Formazione docenti neo assunti 2013-2014 Cagliari 30/4/14 Stefano Meloni USR Sardegna.

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Formazione docenti neo assunti Cagliari 30/4/14 Stefano Meloni USR Sardegna

ART PROFILO PROFESSIONALE DOCENTE Il profilo professionale dei docenti è costituito da competenze disciplinari, psicopedagogiche, metodologico-didattiche, organizzativo-relazionali e di ricerca, documentazione e valutazione tra loro correlate e interagenti CCNL

ruoli del docente educatore maestro motivatore esperto nella disciplina valutatore counselor facilitatore istruttore talent scout pedagogo psicologo coordinatore esperto in didattica conduttore

Focus su: valutatore

C’è una strategia didattica che funziona quando presentate un tema di studio ai vostri studenti? Funziona = genera un apprendimento significativo

Come capire cosa imparano? Come valutare se e come hanno imparato? Cosa significa, in questo quadro, il voto numerico? Ci accontentiamo di una valutazione generica? Cosa dice un voto di un apprendimento se non è precisato cosa misura?

Valutazione = avere un prezzo, stimare, attribuire valore La valutazione è connessa alle procedure, ai metodi e agli strumenti usati, che possono influenzare l’attendibilità del giudizio valutatore

Cosa è la valutazione degli apprendimenti? Perché valutarePerché valutare? Quando valutareQuando valutare? Che cosa e come valutareChe cosa e come valutare? Caratteristiche della valutazione La valutazione degli apprendimenti Dpr 122/09IN 2012 Domande a bruciapelo

IN2012 Valutazione Agli insegnanti competono la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione, nonché la scelta dei relativi strumenti, nel quadro dei criteri deliberati dagli organi collegiali. Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali devono essere coerenti con gli obiettivi e i traguardi previsti dalle Indicazioni e declinati nel curricolo. La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo. Occorre assicurare agli studenti e alle famiglie un’informazione tempestiva e trasparente sui criteri e sui risultati delle valutazioni effettuate nei diversi momenti del percorso scolastico, promuovendone con costanza la partecipazione e la corresponsabilità educativa, nella distinzione di ruoli e funzioni.

Valutazione Alle singole istituzioni scolastiche spetta, inoltre, la responsabilità dell’autovalutazione, che ha la funzione di introdurre modalità riflessive sull’intera organizzazione dell’offerta educativa e didattica della scuola, per svilupparne l’efficacia, anche attraverso dati di rendicontazione sociale o emergenti da valutazioni esterne. IN2012

Valutazione La promozione, insieme, di autovalutazione e valutazione costituisce la condizione decisiva per il miglioramento delle scuole e del sistema di istruzione poiché unisce il rigore delle procedure di verifica con la riflessione dei docenti coinvolti nella stessa classe, nella stessa area disciplinare, nella stessa scuola o operanti in rete con docenti di altre scuole IN2012

2. La valutazione e' espressione dell'autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell'autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, secondo quanto previsto dall'art.2, c.4, del d.p.r. 24/6/1998,n. 249 (Statuto studentesse e studenti)dall'art.2, c.4, del d.p.r. 24/6/1998,n. 249 Dpr 122/09 2. La valutazione e' espressione dell'autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell'autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, secondo quanto previsto dall'art.2, c.4, del d.p.r. 24/6/1998,n. 249 (Statuto studentesse e studenti)dall'art.2, c.4, del d.p.r. 24/6/1998,n. 249

Dpr 122/09 3. La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalita' anche formativa e attraverso l'individuazione delle potenzialita' e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo….

4. Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico devono essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal POF, definito dalle istituzioni scolastiche ai sensi dpr n.275/99. Il collegio dei docenti definisce modalita' e criteri per assicurare omogeneita', equita' e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della liberta' di insegnamento. Detti criteri e modalita' fanno parte integrante del piano dell'offerta formativa. Dpr 122/09 4. Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico devono essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal POF, definito dalle istituzioni scolastiche ai sensi dpr n.275/99. Il collegio dei docenti definisce modalita' e criteri per assicurare omogeneita', equita' e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della liberta' di insegnamento. Detti criteri e modalita' fanno parte integrante del piano dell'offerta formativa.

Elementi caratteristici della valutazione degli apprendimenti ha per oggetto: 1.il processo di apprendimento (formativa e in itinere) 2.il comportamento (educativa) 3.il rendimento complessivo degli alunni (sommativa e certificativa) deve essere: 1.individuale e collegiale; 2.trasparente e tempestiva; 3.coerente con gli obiettivi di apprendimento del POF deve garantire: 1.omogeneità 2.equità Dpr 122/09

Domande a bruciapelo Come garantiamo: 1.Trasparenza 2.Affidabilità 3.Attendibilità 4.Tempestività 5.Omogeneità 6.Equità

Come garantiamo la trasparenza? Se è enunciato chiaramente cosa si deve fare ed esplicito è il modo con cui si valuta

Se è alto il grado di corrispondenza tra una rilevazione, una misura, un giudizio e l’oggetto che si vuole misurare. Nel caso delle conoscenze e delle capacità da misurare ci vuole lo strumento che effettivamente può farlo! Come garantiamo l’affidabilità?

La rilevazione è attendibile se è la stessa chiunque sia il soggetto che la rileva. Sistemi di misura stabili e omogenei. Come garantiamo l’attendibilità?

Se la finalità di una valutazione è formativa, a maggior ragione dobbiamo informare prontamente lo studente sullo stato della sua salute … “apprenditiva”. Come garantiamo la tempestività?

Condividendo criteri, prove comuni, alternando i valutatori Come garantiamo l’omogeneità?

I dati che derivano da indagini sugli apprendimenti (Invalsi, Ocse, Timms, Pirls, attestano la grande variabilità dei risultati, che esiste in classe e dentro la scuola (soprattutto al SUD) In classe dipende sostanzialmente dalle diverse abilità degli studenti Ma, tra le scuole, a parità di condizioni sociali, territoriali, culturali, indica la NON EQUITA’ del sistema di istruzione nel suo complesso La variabilità dei risultati è, poi, fortemente correlata alla diseguale distribuzione del benessere economico Il successo scolastico rischia di diventare una variabile casuale La scuola non riesce a controbilanciare le disparità dell’origine degli studenti Come garantiamo l’equità E dentro la scuola, tra due classi nello stesso corridoio? art. 3 È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese. art. 34 I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. Che ne è degli artt. 3 e 34 Cost?

Cosa deve cambiare, nella vostra scuola, per migliorare: 1.La mia professionalità? 2.Il servizio scolastico che la scuola offre? 3.I rendimenti degli studenti?

Stefano Meloni

Gruppi di lavoro A-C – aula magna – CAMPANA D-L – primo piano – ENNAS M-PILUDU – primo piano – FLAVIANI PINNA - S – primo piano – MELONI T-Z – primo piano – SAVONA

Perché valutare? Preventivare l’impatto del progetto Osservare il progetto in itinere Far luce sul processo di apprendimento Stabilire la bontà delle scelte Rendere conto delle scelte Usare i feedback per ritarare i percorsi Migliorare i processi di apprendimento L. Benigni

4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I dirigenti scolastici e i docenti, con le modalità previste dal regolamento di istituto, attivano con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento. d.p.r. 24/6/1998,n Statuto studentesse e studenti – art 2 c4

Quando valutare? Iniziale (diagnostica) Intermedia (a scopo formativo) Finale (con finalità sommative) L. Benigni

Come valutare? Chiarire gli obiettivi da raggiungere Definire i criteri di verifica e renderli espliciti Legare la valutazione a quanto effettivamente insegnato Usare varie tipologie per rispondere a vari stili di apprendimento (prove non strutturate SA-RA, semi-strutturate SC-RA, strutturate SC-RC, altro)prove non strutturate SA-RA, semi-strutturate SC-RA, strutturate SC-RC, altro Favorire la familiarizzazione degli strumenti usati Usare un criterio riferito a uno standard Riflettere sugli esiti per migliorare didattica e valutazione L. Benigni