Dalla “Carta nazionale delle professioni museali” di ICOM Italia – Conferenza permanente delle Associazioni Museali italiane 4.3 AMBITO: RICERCA, CURA.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Stefania Quintavalla - SSICA
Advertisements

Internet costituisce unenorme risorsa informativa Conoscere la rete vuol dire anche capire dove ed attraverso quali strumenti linformazione può essere.
Museo “Sezione documentaria”
Fototeche e raccolte fotografiche Giornate di studio Biblioteca provinciale P. Albino Campobasso, gennaio 2008.
A.s. 2004/2005 A cura del PROGETTO QUALITA Ministero dellIstruzione, dellUniversità e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Direzione.
Vincenza Ferrara Corso di Studi in tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali classe l-43 Università.
TCS 7 dicembre 2010 Musei, educazione e comunicazione Lidia Falomo Dipartimento di Fisica Volta.
Strumenti e metodologie per la valorizzazione dellinnovazione.
Biblioteche elettroniche e archivi digitali
Progetto I tech argomento: collezioni
Quadro di riferimento INValSI Scienze I livelli di competenza
LA JOB ANALYSIS (Analisi del Lavoro)
Introduzione alla storia
VALUTAZIONE DEI RISCHI
1 LA FORMAZIONE DEI LAVORATORI, RLS, RSPP: come è, come sarà Bologna - 13 Settembre 2005 La Formazione Professionale e la Sicurezza Erminia Malferrari.
Il Sistema Informativo Generale del Catalogo: strumento per la conoscenza, la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale nazionale Roma, 22 novembre.
I musei da strumenti della tutela sono chiamati ad essere, in aggiunta a tutte le altre attività da essi espletate, strumenti di valorizzazione del patrimonio.
Eredità culturale e nuove tecnologie: La digitalizzazione del libro antico tra accesso e conservazione Padova, febbraio 2000 La biblioteca digitale:
Strategia della ricerca bibliografica Ricerca bibliografica Complesso delle attività necessarie a reperire nell'universo bibliografico quei documenti che.
La biblioteca La biblioteca può essere definita come una raccolta di documenti finalizzata alluso, di conseguenza organizzata in funzione dellinformazione.
Qualcosa cambia nella scuola ?
Lidia Falomo Dipartimento di Fisica “A.Volta”
Musei, educazione e comunicazione
Gestione degli eventi culturali (2) -Beni Culturali -Osservatori Regionali sullo spettacolo - I Musei - Strumenti di lavoro/documentazione
DECRETO Atto di indirizzo sui criteri tecnico-scientifici e sugli standard di funzionamento e di sviluppo dei musei, di cui all’art. 150 comma.
VALUTARE GLI INSEGNANTI DA DOVE E COME COMINCIARE Isp
Scopo del Progetto Lubecca Roma- La Strada della Pace Costruzione di un sistema integrato di funzioni – Rivolto a chi? Destinatari Su Cosa? Oggetto del.
La biologia (da bios = vita e logos = conoscenza, studio)
… l’uomo … l’artista … Antonello Da Messina webquest per i ragazzi della classe 2° - scuola media Autore: Iolanda Caponata Ambito:Italiano e Storia.
La cultura del web, il web per la cultura
Criticità metodologiche della valutazione tramite indicatori
La classificazione della biodiversità
LAZIOSCIENZA la scienza on line 16 marzo 2006 Auditorium.
GLI SCENARI DELLINNOVAZIONE MUSEALE Lodi – 7 marzo 2006 Alberto Garlandini Dirigente Musei e servizi culturali - Regione Lombardia Consigliere nazionale.
Linee programmatiche per linsegnamento Linee programmatiche per linsegnamento: Didattica dei beni culturali Linee programmatiche per linsegnamento Linee.
PROPOSTE EDUCATIVE 2011/2012 Gravedona ed Uniti,
LEZIONE 6 MISURE DI PREVENZIONE.
Progetto di educazione ambientale Abbiamo cercato di fare della attività ambientale il mezzo per generare in tutti il senso di appartenenza al proprio.
Romagnolo ieri e oggi FINALITA Assumere atteggiamenti responsabili e positivi nei confronti del territorio DESTINATARI Alunni di una prima classe della.
Dispositivi di Protezione Individuale per gli operatori della sanità
- Secondo quanto previsto nel Manuale per la gestione dei Siti Natura 2000, a cura del Ministero dellAmbiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
ORGANIZZAZIONE DELL’UFFICIO ARCHIVIO FORMAZIONE E GESTIONE ARCHIVIO DI DEPOSITO E STORICO Pia Bortolotti.
ANIMALANDIA Un viaggio fantastico tra gli animali di cielo, acqua e terra!!!
Ufficio coordinamento Polo regionale SBN VIA Catalogazione di monografie in Polo e in Indice SBN Treviso, 26 maggio 2010.
ADEMPIMENTI ESENZIALI DEL RAPPRESENTANTE LEGALE DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE (D.L. 81 DEL 2008)
CODICE DEI BENI CULTURALI
Vincenza Ferrara - Corso di Studi in tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali classe l-43 Università.
CHE COS’E’ IL RAV Rapporto di autovalutazione
TCS 14 dicembre 2011 Musei, educazione e comunicazione Lidia Falomo Dipartimento di Fisica “Volta” Università di Pavia.
Musei, educazione e comunicazione Lidia Falomo Dipartimento di Fisica “Volta” Università di Pavia.
CHE COS'E' L'AMBITO TERRITORIALE SOCIALE?
Semiotica = scienza generale dei ‘segni’ Semantica = studio dei ‘segni’ e dei loro significati Valore semantico = valore di segno, significato Sintassi.
Progetto CostruiAMO insieme una Liguria verde, sicura e per tutti ADOTTA UN SENTIERO.
Oggetti come strumenti per comunicare Il disvelamento di significati è una delle operazioni che il museo compie, a beneficio del pubblico, sulle collezioni.
Perché le TIC nella Didattica
La biblioteca La biblioteca può essere definita come “una raccolta di documenti finalizzata all’uso, di conseguenza organizzata in funzione dell’informazione”.
Progettazione di un allestimento permanente Nella progettazione di un allestimento permanente bisogna sempre, innanzitutto, riflettere su: - qual è l’identità.
Gli “oggetti” dei musei scientifici e naturalistici non sono degli “unici”, irripetibili e insostituibili, ma degli esemplari di qualcosa che è esistito.
DAI BAMBINI DELLA CLASSE IIIA
DIDATTICA DEL MUSEO E DIDATTICA NEL MUSEO Per didattica del museo intendiamo i criteri, le prassi e le attività attraverso le quali il museo è capace di.
PROGETTO “LIBERA LE IDEE” MODULO SA1 “Se conosco rispetto: educazione all’ambiente” ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE MONTEBELLO JONICO a.s –
Archeologi per un giorno Due laboratori più che didattici.
Conservatore territoriale Nei musei la cui missione prevede un ruolo attivo nei confronti del patrimonio culturale del territorio di riferimento e/o ricopre.
Catalogazione La catalogazione si occupa
Tipologie di scheda predisposte da ICCD: Settore Beni Archeologici Beni Mobili -Scheda NU: beni numismatici -Scheda RA: reperto archeologico -Scheda.
Breve storia della Catalogazione. Antichi stati italiani Granducato di Toscana - Delibera 24 ottobre 1602 Stato Pontificio - Editto del cardinale Spinola.
Dal problema al programma – ciclo di sviluppo del software La scrittura del programma è solo una delle fasi del processo di sviluppo di un'applicazione.
TEATRO E SPETTACOLO ORGANIZZAZIONE SPETTACOLI ORGANIZZAZIONE INIZIATIVE CULTURALI CINEMA E NUOVI MEDIA INIZIATIVE E MANIFESTAZIONI CULTURALI AREA DELLE.
Sommario 1. Presentazione 2. Introduzione 3. La Mappa delle principali professionalità 4. I profili professionali (segue) Carta nazionale delle professioni.
Tecnologie per la promozione e la valorizzazione del patrimonio culturale Vincenza Ferrara –
Transcript della presentazione:

Dalla “Carta nazionale delle professioni museali” di ICOM Italia – Conferenza permanente delle Associazioni Museali italiane 4.3 AMBITO: RICERCA, CURA E GESTIONE DELLE COLLEZIONI 4.3.1 Conservatore Responsabilità, ambiti e compiti Il conservatore è responsabile della conservazione, della sicurezza, della gestione e della valorizzazione delle collezioni a lui affidate. È responsabile, in concorso con il direttore, dell’identità e della missione del museo. In particolare: – programma e coordina le attività di inventariazione e catalogazione delle collezioni secondo gli standard nazionali e regionali e ne garantisce la pubblica fruizione – predispone i piani di manutenzione ordinaria, di conservazione e di restauro – partecipa ai programmi per l’incremento delle collezioni – contribuisce a elaborare i criteri e i progetti di esposizione delle raccolte – conduce e coordina attività di ricerca scientifica – collabora alla valorizzazione delle collezioni attraverso le attività culturali, educative e di divulgazione scientifica – progetta e coordina attività relative alle esposizioni temporanee e di editoria del museo.

Quali sono le specificità dei conservatori dei musei scientifici e in particolare naturalistici? Vediamole in relazione alle diverse mansioni: « programma e coordina le attività di inventariazione e catalogazione delle collezioni secondo gli standard nazionali e regionali e ne garantisce la pubblica fruizione » Già riguardo a questa funzione fondamentale emergono delle specificità. Ritorniamo infatti ad una cosa che abbiamo già imparato dei musei scientifici e naturalistici…

Gli “oggetti” dei musei scientifici e naturalistici non sono degli “unici”, irripetibili e insostituibili, ma degli esemplari di qualcosa che è esistito o esiste tuttora in migliaia o milioni di repliche

Per le attività di inventariazione e catalogazione delle collezioni dei musei naturalistici occorrono evidentemente dei criteri e dei metodi diversi da quelli seguiti per inventariare e catalogare delle opere quali gli oggetti dei musei d’arte; in particolare si dovranno adottare criteri diversificati a seconda che si tratti di collezioni di studio o di collezioni storiche o esposte al pubblico. In ogni caso, di ogni reperto, anche se facente parte di serie di migliaia di esemplari, si devono conservare ed essere immediatamente reperibili tutte le informazioni relative alla sua origine: - località di reperimento, possibilm. corredata da altre informazioni utili; giacimento o unità stratigrafica nel caso di minerali e fossili; - data di raccolta o di prelevamento; autore del reperto; se identificato (es. genere e/o specie), l’autore della determinazione

Nel caso di collezioni di migliaia o milioni di reperti non è pensabile che ognuno sia dotato di una scheda catalografica con descrizione, foto ecc. Anche nei musei naturalistici esistono però degli oggetti unici, che in quanto tali devono essere documentati con gli stessi criteri che valgono per le opere di un museo d’arte. L’inventariazione e la catalogazione di tali oggetti, non sostituibili, dovrà avere priorità assoluta. Questi reperti del tutto particolari sono, essenzialmente, di due tipi:

Esemplari tipici = tipi Oggetti e/collezioni di valore storico

Il concetto di “tipo” nelle scienze biologiche (zoologia, botanica) (esiste però anche in mineralogia) «Il tipo è l’esemplare (quel dato esemplare in particolare) su cui è stata effettuata la descrizione originale di una nuova specie».

Quando uno zoologo o un botanico descrive una nuova specie, deve indicare con un cartellino apposito (e specificare esattamente nella pubblicazione in cui descrive la nuova specie) qual è l’esemplare tipo di quella specie. Essendo “quel dato esemplare in particolare”, il tipo è unico per definizione e non sostituibile. Questo esemplare più precisamente si chiama olotipo. Spesso l’olotipo faceva parte di una serie di esemplari della stessa specie, anch’essi esaminati dall’autore della descrizione originale di quella specie; tali esemplari costituiscono assieme all’olotipo la serie tipica di quella specie e sono detti paratipi.

Quali sono le specificità dei conservatori dei musei scientifici e in particolare naturalistici? Vediamole in relazione alle diverse mansioni: « programma e coordina le attività di inventariazione e catalogazione delle collezioni secondo gli standard nazionali e regionali e ne garantisce la pubblica fruizione » Già riguardo a questa funzione fondamentale emergono delle specificità. Ritorniamo infatti ad una cosa che abbiamo già imparato dei musei scientifici e naturalistici…

Quali sono le specificità dei conservatori dei musei scientifici e in particolare naturalistici? Vediamole in relazione alle diverse mansioni: « programma e coordina le attività di inventariazione e catalogazione delle collezioni secondo gli standard nazionali e regionali e ne garantisce la pubblica fruizione » Già riguardo a questa funzione fondamentale emergono delle specificità. Ritorniamo infatti ad una cosa che abbiamo già imparato dei musei scientifici e naturalistici…

Quali sono le specificità dei conservatori dei musei scientifici e in particolare naturalistici? Vediamole in relazione alle diverse mansioni: « conduce e coordina attività di ricerca scientifica » Come abbiamo appena visto, la pubblicazione dei risultati di ricerche scientifiche, in particolare nel caso in cui si descrivano entità (piante o animali viventi o fossili o anche minerali) nuove per la scienza, deve seguire delle regole codificate sia in ordine al metodo che alla procedura.

Il conservatore dovrà sapere, ad esempio, che esistono testi e guide che insegnano come deve essere impostata e scritta una pubblicazione scientifica….

E dovrà conoscere (e perlomeno saper consultare all’occorrenza) due testi di riferimento fondamentali: e il codice internazionale di nomenclatura zoologica il codice internazionale di nomenclatura botanica