LA VALUTAZIONE DEI MOTIVI Studiare la motivazione consente di:

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LA VALUTAZIONE DEI MOTIVI Studiare la motivazione consente di: Il termine “MOTIVAZIONE” deriva dal latino “movere” che vuol dire “muovere” E’ un termine generale che riguarda tutti quei processi coinvolti, nell’iniziare, dirigere e mantenere un’attività Studiare la motivazione consente di: Individuare le possibili cause/ragioni di un’azione o di un’attività: SPIEGARE LA CONDOTTA UMANA Prevedere azioni e attività future Attivare e promuovere nuove azioni, attività, condotte: MODIFICARE LA CONDOTTA UMANA

Lo studio dei motivi: la teoria di McClelland McClelland (1985) definisce il MOTIVO come una “preoccupazione” ricorrente che energizza, orienta e seleziona il comportamento, verso il raggiungimento di una certa meta I MOTIVI sono in grado di attivare l’individuo per il raggiungimento dello stato finale di soddisfazione La MOTIVAZIONE coincide con l’attivazione di un motivo Tale attivazione si traduce in un impulso a mettere in atto azioni che sono diverse da un individuo all’altro a seconda delle interpretazioni che le persone danno dei propri stati interni e delle circostanze in cui si trovano McClelland distingue tre diverse costellazioni motivazionali, che riflettono bisogni differenti e possono tradursi in vari comportamenti finalizzati a perseguire determinati scopi

- - - + + + DESIDERIO DI ECCELLENZA RIUSCITA PAURA DEL FALLIMENTO PROTEZIONE + AFFILIAZIONE PAURA DEL RIFIUTO - DESIDERIO DI DOMINIO + POTERE PAURA DELLA DIPENDENZA -

Le persone prevalentemente orientate alla riuscita: amano fare le cose nel modo migliore possibile traendone grande soddisfazione preferiscono misurarsi con compiti moderatamente difficili e rischiosi tendono a perseguire l’eccellenza, con perseveranza e responsabilità preferiscono avere feedback sull’efficacia e la correttezza delle proprie prestazioni, ai quali sono molto sensibili amano le innovazioni sono dotate di realismo e analizzano razionalmente le situazioni in termini di costi/benefici Le persone prevalentemente orientate all’affiliazione: amano sentirsi amate, accettate e benvolute e danno molta importanza alle relazioni interpersonali preferiscono incentivi come l’approvazione e l’accettazione altrui, in presenza dei quali effettuano prestazioni migliori preferiscono ascoltare, collaborare con gli altri e lavorare in gruppo preferiscono non competere ed evitano le critiche e i conflitti, fino ad assumere atteggiamenti conformistici e passivi non provano attrazione verso posizioni di comando

Le persone prevalentemente orientate al potere: sperimentano una forte spinta verso l’autoaffermazione sono attratte da posizioni ad elevato status socio-economico e prestigio preferiscono impegnarsi in attività rischiose e difficili per raggiungere posizioni di comando sono disposte a sacrificare i propri legami amano richiamare l’attenzione degli altri, mettendosi al centro della situazione, e tendono a influenzare le loro opinioni amano la competizione e talvolta assumono atteggiamenti e comportamenti aggressivi

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