Alternanza scuola-lavoro La progettazione dei percorsi G. Zagardo - Settembre 2004
In materia di progettazione, l’alternanza fa proprio il concetto di autonomia già delineato dal Dpr. 275/99 All’art 1: “L’autonomia si sostanzia nella progettazione e realizzazione degli interventi (…) con l’esigenza di migliorare l’efficacia del processo di insegnamento e apprendimento.” All’art.4, f ): “Gli obiettivi nazionali, articolati in percorsi formativi funzionali al diritto di apprendere(…) coinvolgono più discipline e attività.”. All’Art.5: “Libertà progettuale coerente con gli obiettivi generali e specifici di ciascun tipo di studio”
Alternanza scuola-lavoro La progettazione dei percorsi L’alternanza scuola-lavoro permette l’acquisizione, lo sviluppo e l’applicazione in contesti di lavoro di alcune competenze previste dai profili educativi culturali e professionali dei diversi corsi di studio. è una possibile risposta alla domanda di apprendimento personalizzato degli studenti.
l’alternanza scuola-lavoro si realizza all’ interno dei percorsi curriculari ed implica: il coinvolgimento dei docenti dei consigli di classe l’articolazione modulare del piano di studio l’equivalenza tra le attività che si svolgono in aula e quelle che si realizzano parallelamente in alternanza
Fasi della progettazione formativa Design: analisi della situazione e progettazione dell’intervento (con definizione top-down (*) degli obiettivi formativi e di un articolato piano di intervento). Implementation: sviluppo e realizzazione dell’intervento (*) Evaluation: controllo del processo/prodotto formativo
Alternanza scuola-lavoro La progettazione dei percorsi Azioni preliminari (1): costituzione di un gruppo di ricerca e di progetto (nucleo équipe pedagogica) (*) individuazione del “docente tutor interno” (*) e del responsabile del coordinamento analisi del contesto - riferita al mondo del lavoro e rilevazione dei fabbisogni e delle risorse (**) individuazione delle aziende partner (*) e dei tutor formativi aziendali (*)
Analisi di contesto e fabbisogni Problemi /opportunità che conducono all’elaborazione del progetto Analisi del fabbisogno Analisi del contesto Analisi delle risorse Adeguatezza degli obiettivi del progetto all’analisi svolta Coinvolgimento degli attori di rete nell’analisi
La rete Contattare organismi con esperienze di tirocinio (ass. datoriali, sindacati, Usr, Cpi, Cfp).(*). Preparare una scheda-questionario per censire le potenziali aziende ospitanti (dimensioni, luogo, funzioni, tecnologia) Inviare (con la proposta) una documentazione per presentare la scuola. Organizzare un incontro per una reciproca conoscenza (*) Invitare un rappresentante dell’azienda in fase di progettazione (*) Possibilità di coinvolgere la Fp (*) (art. 7 bozza Dm)
La rete (2) Progettazione integrata La progettazione integrata introduce la distinzione, tra obiettivi comuni del progetto e obiettivi particolari dei diversi attori coinvolti. L'integrazione si propone di garantire non solo la coerenza tra obiettivi comuni e particolari, ma anche di produrre un risultato globale complessivo, diverso dalla semplice sommatoria dei risultati singoli.
Alternanza scuola-lavoro La progettazione dei percorsi Azioni (2): condivisione e adozione a livello dei consigli di classe di un impianto modulare fondato su UC/Uda che fanno perno sull’esperienza concreta (**) del soggetto elaborazione in collaborazione con i referenti delle aziende del progetto di massima del percorso sperimentale stipula di convenzioni con le aziende partner.
(**) Modello di Kolb: la formazione fa perno sull’esperienza concreta del soggetto Step del ciclo di apprendimento: Esperienza concreta: problemi e situazioni da cui prende avvio il processo di apprendimento Riflessione: osservazione/analisi dell’esperienza correlata a schemi operativi, concettuali e percettivi di una persona Astrazione: strutturazione di concetti formulati attraverso l’integrazione delle riflessioni con le teorie Azione: controllo delle nuove acquisizioni per la trasferibilità a nuove situazioni.
Modello Kolb (2) Da verifiche empiriche, gli individui hanno forti preferenze per uno step in relazione al proprio stile cognitivo, al loro livello di apprendimento e alla natura dei problemi. Secondo l’autore c’è vero apprendimento se tutti gli step si realizzano.
Situazione di apprendimento (Nicoli) Esperienza formativa che il team dei docenti è chiamato a “creare” e che consente all’allievo, nel confronto con problemi di cui coglie il senso, di porsi in modo attivo alla ricerca di una soluzione adeguata, superando gli ostacoli che via via incontra, mobilitando in tal modo un processo di apprendimento autonomo, personale, autentico. La conoscenza passa necessariamente per l’azione per poi giungere ad una piena formalizzazione attraverso il linguaggio.
Didattica attiva In questa prospettiva i metodi utilizzati negli interventi devono promuovere lo sviluppo di abilità operative e cognitive, e dei processi decisionali, come il problem solving e l’apprendimento basato su logiche induttive
Alternanza scuola-lavoro La progettazione dei percorsi Azioni (3): individuazione degli studenti, in base a criteri concordati con i tutor aziendali (*) promozione ed acquisizione dell’adesione volontaria degli studenti e dei loro familiari progettazione e condivisione dei percorsi individualizzati.
L’équipe pedagogica stabilisce: finalità del percorso individuazione dell’equivalenza formativa del percorso condotto in alternanza (**) ricerca delle competenze connesse alle conoscenze e alle abilità da promuovere durata complessiva del percorso articolazione (in attività e Uc/Uda) impianto metodologico e individuazione di modalità di valorizzazione e certificazione delle competenze sequenza temporale (*) delle attività e Uc/Uda (**).
(competenze e capacità trasversali, conoscenze, durata) Esempio di scheda di equivalenza formativa (Quota del piano di studio che si realizza in alternanza) Indicare nella prima colonna le Uc/Uda curricolari che vengono sostituite da quelle realizzate nel percorso in alternanza, da indicare nella seconda: Uc/Uda in aula (competenze e capacità trasversali, conoscenze, durata) Uc/Uda in alternanza (competenze e capacità trasversali, conoscenze, durata)
Alternanza scuola-lavoro La progettazione dei percorsi Unità di Apprendimento/Unità capitalizzabili segmento del percorso formativo finalizzato all’apprendimento che si intende sviluppare definito in termini di competenze, conoscenze e capacità
Schema per la progettazione di UC/Uda a) struttura Denominazione UC o UdA Sede e settore di attività Ambito di attività (*) Risultato atteso (*) competenze (*) capacità trasversali (*) conoscenze disciplinari (*) Durata
Schema per la progettazione di UC/Uda b) processo Denominazione UC o UdA Scheda didattica Pre-requisiti Attività (*) Metodologie (*) Risorse/strumenti Modalità di verifica (*) Modalità di valutazione (*)
Il Diario di bordo (1) Il Diario di bordo: accompagna l’allievo in tutte le sue attività : visita orientativa, conoscenza dell’impresa, laboratorio di simulazione, apprendimento sul compito, project work (*).
Il Diario di bordo (2) Viene compilato dall’allievo per: sviluppare un’autoverifica del percorso. documentare le attività svolte far comprendere la coerenza tra le attività e gli obiettivi far riflettere sull’esperienza Fa parte del portfolio dell’allievo.
Valenze dell’alternanza Finalità Modalità principali orientativa fornire conoscenze che facilitino le scelte attività preparatorie visite preliminari formativa far acquisire conoscenze (in modo alternativo) e competenze stage di osservazione stage professionalizzante di pre-inserimento far sperimentare un ruolo professionale
Alternanza scuola-lavoro La progettazione dei percorsi Attività preparatorie Modulo motivazionale: sostegno alla motivazione, sviluppo dell’autonomia e della capacità di assumere responsabilità (competenze trasversali) Modulo di accoglienza, finalizzato ad aiutare gli utenti a esplicitare la loro domanda, attese e criticità Modulo di cultura del lavoro (testimonianze e sicurezza del lavoro; informazioni su settori, organizzazione del lavoro e competenze richieste dai diversi ruoli) Patto formativo (scuola - azienda - studente)
Patto formativo E’ uno strumento attraverso cui è possibile: Esplicitare i diritti e i doveri dei soggetti coinvolti Esplicitare gli obiettivi formativi per consentirne la verifica/autoverifica Motivare e coinvolgere l’allievo nella programmazione e nel successo formativo del percorso (*).
Alternanza scuola-lavoro La progettazione dei percorsi Attività formative in azienda Visite preliminari: presentazione dell’azienda agli studenti e degli studenti all’azienda Stage di osservazione: UC/Uda centrate sulla conoscenza di processi produttivi e dell’organizzazione del lavoro e sull’acquisizione di competenze trasversali Stage professionalizzante: UC/Uda centrate su competenze trasversali, disciplinari e tecnico/operative coerenti con il piano di studio.
Valutazione autentica (Nicoli) Mira a verificare non solo ciò che un ragazzo sa, ma ciò che “sa fare con ciò che sa”, fondato su una prestazione reale e adeguata dell’apprendimento che risulta così significativo, poiché riflette le esperienze reali ed è legato ad una motivazione personale. Tale valutazione, coinvolgendo gli studenti ed i partner di alternanza, mira alla dimostrazione delle conoscenze tramite prestazioni concrete, stimolando il ragazzo ad operare in contesti reali con prodotti capaci di soddisfare precisi obiettivi.
Valutazione autentica (2) In questo contesto viene valorizzata la metodologia della prova professionale come “capolavoro”, ovvero come prodotto significativo e funzionale per l’organizzazione per la quale è stata realizzata.
Valutazione degli apprendimenti 1 Questionari Somministrazione di un questionario per rilevare il feed – back da parte dei singoli studenti: autovalutazione (*) 2 Prove Prove disciplinari e interdisciplinari per l’individuazione delle competenze (*) e delle conoscenze (*) maturate
Valutazione dell’esperienza Somministrazione di questionari di customer satisfaction agli studenti (anonimo) e ai tutor Valutazione delle ricadute: forme di ricadute sulla didattica avvengono attraverso l'analisi e la discussione dell'esperienza nei Consigli di classe o in Collegio Docenti con i professori delle discipline maggiormente interessati. 3. Relazione finale: reazioni dei partecipanti problemi emersi risultati del questionario anonimo cambiamento che si ritiene prodotto indicazioni per altri interventi
Sintesi grafica delle fasi progettuali
Le attenzioni Progettare attività concrete ed effettivamente realizzabili (distanza tra progetto ideato e progetto realizzato). Tener conto degli aspetti logistici (la vicinanza casa-azienda contribuisce alla qualità della presenza dei ragazzi nei luoghi di lavoro)