SISTEMA NERVOSO Il più importante apparato della vita di relazione è quello nervoso. Le cellule che lo costituiscono, i neuroni, sono in grado di percepire stimoli provenienti dall’ambiente (sia esterno, che interno) tradurli in segnali elettrici, trasmetterli ad altri neuroni e innescare una risposta fisiologica. I neuroni che raccolgono gli stimoli sono i recettori, che spesso sono raggruppati in organi di senso. La risposta viene data da organi effettori, che sono muscoli e ghiandole.
Il sistema nervoso più primitivo è a rete diffusa (Cnidari) Il sistema nervoso più primitivo è a rete diffusa (Cnidari). In esso gli stimoli non hanno una direzione precisa. A partire dai Plateminti si sviluppa un sistema bilaterale in cui gli stimoli hanno dei percorsi definiti. Nel corso dell’evoluzione aumenta la cefalizzazione e la centralizzazione (formazione di gangli).
LOCOMOZIONE E MOVIMENTO
La locomozione, cioè la capacità di muoversi da un luogo all’altro, e il movimento delle parti del corpo sono caratteristiche fondamentali degli animali. Esistono varie forme di locomozione, come il cammino e la corsa, lo strisciamento e lo scavo, il nuoto e il volo.
La maggior parte degli animali si muove mediante contrazione di cellule muscolari che esercitano la loro forza su supporti costituiti da sistemi scheletrici di varia natura e posizione. Altri utilizzano il movimento di ciglia per spostarsi o per realizzare lo scorrimento sulle superfici cellulari dei liquidi e delle particelle in essi sospese. I Protozoi utilizzano per la locomozione, ma anche per procurarsi il cibo, ciglia, flagelli e pseudopodi.
La contrazione muscolare, il movimento ciliare e almeno in parte il movimento ameboide si realizzano mediante l’uso di due strutture sub-cellulari: i microtubuli e i microfilamenti.
I microtubuli permettono il movimento di ciglia e flagelli I microtubuli permettono il movimento di ciglia e flagelli. Questi si distinguono per la lunghezza, per il numero e …
… per il tipo di movimento.
I microfilamenti sono costituiti da actina, che interagendo con la miosina, è responsabile della contrazione delle cellule muscolari.
Anche il movimento ameboide, tipico di certi Protozoi, è dovuto all’attività di microfilamenti di actina che interagiscono con altre molecole proteiche. Durante la formazione degli pseudopodi intervengono modificazioni della consistenza del citoplasma corticale e di quello più interno (ectoplasma ed endoplasma).
SOSTEGNO I sistemi scheletrici forniscono il supporto meccanico su cui i muscoli possono agire per generare movimenti direzionali. Essi hanno anche la funzione di mantenere la forma, fornire sostegno e proteggere il corpo. Possono essere costituiti da sali di calcio (carbonati negli invertebrati, fosfati nei vertebrati), da composti di silicio oppure da chitina e collagene o ancora da complessi di materiali organici ed inorganici.
Nel mondo animale si osservano tre tipi di sistemi scheletrici: gli scheletri idrostatici gli esoscheletri gli endoscheletri
Lo scheletro idrostatico è costituito da un volume incomprimibile di un liquido racchiuso in una cavità del corpo su cui i muscoli possono esercitare la loro forza di contrazione. Lo si trova in molti gruppi animali, più o meno perfezionato. Esempio tipico è quello dei lombrichi (celomati).
Un altro esempio è quello dei Nematodi (Pseudocelomati)
Si definisce esoscheletro una struttura rigida situata sulla superficie del corpo e collegata a muscoli localizzati internamente all’animale. L’esoscheletro più complesso si è evoluto negli Artropodi, dove una cuticola sclerificata copre l’intera superficie corporea, comprese le appendici.
L’esoscheletro degli artropodi protegge tutti i tessuti molli dell’animale, rallenta l’evaporazione dell’acqua in ambiente terrestre ma presenta una grande limitazione: l’incapacità di estensione, che rende necessario il fenomeno della muta durante la crescita.
L’endoscheletro, tipico dei Vertebrati, è un sistema articolato interno, costituito da unità rigide di tessuto osseo e cartilagineo su cui agiscono i muscoli scheletrici.