Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti

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Transcript della presentazione:

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti Lo sviluppo del linguaggio l’idea di lettura e scrittura e il numero nella scuola dell’infanzia scuola infanzia- Casalbuttano Claudio Turello Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti Il linguaggio scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti Significato /significante F. De Sausurre Il segno linguistico è dato dall’unione di significato e significante. Significato = concetto Significante = suoni linguistici che definiscono il concetto scuola infanzia- Casalbuttano Es. significato (concetto di albero) (insieme dei suoni che formano la parola albero) significante “albero” Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti Rapporto lingua orale/lingua scritta MELA Parola orale (fonemi) scuola infanzia- Casalbuttano Rapporto di prima simbolizzazione Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti Rapporto lingua orale/lingua scritta Parola orale (fonemi) Parola scritta (grafemi) MELA scuola infanzia- Casalbuttano Rapporto di seconda simbolizzazione Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti Imparare a parlare significa sviluppare alcune competenze: Parole (es. seta) Lessico Morfologia Comprendere Es. pronomi (prendeteli) Sintassi Es. frase negativa (Il bambino non mangia) Lessico scuola infanzia- Casalbuttano Produrre Morfologia Sintassi Ripetizione = coinvolgimento della memoria fonologica a breve termine Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti I sottocampi della linguistica Fonologia: è il sottocampo della linguistica che studia i suoni e la loro distribuzione in una determinata lingua. Morfologia: è il sottocampo della linguistica che studia la struttura interna delle parole ed i rapporti che intercorrono tra esse. Sintassi: è il sottocampo della linguistica che studia la struttura interna delle frasi ed i rapporti che intercorrono tra le loro parti. Semantica: è il sottocampo della linguistica che studia la natura del significato delle parole singole e quello della parole raggruppate in sintagmi e frasi. scuola infanzia- Casalbuttano Pragmatica: è il sottocampo della linguistica che studia l’uso delle parole ( dei sintagmi e delle frasi ) nel contesto della conversazione. Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti Fonetica e fonologia La fonetica è la scienza che studia i suoni del linguaggio articolato ( detti in termine tecnico foni), in quanto entità fisiche e quindi dal punto di vista articolatorio, acustico e uditivo-percettivo) La fonologia è la scienza che studia come i foni si raggruppino in classi (dette fonemi), che hanno la funzione di distinguere le parole tra loro nelle varie lingue es. Palla - balla scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti Il fonema Unità funzionale minima astratta del sistema dei suoni linguistici con funzione distintiva nelle singole lingue. palla balla scuola infanzia- Casalbuttano Fonemi standard di una lingua : l’insieme dei fonemi propri di quella lingua. Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti I FONEMI DELLA LINGUA ITALIANA Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti Cons. occlusive /p/ /b/ /t/ /d/ /k/ /g/ Cons. nasali /m/ /n/ /ɲ / Cons. fricative /f/ /v/ /s/ /z/ /ʃ / Cons. affricate /ʧ / /ʤ / /ʦ / /ʣ / Cons. laterali /l/ /r/ /ʎ / Semiconsonanti /j/ /w/ Vocali /i/ /e/ /ɛ / /a/ /ɔ / /o/ /u/ scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti Sensazione uditiva – Percezione uditiva – Percezione fonemica Sensazione uditiva: lo stimolo uditivo supera il livello di soglia e viene registrato dall’apparato uditivo del soggetto. Percezione uditiva: il processo mediante il quale un organismo vivente riceve ed interpreta informazioni sul mondo circostante; lo stimolo raggiunge la corteccia cerebrale e viene interpretato dal soggetto. Percezione fonemica: il soggetto percepisce e riconosce le unità minime (fonemi) del linguaggio che determinano una differenza di significato. scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti Definizione di DSL ( disturbo specifico del linguaggio) Ritardo o disordine di uno o più ambiti dello sviluppo linguistico, in assenza di deficit cognitivi, sensoriali, motori e affettivi e di importanti carenze socio ambientali. scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti Ritardo o disordine dello sviluppo fonologico Gli ambiti in cui il disturbo fonologico si può manifestare sono nel: Discriminare, categorizzare e produrre i fonemi della lingua ( errori di scambi o omissione di suoni es. tole x sole o etto x letto) Nella distribuzione fonotattica della stringa fonologica per difficoltà nel produrre combinazioni complesse che violano la struttura fonologica di base della lingua italiana CVCV es. ( riduzione di gruppi ( tota x torta) riduzione di dittonghi ( pede x piede) epentesi (torota x torta) o per difficoltà nel mantenere in memoria o nel programmare strutture lunghe es. metatesi ( cimena x cinema) riduzioni di sillabe ( tefono x telefono ) ecc. scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti Federico 4 anni e un mese Papà ganghe Papà canca La nonna gomme Mamma va bia La nonna è bona Papà non gromme La ciorella era cuola La cua palla caghe Uigi gomme cubico Callo crive una lecchela La mela è caca mangiaca Ieri era una bella gionnaca La cimia fu ripegia Mario ca giocango Il liblo che è su cavolo è mio La mamma tava compeanno le mele La caga ha la pocca che è vegghe La machica cage a chella gal cavolo La mela fu mangiaca da bambino Co mangiango una mela I papà no ha mai fame O… maio cava a lecco malaco I cane aveva la coga nera e gommiva I papà è caco vinco galla mamma Chi ciona la comba è lei scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti Ritardo o disordine dello sviluppo lessicale che interessa: L’immagazzinamento dei concetti, dei lemmi e dei rispettivi lessemi che dipende da: - frequenza d’uso - astrattezza/concretezza del lemma Il recupero dei lemmi Il recupero dei lessemi scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti Lemma: la rappresentazione astratta delle parole, la categoria e la funzione grammaticale. Animale 4 zampe … Lessema: la forma della parola ( la sua veste fonologica) morfemi, segmenti fonetici, struttura metrica. scuola infanzia- Casalbuttano [C a n e] Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti Davide 5 anni Prova di denominazione La torta la paletta ( scopa) suono ( treno) suono (tromba) fiore lupo ( volpe) pistola libro uccello ( pulcino) Signora ( maestra) Non lo so (semaforo) scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti Ritardo o disordine dello sviluppo morfosintattico Acquisizione della morfologia ( libera e legata) - Acquisizione delle strutture sintattiche scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti Ruben 5,5 anni Maio to giocando Libo su tavolo mio Mamma perando mele Casa poita vedde Matita cade tavolo Mela fu mangiata il bambino To mangiando un’altra mela I papà non ha fame Cane cale canera dom…….. Papà vitto mamma Che cosa la to scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti Alessia 4 anni ,7 Pupa cande Pupa canta La nonna to.. Tomme La nonna è buona Io dico una pucia La zia nuole n vuole l’acqua I papà n tomme La soella erascuola Uigi domme subito Callo scrive una lettela Ieri è andata una cionnata La scimmia pesa Maio sta ciocando Il liblo su cavolo è mio La mamma sta comprando le mele La ponta è vedde La matita calele tavolo La mela è macciata i bambini Sto manciato una mena I papà no ha mai fame Etto malato Tommiva i cane Stato vinto la mamma I stuna la tomba è lei scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti Cristian 4,5 Edo a bambina poi edo i tavolo poi la cosa qui e queste e poi queste non lo so (*) Nela vasca (*) si sta lavando (*) co la spuna . Jacopo 5,5 Allora quella bambina sta facendo il bagno dopo si sta lavando dopo è uscita un po d’acqua li, qui ci sono delle ciabatte e li c’è la piscina lì c’è la vasca e lì c’è la bambina che si spassola secondo è una tenda questo qui è il pavimento, questo qui è il soffitto e questo qui è il numero otto. Luca 3 anni Sa lavando (*) la bambina Elio 5,4 Una tonna che si lava e poi ……… le sue ciabattine … e poi tutto il bagno pe terra bagnato qui c’è bagnato tutto dappettutto. Francesco 5,2 Un bambino asugamano le ciabatte la vasca da bagno e l’acqua. scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti L’idea di lettura e scrittura scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti LA RAPPRESENTAZIONE GRAFEMICA Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti /p/ p /b/ b /t/ t /d/ d /k/ c – ch – q /g/ g – gh /m/ m /n/ n /ɲ/ gn /f/ f /v/ v /s/ s /z/ s /ʃ/ sci –sc /ʦ/ z /ʣ/ z /ʧ/ ci – c /ʤ/ gi – g /l/ l /r/ r /ʎ/ gli – gl /j/ i /w/ u /i/ i /e/ e /ɛ/ e /ɑ/ a /ɔ/ o /o/ o /u/ u scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti Rapporto scritta /disegno Indifferenziazione scritta/ disegno: il segno scritto allo stesso modo del disegno esprime simbolicamente il contenuto del messaggio e non i suoi elementi linguistici Dove c’è qualcosa da leggere scuola infanzia- Casalbuttano LA MELA ROSSA Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti Rapporto scritta /disegno Differenziazione tra disegno e scrittura: ma il testo conserva solo uno degli aspetti il nome Dove c’è qualcosa da leggere scuola infanzia- Casalbuttano Cosa c’è Scritto? LA MELA ROSSA MELA Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti Rapporto scritta /disegno Inizio di considerazioni di parti grafiche del testo : i bambini iniziano a considerare gli aspetti quantitativi, la lunghezza spaziale in relazione con la lunghezza dell’enunciato che gli attribuisce, permane l’ipotesi del nome. Dove c’è qualcosa da leggere scuola infanzia- Casalbuttano Cosa c’è Scritto? MELA MELA MELA LA MELA ROSSA Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti Rapporto scritta /disegno Ricerca di corrispondenza termine a termine fra frammenti grafici e segni sonori. Dove c’è qualcosa da leggere Cosa c’è Scritto? LA MELA ROSSA UNA MELA BUONA scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti Evoluzione ipotesi nome I segmenti rappresentano solo nomi Il bambino accetta che si possano rappresentare anche i verbi 3. Possono essere scritti anche i funzionali linguistici scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti Criteri di leggibilità Per scrivere bisogna utilizzare segni diversi : NO RRRRRRRRR SI’ STSTSTST Il numero minimo di segni deve essere superiore al tre NO RE SI’ HTAC scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti Evoluzione della scrittura Livello preconvenzionale : il bambino non ha ancora capito che i segni rappresentano i suoni. Livello sillabico: i bambini tracciano un segno per ciascuna sillaba della parola: Preconvenzionale sillabico: un segno qualsiasi per ogni sillaba es. RM ( casa) IOL ( tavolo) Convenzionale sillabico : un segno della sillaba per ogni sillaba per ogni sillaba es. CA ( casa) TVO ( tavolo) scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti Evoluzione della scrittura Livello sillabico alfabetico : i bambini tracciano per alcune sillabe due grafemi e per alcune un grafema TVLO ( tavolo) Livello alfabetico: i bambini scrivono tutte le sillabe con due o più segni; restano da risolvere i problemi dell’ortografia complessa. scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti Oca Telefono Il gatto mangia il pesce scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti Prerequisiti all’apprendimento PREREQUISITI ESECUTIVI Allora che cosa è che serve per apprendere a leggere e scrivere. Negli ultimi anni è diventato sempre più frequente vedere le insegnanti della scuola materna lavorare sul linguaggio e sulla fonologia e sulla metafonologia. Negli anni precedenti invece si tendeva ad enfatizzare come principali prerequisiti all’apprendimento quegli aspetti che qui vengono definiti come prerequisiti esecutivi non considerando invece il vero nucleo del problema che è quello dei prerequisiti costruttivi . Sono i prerequisiti che si attengono alla realizzazione del sistema scritto, non alla sua conoscenza es. segno grafico, coordinazione occhio-mano orientamento spaziale ecc. PREREQUISITI COSTRUTTIVI scuola infanzia- Casalbuttano E’ il livello di concettualizzazione sulla “lingua” es. che lo scritto rappresenta la parola e non l’oggetto. Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti I prerequisiti costruttivi Per imparare a leggere e a scrivere un bambino deve imparare quattro concetti che riguardano l’unità fondamentale del sistema di scrittura : Infatti è banale dirlo ma per imparare a leggere e scrivere il bambino deve ……….. E queste operazioni sono il nucleo fondamentale della lingua scritta e molti bambini iniziano a fare queste operazioni già nella scuola materna Quanti elementi ci sono in una parola Quali sono gli elementi della parola Come questi elementi sono disposti Come questi elementi sono rappresentati scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Attività metafonologiche Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti Attività metafonologiche Globali Rime Segmentazione sillabica Identificazione sillaba iniziale Giochi sulle parole es. morta-della Analitiche Identificazioni suoni iniziali – finali- interni Spelling Tapping Sintesi fonemica Elisione di suoni Qui vediamo raggruppate tutta una serie di attività metafonologiche ( riflessione sulla fonologia della lingua capacità di manipolare parti di parole) che andrebbero effettuate nella scuola materna e anche nella scuola elementare per permettere al bambino di fare quello che dicevamo prima cioè rappresentarsi la struttura fonologica delle parole. E’ chiaro che come vedevamo prima nel bambino sillabico la rappresentazione parte dalla sillaba per i motivi che abbiamo detto ed è importante seguire anche nella scuola materna questo percorso. Quando si lavora sui fonemi che abbiamo visto essere impossibili da pronunciare separati dalla vocale conviene partire dai fonemi che in fonologia si dicono continui che permettono al bambino più facilmente di percepirli fonderli e segmentarli es. s f v m n l r ecc. non mi dettaglio sui giochi ci sono ormai molti libri che in modo molto creativo e vario propongono attività metafonologiche. Rimarco solo l’importanza di lavorare sempre prima sulle attività metafonologiche globali. Bastimento. scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti Esempi di laboratori Laboratorio sulle capacità metafonologiche ( SILLABICHE /FONEMICHE ) Laboratorio sulle capacità lessicali (i campi semantici, le parole derivate e modificate ecc., gli indovinelli sulle parole) Laboratorio sulla consapevolezza testuale ( formare associazioni tra parole per formare una storia, attenzione al testo narrato, catene di parole, cambiare il finale di una storia, individuare i protagonisti) scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti Lo sviluppo delle abilità numeriche scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti La psicologia genetica (Piaget 1896- 1980) Intelligenza senso- motoria (0-2 anni) Abilità motorie e percettive Pensiero preoperativo ( 2 – 7 anni) Il bambino comincia a pensare concettualmente, categorizza, risolve problemi fisici. Pensiero operativo concreto ( 7 – 11 anni) Il bambino pensa logicamente solo per problemi concreti Pensiero formale (11- 15 anni) Le abilità cognitive si sviluppano pienamente. Pensiero astratto. scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti Conclusioni della ricerca di Clements ( 1984) Pur essendoci un’interdipendenza funzionale fra classi, serie e numero, quest’ultimo non è subordinato alle prime due nozioni e, l’esercitare le abilità numeriche gioca la sua parte nella formazione del concetto di numero. 2. È confermata la validità dell’esercizio precoce sulle abilità numeriche 3. Le operazioni logiche di Piaget possono essere comprese senza danno o inconvenienti anche da bambini di 4 anni. scuola infanzia- Casalbuttano 4. Esiste un trasferimento tra l’acquisizione delle abilità numeriche e la comprensione delle nozioni di classificazione e seriazione. Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti Principi che vengono rispettati nell’abilità di contare…….. Corrispondenza biunivoca (per ogni oggetto una sola etichetta numerica) Ordine stabile ( per contare bisogna rispettare un determinato ordine di enunciazione) Cardinalità ( l’ultimo numero utilizzato rappresenta e contiene tutti gli oggetti contati) Irrilevanza dell’ordine ( una determinata etichetta numerica può essere assegnata a qualsiasi oggetto) Principio di astrazione ( la procedura di conteggio può essere applicata ad ogni cosa). scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti Lo sviluppo delle abilità numeriche 18 mesi Filastrocca dei numeri 2 anni Principio della corrispondenza biunivoca ( indipendente dal conteggio) es. distribuzione delle caramelle 2 anni ½ Principio dell’ordine stabile Unoduetrequattrocinque ( unica parola) 3 anni I bambini possono credere che il numero sia il nome e non indichi la numerosità I bambini “arraffoni” non contano gli oggetti richiesti (3) ma ne danno una manciata. I bambini “contatori” imparano gradualmente scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti Lo sviluppo delle abilità numeriche 4 anni Conflitto tra subitizing- immediatezza- ( dire quanti oggetti sono senza contare) e conteggio I bambini imparano che la sequenza numerica è in rapporto con una numerosità maggiore. 4 anni ½ La distribuzione di caramelle a due persone il 50% dei bambini riesce ad inferire che le due persone hanno avuto lo stesso numero di caramelle. 5 anni Contano fino a 20 oggetti. Il bambino impara il raffronto tra quantità sono di più sono di meno scuola infanzia- Casalbuttano Il bambino impara il principio della somma e della sottrazione Il bambino impara la rappresentazione grafica del numero ( lettura e scrittura) Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti Lo sviluppo delle abilità numeriche 5 anni ½ Sanno riconoscere i numeri più grandi entro la decina, anche non contigui es. 4 9 Entro la decina il numero che segue e precede- i numeri più grandi significano numerosità maggiori. I bambini riconoscono tre codici: pittografico 000; arabo 3; e verbale “tre”. 6-7 anni Usano due algoritmi per la sottrazione 7-2 = 5 2 <5 contano all’indietro) 7-5 = 2 5 >2 contano all’avanti appreso spontaneamente. Il bambino impara il principio della conservazione del numero scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti La conservazione del numero STADIO 1 (2-4 anni)- nessuna corrispondenza o equivalenza il bambino usa solo indici percettivi STADIO 2 (5-6 anni)- i bambini riescono a stabilire una corrispondenza biunivoca, ma fanno ancora affidamento agli indizi percettivi. STADIO 3 ( 7 anni) - i bambini hanno acquisito la conservazione del numero; attuano la corrispondenza biunivoca e conteggiano. scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti Media del conteggio 23,96 Gennaio % esatte 77,2 Maggio % esatte 88,6 scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti Gennaio % esatte 77,2 Maggio % esatte 90 55,6% risposte esatte gennaio 75% risposte esatte maggio scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti 61,3% esatte a gennaio 76,1% esatte a maggio esatte gennaio 91% esatte maggio scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti scuola infanzia- Casalbuttano 33,5 % risposte esatte gennaio 53,5 % risposte esatte maggio Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti Alex Alessandro scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti Nadia gennaio maggio scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti Francesca scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti Esempi di laboratori Laboratorio sulle capacità metafonologiche ( SILLABICHE /FONEMICHE ) Laboratorio sulle capacità lessicali (i campi semantici, le parole derivate e modificate ecc., gli indovinelli sulle parole) Laboratorio sulla consapevolezza testuale ( formare associazioni tra parole per formare una storia, attenzione al testo narrato, catene di parole, cambiare il finale di una storia, individuare i protagonisti) scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-

Claudio Turello- Marialuisa Antoniotti scuola infanzia- Casalbuttano Scuola infanzia- Sassuolo-