Insicurezza alimentare Mondializzazione dei mercati Industrializzazione della produzione degli alimenti Percorsi di filiera non sempre trasparenti Informazione dei media Insicurezza alimentare
Viene garantita attraverso La sicurezza alimentare Viene garantita attraverso Controllo di filiera essenziale diviene un Sistema di tracciabilità / rintracciabilità dei prodotti alimentari dalla produzione al consumo dalla terra alla tavola
Mucche Qualità alimentare
Obiettivi della normativa CE Alto livello di Sicurezza alimentare Garanzie per la salute degli animali Libera circolazione delle merci Benessere animale Protezione dell’ambiente
REGOLAMENTO (CE) N. 178/2002 “Definizioni R.A.” Analisi del rischio: processo costituito da tre componenti interconnesse: Valutazione, Gestione e Comunicazione; Valutazione Rischio: processo su base scientifica costituito da Individuazione pericolo Caratterizzazione pericolo Valutazione esposizione Caratterizzazione del rischio
REGOLAMENTO (CE) N. 178/2002 Gestione del rischio: processo che esamina alternative di intervento (consultazione parti, esito valutazione, fattori pertinenti) compiendo adeguate scelte di prevenzione e di controllo Comunicazione del rischio: scambio interattivo nell’intero arco del processo di analisi del rischio di informazioni e pareri riguardanti pericoli, rischi fattori connessi e percezione tra i responsabili ivi compresi la spiegazione delle scoperte relative alla valutazione ed il fondamento delle decisioni in tema di gestione.
La Analisi del Rischio è quindi un approccio metodologico ai problemi di sanità pubblica, basato sulla separazione tra chi valuta e chi gestisce il rischio, sulla trasparenza nelle valutazioni e decisioni, elaborate su fondamento scientifico, nonché sulla interazione e comunicazione con i consumatori e le parti interessate
Servizio Veterinario Sanità animale - Profilassi delle malattie degli animali e controllo della movimentazione) Igiene Zootecnica - Strutture di ricovero, alimentazione, uso del farmaco, benessere animale) Igiene alimenti - Produzione trasformazione deposito distribuzione vendita e somministrazione degli alimenti di origine animale
Contaminazione dei mangimi (BSE – Diossina – Aflatossine - OGM) Problemi emergenti: Contaminazione dei mangimi (BSE – Diossina – Aflatossine - OGM) Controllo sull’alimentazione degli animali Produzione Allevamento Commercio Bovini Suini Ovicaprini avicoli mangimifici industriali depositi mangimifici aziendali rivendite
Problemi emergenti: Residui negli alimenti, residui nell’ambiente, fenomeno della farmacoresistenza Controllo sull’utilizzo del farmaco veterinario Produzione Commercio Allevamento Industria farmaceutica Depositi - Grossisti Tutti gli allevamenti farmacie
Tracciabilità delle carni Anagrafe bovina Corretta identificazione degli animali Movimentazione degli animali Registro di allevamento Certificazioni trasporto
“I Regolamenti Igiene” Reg. 852/2004 sull’igiene dei prodotti alimentari Reg. 853/2004 che stabilisce norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale Reg. 854/2004 che stabilisce norme specifiche per l’organizzazione di controlli ufficiali sui prodotti di origine animale destinati al consumo umano Reg. 882/2004 relativo ai controlli ufficiali intesi a verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali
Strumenti Autocontrollo Controllo ufficiale
Autocontrollo L’insieme delle procedure di controllo che ogni operatore della filiera è tenuto a porre in essere per garantire la conformità delle produzioni alle specifiche aziendali e alle disposizioni normative vigenti in materia D.P.R. 54/97 ( Dir. 92/46 e 92/47/CEE) D.lgs 155/97 (Dir.93/43 CEE) D.lgs 336/99 (Dir.96/22 e 96/23 CE) D.lgs 93/90 (Dir.90/167 CEE) D.lgs 123/99 (Dir.95/69/CE) Reg.CE 1774/2002 Reg.CE 178/2000 e Reg. 852 e 853/2004
Cosa s’intende per Controllo Ufficiale Nelle definizioni del Reg.CE 882/2004 (applicabile dal 01 gennaio 2006) viene riportato: “ Qualsiasi forma di controllo eseguita dalla autorità competente o dalla Comunità per la verifica della conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti ed alle norme sulla salute e sul benessere animale”
Controllo Ufficiale di Filiera ( filiera alimentazione zootecnica) Raccomandazioni CEE (ultima 17/02/2004) PNAA (Piano Nazionale Alimentazione Animale) ultimo 2003 PRAA 2004 PNR (Piano Nazionale Residui) ultimo 2004 Nota RER 13901 del 13.04.2004 Piani aziendali
Controllo Ufficiale degli Impianti ( filiera alimentazione zootecnica) D.M. 7 gennaio 2000 (sist. sorv.BSE) e succ. modifiche O.M. 28 luglio 1994 e succ.modificazioni Reg.CE 999/2001 e succ.mod. (Reg.CE 1234/03) Reg.CE 1774/02 e succ.mod. Circ.RER n. 23 del 20/11/2001 Circ.RER n. 25 del 13/12/2001 Circ.RER VET/04/13901 del 13.04.2004
Dove viene effettuato il controllo D.lgs 223/03: “ Tutte le fasi della produzione, della fabbricazione, le fasi intermedie precedenti l’immissione in commercio, la commercializzazione inclusa l’importazione, l’utilizzazione dei prodotti compresa quelle delle sostanze vietate in alimentazione animale ” Circ.RER VET/04/13901 del 13.04.2004: depositi di cereali e ind.molitorie, mangimifici, allevamenti da latte, stabilimenti di trattamento e trasformazione del latte Reg.CE 178/2002: “ Occorre considerare tutti gli aspetti della catena alimentare come un unico processo, a partire dalla produzione primaria inclusa, passando per la produzione di mangimi fino alla vendita o erogazione di alimenti al consumatore “
come si effettua l’attività di controllo Esame di tutti i sistemi di controllo posti in atto dagli operatori ed i risultati ottenuti Valutazione delle procedure in materia di buona prassi di fabbricazione (GMP), buona prassi igienica (GHP), corrette prassi agricole e HACCP, tenendo conto dell’uso delle linee guida a tal fine stabilite in conformità della normativa comunitaria Controlli delle condizioni igieniche
come si effettua l’attività di controllo L’ispezione di: impianti dei produttori primari, aziende del settore dei mangimi e degli alimenti, comprese adiacenze, locali, uffici, attrezzature, installazioni e macchinari, trasporti nonché di mangimi e alimenti materie prime, ingredienti, coadiuvanti tecnologici e altri prodotti utilizzati per la preparazione e produzione di mangimi e alimenti prodotti semilavorati materiali e articoli destinati ad entrare in contatto con i prodotti alimentari prodotti e procedimenti di pulizia e di manutenzione e antiparassitari etichettatura, presentazione e pubblicità dei prodotti alimentari
come si effettua l’attività di controllo Esame di materiale scritto e di altre registrazioni che possono avere pertinenza per la valutazione della conformità alla normativa in materia di mangimi o di alimenti Interviste con gli operatori del settore dei mangimi e degli alimenti e con il loro personale Lettura dei valori registrati dagli strumenti di misurazione degli operatori Controlli con gli strumenti propri dell’autorità competente per verificare le misure degli operatori Qualsiasi altra attività richiesta per assicurare l’attuazione degli obiettivi della normativa CE
Reg. 852/04 sull’igiene dei prodotti alimentari Si applica a tutte le fasi dalla produzione, alla trasformazione, alla distribuzione; Regole di igiene Allegati I e II per produzione primaria e operatori settore alimentare Flessibilità statale in cooperazione con Commissione Obblighi: temperatura e catena freddo criteri microbiologici obblighi procedure rispetto obiettivi sanitari metodi appropriati di campionamento e analisi
Reg. 852/04 sull’igiene dei prodotti alimentari HACCP: a) identificazione del rischio b) identificare punti critici di controllo c) stabilire limiti critici d) applicare procedure di sorveglianza (monitorare?) e) stabilire azioni correttive f) procedure atte a verificare il funzionamento g) prova rispetto Haccp (documentazione) L’impresa attua una verifica ogni volta che modifiche incidano negativamente sulla sicurezza prodotti alimentari
Reg. 852/04 sull’igiene dei prodotti alimentari MANUALI PRASSI IGIENICA Nazionali o comunitari; Sono facoltativi; Sono realizzati in consultazione; Tengono conto regole Codex Alimentarius; Possono essere elaborati organismo nazionale di normazione (Dir. 98/48/CE); Sono valutati dagli Stati membri;
Reg. 852/04 “ALLEGATO I” PRODUTTORE PRIMARIO: Deve evitare la “contaminazione” dei prodotti primari; Rispetto ambiente, benessere animale, utilizzo farmaci e fitosanitari gestione dei rifiuti; Tenere puliti tutti gli impianti e le attrezzatura, e ove necessario disinfettarli; Utilizzare acqua potabile o pulita Buona salute personale manipola prodotti alimentari e segua una formazione sui rischi; Evitare contaminazione da insetti e animali nocivi; Utilizzare correttamente fitosanitari e biocidi
Reg. 852/04 “ALLEGATO I” PRODUTTORE PRIMARIO: Pulire gli animali da inviare al macello e ove necessario quelli da produzione; Lotta alle zoonosi Tener conto dei risultati delle analisi effettuate su campioni prelevati da animali o altri campioni che abbiano rilevanza per la salute umana Usare correttamente additivi per mangimi e medicinali veterinari
Reg. 852/04 “ALLEGATO I” REGISTRAZIONI (Produttore Primario): Misure adottate per controllo dei pericoli Allevano Animali Natura ed origine alimenti somministrati agli animali Medicinali veterinari e periodi sospensione Insorgenza malattie che possono incidere sulla sicurezza prodotti animali Tutte segnalazioni pertinenti sui controlli effettuati su animali e prodotti di origine animale ASSISTENZA di TECNICI ESTERNI
Reg. 852/04 “ALLEGATO I” Manuali corretta prassi (Produttore Primario): Devono contenere informazioni sui pericoli che insorgono nella produzione primaria, sulle operazioni associate e sulle azioni di controllo dei pericoli Controllo contaminazione micotossine, metalli e radioattività; Uso corretto e adeguato di medicinali e additivi dei mangimi e loro rintracciabilità; Misure per combattere le zoonosi Misure concernenti la pulizia degli animali da macello e da produzione.
Reg. 852/04 “ALLEGATO II” Requisiti di Igiene applicabili a tutti operatori del settore alimentare: Requisiti generali applicabili a tutte le strutture; Requisiti applicabili ai locali all’interno dei quali i prodotti alimentari vengono preparati lavorati o trasformati; Requisiti per strutture mobili e distributori automatici; Trasporto
Reg. 852/04 “ALLEGATO II” Requisiti per le attrezzature Rifiuti alimentari; Rifornimento idrico; Igiene personale; Requisiti applicabili ai prodotti alimentari; Requisiti confezionamento e imballaggio Trattamento termico Formazione
REGOLAMENTO (CE) N. 1830/2003 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 22 settembre 2003 concernente la tracciabilità e l'etichettatura di organismi geneticamente modificati e la tracciabilità di alimenti e mangimi ottenuti da organismi geneticamente modificati, nonché recante modifica della direttiva 2001/18/CE Entrata in vigore: 19 aprile 2004
REGOLAMENTO (CE) N. 1830/2003 Campo di applicazione Tutti gli alimenti e mangimi che, in tutto o in parte, consistono, contengono o sono derivati da OGM pur in assenza di relative tracce; sono esclusi i prodotti medicinali, per utilizzo umano o veterinario
REGOLAMENTO (CE) N. 1830/2003 Principio base In tutte le fasi di produzione e distribuzione, ciascun operatore che tratti prodotti contenenti o derivati da OGM deve fornire al successivo operatore della filiera una specifica informazione al riguardo
REGOLAMENTO (CE) N. 1830/2003 Soglie di tolleranza Si applicano la soglie già previste nel regolamento (CE) 1829/2003: 0,9% per OGM autorizzati; 0,5% per OGM non autorizzati. I prodotti che rechino tracce di OGM, entro i limiti suddetti, per causa accidentale o tecnicamente inevitabile, sono esentati anche dalle regole sulla tracciabilità
Definizioni CONVENZIONALE: Al fine di distinguere con precisione le diverse categorie di prodotti, l’Industria alimentare europea ha concordato di definire come “convenzionale” il prodotto alimentare che non contiene OGM, né è da essi derivato, né contiene ingredienti OGM o derivati da OGM
Campionamento su allevamenti e caseifici per AFLATOSSINE Piano intervento - Anno 2003: 1.811 allevamenti da latte; 220 impianti di lavorazione latte; 27 mangimifici e 15 depositi granaglie Situazioni a rischio in 30 allevamenti. 389 campioni ufficiali nella totalità dei caseifici della provincia Riscontro di 41 campioni positivi per aflatossina.
Campionamento su allevamenti e caseifici per AFLATOSSINE 315 forme di formaggio Parmigiano Reggiano sono state sequestrate. 4 casi di non conformità nei mangimi I mangimifici sono stati oggetto di controlli ispettivi sulla loro produzione Si sono dotati delle attrezzature idonee per ridurre ulteriormente la presenza di aflatossine nel mangime.
Campionamento su allevamenti e caseifici per AFLATOSSINE Piano intervento - Anno 2004: 696 campioni ufficiali nei caseifici (che a loro volta eseguono un piano di campionamenti in autocontrollo aziendale); n. 5 positivi 60 controlli nei mangimifici (100% esistente) 837 campioni negli allevamenti (come screening, 30% del totale). Riscontro di un positivo al campionamento ufficiale successivo.
Campionamento su allevamenti “Bio” O.G.M. 13 aziende sul territorio provinciale (mangimi complementari per bovini e materia prima) n. 5 positività alla presenza di soia OGM (inferiore a 0,9) Cause: Contaminazione crociata Modalità: Trasporti e produzione
Stretta collaborazione Associazioni di categoria (Allevatori / Coltivatori / Trasformatori / Fornitori / Distributori) Unioni industriali Consorzi Prodotti tipici Enti (Comune / Provincia / Università / Stazione Sperimentale delle Conserve / ARPA / Istituto Zooprofilattico)
Buon viaggio