si modificano le forme con operatori locali;

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si modificano le forme con operatori locali; Elaborazione di Immagini – Morfologia Matematica (MM) L’analisi delle immagini si basa sulla forma e la struttura geometrica delle regioni di interesse. All’inizio le operazioni nell’ambito della morfologia matematica erano definite utilizzando opportune “operazioni” insiemistiche: si modificano le forme con operatori locali; alcuni operatori sono simili alla convoluzione ma utilizzano operazioni tra insiemi; utile per alcuni ambiti quali: enhancing di proprietà geometriche/strutturali, segmentazione, descrizione quantitativa,…

MM è nata a metà degli anni ’60 in Francia alla Ecole des Mines de Paris, in Fontainebleau (alla Ecole erano interessati all’analisi di dati geologici e relativi alla struttura dei materiali). I maggiori contributi vennero da Georges Matheron e Jean Serra. Il nome ‘Mathematical Morphology’ pare sia stato coniato durante una cena… La tecnica è diventata nota internazionalmente in seguito ad un articolo di Haralick/Sternberg/Zhuang su PAMI in 1987 La teoria è stata inizialmente sviluppata per immagini binarie, in seguito è stata estesa ad immagini a livelli di grigio attraverso insiemi di livello.

Alcuni concetti risalgono a Minkowski (1901), Birkhoff (1948) e Hawidger (1957). Attualmente è compresa nelle teorie: ◦ Scale-space ◦ PDE-based filtering Fino ad ora una immagine (monocromatica) è stata definita come una funzione I(x,y) a valori reali in due variabili reali (x,y) nel caso continuo o due variabili discrete I(m,n). Una alternativa a consiste nel considerare una immagine come una collezione (o insieme) di coordinate (continue o discrete) corrispondenti a punti o pixel appartenenti ad un oggetto dell’immagine stessa. Quadrata Triangolare Esagonale

Potremmo definire gli oggetti come Riportiamo nella figura sottostante una immagine che contiene due oggetti o insiemi A e B (si noti che occorre fissare un sistema di coordinate). Considerando immagini binarie restringiamo la discussione a sottoinsiemi dello spazio Z2. A={(5,0),(3,1),(4,1),(5,1),(3,2),(4,2),(5,2) } B={(0,0), (1,0), (0,1) } Potremmo definire gli oggetti come A = { (m,n) tale che P(m,n) vera } dove P è una certa “proprietà”.

Operazioni insiemistiche classiche, complementare Ac di A: Ac = { (x,y): (x,y)  A }

Operazioni logiche per immagini Binarie: 1=nero, 0=bianco

Siano, A Z2, w=(w1,w2)Z2 , definisco la traslazione Aw come Aw = A + w = { c : c = a + w; con a  A } E la riflessione  come:

Traslazione Riflessione

Le due trasformazioni morfologiche di base sono: erosione dilatazione Consideriamo l’interazione tra A (oggetto di interesse) ed un insieme B detto elemento strutturante che caratterizzerà il cambiamento morfologico. Operazioni insiemistiche di base:

Dilatazione con diversi elementi strutturanti

Erosione

Erosione

Erosione

Erosione + Dilatazione: NON SONO UNA L’INVERSO DELL’ALTRA

Operazione di opening Operazione di closing