusa di sviluppare relazionalità a livello informale Connessione strutturata con i principali attori del sistema di protezione sociale Apertura del sistema di governance e dei processi produttivi
4 Dimensione IMPRENDITORIALE: indicatori Capacità di attrarre e combinare risorse di diversa natura Approccio progettuale di tipo incrementale Capacità di rispondere a bisogni complessi con un orientamento allautonomia Diffusione di sistemi organizzativi in grado di soddisfare strutture motivazionali complesse
5 Le qualità dellisc Sono i fattori che contribuiscono a rendere visibile il valore generato da queste imprese La progettualità in ambito comunitario La conoscenza del contesto e le pratiche di auto valutazione La valorizzazione del capitale umano Lestensione e il rafforzamento delle reti
6 La progettualità in ambito comunitario Coalizioni di attori che agiscono in vista di obiettivi di interesse comune Insieme integrato di interventi che rispondono a bisogni dinamici e multidimensionali Produzione di beni relazionali di cui possono beneficiare soggetti diversi Iniziative capaci di interpretare e rispondere a bisogni della collettività favorendo la partecipazione diretta dei beneficiari
7 La conoscenza del contesto e le pratiche di auto valutazione Capacità di adattare obiettivi e metodologie di azione in corso dopera, per cercare di rispondere tempestivamente ai mutamenti dei bisogni Presenza di modalità differenziate per leggere le dinamiche del proprio contesto, in modo condiviso con altri attori Diffusione di pratiche di auto valutazione sui processi produttivi e sugli output
8 La valorizzazione del capitale umano Presenza attiva dei diversi stakeholder come condizione per realizzare la mission di impresa e per garantire una gestione efficace Coinvolgimento di soggetti diversi – lavoratori, beneficiari, ecc. - nella fase di ideazione e progettazione degli interventi Delega gestionale a singoli operatori e/o équipe per sostenere motivazioni legate alla ricerca di autonomia e partecipazione Utilizzo della formazione come strumento di crescita professionale e di confronto sugli orientamenti generali dellimpresa
9 Lestensione e il rafforzamento delle reti Ruolo attivo nella creazione e manutenzione di reti di relazioni più o meno strutturate con i diversi attori territoriali Attribuzione ai network di funzioni rilevanti in sede di progettazione, attrazione di risorse e sostenibilità dei processi produttivi Presenza di modalità di relazione basate su principi di fiducia e di reciprocità che favoriscono lefficacia dellazione imprenditoriale
10 Alcune questioni centrali per lo sviluppo La governance: il modello multistakeholder Lorganizzazione interna tra informalità e strutturazione imprenditoriale Le relazioni interorganizzative non solo fra simili
11 La governance: il modello multistakeholder Necessità di adottare modelli e prassi organizzative adeguate per valorizzare lapporto degli stakeholder e per limitare gli elementi di complessità a livello gestionale Inclusione nellassetto proprietario o di governance di diversi stakeholder attribuendo diritti di proprietà e/o formalizzando le relazioni attraverso strumenti contrattuali e non
12 Lorganizzazione: tra informalità e strutturazione imprenditoriale I requisiti strutturali e dimensionali dellimpresa sono strettamente legati alla necessità di sviluppare e mantenere sistemi relazionali complessi partecipati da diversi stakeholder Costruzione di sistemi informativi adeguati a far circolare informazioni che si differenziano per oggetto, modalità di trasmissione e di condivisione Presenza di alcuni ruoli chiave e di figure trasversali di connessione tra dimensione manageriale e informale
13 Le relazioni interorganizzative non solo fra simili I network assumono la conformazione di arene allargate dove gli attori del territorio confrontano interessi, aspettative, bisogni e co-costruiscono elementi di interesse generale Le reti che si costituiscono su basi naturali (legami interpersonali, vicinanza, valori di sfondo) richiedono strumenti di regolazione e coordinamento adeguati per supportare iniziative imprenditoriali a forte contenuto meritorio e di innovazione sociale
14 Le line guida ISC cosa sono : indicazioni per la gestione delle sperimentazioni derivate dalla ricerca; cosa servono : strumento a supporto delle diverse azioni messe in atto; come utilizzarle : per mantenere un diario delle attività e articolare il percorso di accompagnamento
15 Le line guida ISC 1.Costruire sistemi di governance istituzionale (consiglio di amministrazione e base sociale) che coinvolgono portatori di interesse anche diversi dai soli dipendenti e siano rappresentativi delle componenti della comunità (ad esempio associazioni, fondazioni, volontariato, eccetera). 2.definire la mission dellimpresa in collaborazione con i propri stakeholder attraverso un processo di coinvolgimento effettivo dei diversi portatori di interesse 3.definire statuto e mission in modo tale da rendere chiaramente visibili i valori i principi e le modalità di azione a cui lorganizzazione intende fare riferimento 4.definire il codice etico dellorganizzazione in modo da favorire il coordinamento e linteriorizzazione di preferenze condivise
16 Le line guida ISC 5. costruire e mantenere basi associative ampie e rappresentative degli interessi della comunità 6. realizzare progetti e attività che coinvolgano stabilmente e attivamente una rete di attori e servizi del territorio 7. disporre di un piano di finanziamento improntato sulla differenziazione delle fonti economiche 8. organizzare sistemi di gestione delle risorse umane improntati sul principio della partecipazione attiva dei lavoratori sia retribuiti che volontari
17 Le line guida ISC 9. valorizzare il ruolo e la presenza del volontariato nellambito dellimpresa 10. promuovere stili di leadership riflessiva capaci di valorizzare i diversi possibili contributi degli stakeholder 11. introdurre sistemi di rendicontazione e responsabilità sociale 12. attivare processi comunitari di aiuto