La disciplina normativa del rapporto di lavoro e le principali forme contrattuali per i neo-laureati Dott. Mario Taurino
PARTE TERZA DATI E PROSPETTIVE POST-UNIVERSITARIE
IL GRANDE TARLO DELLA DISOCCUPAZIONE GIOVANILE (MARZO 2014)
….IN GENERALE (Marzo 2014)
PRIMO TRIMESTRE 2014 Da “IL SOLE 24 ORE” DEL 04 GIUGNO 2014
Da “IL SOLE 24 ORE” del 04 Giugno 2014
UN PICCOLO QUADRO EUROPEO SULLA DISOCCUPAZIONE GIOVANILE (UNDER 25) - APRILE 2014
DISOCCUPAZIONE GLI EFFETTILA CAUSE
EFFETTI “Fuga dei cervelli” Abbandono degli studi Boom degli autonomi
IL “RECORD” DELLO STIVALE ANNO 2013: Lavoratori in proprio under 40 anni 1,3 milioni* *(15% degli occupati in quella fascia d’età)
IL RAPPORTO ANVUR DI MARZO 2014 Tagli all’università più di 1 miliardo di Euro (dal 2009); Spesa italiana per l’università 30% in meno rispetto ai paesi OCSE; Iscrizioni -20% (in 10 anni); Abbandoni 40% DEGLI ISCRITTI; Abbandoni nel primo anno circa il 15%; Iscritti “inattivi” 33% (dopo il primo anno)
UNA PICCOLA GRADUATORIA EUROPEA DI LAUREATI (anno 2013)
UNA NUOVA PROSPETTIVA: LA LEGGE 128/2013 ART. 14: 1-ter. Al fine di promuovere l'esperienza lavorativa diretta degli studenti durante la formazione post-secondaria, le università… possono stipulare convenzioni con singole imprese o con gruppi di imprese per realizzare progetti formativi congiunti i quali prevedano che lo studente, nell'ambito del proprio curriculum di studi, svolga un adeguato periodo di formazione presso le aziende sulla base di un contratto di apprendistato. All'attuazione del presente comma le università provvedono nell'ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. 1-quater. Le convenzioni di cui al comma 1-ter stabiliscono i corsi di studio interessati, le procedure di individuazione degli studenti in apprendistato e dei tutori …. e il numero dei crediti formativi riconoscibili a ciascuno studente entro il massimo di sessanta….
LE CAUSE CRISI ECONOMICA DIFFICOLTA’ DI ACCESSO AL MONDO DEL LAVORO
GLI EFFETTI DELLA CRISI: IL BOOM DEGLI “ATIPICI ” Nuove assunzioni avvenute in Italia nel terzo trimestre 2013: Circa il 68% sono a tempo determinato.
Contratti a termine: utilizzo 39% Tra laureati con meno di 29 anni 34% Tra i diplomati 31% Tra coloro che hanno la sola licenza media
Ancora dati del 2012/2013…. lavoratori assunti con co.co.pro e co.co.co.; lavoratori “riqualificati” tra assunti con co.co.pro e nuove partite IVA aperte; 41 milioni voucher (LOA) acquistati e di essi solo il 62% è stato riscosso dai lavoratori; 4 milioni lavoratori part-time, di cui 2,5 mil. hanno accettato il c.d. “part-time involontario”;
9,17 milioni nel 2013 Numero di lavoratori a termine (a tempo pieno e parziale), di lavoratori a tempo indeterminato ma part time, collaboratori, lavoratori occasionali e disoccupati.
APPRENDISTATO: LA GRANDE OCCASIONE SPRECATA Più di 1,5 milioni di apprendisti Germania Meno di 470 mila apprendisti. Solo il 2,4% delle nuove assunzioni. Italia Dati ISFOL
Paesi Bassi Il datore riceve agevolazione fiscale di euro per ogni apprendista e sostiene una spesa per la formazione di 1700 euro. Francia E’ normato dal Codice del Lavoro. Le aziende non pagano contributi previdenziali e assicurativi. Rimborso forfettario al datore e compenso per lavoratore parametrato sul salario minimo. Inizia a 16 anni. Germania: apprendistato duale Possibilità di svolgere un quarto del periodo all’estero. Formazione per il 70% svolta sul luogo di lavoro e retribuzione ridotta. Inizia a 16 anni per dare maggior vitalità all’alternanza scuola-lavoro.
I PUNTI DEBOLI DELL’APPRENDISTATO IN ITALIA L’ apprendistato di primo livello è disciplinato soltanto da 1/3 dei CCNL; Le regole variano in maniera consistente da regione a regione; Troppi adempimenti burocratici (PFI, libretto formativo), controlli ispettivi e relative eventuali sanzioni troppo pesanti per il secondo livello; Sempre per il secondo livello, l’età di accesso (18 anni) è troppo elevata; L’ apprendistato di terzo livello non è ancora normato in diverse regioni
UN POSSIBILE RIMEDIO: LA “YOUTH GUARANTEE” E’ il piano europeo contro la disoccupazione giovanile; Dei 6 miliardi di euro messi sul piatto a livello comunitario, ben 1,5 miliardi sono stati stanziati per l’Italia per il biennio ; Obiettivo apprendistato: secondo Bruxelles, un incremento di 1 punto % di questa formula farebbe aumentare l’occupazione dello 0,95% e diminuire la disoccupazione dello 0,8.
YOUTH GUARANTEE: GLI OBIETTIVI I finanziamenti saranno rivolti ai Paesi Membri che registrano tassi di disoccupazione giovanile che superano il 25%; I fondi verranno investiti in politiche attive e di orientamento, istruzione, formazione professionale e inserimento al lavoro. L’Italia, secondo questo piano, dovrà garantire ai giovani under 30 un’offerta di lavoro, di proseguimento studi, di apprendistato o tirocinio entro 4 mesi dalla disoccupazione o dal momento di uscita dal sistema di istruzione formale.
Da “IL SOLE 24 ORE” del 16 giugno 2014
TASSI DI DISOCCUPAZIONE: FACOLTA’ PER FACOLTA’
LA NOSTRA FACOLTA’: SCIENZE POLITICHE Siamo “TUTTOLOGI”?
“Non solo diplomatici. Alcuni approdano nelle istituzioni internazionali: la Commissione Europea è uno degli sbocchi più ambiti, seguita dalle varie agenzie della Nazioni Unite o da altri organismi di cooperazione internazionale. Alcuni approdano nel sociale…. Un altro sbocco tipico è il grande bacino della pubblica amministrazione. Ma c' è spazio per loro anche nell' industria o nel settore creditizio. Deutsche Bank, Santander e Credem, ad esempio, pescano alla ricerca di laureati in Scienze Politiche. Non mancano le compagnie assicurative, come Alleanza Assicurazioni e Ina. E ci sono anche grandi multinazionali, come Coca-Cola. “In complesso, i laureati in Scienze Politiche approdano molto spesso a un lavoro che ha poco a che fare con le competenze apprese durante il corso di studi…..Solo il 32% di loro, infatti, considera la propria laurea efficace in relazione al lavoro che svolgono, contro una media generale del 65%. D' altro canto, chi esce da Scienze Politiche trova lavoro più facilmente di altri: all' 87% entro cinque anni, contro una media dell' 85%, con una retribuzione mensile netta di euro. Il loro vasto spettro di conoscenze - spiegano i responsabili delle risorse umane - rende i giovani che escono da quel corso di studi più articolati e flessibili, aperti alla formazione interna delle aziende dove approdano” Elena Comelli
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