Contesti ed attori sociali

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Contesti ed attori sociali Welfare & territorio Contesti ed attori sociali

Welfare & Stato A che punto siamo? Che cos’è il welfare state? Quali sono le principali caratteristiche che si sono manifestate nei modelli di welfare statale? Perché da tempo si parla di crisi del welfare state? A che punto siamo?

Che cos’è il welfare state? E’ un modello di organizzazione delle politiche sociali, sanitarie, previdenziali, dell’istruzione, ecc. che si distingue per l’assunzione da parte della Pubblica Amministrazione di un ruolo preminente (tendenzialmente egemonico ed esclusivo) sia nelle fasi di programmazione che in quelle di finanziamento, gestione, erogazione e controllo sui servizi.

Il welfare state in pillole… È lo STATO a centralizzare la valutazione della domanda e a garantire risorse e prestazioni Il sistema tende a generare domanda (da un punto di vista quantitativo) Il sistema non regge l’aumento di domanda e le risorse diventano “scarse” Il sistema tende ad essere “inefficiente” ed “inefficace”. Accanto agli aspetti negativi, si riscontrano tuttavia effetti positivi (si pensi alla riduzione della povertà) Diversi modelli di welfare (maturo, nell’Europa occidentale; residuale negli USA) Tendenza generale all’assistenzialismo (mancanza di protagonismo di singoli e delle formazioni sociali, deresponsabilizzazione, diseconomie, modelli culturali incentivanti la dipendenza ecc.)

La crisi La crisi – cominciata nella seconda metà degli anni ’80 – ha una molteplicità di cause (crisi dei sistemi economici, amministrativi, evoluzione di modelli culturali e sociali ecc.) Il fenomeno rappresenta non solo un caso italiano, ma europeo e, più in generale, “occidentale”, spesso indipendente dalle caratteristiche delle singole politiche messe in atto

è possibile costruire un welfare su basi differenti? E ora? Il sistema di protezione sociale così com’è stato costruito e sperimentato è da smantellare o da ricostruire? E se è da ricostruire quali sono le direzioni da seguire? E per raggiungere quali obiettivi? Il dilemma sulle sorti del welfare risiede nella valutazione della dannosità (ovvero della bontà) delle politiche di protezione sociale, e nasconde visioni ideali, politiche e modelli organizzativi differenti. La domanda di fondo è: è possibile costruire un welfare su basi differenti?

Il Terzo Settore A partire dagli anni ‘80 si verifica uno sviluppo di formazioni sociali di tipo associativo, volontaristico e di imprenditorialità sociale che si collocano tra Stato e Mercato Nel corso del suo sviluppo (più tardo rispetto ad altri paesi europei, ma talora anche più ricco di modelli) il Terzo Settore italiano, tende ad evolvere le proprie funzioni dall’advocacy e dalla redistribuzione alla produzione/erogazione di servizi Lo sviluppo del settore non profit, è accompagnato da processi di cambiamento nei modelli organizzativi della Pubblica Amministrazione che tende ad “esternalizzare” la gestione dei servizi Accanto alla sussidiarietà verticale e ai processi di regionalizzazione e di decentramento amministrativo, acquista nuova linfa la sussidiarietà orizzontale, rafforzando le tendenze di sviluppo delle formazioni sociali intermedie

Il Terzo Settore fa impresa sociale Lo sviluppo del settore non profit si è caratterizzato per la costante crescita e l’orientamento delle organizzazioni verso la produzione/erogazione di servizi Questo ha generato processi trasformativi soprattutto nel volontariato e nell’associazionismo verso attività di imprenditorialità sociale “di fatto” Oggi il settore non profit è uno dei settori economici che mostra i migliori indici di sviluppo. Quasi 4 milioni di addetti, circa l’80% volontari, oltre 600.000 persone retribuite Lo sviluppo normativo dell’impresa sociale è ancora in divenire. Percorsi verso l’impresa sociale, indipendenti dalla forma giuridica (percorsi evolutivi, di gemmazione, di incubazione ecc), sono tuttora oggetto di studio

Welfare, verso dove? Regionalizzazione dei sistemi normativi e programmatici (nuovi assetti istituzionali e amministrativi). Rischi di centralismo regionale Tendenza alla valorizzazione – nell’ottica sussidiaria – delle municipalità. Rischi di protagonismo municipale Rafforzamento del ruolo centrale del territorio-comunità, valorizzazione delle esperienze di rete Partecipazione sociale come valore trasversale alle politiche e alle scelte programmatiche

Contatti Fabio Lenzi Iris – Idee & Reti per l’Impresa Sociale fabio.lenzi@irisonline.it www.irisonline.it