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LA MALATTIA DEL TERZO MILLENNIO L’ OBESITA` LA MALATTIA DEL TERZO MILLENNIO
OBESITA’ POPOLAZIONE ADULTA Si calcola che il 50% della popolazione adulta dei Paesi industrializzati è in sovrappeso e il 30% è obeso
L’ OBESITA’ rappresenta dunque in Occidente la patologia con la più elevata prevalenza Ancor oggi presenta un incremento costante e progressivo Nel 2100 TUTTI in SOVRAPPESO …?
L’ O. come FATTORE di RISCHIO Insieme al FUMO di SIGARETTA, rappresenta una delle maggiori CAUSE DI MORTALITA’ e, per le complicanze, costituisce uno dei più importanti fattori di rischio per molte patologie : CORONAROPATIA, ISCHEMIA, IPERTENSIONE, ATEROSCLEROSI, DIABETE, DISLIPIDEMIE, OSTEOARTROPATIE, ALCUNI TUMORI
OBESITA’ PROBLEMA SOCIALE L’ impatto dell’obesità è rilevante non solo come problema medico, ma anche come problema sociale, per le ripercussione economiche ed organizzative sui sistemi sanitari L’O. ha costi sociali molto elevati: il 10% sui costi della spesa sanitaria il 30% dei ricoverati in Med. Interna sono affetti da mal. Collegate alla O.
24.000 MILIARDI DI LIRE costi farmaci per dimagrire costi farmaci per le complicanze costi medici, esami e Centri vari E’ stato stimato che in ITALIA, nel 2003, sono stati spesi 24.000 MILIARDI DI LIRE per questa patologia
VALUTAZIONE dell’ OBESITA’ INDICE di MASSA CORPOREA (IMC) Si ottiene dal raporto tra il Peso in Kg. E il Quadrato dell’ Altezza espressa in m. IMC = P/h al quadrato Dall’ IMC si ottiene la classificazione : 20 – 24,9 = normopeso 25 – 27,9 = sovrappeso leggero 28 – 31,9 = sovrappeso moderato 32 – 42,0 = Obesità > 42 = Grave Obesità
ESEMPIO : Soggetto di ALTEZZA 1,91 e PESO 110 : 1,91 x 1,91= 3,65 ( Quadrato di h, in m ) 110 : 3,65 = 30,13 Collocandosi fra 28 e 31,9 ci troviamo di fronte ad un sovrappeso moderato
L’IMC è un indice “grossolano”, ma comunque attendibile nella maggioranza dei casi Altri indici, più sofisticati, prevedono anche la valutazione della massa corporea magra (Free Fat Body Mass) In base alla LOCALIZZAZIONE dell’adipe, si distinguono 3 tipologie di Obesità: GINOIDE ( accumuli su fianchi e glutei ) ANDROIDE ( accumuli sull’addome ) MISTA ( distribuzione diffusa del grasso )
OBESITA’ = FATTORE DI RISCHIO Il 13-15% dei BB italiani è obeso ( il 35% al Centro-Sud ) Un B con un genitore obeso ha una probabilità del 72% di diventare obeso, a prescindere dai fattori ambientali L’obesità è una CONDIZIONE DI RISCHIO PER LA SALUTE e RIDUCE LE ASPETTATIVE DI VITA ( Diabete, Ipertensione, Malattie Cardiovascolari...)
O. PEDIATRICA > O. ETA’ ADULTA L’ Obesità in età pediatrica conduce ad una MOLTIPLICAZIONE ABNORME E PERMANENTE DELLE CELLULE ADIPOSE per cui anche se il B, crescendo, riuscisse a dimagrire, dal momento che le cellule adipose possono ridursi di volume ma non scomparire, il suo corredo di adipe rimarrebbe pressocchè intatto e con molta probabilità egli potrebbe diventare un adulto obeso.
INTERVENIRE PRECOCEMENTE L’approccio al B è diverso in quanto deve tenere conto delle specifiche esigenze nutrizionali dettate dallo intenso accrescimento dell’ età evolutiva. Una dieta IPOCALORICA INCONGRUA potrebbe essere deleteria per un organismo in crescita : è necessario un approccio dietetico che assicuri una BILANCIATA ASSUNZIONE DI TUTTI I NUTRIENTI ESSENZIALI.
Vi è, nell’O. infantile, una correlazione tra BILANCIO di NUTRIENTI e adiposità. In particolare, nel B. si verifica un aumento del deposito di lipidi in seguito ad uno squilibrio complessivo tra APPORTO e OSSIDAZIONE DEI GRASSI. Una dieta ricca di lipidi associata ad uno stile di vita sedentario sono fattori determinanti nell’insorgenza dell’O. nel B.
STRATEGIA “COMBINATA” Importanza dell’ASSOCIAZIONE DI UNA BUONA DIETA BILANCIATA ( con un contenuto MEDIO di lipidi ) e della ABITUDINE ALL’ ESERCIZIO FISICO PREVENIRE LA NOIA ( Sport, Hobbies ) COINVOLGIMENTO DELLA FAMIGLIA