Manovra 2010 Pensioni – TFR P.I. - Enti Valeria PicchioAngelo Marinelli Dipartimento Democrazia economica, Economia sociale, Fisco, Previdenza e Formazione.

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Manovra 2010 Pensioni – TFR P.I. - Enti Valeria PicchioAngelo Marinelli Dipartimento Democrazia economica, Economia sociale, Fisco, Previdenza e Formazione sindacale 29 luglio 2010

Soppressione ed incorporazione di enti ed organismi pubblici Vengono soppressi una numerosa serie di enti tra cui: lISPESL e lIPSEMA le cui funzioni sono assorbite dallINAIL che succede in tutti i rapporti attivi e passivi; lIPOST con lattribuzione delle relative funzioni allINPS che succede in tutti i rapporti attivi e passivi; lEnte nazionale di assistenza magistrale (ENAM) e lattribuzione delle relative funzioni allINPDAP che succede in tutti i rapporti attivi e passivi 2 Cisl - Dip. Dem. Economica, Fisco, Previdenza e Formazione sindacale

Nuova governance negli enti previdenziali (1) Gli organi degli enti saranno: il presidente; il consiglio di indirizzo e vigilanza; il collegio dei sindaci; il direttore generale 3 Cisl - Dip. Dem. Economica, Fisco, Previdenza e Formazione sindacale

Nuova governance negli enti previdenziali (2) Il presidente subentra in tutte le funzioni del consiglio di amministrazione La nomina del Presidente avviene su deliberazione del Consiglio dei Ministri adottata su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro delleconomia e delle finanze Per la nomina del Presidente si provvede ad acquisire preliminarmente lintesa del consiglio di indirizzo e vigilanza dellente che deve intervenire entro 30 giorni. Decorso infruttuosamente tale periodo si procede in ogni caso alla nomina. 4 Cisl - Dip. Dem. Economica, Fisco, Previdenza e Formazione sindacale

Nuova governance negli enti previdenziali (3) Con effetto dalla ricostituzione dei consigli di indirizzo e vigilanza, il numero dei componenti è ridotto in misura non inferiore al 30%. Analogamente, verrà ridotto in misura non inferiore al 30% il numero dei componenti dei comitati amministratori delle gestioni, dei fondi, delle casse di previdenza e assistenza. Dal 1 luglio 2010 gli eventuali gettoni di presenza corrisposti ai componenti di tali comitati non possono superare 30 a seduta. Sempre dal 1 luglio 2010 lattività istituzionale degli organi collegiali degli enti di previdenza e assistenza e la partecipazione allattività istituzionale degli organi centrali non darà luogo alla corresponsione di alcun emolumento legato alla presenza. Le descritte disposizioni si applicano anche allorganizzazione e al funzionamento dellENPALS. 5 Cisl - Dip. Dem. Economica, Fisco, Previdenza e Formazione sindacale

Dal 2011 la finestra è mobile 12 mesi dopo la maturazione dei requisiti se la pensione è in carico al forme di previdenza dei dipendenti; 18 mesi dopo la maturazione dei requisiti se la pensione è in carico di forme di previdenza di autonomi o gestione separata Inps art. 2 c. 26 legge 335/1995 ; 18 mesi dopo la maturazione dei requisiti per pensioni in totalizzazione. Non si applica alle Casse professionali (autonomia regolamentare) 6 Dip. Dem. Economica, Economia sociale, Fisco, Previdenza e Formazione sindacale

Dal 2011 la finestra è mobile La finestra mobile si applica a: 7 Dip. Dem. Economica, Economia sociale, Fisco, Previdenza e Formazione sindacale

Vecchie finestre Conserva le vecchie finestre: Chi matura i requisiti entro il 31/12/2010 Comparto scuola/università (art. 59 c. 9 legge 449/1997) Dipendenti che abbiano preavviso in corso al 30/6/ lavoratori: - in mobilità artt. 4 e 24 L. 223/1991 con accordi stipulati prima del 30/4/2010 che raggiungono il requisito alla pensione entro il periodo di fruizione della mobilità art. 7 c. 2 legge 223/1191 (Mezzogiorno) - in mobilità art. 7 cc. 6 e 7 L. 223/1991 con accordi stipulati entro il 30/4/2010 (mobilità lunga) - beneficiari di prestazioni straordinarie di fondi di solidarietà alla data del 31/5/2010 Monitoraggio INPS in base al momento di cessazione 8 Dip. Dem. Economica, Economia sociale, Fisco, Previdenza e Formazione sindacale

Lavoratrici del pubblico impiego Per la pensione di vecchiaia dal 2012 saranno richiesti 65 anni Conserva i vecchi requisiti chi ha raggiunto: 60 anni entro il 31/12/ anni entro il 31/12/2011 Possibilità di richiedere la certificazione del diritto 9 Dip. Dem. Economica, Economia sociale, Fisco, Previdenza e Formazione sindacale

Lavoratrici del pubblico impiego Le economie derivanti dallaumento delletà di pensionamento delle lavoratrici del PI a 65 anni confluiscono nel Fondo strategico per il sostegno economia reale e saranno dirette a sostenere interventi per politiche sociali e familiari con riguardo a non autosufficienza e conciliazione lavoro e vita familiare. 10 Dip. Dem. Economica, Economia sociale, Fisco, Previdenza e Formazione sindacale

Speranza di vita e requisiti anagrafici Dal 2015 Aumento dei requisiti anagrafici per la pensione in base alla variazione della speranza di vita nei 3 anni precedenti calcolata dallISTAT alletà di 65 anni in riferimento alla popolazione residente in Italia Quindi letà della pensione non sarà più fissa ma modificata periodicamente con decreto del MEF di concerto con Min. Lavoro 11 Dip. Dem. Economica, Economia sociale, Fisco, Previdenza e Formazione sindacale

A quali prestazioni si applica? Pensioni di vecchiaia Pensioni anticipate (quote) Assegno sociale 12 Dip. Dem. Economica, Economia sociale, Fisco, Previdenza e Formazione sindacale

A quali regimi ctb si applica? Inps Inps ex Ipost, ex Fondi speciali, Fondo ferrovie, ecc. Inpdap Enpals Casse professionali? No (autonomia regolamentare) 13 Dip. Dem. Economica, Economia sociale, Fisco, Previdenza e Formazione sindacale

A chi non si applica? Limitatamente al requisito per la pensione per limiti di età ladeguamento dei requisiti anagrafici alla variazione della speranza di vita non si applica ai lavoratori per i quali viene meno il titolo alla abilitazione per svolgimento specifica attività lavorativa (autisti mezzi pubblici,...) 14 Dip. Dem. Economica, Economia sociale, Fisco, Previdenza e Formazione sindacale

Il procedimento - 1 Dal 2013 Istat mette a disposizione entro il 30 giugno del medesimo anno il dato sulla variazione, rispetto al triennio precedente, della speranza di vita alletà di 65 anni rispetto alla popolazione residente in Italia; Con decreto MEF/Min. Lavoro, emanato almeno 12 mesi prima dellaggiornamento, sono stabiliti nuovi requisiti anagrafici; Sanzione erariale in caso di mancata emanazione del decreto 15 Dip. Dem. Economica, Economia sociale, Fisco, Previdenza e Formazione sindacale

Il procedimento - 2 In sede di prima applicazione (2015) incremento requisiti non superiore a 3 mesi; Se la variazione della speranza di vita diminuisce, non si procederà allaggiornamento (cioè non si abbasseranno i requisiti anagrafici); Per allineare laggiornamento requisiti anagrafici con laggiornamento triennale dei coefficienti per il calcolo contributivo, il secondo aggiornamento dei requisiti anagrafici è stabilito per il 2019 (dato ISTAT sulla variazione speranza di vita entro il 30/6/2017) 16 Dip. Dem. Economica, Economia sociale, Fisco, Previdenza e Formazione sindacale

Il procedimento - 3 In caso di frazione di mese, laggiornamento è effettuato con arrotondamento al decimale più prossimo; La parte decimale dellincremento della speranza di vita è moltiplicato per 12 con arrotondamento allunità; Per laccesso alla pensione, resta ferma lapplicazione della finestra mobile (12 o 18 mesi dopo la maturazione dei nuovi requisiti anagrafici per il diritto a pensione). 17 Dip. Dem. Economica, Economia sociale, Fisco, Previdenza e Formazione sindacale

Speranza di vita e requisiti anagrafici 18 Prima revisione requisiti anagrafici2015 Seconda revisione2019 Terza revisione2022 Quarta revisione2025 … ogni 3 anni2028, 2031, ….. Dip. Dem. Economica, Economia sociale, Fisco, Previdenza e Formazione sindacale

Estensione coefficiente di trasformazione Se il requisito anagrafico richiesto per la pensione è superiore a 65 anni il coefficiente di trasformazione per il calcolo contributivo è adeguato alla nuova età richiesta; Adeguamento del coefficiente = 1/12 della differenza tra Coefficiente di Trasformazione delletà immediatamente Superiore e Coefficiente di Trasformazione delletà immediatamente Inferiore dellassicurato (art. 1 c. 11 legge 335/1995) Estensione del coefficiente è prevista solo in caso di aumento dei requisiti anagrafici, non per effetto del differimento della pensione a causa della finestra mobile 19 Dip. Dem. Economica, Economia sociale, Fisco, Previdenza e Formazione sindacale

Coefficienti trasformazione calcolo contributivo Età Fino al 31 /12/2009 Dal 1 /1/2010 Successivi aggiornamenti ogni 3 anni: …. Coefficiente trasformazione esteso oltre i 65 anni 1/12 (CTS – CTI ) 574,7204, ,8604, ,0064, ,1634, ,3344, ,5145, ,7065, ,9115, ,1365, Dip. Dem. Economica, Economia sociale, Fisco, Previdenza e Formazione sindacale

Speranza di vita, Requisiti anagrafici, Coeff. Trasformazione, Donne PI 21 AnnoCoeffic. Trasform. Req. Anagraf.Età donne P.I.Finestre 2010Revisione61 anni anniFinestra 12 o 18 mesi anni 2013Revisione Aggiornamento65 + x 2016Revisione RevisioneAggiornamento65+x+y 2022RevisioneAggiornamento…… 2025 …RevisioneAggiornamento…… Dip. Dem. Economica, Economia sociale, Fisco, Previdenza e Formazione sindacale

Quando si andrà in pensione di vecchiaia? Lavoratori dipendenti AnnoRequisiti età uomini Requisiti età donne privato Requisiti età donne PI Finestra Dopo 12 mesi Dopo 12 mesi Dopo 12 mesi Dopo 12 mesi X60+X65+XDopo 12 mesi X+Y60+X+Y65+X+YDopo 12 mesi X+Y+Z…60+X+Y+Z…65+X+Y+Z…Dopo 12 mesi 22 Dip. Dem. Economica, Economia sociale, Fisco, Previdenza e Formazione sindacale

Quando si andrà in pensione di vecchiaia? Lavoratori autonomi e con ctb mista, iscritti gestione separata art. 2 c. 26 L. 335/1995 AnnoRequisiti età uomini Requisiti età donne Finestra Dopo 18 mesi Dopo 18 mesi Dopo 18 mesi Dopo 18 mesi X60+XDopo 18 mesi X+Y60+X+YDopo 18 mesi 2022…65+X+Y+Z…60+X+Y+Z…Dopo 18 mesi 23 Dip. Dem. Economica, Economia sociale, Fisco, Previdenza e Formazione sindacale

Quando si andrà in pensione di vecchiaia? Pensioni in totalizzazione AnnoRequisiti uomini e donneFinestra e 20 anni ctb o 40 anni ctb senza età Dopo 18 mesi anni ctb o 40 anni ctb senza età Dopo 18 mesi anni ctb o 40 anni ctb senza età Dopo 18 mesi anni ctb o 40 anni ctb senza età Dopo 18 mesi X anni ctb o 40 anni ctb senza età Dopo 18 mesi X+Y65+20 anni ctb o 40 anni ctb senza età Dopo 18 mesi 2022…65+X+Y+Z…Dopo 18 mesi 24 Dip. Dem. Economica, Economia sociale, Fisco, Previdenza e Formazione sindacale

Quando si andrà in pensione anticipata? Lavoratori dipendenti Data maturazione requisiti Requisiti età e anni ctb QuoteRequisito alternativo Finestra 31/12/ anni ctbDopo 12 mesi 31/12/ anni ctbDopo 12 mesi 31/12/ anni ctbDopo 12 mesi anni ctbDopo 12 mesi X X X40 anni ctbDopo 12 mesi X+Y X+Y X+Y40 anni ctbDopo 12 mesi 2022 …….61+X+Y+36… 62+X+Y+35… 97+X+Y+Z…40 anni ctbDopo 12 mesi 25 Dip. Dem. Economica, Economia sociale, Fisco, Previdenza e Formazione sindacale

Quando si andrà in pensione anticipata? Lavoratori autonomi Data maturazione requisiti Requisiti età e anni ctb QuoteRequisito alternativo Finestra 31/12/ anni ctbDopo 18 mesi 31/12/ anni ctbDopo 18 mesi 31/12/ anni ctbDopo 18 mesi anni ctbDopo 18 mesi X X X40 anni ctbDopo 18 mesi X+Y X+Y X+Y40 anni ctbDopo 18 mesi 2022 ….62+X+Y+36… 63+X+Y+35… 98+X+Y+Z … 40 anni ctbDopo 18 mesi 26 Dip. Dem. Economica, Economia sociale, Fisco, Previdenza e Formazione sindacale

Il calcolo della liquidazione dei dipendenti pubblici a partire dal 1° gennaio 2011 Ai fini della liquidazione dei trattamenti di fine servizio dei lavoratori delle amministrazioni pubbliche come rilevate dallISTAT (Stato, enti locali e sanità e parastato), il calcolo delle anzianità contributive maturate dal 1 gennaio 2011 viene effettuato secondo le regole del TFR dei lavoratori del settore privato, cosi come previsto dal codice civile, con lapplicazione dellaliquota del 6,91%. Il provvedimento si applica a tutti i lavoratori pubblici per i quali il computo dei trattamenti di fine servizio comunque denominati non è già regolato dallart c.c. (in pratica, semplificando, a tutti i lavoratori non ancora in regime di TFR, ovvero già in servizio alla data del 31/12/2000) Dip. Dem. Economica, Economia sociale, Fisco, Previdenza e Formazione sindacale 27

Il calcolo della liquidazione dei dipendenti pubblici a partire dal 1° gennaio 2011 (2) dal provvedimento non risulta chiaro se il modello di calcolo della prestazione finale sarà quello previsto dal DPCM 20/12/99 (per il passaggio da TFS a TFR ai fini delladesione alla previdenza complementare), o unpro – rata puro (con il calcolo del TFS riferito allultima retribuzione relativa allanno della cessazione del rapporto di lavoro, in ragione delle anzianità contributive maturate fino al 31/12/2010, ed il calcolo del TFR sulle anzianità contributive successive a tale data); analoghi problemi interpretativi sorgono ai fini delladesione ai fondi pensione di settore, anche per gli effetti sullesercizio dellopzione di passaggio da TFS e TFR per ladesione alla previdenza complementare e per le conseguenze sul relativo contributo neutro dell1,5% previsto per i lavoratori optanti; in via amministrativa andranno chiarite le modalità di calcolo da effettuare sulla base della disciplina vigente si possono ipotizzare due differenti ipotesi o modelli di calcolo Dip. Dem. Economica, Economia sociale, Fisco, Previdenza e Formazione sindacale 28

Due ipotesi per la liquidazione dei pubblici dipendenti (1) Modello 1 I lavoratori pubblici rimarrebbero nei rispettivi regimi di trattamento di fine servizio, comunque denominato nei vari comparti (indennità di buonuscita, indennità premio di servizio o indennità di anzianità). fino al 31 dicembre 2010 il calcolo del trattamento di fine servizio maturato verrebbe effettuato secondo le regole della previgente normativa, sulla base della retribuzione utile al momento della risoluzione del rapporto di lavoro, in ragione degli anni di servizio effettuati fino al 31/12/2010. A decorrere dall la liquidazione verrebbe calcolata secondo le regole previste dallart del CC. Ovvero verrebbe figurativamente accantonata ogni anno una quota pari al 6,91% della retribuzione utile ai fini del calcolo del TFR. Il TFR maturato al 31/12 di ogni anno verrebbe rivalutato con il meccanismo previsto dalla legge 297/82 (1,5% + il 75% dellinflazione). Le modalità di adesione alla previdenza complementare attuali sarebbero confermate, ivi compresa la facoltà di opzione ai fini del passaggio da TFS a TFR, secondo i criteri individuati dalla legge n. 449 del 1997 e dallart. 1, comma 1, del Dpcm 20 dicembre Dip. Dem. Economica, Economia sociale, Fisco, Previdenza e Formazione sindacale 29

Due ipotesi per la liquidazione dei pubblici dipendenti (2) Modello 2 Si applicherebbe il modello previsto dal DPCM 20/12/99 Per le anzianità contributive maturate fino al 31 dicembre 2010 il calcolo del trattamento di fine servizio maturato verrebbe effettuato secondo le regole della previgente normativa. Il trattamento cosi calcolato al 31/12/2010 verrebbe figurativamente congelato, fino al momento della cessazione del rapporto di lavoro e rivalutato di anno in anno secondo le norme previste dalla legge n. 297 del 1982 (il 75% dellaumento dellindice ISTAT dei prezzi al consumo più la quota fissa dell1,5%). Le anzianità contributive maturate dal 31/12/2011 in poi verrebbero calcolate sulla base delle regole previste dallart del c.c., cioè i lavoratori pubblici si troverebbero in regime di trattamento di fine rapporto. Ogni anno verrebbe accantonato un importo pari al 6,91% della retribuzione utile. Il TFR complessivamente maturato al 31/12 verrebbe rivalutato annualmente, con esclusione della quota accantonata nellanno, in ragione del 75% dellaumento dellindice ISTAT dei prezzi al consumo (grossomodo coincidente con il tasso di inflazione) più la quota fissa dell1,5%. A decorrere dall1 gennaio 2011 per il personale iscritto alle gestioni INPDAP non si applicherebbe più il contributo previdenziale obbligatorio nella misura del 2,5 per cento della base retributiva ma la soppressione del contributo non determinerebbe effetti sulla retribuzione imponibile ai fini fiscali e quindi sulla retribuzione netta. La retribuzione lorda verrebbe infatti ridotta in misura pari al contributo previdenziale obbligatorio soppresso (ma ai fini pensionistici rimarrebbe invariata mediante un corrispondente incremento figurativo della retribuzione lorda). A decorrere dal 1° gennaio 2011 verrebbe dunque meno la necessità di optare per il passaggio dal trattamento di fine servizio al trattamento di fine rapporto ai fini delladesione ai fondi pensione di comparto. Dip. Dem. Economica, Economia sociale, Fisco, Previdenza e Formazione sindacale 30

Rateazione del trattamento di fine servizio Per i collocamenti a riposo per limiti di età intervenuti dopo il 30 novembre 2010 lerogazione dellindennità di buonuscita, dellindennità premio di fine servizio, del tfr e di ogni altra indennità equipollente corrisposta una-tantum comunque denominata a seguito di cessazione dallimpiego, viene effettuata con le seguenti modalità: in un unico importo annuale se lammontare complessivo della prestazione, al lordo delle trattenute fiscali, è pari o inferiore a ; in due importi annuali se lammontare complessivo della prestazione al lordo delle trattenute fiscali, è superiore a ma inferiore a In questo caso la prima rata sarà pari a euro, la seconda sarà pari allammontare residuo; in tre importi annuali se lammontare della prestazione al lordo delle trattenute fiscali è complessivamente uguale o superiore a , in questo caso la prima rata è pari a , la seconda rata è pari a e il terzo importo annuale è pari allammontare residuo. La prima rata verrà corrisposta alla scadenza prevista attualmente dalla normativa, le eventuali seconda e terza rata rispettivamente dopo 12 mesi e dopo 24 mesi dalla prima erogazione Dip. Dem. Economica, Economia sociale, Fisco, Previdenza e Formazione sindacale 31

Deroghe alla rateazione dei trattamenti di fine servizio Le disposizioni in merito alla rateazione delle indennità di buonuscita, di fine servizio, del tfr ed equipollenti non si applicano in caso di: collocamenti a riposo per limiti di età entro il 30 novembre 2010; di domanda di cessazione dallimpiego presentate prima della data di entrata in vigore del decreto legge (quindi prima del 31 maggio 2010) a condizione che la cessazione avvenga entro il 30 novembre Laccoglimento, ovvero la presa datto della domanda di cessazione determina lirrevocabilità della stessa. Dip. Dem. Economica, Economia sociale, Fisco, Previdenza e Formazione sindacale 32

Altre novità previdenziali: ricongiunzioni Dal 1/7/2010 le ricongiunzioni art. 1 c. 1 L. 29/1979 (da Inpdap o Enpals verso Inps) diventano onerose; Dallentrata in vigore della manovra* aumentano gli oneri delle ricongiunzioni art. 2 L. 29/1979 * il giorno dopo la pubblicazione in G.U. 33 Dip. Dem. Economica, Economia sociale, Fisco, Previdenza e Formazione sindacale

Altre novità previdenziali: trasferimenti Diventano onerosi i trasferimenti contributivi dal Fondo speciale elettrici al FPLD Inps. Alle domande presentate prima del 1/7/2010 si applicano norme precedenti Dal 1/7/2010 diventano onerosi i trasferimenti contributivi dal Fondo speciale telefonici al FPLD Inps. Si applica normativa precedente se le condizioni di trasferimento dufficio o a domanda si sono verificate prima del 1/7/ Dip. Dem. Economica, Economia sociale, Fisco, Previdenza e Formazione sindacale

Altre novità previdenziali: abrogazioni Sono abrogati: Art. 3 c. 14 D.Lgs. 562/1996 Art. 28 L. 1450/1956 Legge 322/1958 Art. 40 Legge 1646/1962 Art. 124 DPR 1092/1973 Art. 21 c. 4 art. 40 c. 3 Legge 958/ Dip. Dem. Economica, Economia sociale, Fisco, Previdenza e Formazione sindacale

Altre novità Previdenza complementare PI: risorse art. 74 c. 1 legge 388/2000 per stanziamento 2010, possono essere utilizzate anche per finanziamento spese di avvio e adesione collettiva dei fondi di previdenza complementare dipendenti P.A. Riduzione fondo Patronati: stanziamenti del fondo patronati per esercizi sono ridotti di 30 milioni annui. I risparmi derivanti vanno a scomputo dellaumento aliquote contributive previsto dallart. 1 c. 10 legge 247/ Dip. Dem. Economica, Economia sociale, Fisco, Previdenza e Formazione sindacale