Istituzioni di linguistica

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Istituzioni di linguistica a.a. 2013-2014 Federica Da Milano federica.damilano@unimib.it

La variazione linguistica www.ethnologue.org + 100 milioni di parlanti nativi: Cinese Inglese Spagnolo Arabo Hindi - Russo Portoghese Francese Parlate da più del 40% della popolazione mondiale

La variazione linguistica

La variazione linguistica

La variazione linguistica Il numero delle lingue è molto superiore a quello degli stati Es. il caso italiano Italiano, sardo, friulano, tedesco, francese, sloveno, francoprovenzale, albanese, ladino, catalano, greco, walser, croato

La variazione linguistica Ferdinand de Saussure: ‘spirito campanilistico’ ↔ ‘forza di interscambio’

Lingua e dialetto Dialetto: lingua propria di un numero limitato di parlanti che si trova a convivere con un’altra lingua dagli usi più estesi Il dialetto è un sistema linguistico: ogni dialetto ha un sistema fonologico, morfologico, sintattico, ecc. Lingua vs. dialetto: differenza socioculturale, non linguistica Es. fiorentino

Lingua e dialetto

Lingua e dialetto

Lingua e dialetto  ”A volte, discorrendo di lingua e dialetto, si incappa nel luogo comune della semplificazione (diciamo così) schematico-difensiva. Bisogna difendere i dialetti, proclamano alcuni; bisogna difendere l’italiano, ribattono altri. Quello che la letteratura ci insegna, mi pare, è che bisogna difendere qualcosa di più fondamentale, al di qua di tale dicotomia: cioè la consapevolezza delle varietà degli usi linguistici, della loro ragione e pertinenza, e la capacità di servirsene su uno spettro il più possibile esteso. Ciò che occorre salvaguardare e promuovere è la potenza semantica e pragmatica della lingua” (M. Barenghi)

La situazione italiana Il quadro sociolinguistico dell’Italia contemporanea è un repertorio multilingue a fianco dell’italiano e delle sue varietà regionali, composto da almeno cinque lingue forti di immigrazione: rumeno, albanese, arabo, cinese, ucraino

Il diritto alla lingua Dichiarazione universale sui diritti linguistici (Barcellona 1996) www.linguistic-declaration.org/index-gb.htm Afferma il tema della centralità della lingua tanto rispetto alla dimensione della crescita e del benessere individuale, quanto rispetto alla dimensione dello sviluppo sociale e della pacifica coesistenza tra popoli e comunità; Configura come beneficiari dei diritti tanto i singoli individui, quanto le collettività linguistiche cui essi appartengono; nega la legittimità di qualsiasi gerarchizzazione tra lingue che sia stata imposta prescindendo dal consenso delle comunità stesse; Richiamo al dovere dell’integrazione e rifiuto di qualsiasi forma di assimilazione; si sottolinea la condizione di plurilinguismo come vero e proprio diritto individuale

La classificazione delle lingue La classificazione in base al numero di parlanti non è basata su criteri linguistici interni classificazione genealogica classificazione tipologica classificazione areale

La classificazione genealogica Approccio storico-diacronico Sir William Jones (1786) The Sanscrit language, whatever be its antiquity, is of a wonderful structure; more perfect than the Greek, more copious than the Latin, and more exquisitely refined than either, yet bearing to both of them a stronger affinity, both in the roots of verbs and the forms of grammar, than could possibly have been produced by accident; so strong indeed, that no philologer could examine them all three, without believing them to have sprung from some common source, which, perhaps, no longer exists; there is a similar reason, though not quite so forcible, for supposing that both the Gothic and the Celtic, though blended with a very different idiom, had the same origin with the Sanscrit; and the old Persian might be added to the same family.

La classificazione genealogica August Schleicher (1821-1868): influenzato dalle teorie di Darwin, paragona i concetti di ‘famiglia’ e ‘gruppo linguistico’ con le ‘specie’ e ‘sottospecie’ dei naturalisti Le lingue vengono confrontate per individuarne i tratti comuni Vengono raggruppate in famiglie, gruppi e sottogruppi

La classificazione genealogica

La classificazione genealogica

La classificazione genealogica Due lingue fanno parte dello stesso raggruppamento genealogico se derivano da una stessa lingua originaria (o lingua madre) Gli elementi linguistici significativi per stabilire la parentela genetica non sono lessicali, ma morfologici e fonologici

La classificazione genealogica Es. le lingue romanze o neolatine Lat. lactem > it. latte, fr. lait, sp. leche, rum. lapte Lat. octo > it. otto, fr. huit, sp. ocho, rum. Opt Lat. nocte > it. notte, fr. nuit, sp. noche, rum. Noapte Lat. factu > it. fatto, fr. fait, sp. hecho, rum. Fapt Lat. -CT- > it. -tt-, fr. -it-, sp. t∫-, rum. -pt-

La classificazione genealogica

La classificazione genealogica

La classificazione genealogica La parentela linguistica delle popolazioni deve naturalmente essere distinta da quella genetica, che è definita dai caratteri ereditari. Ciononostante, queste parentele possono essere comparate, come ha fatto il genetista L. Cavalli-Sforza, attraverso l’elaborazione di due alberi genealogici convergenti, seppur in maniera differente e attraverso i millenni, verso le stesse popolazioni attuali.

La classificazione genealogica La famiglia linguistica indoeuropea: gruppo indo-iranico suddiviso in due sottogruppi: indiano (lingue antiche: sanscrito, vedico; lingue moderne: hindi, urdu) iranico ulteriormente suddiviso in due rami: - lingue iraniche occidentali (persiano antico, avestico, persiano moderno, curdo) - lingue iraniche orientali (pashto o afgano)

La classificazione genealogica La famiglia linguistica indoeuropea: gruppo tocario: due lingue estinte, tocario A e tocario B (testi risalenti dalla metà alla fine del I millennio d.C. scoperti all’inizio del Novecento nella regione cinese dello Xinjang) gruppo anatolico: lingue (oggi estinte) diffuse nel II e nel I millennio a.C. nella odierna Turchia (ittita) gruppo armeno: rappresentato da una sola lingua, l’armeno

La classificazione genealogica La famiglia indoeuropea: gruppo albanese: una sola lingua, l’albanese (tosco e ghego) gruppo slavo: tre sottogruppi slavo orientale (russo, bielorusso, ucraino) slavo occidentale (polacco, ceco, slovacco) slavo meridionale (bulgaro, macedone, serbocroato, sloveno) - gruppo baltico: lituano, lettone, antico prussiano (oggi estinto)

La classificazione genealogica La famiglia indoeuropea: gruppo ellenico: greco gruppo italico: due sottogruppi italico orientale: lingue dell’Italia antica (osco, umbro, sannita) italico occidentale: comprende il latino, che ha dato origine alle lingue romanze (portoghese, spagnolo, francese, italiano, romeno, gallego, catalano, ladino, provenzale)

La classificazione genealogica La famiglia indoeuropea: gruppo germanico: diviso in tre sottogruppi: germanico orientale: gotico (oggi estinto) germanico settentrionale: svedese, danese, norvegese, islandese Germanico occidentale, che si divide in due rami: - anglo-frisone: frisone (Frisia, Olanda), inglese - neerlando-tedesco: neerlandese, tedesco, afrikaans, yiddish

La classificazione genealogica La famiglia indoeuropea: gruppo celtico: tre sottogruppi gaelico: irlandese (l’unica lingua celtica ufficiale di uno stato), gaelico (Scozia) britannico: cimrico o gallese, cornico (Cornovaglia, oggi estinto) bretone (Bretagna)

La classificazione genealogica La famiglia afro-asiatica (o camito-semitica): numerose lingue, parlate o estinte, in Africa settentrionale, Medio Oriente, Africa orientale (es. arabo, ebraico) La famiglia uralica: numerose lingue parlate in Europa orientale e nell’Asia centrale e settentrionale (es. finnico, estone, ungherese) La famiglia sino-tibetana: es. cinese mandarino, tibetano

La classificazione genealogica La famiglia nigerkordofaniana: Comprende la maggior parte delle lingue parlate a sud del Sahara (es. swahili, ca. 60 milioni di parlanti, diffuso in Kenia, Tanzania, Uganda, Ruanda) La famiglia altaica: Es. mongolo, turco La famiglia caucasica: Es. georgiano, abkhazo, dargwa, svan

La classificazione genealogica Altre famiglie linguistiche: dravidica (India meridionale: tamil, telugu) austro-asiatica (khmer, vietnamita) austronesiana

Pidgin e creoli Pidgin: non ha parlanti nativi (es. tok pisin - Papua Nuova Guinea) Creolo: lingua materna di una comunità (es. giamaicano)

Le lingue d’Europa I confini dello spazio europeo: - settentrionali (regioni artiche) - occidentali (il fronte atlantico) - meridionali (il bacino del Mediterraneo) - orientali (???) spazio dall’Atlantico agli Urali

Le lingue d’Europa

L’Europa contemporanea - Frammentazione linguistica del continente (più di 60 lingue ‘statutarie’) ‘omogeneità’: quasi tutte le lingue europee appartengono alla famiglia linguistica indoeuropea Eccetto: basco, lingue uraliche (ungherese, finnico, estone, lappone), maltese, turco di Turchia

… un po’ di storia 476 d.C. : frattura tra Impero romano d’Occidente e Impero romano d’Oriente - Mondo latino-romano/mondo greco- bizantino

Il ruolo del latino Il ruolo della Chiesa I clerici Le prime università Il diritto La grammatica

Il ruolo del greco ‘aureo isolamento’ del greco bizantino

Il ruolo del greco e del latino nella formazione dell’Europa linguistica ‘Koiné greco-romana di età imperiale’ (Kramer) Progressiva polarizzazione di due realtà: greco-bizantina vs. romano-germanica 1054: scisma Europa medioevale: 3 lingue veicolari (latino, greco, paleo-slavo)

Le prime testimonianze delle lingue romanze Momento cruciale: Medioevo Invasioni barbariche 842: giuramenti di Strasburgo 960: placiti capuani

Le prime testimonianze delle lingue germaniche Iscrizioni runiche Influsso del francese antico sull’anglosassone (dominazione normanna)

Le prime testimonianze delle lingue slave Unica tradizione linguistica: antico slavo ecclesiastico

Il ruolo dell’arabo 711-716: conquista araba della Spagna 827-878: conquista araba della Sicilia Algebra, cifra, zero, almanacco, alchimia, ecc.

Il ruolo del turco Presenza forte nel sud-est europeo 1453: conquista di Costantinopoli