PROCESSO DI NURSING metodo di lavoro che si articola in fasi logiche ,razionali, per raggiungere obiettivi dichiarati processo di nursing senza fase diagnostica.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
LE CURE AL PAZIENTE CON CRITICITA’ LEGATE ALL’AUTONOMIA
Advertisements

Cartella Riabilitativa
Casa di cura Città di Brà
Il percorso di crescita della MG
APPROCCIO INTER DISCIPLINARE ED I PROGRAMMI NEL SETTING RIABILITATIVO:RIABILITAZIONE NEI PRESIDI TERRITORIALI,STRUTTURE RESIDENZIALI,UNITA’ POLIFUNZIONALI,RIABILITAZIONE.
U.O.A. di NPI Un progetto per i disturbi di apprendimento
IL PROCESSO DI NURSING O PROCESSO DI ASSISTENZA
METODOLOGIA INFERMIERISTICA
IL Processo Infermieristico, fondamentale nella professione,
Il colloquio clinico Il colloquio clinico è una tecnica di osservazione del comportamento umano che ha lo scopo di comprendere e aiutare il paziente.
Seminario di formazione per RLS
La diagnosi neuropsicologica: definizione e utilizzo
DEFINIZIONE TIPOLOGIA MODALITA’ DI RICHIESTA
Concetto di bisogno Stato, pulsione dell’individuo che spinge verso una condizione di omeostasi Impulso che necessita di una soddisfazione per il benessere.
Nancy Roper Modello delle attività quotidiane di vita
Assistenza infermieristica clinica applicata alla medicina
Disciplina C.I. - A.4 - Settore scientifico disciplinare:
TERAPIA INTENSIVA Chi identifico come più grave? Draoli N, Susin G, Nesi N.
Coord. Inf. Sonia Tosoni Dipartimento cardiovascolare
Il PUNTO di VALUTAZIONE FISIOTERAPICA
IPERTENSIONE ARTERIOSA
Premessa generale alla valutazione dei rischi
1 LONCOLOGIA E LA PSICOLOGIA DI GENERE Reggio Emilia 15 ottobre 2010 la competenza educativa dellinfermiere Claudio Persiani Hospice Maria Teresa Chiantore.
Qualità della vita Uno dei più importanti e attuali argomenti per chi si occupa di sanità: gli interventi terapeutici per curare le malattie non devono.
Definizione parole-chiave Progetto RAP.
DELLE DIPENDENZE LA PRESA IN CARICO NEI SERVIZI Claudio Leonardi
PREPARAZIONE DEL PAZIENTE ALL’INTERVENTO CHIRURGICO
IL PROCESSO DI NURSING O PROCESSO DI ASSISTENZA
Dorothea E.Orem cenni biografici
«organizzare le cure e curare l’organizzazione»
LE NUOVE FRONTIERE DEL NURSING ONCOLOGICO
VERTEBROPLASTICA ASSISTENZA INFERMIERISTICA INTRAOPERATORIA
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE “AMEDEO AVOGADRO” FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE MASTER UNIVERSITARIO.
S.C. Oncologia Ivrea (TO)
I pazienti consultano di solito il medico con lintento di attenuare sintomi di malattia o di risolvere problemi connessi con il loro stato di salute.
MODELLO DI TRATTAMENTO MULTIDISCIPLINARE NON FARMACOLOGICO DEL
LA TERAPIA FARMACOLOGICA E LE RESPONSABILITA' DEGLI INFERMIERI.
IO SONO AL MONDO NELLA MISURA IN CUI POSSIEDO IL MONDO Heidegger
IL PERCORSO DELLA PERSONA CON ICTUS CEREBRALE
L’importanza dell’Idea e del Progetto “Lungodegenza ospedaliera in Struttura Residenziale” R.I.D. Elisabetta Guidi Inf. Coord. Silvia Nughini.
PIANIFICAZIONE ASSISTENZIALE
Strumenti operativi Si tratta di strumenti la cui finalità è quella di migliorare l’organizzazione dell’assistenza e, di conseguenza, favorire l’erogazione.
Anziani cronici non autosufficienti e malati di Alzheimer
IMPLICAZIONI ETICHE NELLA PRESA IN CARICO LOGOPEDICA NELLE GRAVI PATOLOGIE DEGENERATIVE VERONA 11 FEBBRAIO 1011 ACCOGLIERE ED ACCOMPAGNARE LE PERSONE AFFETTE.
IL PROCESSO DI NURSING O PROCESSO DI ASSISTENZA
Come testimoniato anche dal contesto culturale internazionale è particolarmente urgente una revisione delle logiche e delle modalità progettuali con cui.
Le diagnosi infermieristiche
DIAGNOSI INFERMIERISTICHE
Virginia Pelagalli Raffaella Raimondi SALUTIAMO TUTTI I PARTECIPANTI
STRESS LAVORO CORRELATO.
IL TRATTAMENTO OBIETTIVI - PIANI - PROGETTI - SETTING
Accertamento L’accertamento consiste nella raccolta e classificazione dei dati e conduce alla fase successiva che è la formulazione della diagnosi.
L’infermiere in riabilitazione
Il piano di assistenza infermieristica: predisposizione, attuazione, monitoraggio, valutazione Ferrannini Ha il pregio di costringere l’infermiere a fermarsi.
Virginia Henderson cenni storici
LA PIANIFICAZIONE ASSISTENZIALE SECONDO IL MODELLO NANDA
Esperienza di integrazione dell’apprendimento teorico-clinico nei corsi integrati Università Campus Bio Medico di Roma.
La Cartella Infermieristica
Il modello bifocale Carpenito Lynda Juall.
La genetica clinica costituisce la parte applicativa di tutte le conoscenza ed attività genetiche a vantaggio della salute della singola persona e dell’intera.
SEMINARIO DI AGGIORNAMENTO La valutazione dell’invalidità civile Percorsi, Criticità, Buone pratiche SABATO 13 GIUGNO 2015 ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI.
NPI e Patologie prevalenti peculiari
LA PIANIFICAZIONE (3° fase)
ATTORI E CONTESTO DEI SERVIZI SANITARI Manuela Petroni – Responsabile DATeR Percorsi Assistenziali Domiciliari 17 Novembre 2015.
La responsabilità dell’operatore e della famiglia nella cura e assistenza ai bambini gravemente disabili Eleonora Burgazzi Sez. Medicina Legale e delle.
La relazione d’aiuto D.M. n Art.1: e’ individuata la figura dell’infermiere con il seguente: l’infermiere è l’operatore sanitario che, in possesso.
Legge 104/92 ART. 3 comma 1: … E’ persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva,
= serie di fasi pianificate per risolvere un problema
Infermieristica nelle cronicità e disabilità
Transcript della presentazione:

PROCESSO DI NURSING metodo di lavoro che si articola in fasi logiche ,razionali, per raggiungere obiettivi dichiarati processo di nursing senza fase diagnostica processo di nursing con fase diagnostica

PROCESSO DI NURSING DAL. PROFILO PROFESSIONALE DELL’INFERMIERE ( D. M 4.VALUTAZIONE INTERVENTI 3. GESTIONE INTERVENTI INFERMIERISTICI 2. PIANO ASSISTENZIALE 1. BISOGNI E OBIETTIVI ASSISTENZIALI

PROCESSO DI NURSING METODO NANDA 3.PIANIFICAZIONE 2. DIAGNOSI INFERMIERISTICA 4. ATTUAZIONE PIANO 1.ACCERTAMENTO 5. VALUTAZIONE RISULTATI Processo di nursing

IL PROCESSO DI NURSING indicato dal profilo dell’infermiere (1) L’INFERMIERE DEFINISCE I BISOGNI DELLA PERSONA: termine troppo generale per definire la complessità dell’individuo/famiglia. Condiziona la fase della raccolta dati che può essere o troppo vasta o troppo generica Anche le fasi successive (obiettivi e pianificazione ) sono condizionate dalla 1° parte del processo

IL PROCESSO DI NURSING indicato dal profilo dell’infermiere (2) L’INFERMIERE IDENTIFICA GLI OBIETTIVI …… obiettivi dell’Infermiere, del medico o della persona in cura? definiti in base a standard di reparto, aziendali o nazionali?

IL PROCESSO DI NURSING indicato dal profilo dell’infermiere … (3) Non esiste un rapporto tra metodo di lavoro e le teorie di nursing quale teoria generale deve essere di guida all’operato dell’infermiere ? quale teoria del nursing ?

PROCESSO DI NURSING METODO NANDA i problemi della persona, famiglia o comunita’ sono spesso complessi ogni problema, situazione deve essere descritta in modo preciso per essere riconosciuto da tutti gli operatori deve avere riscontro oggettivo (dati riconoscibili) si identificano 167 situazioni di competenza infermieristica , definite diagnosi infermieristiche

PROCESSO DI NURSING METODO NANDA (2) l’infermiere opera per il benessere della persona il benessere della persona è di natura fisica , psichica e sociale teorie e teoriche del nursing gli obiettivi sono della persona in cura teoria generale: visione olistica A. Maslow, V. Henderson, D.Orem, C. Roy,

1. ACCERTAMENTO Fase iniziale del ragionamento diagnostico che mira ad identificare le condizioni attuali della persona o della famiglia o della collettività E’ influenzato dalla tassonomia delle diagnosi infermieristiche La tassonomia NANDA si basa sui MODELLI FUNZIONALI DELLA SALUTE Include sia la raccolta che l’analisi dei dati

STRUMENTI E METODI PER L’ACCERTAMENTO Cartella infermieristica colloquio – intervista esame obiettivo osservazione documentazione clinica Consultazione con l’equipe medico -infermieristica

ACCERTAMENTO CARATTERISTICHE DELL’UTENTE adulto accertamento iniziale anziano pediatrico psichiatrico comunità PERCORSO CLINICO accertamento iniziale accertamento mirato

CARTELLA INFERMIERISTICA dati generali : anagrafici, scolarità, stato sociale, provenienza parte clinica-medica: diagnosi medica d’ingresso,evoluzione diagnostico-terapeutica, terapia farmacologica esame obiettivo: parametri vitali, osservazione della cute, funzionalità motoria accertamento in base ai Modelli funzionali della salute

2. DIAGNOSI INFERMIERISTICHE TIPOLOGIE REALI DI RISCHIO A SINDROME DI BENESSERE

GRUPPI DIAGNOSTICI per MODELLI FUNZIONALI DELLA SALUTE PERCEZIONE SALUTE 1 NUTRIZIONALE -METABOLICO 2 PRINCIPI VALORI 11 ELIMINAZIONE 3 RIPOSO SONNO 5 COGNITIVO PERCETTIVO 6 SE’ 7 RUOLO RELAZIONE 8 SESSUALITA’ 9 TOLLERANZA STRESS 10 ATTIVITA’/ ESERCIZIO FISICO 4

CARATTERISTICHE DEFINENTI maggiori : 80 % - 100 % dei casi minori : 50 % - 79 % dei casi cluster segni e sintomi riscontrati nell’accertamento non presenti nelle D.I. a rischio soggettive oggettive

FATTORI CORRELATI CAUSE SECONDARIE competenza e responsabilità non CAUSE PRINCIPALI Fisiopatologici : (effetti) biologici e psichici Trattamenti Situazionali: ambientali e esperienze personali maturative CAUSE SECONDARIE competenza e responsabilità non infermieristica responsabilità di altri operatori (medici o fisioterapisti) si indicano dopo il termine secondaria a

D.I. REALI Condizione della persona o della famiglia o della collettività che è stata convalidata dai dati raccolti dall’accertamento.

D.I. REALI TITOLO la classificazione delle D.I. è composta da un elenco di titoli diagnostici più di 100 D.I. reali composto da 2- 3 termini comprende un QUALIFICATORE “negativo” ( alterato, deficit di, inefficace, eccesso di, compromesso) l’altro termine richiama il modello funzionale della salute o le componenti del modello stesso

DEFINIZIONE Breve frase che descrive in modo più approfondito la condizione reale della persona o della famiglia o della collettività. Compromissione della mobilità Lo stato nel quale la persona ha una limitazione del movimento senza essere immobile

Compromissione della mobilità CARATTERISTICHE DEFINENTI compromessa capacità di muoversi con un fine all’interno di un ambiente limitata escursione articolare modificazione dell’andatura movimenti rallentati o scoordinati FATTORI CORRELATI ad apparecchi esterni ad affaticamento a carente motivazione a dolore restrizione obbligata dei movimenti riluttanza a muoversi

DIAGNOSI DI RISCHIO (1) giudizio clinico in base al quale una persona , una famiglia o una comunità è più vulnerabile rispetto ad altre (persone,ecc) in condizioni uguali o simili titolo : “Rischio, rischio elevato ……..” Non presenti le caratteristiche definenti Fattori di rischio sono corrispondenti ai fattori correlati Derivante dalla funzione assistenziale –preventiva dell’infermiere

DIAGNOSI DI RISCHIO (2) Alcune D.I. indicate nella tassonomia NANDA come D.I. REALI possono presentarsi nella persona che assistiamo come D.I di RISCHIO Rischio di compromissione dell’integrità cutanea correlata agli effetti dell’immobilità……. Rischio di infezione correlata a sede di possibile invasione di microrganismi secondaria a presenza di interventi di tipo invasivo

D.I. DI BENESSERE (1) Giudizio clinico relativo a persona , famiglia o comunità che ha le potenzialità per mantenere o aumentare il proprio stato di benessere Si formula alle persone che hanno come valore : l’autonomia , l’autocura, il miglioramento delle proprie potenzialità Si formula anche a persone affette da patologia che dimostrano e/o dichiarano di convivere positivamente con la propria situazione

D.I. DI BENESSERE (2) 7 D.I. di BENESSERE nella tassonomia NANDA TITOLO: i qualificatori delle D.I. di BENESSERE sono: EFFICACE, POTENZIALE MIGLIORAMENTO O SVILUPPO Comportamenti volti a migliorare la salute Gestione efficace del regime terapeutico Allattamento efficace

D.I. A SINDROME Giudizio clinico formulato quando la persona è in una situazione di complessità assistenziale Le caratteristiche definenti a volte sono costituite da D.I. REALI o di RISCHIO Sindrome da immobilizzazione Sindrome da deficit nella cura di sé Sindrome dello stress da trasloco (trasferimento)

PROBLEMI COLLABORATIVI VISIONE BIFOCALE ATTIVITA’ INFERMIERISTICA CLINICA AUTONOMA E COLLABORATIVA COLLABORAZIONE CON PROFESSIONISTI MEDICI – FISIOTERAPISTI -PSICOLOGI Partecipazione al piano diagnostico e di cura: Complicanze Reali Controllo modifiche stato di salute: Complicanze Potenziali

PROBLEMI COLLABORATIVI Sono complicanze anatomo-fisiologiche che gli infermieri controllano per rilevarne la comparsa o una modificazione Gli infermieri effettuano interventi di prescrizione medica o infermieristica per ridurre al minimo le complicanze

PROBLEMI COLLABORATIVI Classificazione per apparati: Cardiaca-vascolare Respiratoria Renale/urinaria Gastrointestinale/epatica/biliare Metabolica/immunitaria/emopoietica Neurologica/sensoriale Muscolo scheletrica Riproduttiva Multisistemica

Responsabilità Diagnosi Problemi Collaborativi Infermieristiche dei risultati o obiettivi dell’utente degli interventi messi o non messi in atto delle procedure degli interventi Problemi Collaborativi del controllo dello stato di salute della comunicazione e passaggio di informazioni dell’applicazione degli interventi indicati da altri professionisti