Presupposto dell'Irpef (art. 1, D.P.R. 917/1986)

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Presupposti e caratteristiche dell’IRPEF di Agostino Soave Dottore Commercialista in Salerno

Presupposto dell'Irpef (art. 1, D.P.R. 917/1986) Presupposto dell'imposta sul reddito delle persone fisiche è il possesso di redditi in denaro o in natura rientranti nelle categorie indicate nell'articolo 6 D.P.R. 917/1986. E’ un imposta progressiva ed è di carattere personale. Agostino Soave dottore commercialista in Salerno

Soggetti passivi L'Irpef colpisce tutte le persone fisiche residenti e non nello Stato (cfr. art. 2, TUIR). In particolare, la normativa interna italiana, in materia di principi di tassazione, è basata su due criteri: · principio della "tassazione su base mondiale"; · principio della "tassazione su base territoriale". Agostino Soave dottore commercialista in Salerno

Principi di tassazione Il principio della “ tassazione su base mondiale " ( world-wide income taxation principle ), applicato nei confronti dei soggetti residenti, serve a far sì che il soggetto, una volta qualificato come residente, sia assoggettato a tassazione su tutti i suoi redditi ovunque prodotti, per il solo fatto che questi sono riferibili al suddetto beneficiario. Il principio della " tassazione su base territoriale "o " principio della fonte " ( principle of source ) interviene, invece, nel caso in cui il soggetto venga qualificato come non residente e si fonda sul criterio dell'assoggettamento a tassazione in base alla localizzazione dei redditi nello Stato. Va precisato che esistono eccezioni a tali regole, costituite dalla norme interne per evitare le doppie imposizioni ( art. 165 del TUIR ) e dalle disposizioni delle Convenzioni internazionali contro le doppie imposizioni. Agostino Soave dottore commercialista in Salerno

Nozione di residenza (art. 2, TUIR) Si considerano residenti in Italia le persone fisiche che, per la maggior parte del periodo d'imposta, rispettano uno dei seguenti requisiti: · risultano iscritte nelle anagrafi della popolazione residente nello Stato; · hanno il domicilio nello Stato, cioè hanno stabilito la sede principale dei loro affari ed interessi, anche morali e sociali, nello Stato; · hanno la residenza nello Stato; hanno, dunque, in Italia la loro dimora abituale, cioè il luogo nel quale normalmente si trovano. Il criterio della maggior parte del periodo d'imposta è verificato, se il periodo di permanenza è di almeno 183 giorni, anche non continuativi. Agostino Soave dottore commercialista in Salerno

Nozione di residenza (art. 2, TUIR) La semplice cancellazione dall'anagrafe della popolazione residente e l'iscrizione all'anagrafe degli italiani residenti all'estero (AIRE) non costituisce pertanto elemento determinante a far perdere lo status ai residenti sotto il profilo fiscale, allorché il soggetto abbia nel territorio dello Stato il proprio domicilio, inteso come sede principale degli affari ed interessi economici, nonché delle relazioni personali. Agostino Soave dottore commercialista in Salerno

Soggetti non residenti Come accennato, i soggetti non residenti, sono tassati in Italia esclusivamente sui redditi ivi prodotti. A tal fine, si applicano le disposizioni previste dagli articoli 23 e 24 del D.P.R. n. 917/1986. Agostino Soave dottore commercialista in Salerno

Tassazione dei redditi nella famiglia ( art. 4 del TUIR ) Redditi dei beni in comunione . I redditi derivanti dai beni in regime di comunione legale sono imputati a ciascuno dei coniugi per metà del loro ammontare netto (o per la diversa quota, se così è stabilito da una convenzione modificativa). I redditi dei beni esclusi dalla comunione (cfr. art. 179, codice civile) sono imputati invece, unicamente al coniuge che li possiede. Redditi dei beni in separazione . Nel caso in cui i coniugi siano in regime di separazione legale, ciascuno mantiene la titolarità esclusiva dei beni acquistati durante il matrimonio. In tal caso, ad ognuno è imputato il reddito derivante dai beni di sua proprietà. Figli minorenni . I redditi derivanti dai beni appartenenti ai figli minori, non emancipati, subiscono un diverso trattamento fiscale a seconda che ricadano, o meno, nell' usufrutto legale dei genitori. . Infatti, per i beni soggetti all'usufrutto legale, i redditi sono imputati a ciascun genitore per metà del loro ammontare netto. . Gli altri beni sono, invece, ricondotti direttamente al minore, in qualità di autonomo soggetto passivo d'imposta. Agostino Soave dottore commercialista in Salerno

Eredi del contribuente In caso di morte del contribuente, i redditi del de cuius sono tassati in capo agli eredi e ai legatari che li hanno percepiti, secondo le disposizioni della tassazione separata ( articoli 19 e 21, TUIR ). In caso di eredità giacente, non esiste un soggetto passivo d'imposta. Se questa situazione si protrae oltre il periodo d'imposta nel quale è avvenuto il decesso, responsabile per la dichiarazione dei redditi e per il versamento delle imposte gravanti sull'eredità è il curatore dell'eredità. Il reddito imponibile è calcolato, in via provvisoria, applicando le regole proprie di ciascuna categoria di reddito. A seguito dell'accettazione dell'eredità, i soggetti passivi diventano gli eredi, con effetto retroattivo sin dal momento dell'apertura della successione ed è possibile effettuare la liquidazione definitiva dell'imposta. Agostino Soave dottore commercialista in Salerno

Classificazione dei redditi (art. 6 D.P.R. 917/1986) I redditi che possono essere ricondotti in una delle categorie disciplinate dal Testo Unico devono essere considerati redditi imponibili, mentre i redditi non riconducibili ad alcuna categoria sono da considerarsi redditi non tassabili ai fini delle imposte dirette. Vengono individuate le seguenti sei categorie di redditi, esaustive di tutti i redditi imponibili: 1) redditi fondiari; 2) redditi di capitale; 3) redditi di lavoro autonomo; 4) redditi di lavoro dipendente; 5) redditi d'impresa; 6) redditi diversi. Agostino Soave dottore commercialista in Salerno

Redditi fondiari (art. 22 T. U. I. R Redditi fondiari (art. 22 T.U.I.R.) I redditi fondiari sono quelli inerenti i terreni e fabbricati situati nel territorio dello Stato, che sono o devono essere iscritti, con attribuzione di rendita, nel catasto dei terreni o nel catasto edilizio urbano. I redditi fondiari si distinguono in tre tipologie di reddito: - i redditi dominicali dei terreni; - i redditi agrari; - i redditi dei fabbricati. Agostino Soave dottore commercialista in Salerno

Redditi diversi ( art. da 67 a 71 T.U.I.R.) I redditi diversi formano una categoria di reddito residuale, cioè l’insieme di redditi percepiti al di fuori dell'esercizio di imprese, arti o professioni e che non derivano da società commerciali o da lavoro dipendente o subordinato, ed in particolare: a) le plusvalenze realizzate mediante la lottizzazione di terreni, o l'esecuzione di opere intese a renderli edificabili, e la successiva vendita, anche parziale, dei terreni e degli edifici; b) le plusvalenze realizzate mediante cessione a titolo oneroso di beni immobili acquistati o costruiti da non più di cinque anni; c) le plusvalenze realizzate mediante cessione a titolo oneroso di partecipazioni qualificate. d) le vincite delle lotterie, dei concorsi a premio, dei giochi e delle scommesse, nonché quelli attribuiti in riconoscimento di particolari meriti artistici, scientifici o sociali; e) i redditi di natura fondiaria non determinabili catastalmente, compresi quelli dei terreni dati in affitto per usi non agricoli; f) i redditi di beni immobili situati all'estero; g) i redditi derivanti dall'utilizzazione economica di opere dell'ingegno, di brevetti industriali e di processi; h) i redditi derivanti dalla concessione in usufrutto e dalla sublocazione di beni immobili, dall'affitto, locazione, noleggio o concessione in uso di veicoli, macchine e altri beni mobili, dall'affitto e dalla concessione in usufrutto di aziende; i) i redditi derivanti da attività commerciali non esercitate abitualmente; l) i redditi derivanti da attività di lavoro autonomo non esercitate abitualmente o dalla assunzione di obblighi di fare, non fare o permettere. Agostino Soave dottore commercialista in Salerno

Redditi di capitale ( art. 44 T.U.I.R.) La tipologia dei redditi di capitale può essere sostanzialmente ricondotta a due grandi gruppi: . i proventi derivanti dalla partecipazione ‘qualificata’ in società ed enti, come gli utili distribuiti dalle società di capitale, tra cui Spa, Srl, etc. (dividendi); . gli interessi e altri proventi derivanti in senso lato da prestiti, cioè mutui o altre forme di credito. Agostino Soave dottore commercialista in Salerno

Momento impositivo I redditi sono assoggettati a tassazione utilizzando i seguenti criteri per stabilire il momento in cui il reddito diviene disponibile e, quindi, imponibile: · cassa: i redditi sono disponibili al momento della loro percezione (redditi di lavoro autonomo, lavoro dipendente, diversi e capitale); · competenza: si prende in considerazione la competenza economica, a prescindere dalla effettiva percezione (redditi di impresa); · titolarità: non conta la percezione, ma rileva la mera disponibilità del bene in base alla proprietà del medesimo o ad altro diritto reale (redditi fondiari). Agostino Soave dottore commercialista in Salerno

Redditi di fonte estera Il presupposto oggettivo di tassazione prescinde dalla provenienza del reddito, per cui, se alla formazione del reddito complessivo concorrono redditi di fonte estera, questi sono tassati in Italia, fatta salva l'applicazione delle convenzioni internazionali contro le doppie imposizioni. Qualora il reddito di fonte estera venga tassato in Italia e, nel contempo, abbia subito l'imposizione fiscale anche nel Paese di provenienza, è possibile detrarre dall'imposta netta in Italia un credito d'imposta, commisurato alle imposte definitivamente pagate all'estero, da determinarsi sulla base delle condizioni previste dall' art. 165 del T.U.I.R.. Agostino Soave dottore commercialista in Salerno

Base imponibile Definiti i presupposti oggettivi e soggettivi di tassazione, la base imponibile su cui applicare l'imposta è costituita dal reddito complessivo prodotto dal contribuente nel periodo d'imposta. Agostino Soave dottore commercialista in Salerno

Reddito complessivo (art. 8, comma 1, D.P.R. n. 917/1986) Il reddito complessivo dei residenti è dato dalla somma algebrica dei redditi imponibili netti di ciascuna categoria, calcolati secondo le regole loro proprie, ovunque prodotti. La disciplina è stata oggetto di modifiche ad opera dell'articolo 1, commi 29 e 30 della legge 24 dicembre 2007, n. 244, che, con decorrenza dal periodo d'imposta 2008 ha stabilito che il reddito complessivo si determina sommando i redditi di ogni categoria che concorrono a formarlo e sottraendo le perdite derivanti dall'esercizio di imprese commerciali in contabilità semplificata di cui all'articolo 66 D.P.R. n. 917/1986 e quelle derivanti dall'esercizio di arti e professioni. Non concorrono a formare il reddito complessivo i compensi non ammessi in deduzione ai sensi dell' art. 60, D.P.R. n. 917/1986. Pertanto, il reddito può essere negativo, nel caso in cui le eventuali perdite superino i redditi. Agostino Soave dottore commercialista in Salerno

Periodo di imposta (art. 7 D.P.R. n. 917/1986) Con riferimento a ciascun periodo d'imposta, l'imposta è dovuta per anni solari, a ciascuno dei quali corrisponde un'obbligazione tributaria autonoma. In ciascun periodo d'imposta, pertanto, devono essere imputati i redditi complessivi prodotti dal contribuente. Agostino Soave dottore commercialista in Salerno

Criteri di valutazione (art. 9, D.P.R. n. 917/1986) Accanto ai normali criteri di valutazione dei redditi, la legge stabilisce alcuni principi generali di valutazione, applicabili quando le componenti di reddito non sono costituite da moneta corrente. Agostino Soave dottore commercialista in Salerno

Scomputo degli acconti (art. 19 D.P.R. n. 917/1986) E' previsto lo scomputo del credito per le imposte pagate all'estero secondo le modalità di cui all' art. 165 del T.U.I.R.. Allo stesso modo occorre comportarsi per le ritenute operate dopo la dichiarazione e per quelle operate sui redditi delle società e degli altri soggetti indicati nell'art. 5 e per i soggetti che esercitano l'opzione per la tassazione per trasparenza ai sensi dell' art. 115 . L' art. 19, comma 2, dispone quindi che se l'ammontare dei versamenti e delle ritenute supera quello dell'imposta netta sul reddito complessivo, il contribuente ha diritto, a sua scelta, di computare l'eccedenza in diminuzione dell'imposta del periodo d'imposta successiva o di chiederne il rimborso in sede di dichiarazione dei redditi. Agostino Soave dottore commercialista in Salerno

Soggetti esclusi (art. 3, comma 3, D.P.R. 917/1986) Non sono assoggettati a imposta: · i redditi dichiarati esenti, quali, ad esempio, le pensioni di guerra, alcune borse di studio, le pensioni sociali, le indennità di accompagnamento, ecc.; · i redditi soggetti a imposta sostitutiva; . i redditi soggetti a tassazione separata; · gli assegni periodici spettanti al coniuge risultanti da provvedimenti dell'autorità giudiziaria, conseguiti in caso di separazione legale ed effettiva, o in caso di cessazione degli effetti civili del matrimonio, destinati al mantenimento dei figli; · gli assegni familiari e le somme sostitutive o integrative. Agostino Soave dottore commercialista in Salerno

Determinazione dell’imposta In base alle norme in vigore dal 1° gennaio 2007, l'imposta lorda è determinata applicando al reddito complessivo, al netto degli oneri deducibili indicati nell'articolo 10 del D.P.R. 917/1986, le nuove aliquote per scaglioni di reddito. L'imposta netta è determinata operando sull'imposta lorda, fino alla concorrenza del suo ammontare, le detrazioni previste nei nuovi articoli 12 (carichi di famiglia), 13 (detrazioni per lavoro), 15 e 16 (altre detrazioni per oneri e spese) del D.P.R. n. 917/1986, nonché in altre disposizioni di legge. Dall'imposta netta si detrae l'ammontare dei crediti d'imposta spettanti al contribuente a norma dell'articolo 165 del D.P.R. 917/1986. Se l'ammontare dei crediti d'imposta è superiore a quello dell'imposta netta il contribuente ha diritto, a sua scelta, di computare l'eccedenza in diminuzione dell'imposta relativa al periodo d'imposta successivo o di chiederne il rimborso in sede di dichiarazione dei redditi. Agostino Soave dottore commercialista in Salerno

Oneri deducibili Agostino Soave Nella determinazione del reddito imponibile, a parte le spese specifiche per ogni tipologia di reddito, esistono alcuni oneri e spese che possono essere dedotti dal reddito complessivo, a prescindere dalla composizione del reddito stesso. Affinché l'onere sia deducibile o detraibile, occorre che vengano rispettate alcune condizioni: · deve rientrare tra quelli previsti dalla legge, in quanto esiste una elencazione tassativa; · il contribuente deve avere effettivamente sostenuto la spesa nel corso dell'anno d'imposta, in applicazione del principio di cassa e questa deve essere rimasta a suo carico. Per alcuni oneri è prevista la possibilità di essere deducibili o detraibili anche se sostenuti nell'interesse di persone fiscalmente a carico del contribuente; · deve risultare da apposita documentazione (fattura, ricevuta, ecc.) Agostino Soave dottore commercialista in Salerno

1) Detrazioni per familiari Si considerano a carico, se nel corso dell'anno hanno posseduto un reddito complessivo non superiore a Euro 2.840,51, al lordo degli oneri deducibili. L'importo delle detrazioni deve essere rapportato ai mesi dell'anno per i quali i familiari sono rimasti a carico e competono dal mese in cui si sono verificate a quello in cui sono cessate le condizioni richieste. Le detrazioni per coniuge e figli a carico spettano anche se questi risiedono all'estero. Sono decrescenti al crescere del reddito. Agostino Soave dottore commercialista in Salerno

2) Detrazioni per lavoro L'articolo 13 del D.P.R. n. 917/1986 disciplina le detrazioni per i contribuenti che percepiscono redditi da lavoro dipendente (comprese alcune tipologie di reddito assimilato a quello di lavoro dipendente), di pensione, di lavoro autonomo e di impresa in contabilità semplificata. Si ricorda che le detrazioni riportate di seguito trovano applicazione anche per i soggetti non residenti. Inoltre, il reddito complessivo cui fa riferimento la norma è assunto al netto del reddito dell'unità immobiliare adibita ad abitazione principale e di quello delle relative pertinenze (articolo 1, comma 15 della legge 24 dicembre 2007, n. 244). Sono decrescenti al crescere del reddito. Agostino Soave dottore commercialista in Salerno

3) Detrazioni per oneri e spese Regole generali ( art. 15, D.P.R. n. 917/1986 ) La legge, accanto alle spese e agli oneri deducibili dal reddito complessivo, prevede una serie di spese ed oneri che possono essere detratti dall'imposta, fino a concorrenza dell'imposta stessa. Per la maggior parte degli oneri detraibili, la detrazione è riconosciuta in misura pari al 19% dell'importo di ogni tipologia di oneri. La misura così ottenuta, inoltre, in alcuni casi, è soggetta a dei limiti massimi dettati dalla particolare disciplina del singolo onere. In altri casi, la detrazione è in percentuale diversa o in misura determinata, fissa o variabile. Agostino Soave dottore commercialista in Salerno

4) Detrazioni con finalità incentivanti Interventi per risparmio energetico, detraibili al 55% Interventi per manutenzione straordinaria fabbricati abitativi, detraibili al 36% Spese per sostituire frigoriferi e congelatori, detraibili al 20% Spese per acquisto elettrodomestici, tv, PC, mobili per l’arredo della casa in ristrutturazione, detraibili al 20% Detrazione per canoni di locazione di unità immobiliari adibite ad abitazione principale (detrazione concessa agli inquilini, che fa da pendant alla detassazione del reddito dalla prima casa concessa ai proprietari). Agostino Soave dottore commercialista in Salerno

Crediti d’imposta L'imposta netta è determinata sottraendo dall'imposta lorda, sino a concorrenza del suo ammontare, le detrazioni d'imposta. Dall'imposta netta occorre sottrarre eventuali crediti d'imposta e ritenute subite di spettanza del dichiarante. Se i crediti d'imposta e le ritenute subite sono superiori all'imposta netta, il contribuente ha diritto al rimborso, alla compensazione con le imposte dovute o al riporto all'anno successivo. Agostino Soave dottore commercialista in Salerno