Studi di Ergonomia applicati ai veicoli

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Studi di Ergonomia applicati ai veicoli Garnero Design Studio s.r.l. - Sicurezza Stradale Studi di Ergonomia applicati ai veicoli Aldo Garnero Amministratore delegato della Garnero Design Studio s.r.l. www.garnerodesignstudio.it www.garnerodesignstudio.com

Struttura del discorso Premesse Ergonomia dell’esterno del veicolo Accesso al veicolo Utilizzo delle luci Ergonomia dell’interno del veicolo Posto guida Comandi principali Comandi secondari Cambio Pedali Altri aspetti Optional

Premesse Di fondamentale importanza anche nel campo della progettazione dei veicoli è l’ergonomia e gli studi ad essa connessi. L’ergonomia è lo studio dei rapporti intercorrenti tra uomo, macchine e ambiente durante una qualsiasi attività lavorativa. Suo scopo è quello di fornire al progettista di macchine le indicazioni necessarie alla realizzazione di mezzi e di ambienti che tutelino l’individuo e ne valorizzino pienamente capacità e attitudini. Quindi l’ergonomia si preoccupa di studiare il mondo col fine di renderlo a “misura” d’uomo.

ERGONOMIA DELL’ESTERNO DEL VEICOLO

Accesso al veicolo 1 di 3 Cominciamo con il considerare un qualsiasi veicolo dall’esterno: ci accorgiamo che un elevato numero di vetture ha una struttura tale per la quale il tetto non supera l’altezza della persona. Ciò nonostante ci rendiamo conto che l’apertura è facilmente accessibile cadendo alla giusta altezza del livello delle mani. Nello studio progettuale è in questo senso importante uno studio ergonomico affinché il tipo di apertura unisca in maniera efficace funzionalità, sicurezza e design.

Accesso al veicolo 2 di 3 Il gesto di apertura deve essere intuitivo così da consentire immediatamente al guidatore o passeggero di poter entrare senza difficoltà né perdita di tempo. Lo stesso tipo di discorso deve essere effettuato per l’apertura del bagagliaio. In questo senso sono importanti gli studi capaci di fare in modo che il bagagliaio, nel momento in cui viene aperto, rimanga ad una altezza tale per la quale siano possibili i movimenti di carico, scarico, controllo del baule.

Accesso al veicolo 3 di 3 Ovviante gli studi tengono conto del fatto che non tutte le persone hanno la stessa altezza e quindi il baule deve essere accessibile a tutti. A questo punto l’ergonomia tende a eliminare gli estremi nella gamma di individui presi in considerazione e a fare una “media” creando uno standard secondo i cui canoni vengono progettati gli spazi.

Utilizzo delle luci Sempre grazie a successivi studi ergonomici sono state fatte ulteriori migliorie capaci di agevolare ulteriormente l’accesso e l’utilizzo del veicolo in qualsiasi situazione. Sono un esempio le luci su portiere e all’interno del baule che permettono le azioni anche nel periodo notturno. Un ulteriore accorgimento ora facilmente riscontrabile ma comunque ottenuto attraverso numerosi studi è la mobilità della cappelliera, garantendo un più pratico utilizzo di quest’ultimo. Anche in questo caso l’ergonomia ha studiato i processi mentali che vengono messi in atto nel momento in cui l’uomo deve interagire col sistema macchina.

Fanaleria e specchietti retrovisori I numerosi studi ergonomici hanno naturalmente portato all’inserimento sui veicoli di dispositivi fondamentali come: - fanaleria anteriore e posteriore; - indicatori di direzione; - dispositivi antinebbia; - tergicristalli; - lavafari; - specchietti retrovisori (quelli sinistro e centrale prima, quello destro in seguito). Tutti questi dispositivi sono stati successivamente introdotti negli anni per migliorare la sicurezza e l’utilizzo da parte dell’uomo del veicolo.

ERGONOMIA DELL’INTERNO DEL VEICOLO

Posto guida 1 di 2 All’interno del veicolo ci accorgiamo che la disposizione degli elementi è totalmente frutto di studi effettuati per garantire sicurezza comodità e design al suo fruitore. Nonostante il fatto che chiunque al momento dell’acquisto venga principalmente attratto dall’estetica, la bellezza del vero design consta proprio nel saper combinare estetica e sicurezza alla funzione.

Posto guida 2 di 2 Se ci sediamo nella vettura la prima cosa che possiamo constatare è la possibilità di vedere bene davanti a noi, (e avere un’ottima visibilità della strada è fondamentale in termini di sicurezza) nonostante ci sia a nemmeno un palmo di distanza il volante. Il fatto di posizionare la persona in modo che questa possa vedere bene fuori, pur avendo immediata accessibilità al volante, deriva da infiniti studi di proporzioni spazi e quant’altro.

Comandi principali 1 di 2 Le funzioni fondamentali sono state inserite, nella maggior parte dei casi, attorno al volante, in modo da: non distogliere ed allontanare eccessivamente lo sguardo e quindi l’attenzione del guidatore rispetto alla strada per rendere queste funzioni facilmente accessibili.

Comandi principali 2 di 2 A tal fine gli strumenti racchiudono in pochi gesti una serie di azioni e comandi quali possono essere: - accensione fanaleria; - indicatori di direzione; - azionamento tergicristalli; - eventuali comandi della radio. La forma arrotondata di questi elementi ha lo scopo di non danneggiare in alcun modo l’utente nelle sue azioni, oltre che agevolare il movimento rotatorio del comando stesso. Le funzioni principali quindi sono racchiuse in un’area immediatamente accessibile al guidatore in modo da poter essere utilizzate in completa sicurezza senza distogliere la vista dalla strada.

Comandi Secondari Una seria di comandi che possiamo definire “secondari” sono generalmente posizionati tra il guidatore e il primo passeggero. Alcune di tali funzioni, per esempio l’azionamento dei finestrini o la regolazione dell’aria, sono funzioni che possono interessare entrambi. Ciò nonostante sono comunque rivolti nel senso del guidatore.

Utilizzo del Cambio Sempre seguendo l’ergonomia si può notare che il cambio è posizionato in modo tale che il guidatore lo può usare creando un semplice angolo retto del braccio, potendo effettuare velocemente il passaggio da volante a cambio e viceversa. Ritroviamo un altro dettaglio ergonomico nel semplice disegno grafico posto sul pomello del cambio per ricordare all’utente le movenze da effettuare per mettere la marcia desiderata. Tale disegno, infatti, è realizzato in rilievo per poter garantire una maggior permanenza nel tempo.

Utilizzo del Freno a Mano Anche il freno di soccorso è posizionato immediatamente dietro al cambio, sempre a fianco del guidatore. Il pulsante è posto all’inizio in modo che, impugnando il freno lo si possa facilmente premere col pollice, in una pratica posizione ergonomica.

Ergonomia Pedaliera 1 di 2 Altra componente importante nello studio della progettazione del veicolo è quella relativa ai pedali. Sempre seguendo lo stesso principio, i pedali maggiormente usati e che richiedono uno sforzo maggiore poiché protratto nel tempo (sappiamo che negli studi ergonomici una azione protratta e ripetuta nel tempo porta maggiore fatica) sono collocati nella parte destra, dove si trovano appunto acceleratore e freno relativamente vicini.

Ergonomia Pedaliera 2 di 2 Sulla sinistra e lontano rispetto gli altri è posizionato il pedale della frizione, che richiede un uso alternato con l’atro piede. Generalmente per agevolare il guidatore vicino alla frizione è adibito un piccolo spazio dove poter appoggiare il piede nel momento in cui questo non viene usato. Da considerare il fatto che anche nelle vetture con cambio automatico i pedali dell’acceleratore e del freno mantengono sempre la stessa posizione, nonostante manchi il pedale della frizione. Questo per agevolare chi guida entrambi i tipi di vettura, affinché non si trovi disorientato.

Altri Aspetti Ergonomici 1 di 2 Ma l’ergonomia studia anche aspetti più marginali che potrebbero sfuggire ad una prima occhiata. Per esempio il diametro del volante è stato progettato in maniera tale da non essere troppo grosso, e quindi di difficile presa per chi dispone di mani piccole, o troppo piccolo. Nel momento che il guidatore si siede il potere è nelle sue mani, e col semplice movimento delle mani riesce oltre che a raggiungere i comandi prima citati ad aprire il portellone posteriore, senza dover scendere forzatamente

Altri Aspetti Ergonomici 2 di 2 Un’altra possibilità a cui siamo tutti abituati e ormai diamo per scontata è la possibilità di regolarsi il sedile. In questo senso gli studi ergonomici hanno pensato di garantire, per la vasta gamma di differenti utenti, la possibilità di adattare la posizione di guida in base alle proprie esigenze. Il sedile può essere alzato o abbassato, reclinato, dotato di supporto lombare e di recente anche riscaldato.

Ergonomia negli Optional Per quanto riguarda gli optional sono più spesso elementi di lusso e comodità piuttosto che accorgimenti ergonomici, basti pensare all’aria condizionata o alla presenza di lettore mp3, di navigatore satellitare, telefono, visori sugli schienali dei sedili… L’analisi che abbiamo svolto è stata principalmente rivolta alle funzioni che l’utente deve svolgere durante la guida e che sono maggiormente diffuse nelle auto in commercio.

Ergonomia e Sicurezza Gli studi ergonomici hanno portato naturalmente alla realizzazione di tutti quei dispositivi di sicurezza fondamentali per la vita del conducente: - cinture di sicurezza; - airbag; - ABS; - poggiatesta; Tutti dispositivi di cui abbiamo parlato nella sezione relativa alla progettazione del veicolo.

NORME COMPORTAMENTALI

Norme di base Per quanto i veicoli siano costruttivamente sicuri, è il guidatore che ha il compito di mantenerli tali nel tempo. Questo significa che devono essere effettuati periodicamente i controlli e i tagliandi previsti dalle case automobilistiche per non diventare un pericolo per se stessi e per gli altri. Alcuni controlli possono essere fatti anche direttamente dal guidatore: Controllare la pressione dei pneumatici, con i misuratori interni ed esterni; Controllare i livelli di acqua, benzina, e olio; Controllare gli specchi e che il parabrezza sia pulito (si vedono fin troppo spesso persone che circolano con un piccolo spazio pulito da neve, sporcizia o altro); Sapere se si ha l’ABS o no in modo da adeguare il proprio modo di frenata;

Cercate di vedere e essere visti Tenete sempre i fari accesi, non utilizzate le luci di posizione al posto degli anabbaglianti perché è come se non li aveste, anche durante il giorno. (Statistiche nord-europee indicano che si riduce del 10% il numero di collisioni tra veicoli); Mantenete la visuale più libera possibile, con parabrezza, finestrini, specchietti puliti. Evitate stickers o pupazzi appesi e non che limitano la visibilità; Accendete le luci rosse intermittenti di pericolo in situazioni straordinarie necessarie per allertare altri guidatori sulla necessità di rallentare e prendere maggiori precauzioni, p.es. se da lontano intravedete un incidente. Guidate in modo di potervi fermare con sicurezza nella porzione di strada visibile da dove vi trovate (Oltre l'angolo potrebbe trovarsi l'inaspettato, tir fermi oppure pedoni scesi da auto in panne).

Angolo morto visuale Ogni guidatore deve porre molta attenzione agli angoli morti visuali presenti nella propria auto e in quelle degli altri conducenti. Gli angoli morti visuali non sono altro che punti in cui, pur non vedendo nulla attraverso gli specchietti, può essere presente un’altra auto. Tali angoli si trovano tra le ore 4-5 e le ore 7-8, prendendo l'automobile come centro delle lancette. Pertanto ogni guidatore deve: Cercare di evitare di inserirsi nell‘angolo morto visuale delle automobili che vi precedono (si trova tra le ore 4-5 e le ore 7-8, prendendo l'altra automobile come centro delle lancette) Controllare con attenzione prima di cambiare corsia perché l’auto dietro di lui potrebbe trovarsi proprio in uno di questi angoli.

Evitare il pericolo Mantenete una distanza di inseguimento pari a tre secondi, dietro ad altri veicoli. Aumentatela a cinque secondi nella nebbia, pioggia, oppure in altre condizioni avverse. Ci vuole almeno mezzo secondo per il guidatore medio per reagire a qualsiasi condizione di emergenza. Seguire una macchina più vicino della distanza percorribile a quella velocità in un secondo praticamente é garanzia di un incidente se la macchina che vi precede frenasse inaspettatamente. Non passate mai su qualsiasi oggetto sulla strada che possa essere evitato con sicurezza: una busta di plastica può nascondere oggetti molto più pericolosi, paletti o rami possono provocare la foratura di una gomma o la perforazione del serbatoio del carburante. Sulle strade di 3 o più corsie, cercate di non passare inutilmente alla corsia sulla sinistra, in caso di problemi sarete più vicino a piazzole o corsie di emergenza.

Utilizzo delle autostrade In Europa i minorenni pagano il prezzo più alto. Gli incidenti stradali sono la causa di morte principale per giovani tra i 5-29 anni. Questo gruppo rende conto di più del 30% delle vittime d'incidenti. Alta velocità stradale e alcolismo alla guida sono i maggiori fattori di rischio.  Il grande carico sociale delle ferite da traffico si aggiunge ad altri effetti nocivi per la salute relativi al trasporto, come quelle risultanti dall‘inquinamento, il rumore, l'incremento degli stili di vita sedentari ed i cambiamenti climatici globali. Le autostrade e superstrade hanno i più alti standard di design per quanto riguarda la velocità, la sicurezza ed il risparmio di carburante. Le autostrade migliorano la sicurezza in questi modi: proibiscono l'accesso ad utenti della strada vulnerabili

Utilizzo delle autostrade proibiscono l'accesso a veicoli molto lenti, in questo modo riducono le differenze di velocità ed il potenziale "δv" nel flusso di traffico che procede nella stessa direzione Anche se in caso di incidenti in queste, di solito si hanno danni di maggiore gravità che nella maggioranza delle altre strade per via delle maggiori velocità, la probabilità degli incidenti singoli viene notevolmente ridotta per la rimozione di interazioni di traffico come incroci, attraversamento di pedoni, traffico molto lento e traffico proveniente dall'opposta direzione, inoltre la severità degli urti viene ridotta rimuovendo oggetti massicci, fissi nel terreno, oppure circondandoli con dispositivi che assorbono l'energia (p.es. guardrail, ampie zone di prato, barili pieni di sabbia). Questi meccanismi alla fine producono un minor numero di morti per chilometro-veicolo di viaggio rispetto ad altre strade.

IMPORTANZA DELL’EDUCAZIONE NELLE SCUOLE

Educazione nelle scuole E’ importante diffondere il più possibile l’educazione stradale, ovunque e a chiunque cominciando dalle scuole. I ragazzi devono sapere del pericolo che corrono e che possono far correre agli altri ogni volta che salgono su un veicolo se si vuole interrompere questo infinito bollettino di morte. Oltre alla teoria è utile che i ragazzi provino sul campo la pratica di una guida sicura, bisogna istituire corsi addirittura all’interno delle scuole stesse, in modo che lo studente arrivi all’iscrizione alla scuola guida con dimestichezza della strada, della presenza degli altri utenti, delle norme di buon senso che la regolano e così da permettere a tutti di viaggiare più sicuri. Bisogna inserire dei corsi di guida a partire dalle suole medie sia su vetture che su motorini. I veicoli da utilizzare devono essere studiati e realizzati appositamente per tutelare maggiormente la sicurezza dei ragazzi.

Educazione nelle scuole Bisogna studiare delle “gare di regolarità” per premiare coloro che guidano col maggior buon senso e sicurezza, eventualmente con vetture di piccole dimensioni finanziate in parte dalla scuola e in parte dai genitori. Infine si potrebbero organizzare gare con Go-Kart studiate apposta per migliorare riflessi e stile di guida in modo da far capire ai ragazzi che si può gareggiare e godere la velocità, ma nei luoghi adatti e con i mezzi appropriati. Bisogna sensibilizzare i giovani sui problemi che genera il traffico e rendere di moda piccoli veicoli a 4 ruote elettrici (progetto Teencar) da sostituire alle moto in modo che possano girare più sicuri e senza inquinare.

Progetto Teencar 1 Il progetto Teencar si propone di: ridurre il numero di vittime e feriti della strada intervenendo con una conoscenza e una “cultura” stradale fornita fin dalla più giovane età all’interno degli istituti medi superiori; ridurre i danni economici e sociali legati all’elevato numero di incidenti stradali; favorire l’ambiente realizzando un veicolo ecologico adatto ai centri storici e a tutte le città che superano quotidianamente la soglia d’inquinamento consentito.

Progetto Teencar 2 sensibilizzare i giovani verso una maggior consapevolezza della pericolosità di un veicolo mal condotto; permettere ai giovani di avere un futuro evitando incidenti stradali mortali; far acquisire agli studenti maggior responsabilità quando escono per divertirsi e valutazione dei fattori di rischio; Analizziamo ora il progetto Teencar dal punto di vista della sicurezza e dell’Ecologia.

Progetto Teencar – Sicurezza Preventiva Il veicolo proposto rappresenta un salto di qualità dal punto di vita della sicurezza rispetto ai motocicli, poiché garantisce: una cellula di sicurezza previene i danni da ribaltamenti e sfondamenti laterali; un sedile ergonomico anallergico protegge maggiormente i conducenti rispetto ai normali motocicli; un cruscotto particolarmente semplice e privo di elementi pericolosi riduce ulteriormente eventuali danni al conducente causati da incidenti stradali. Sicurezza preventiva

Progetto Teencar – Sicurezza Passiva e Attiva una cintura di sicurezza a quattro punti evita che il conducente esca dall’abitacolo in caso di incidente; elementi di protezione imbottiti in modo da attutire maggiormente gli urti in caso di incidente. Sicurezza passiva la tenuta di strada è studiata in tutte le condizioni di frenata, guidabilità ed atmosferiche. Sicurezza attiva

Progetto Teencar – Ecologia Teencar è stata progettata con un occhio attento all’ambiente pensando anche ad un utilizzo urbano, infatti il veicolo : è costruito con materiali interamente riciclabili; è concepita per richiedere bassi costi di utilizzo; è alimentata con fonti di energia poco inquinanti; ha dei costi che si mantengono nella fascia dei ciclomotori e quadricicli; è disponibile con tre diverse motorizzazioni: diesel, gas, elettrica.

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