RISCHIO OZONO DA APPARECCHIATURE DI FOTORIPRODUZIONE

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
11/26/031 Corso Sicurezza 11/26/031 Legislazione di riferimento DPR 547/55 DL.gs 626/94 DL.gs 494/96.
Advertisements

L’aria.
Nel lavoro effettuato da ARPA sono valutati i risultati relativi alla campagna di misura condotta con Laboratorio Mobile tra il tra il 24 febbraio ed.
DISPERSIONE, RIMOZIONE
PREVENZIONE E SICUREZZA IN LABORATORIO
Dott. Ing. Salvatore Torrisi*
I “ferri del mestiere” nel laboratorio di chimica
L’inquinamento atmosferico
I PROBLEMI DELL’ARIA A cura di Lorenzo Ninna
DEFINIZIONI TLV TRATTO DA QUADERNI DI SCIENZA E TECNICA DELL’ISTITUTO SUPERIORE ANTINCENDI Lorenzo Bertulazzi.
Effetti dello smog sulla salute
INQUINAMENTO URBANO DA TRAFFICO VEICOLARE NEL COMUNE DI PESCARA
L’ INQUINAMENTO ATMOSFERICO.
ALDEIDE FORMICA Maria Cristina Aprea
Il monitoraggio ambientale e biologico dell’esposizione ad agenti cancerogeni: il monitoraggio possibile ASPETTI GENERALI E INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI.
CHIMICA AMBIENTALE E' la chimica dei processi che si verificano normalmente nell'aria, nelle acque nel suolo della Terra. Il ruolo svolto dalla chimica.
Studio dell’ozono troposferico in area urbana (Roma) e in area protetta (Tenuta Presidenziale di Castelporziano) P. Avino, M. Manigrasso Laboratorio Chimico.
CLASSIFICAZIONE DEI RISCHI
INQUINAMENTO DELL’ARIA E DANNI ALLA SALUTE
Premessa generale alla valutazione dei rischi
Corso di formazione RRLLS
INQUINAMENTO ATMOSFERICO: SI PUO’ PREVEDERE E MITIGARE?
L’INQUINAMENTO ATMOSFERICO
Vibrazioni meccaniche Campi elettromagnetici Radiazioni ottiche
VALUTAZIONE RISCHIO CHIMICO
Dott. FLEIDO MARTELLINI
Inquinamento atmosferico: inquinanti secondari, sorgenti di emissione
P. Avino1,2, M.V. Russo3 1DIPIA-ISPESL - via Urbana Roma
C.d.L in Tecnico della prevenzione negli ambienti di vita e lavoro
UF Prevenzione Igiene e Sicurezza nei luoghi di Lavoro
Atmosfera Le domande guida
Limpronta ecologica Limpronta ecologica misura la quantità di superficie terrestre utilizzata da ogni persona per soddisfare i propri consumi e smaltire.
L’INQUINAMENTO INDOOR
QUALITA’ DELL’ARIA IN PROVINCIA DI MESSINA
L’inquinamento dell’aria.
MONOSSIDO DI CARBONIO ( CO)
Il Buco dell’ozono Si definisce comunemente buco nell'ozono la riduzione temporanea dello strato di ozono (ozonosfera) che avviene ciclicamente durante.
ARIA Il buco nell’ozono.
Rischio chimico I.P. Stefano German Dr. Inf. Pietro Valenta.
Domenico Santino, Paolo Picini, Luca Martino
Le Fonti del RISCHIO CORSO LAVORATORI ART.37 - NORMATIVA 129
Progetto Supersito Realizzazione di uno studio integrato dellinquinamento dellatmosfera nella regione Emilia-Romagna attraverso misure di parametri chimici,
Rischi chimici Sono i tradizionali fattori di rischio lavorativo.
LE RADIAZIONI NON IONIZZANTI I.P. Stefano German
Apparato Respiratorio
ESPOSIZIONE AD AGENTI CANCEROGENI E MUTAGENI.
Laboratorio Analisi e Sviluppo “FORMAZIONE SOCCORRITORI”
INQUINAMENTO DELL’ ARIA
L’INQUINAMENTO ATMOSFERICO
ATMOSFERA Fatta da emanuele macca.
TA - GCSL - SPP Campi elettromagnetici CEM. 05/04/2015 TA - GCSL - SPP 2 CEM I campi elettromagnetici appartengono al fenomeno fisico delle radiazioni.
SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole M2 FORMAZIONE DEI LAVORATORI EX D.Lgs. 81/08 (art. 37) E ACCORDO STATO-REGIONI 21/12/2011.
Dott.ssa Rossella Serra Servizio di Prevenzione e Protezione
RISCHIO CHIMICO Corso per ASPP RSPP modulo A.
Università degli Studi di Genova
IMPIANTO DI RILEVAZIONE GAS (OSSIDO DI CARBONIO E IDROGENO) PRESENTE NEL BUNKER – EDIFICIO CHIMICO - CAMPUS Settore Prevenzione e Protezione – Martedì.
CITOFLUORIMETRIA e SICUREZZA IN LAB.
L’ATMOSFERA.
L’INQUINAMENTO L’inquinamento causato da queste sostanze negli ambienti aperti è definito esterno (o outdoor), mentre l’inquinamento nei luoghi confinati,
Le risorse naturali Istituto comprensivo Giovanni XXIII Classe 1 A
Corso di Sistemi di Trazione
Il Cielo Sopra di Noi Servizio Meteo 51° Stormo.
La sicurezza tecnologica
INCONTRO DI FORMAZIONE: CAUTELE DA ADOTTARE NELLE ZONE ATEX
SINPRO Ambiente srlVia dell’Artigianato n° 20,30030 – Tombelle di Vigonovo (VE) Tel Fax
L’INQUINAMENTO.
L’atmosfera terrestre ed il suo inquinamento Prof.ssa Vignola Maria Carmela.
1 Sistemi di abbattimento delle polluzioni atmosferiche Prof. Ing. Riccardo Melloni Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Civile Università degli Studi.
Rischio = Pericolo x Valore Esposto x Vulnerabilità.
Transcript della presentazione:

RISCHIO OZONO DA APPARECCHIATURE DI FOTORIPRODUZIONE L’igiene del lavoro quale rilevante prevenzione nella pubblica amministrazione RISCHIO OZONO DA APPARECCHIATURE DI FOTORIPRODUZIONE Renato Cabella ISPESL Dipartimento Igiene del Lavoro Roma, 11 maggio 2004

La qualità dell’aria negli ambienti confinati Sviluppo settore terziario Nuove tipologie edilizie, materiali ed impianti Rilevanza sanitaria Roma, 11 maggio 2004

La sindrome dell’edificio malato I SINTOMI Mal di testa Arrossamento degli occhi Difficoltà di respirazione Irritazione della pelle Nausea Fatica Roma, 11 maggio 2004

Che cosa è l’ozono? L’ozono (O3) è un gas normalmente incolore, più pesante dell’aria e caratterizzato da un odore pungente L’ozono è un componente naturale dell’atmosfera la cui presenza nella stratosfera (~ 15-50 km di altitudine) consente di schermare le radiazioni solari UV Roma, 11 maggio 2004

Che cosa è l’ozono? Negli ambienti di vita e di lavoro l’ozono è considerato un inquinante sia a causa delle note proprietà pericolose che per l’elevata reattività che può comportare la formazione di sostanze pericolose (ad es. formaldeide) Roma, 11 maggio 2004

Che cosa è l’ozono? L’inquinamento esterno da ozono è determinato dalle reazioni chimiche tra gli ossidi di azoto (NOx) e i composti organici volatili (VOCs) in presenza di luce Roma, 11 maggio 2004

Che cosa è l’ozono? Roma, 11 maggio 2004

Il processo di produzione La produzione di ozono avviene durante la fase di stampa di fotocopiatrici, stampanti laser e fax a causa del processo di carica e scarica prodotto dal campo elettrico generato tramite fili corona Roma, 11 maggio 2004

Apparecchiature di fotoriproduzione e rischio chimico Fotocopiatrici e stampanti laser sono apparecchiature in grado di emettere diversi agenti chimici Ozono Sostanze organiche volatili Polvere di toner Metalli (Se, Cd) Roma, 11 maggio 2004

Livelli di emissione In letteratura sono riportate velocità di emissione dell’ozono, misurate su 69 macchine fotocopiatrici in funzionamento continuo, variabili tra 0 e 1350 µg/min Roma, 11 maggio 2004

Livelli di emissione La velocità di emissione dell’ozono dipende dal tipo di macchina utilizzata e dalla manutenzione della stessa. Uno studio condotto su cinque fotocopiatrici diverse ha mostrato, prima della manutenzione, livelli di emissione di ozono compresi tra 16 e 131 g/copia ed un livello medio di emissione pari a 40 g/copia. Dopo la manutenzione i livelli di emissione di ozono sono risultati compresi tra 1 e 4 g/copia. Roma, 11 maggio 2004

Il rischio per la salute Definizioni Pericolo – Proprietà intrinseca di una determinata sostanza di causare danni. Rischio – Probabilità che sia raggiunto il livello potenziale di danno nelle condizioni di esposizione ad una determinata sostanza. R = f (P x E) Roma, 11 maggio 2004

La valutazione del rischio Il procedimento di valutazione del rischio “chimico” per la salute consiste nella identificazione degli agenti chimici pericolosi e nella determinazione del rischio risultante dall’impiego o dalla presenza degli stessi. Roma, 11 maggio 2004

Il procedimento di valutazione Identificare ed elencare gli agenti chimici (sostanze e preparati) e le loro proprietà pericolose. Valutare l’esposizione (normale ed accidentale). Determinare il rischio. Roma, 11 maggio 2004

OZONO Le proprietà pericolose per la salute Irritante per l’apparato respiratorio Irritante per gli occhi Alterazioni della funzione polmonare Roma, 11 maggio 2004

OZONO Il rischio per la salute Normalmente l’esposizione a ozono avviene attraverso la via inalatoria. Valori limite di esposizione occupazionale NIOSH: 0.1 ppm (valore di soglia) ACGIH (TLV-TWA): 0.01 ppm (lavoro leggero) 0.08 ppm (lavoro moderato) 0.05 ppm (lavoro pesante) 0.2 ppm (≤ 2 ore) Roma, 11 maggio 2004

OZONO La valutazione dell’esposizione Verificare la presenza di filtri per l’ozono Verificare la presenza di sistemi di espulsione all’esterno dell’aria di raffredamento Verificare il regolare svolgimento dell’attività di manutenzione Verificare il tipo di ventilazione (assente, generale, localizzata) Misurare l’esposizione dei lavoratori ogni qualvolta il rischio non possa essere considerato trascurabile Roma, 11 maggio 2004

OZONO La valutazione dell’esposizione Il monitoraggio ambientale Misurazione delle concentrazioni di ozono in aria in prossimità dell’apparato respiratorio degli operatori. La tecnica di elezione per il monitoraggio dell’ozono è l’assorbimento UV. Roma, 11 maggio 2004

Concentrazioni di ozono misurate in ambienti di lavoro della P.A. Roma, 11 maggio 2004

Concentrazioni di ozono misurate in ambienti di lavoro della P.A. Roma, 11 maggio 2004

Concentrazioni di ozono misurate in ambienti di lavoro della P.A. Roma, 11 maggio 2004

Concentrazioni di ozono misurate in ambienti di lavoro della P.A. Roma, 11 maggio 2004

Concentrazioni di ozono misurate in ambienti di lavoro della P.A. Roma, 11 maggio 2004

OZONO Le misure di prevenzione Utilizzo di apparecchiature a bassa emissione e dotate di filtro per l’ozono Manutenzione periodica Dislocazione delle apparecchiature in ambienti ventilati e separati Scarico all’esterno dell’aria di raffreddamento Roma, 11 maggio 2004

Le misure di prevenzione Roma, 11 maggio 2004