L’ETA’ DI CESARE E’ chiamata così perché la figura di Cesare domina dal 60 a. C. (primo triumvirato) al 44 a. C., anno della sua morte anche nel campo culturale fu esponente di rilievo e con lui dovettero fare i conti gli altri eminenti letterati dell’epoca: Catullo, Cicerone, Varrone, Sallustio
Quadro politico Optimates = conservatori. Difendevano gli interessi e i privilegi dei ceti più elevati. Attaccamento alla tradizione e alla legalità repubblicana Populares = “democratici”, esclusi o ai margini della gestione del potere. Avvertono la necessità di modificare l’assetto politico e costituzionale
SITUAZIONE Solo i cittadini gestivano il potere Sistema delle magistrature annuali: impediva un assetto stabile e la formazione di funzionari efficienti, favoriva i soprusi e gli arricchimenti privati Il reclutamento dell’esercito non era più efficiente
TRASFORMAZIONI ECONOMICHE Avanzamento dei negotiatores: commercianti, finanzieri Arricchimento dei “publicani”, che avevano l’appalto della riscossione delle imposte Entrambi appartenevano alla classe degli equites I proprietari terrieri, grazie alla crescita della manodopera servile, avevano messo in crisi la piccola e media proprietà agricola Si era perciò accresciuta a dismisura la folla dei nullatenenti che si erano trasferiti in città, formando una massa pericolosa di proletariato urbano
LOTTE DEI POPOLARES I programmi prevedevano: Riforme agrarie, per la redistribuzione dell’ager publicus Fondazione di colonie Leggi per la distribuzione gratuita di grano Cancellazione o riduzione dei debiti Ricerca dell’appoggio degli Italici (che ottennero la cittadinanza solo dopo la guerra sociale: 90-88 a. C.) Episodi di violenza: morte di Tiberio e Gaio Gracco e di altri tribuni della plebe (Saturnino, Livio Druso)
Riforme militari di Mario Reclutamento volontario e retribuito Afflusso di proletari e contadini poveri, per ottenere il soldo militare e l’assegnazione di terre al congedo Si formano perciò eserciti professionali, i cui membri giuravano fedeltà ai generali Ciò fu un incentivo per avventure militari esterne ed anche per tentativi di colpi di Stato (guerre civili)
Principali avvenimenti 88 a. C.: Silla entra con l’esercito a Roma, uccisione di Mario 82-78 a. C.: dittatura di Silla: proscrizioni 80-72 a. C.: ribellione di Sertorio in Spagna 73-71 a.C.: ribellione degli schiavi (Spartaco) 67 a. C.: guerra contro i pirati (Pompeo) 66-63 a. C.: guerra contro Mitridate, conquiste in Oriente (Pompeo) 63 a.C.: congiura di Catilina 60 a.C.: 1° triumvirato tra Cesare, Pompeo e Crasso 59 a.C.: consolato di Cesare 58-50 a. C.: conquista della Gallia (Cesare) 53 a.C.: disfatta di Crasso a Carre 49-45 a. C.: guerra civile tra Cesare e Pompeo Idi di marzo 44 a. C.: uccisione di Cesare
Crisi dei valori tradizionali Dedizione alla patria e al bene comune Subordinazione del singolo alla collettività (individualismo) Crisi religiosa con i suoi miti ed antropomorfismi (utilità pratico-politica)
Diffusione delle filosofie: Epicureismo Concezione materialistica e razionalistica Negava ogni partecipazione degli dei nelle vicende umane Consigliava l’astensione dalle cariche pubbliche e il “vivi nascosto” Due maestri: Sirone e Filodemo Epicurei famosi: Virgilio, Orazio, Cesare Cassio, Attico Poeta dell’epicureismo: Lucrezio Il nemico più illustre: Cicerone Principio base: la felicità consiste nel piacere
Stoicismo Coerente interpretazione della realtà fisica ed umana Storia più articolata: antico-medio-terzo stoicismo Principio base: la felicità consiste nel possesso della virtù Esorta d un fermo impegno morale e politico per il bene comune Concezione fatalistica e provvidenzialistica Dio è immanente al mondo, si identifica col Logos, la ragione Strumento per il raggiungimento della felicità: l’apatia Svaluta la vita, in certi casi consiglia il suicidio come liberazione Maestro: Panezio Stoici famosi: Catone Uticense, Bruto Consonanze fra etica stoica e mos maiorum: austerità,distacco dai piaceri e dalle ricchezze, intransigenza nei principi