Cooperazione Territoriale Europea Strumento Europeo di Vicinato - ENPI Il Programma di Cooperazione Transfrontaliera/ENPI ITALIA-TUNISIA 2007-2013 Regione Siciliana - Ufficio Speciale per la Cooperazione Decentrata allo Sviluppo ed alla Solidarietà Internazionale Programma ITALIA-TUNISIA
Il Programma Italia-Tunisia 2007-2013: Obiettivo generale L’obiettivo generale del programma è quello di promuovere l’integrazione economica, sociale, istituzionale e culturale tra i territori siciliani e quelli tunisini mediante un processo di sviluppo congiunto sostenibile basato su un polo di cooperazione transfrontaliera. Programma ITALIA-TUNISIA
Il Programma Italia-Tunisia 2007-2013: Ambito geografico Il Programma riguarda il seguente ambito gegrafico dell’area transfrontaliera: TUNISIA: Nabeul Tunis Ben Arous Ariana Manouba Bizerte Béja Jendouba ITALIA: Agrigento Trapani Caltanissetta Ragusa Siracusa Programma ITALIA-TUNISIA
Il Programma Italia-Tunisia 2007-2013: Priorità e misure 1. Priorità I: Sviluppo e integrazione regionale Misura 1.1 - Sviluppo e integrazione delle filiere economiche Misura 1.2 – Promozione dei flussi commerciali e valorizzazione dei flussi migratori e finanziari Misura 1.3 – Promozione della ricerca e dell’innovazione Misura 1.4 - Cooperazione istituzionale per la promozione dello sviluppo regionale 2. Priorità II: Promozione dello sviluppo sostenibile Misura 2.1 – Gestione efficace delle risorse naturali Misura 2.2 – Valorizzazione del patrimonio naturale e culturale Misura 2.3 – Sviluppo delle energie rinnovabili 3. Priorità III: Cooperazione culturale e scientifica e sostegno al tessuto associativo Misura 3.1 – Sostegno alla cooperazione a livello associativo Misura 3.2 – Cooperazione culturale e scientifica Misura 3.3 - Formazione e scambi di giovani e studenti Programma ITALIA-TUNISIA
Il Programma Italia-Tunisia 2007-2013: Priorità I: Sviluppo e integrazione regionale Misura 1.1 – Sviluppo e integrazione delle filiere economiche Sviluppo della filiera agro alimentare Supporto ai progetti comuni di sviluppo e investimento nell’ambito della filiera agro alimentare, all’interno degli ambiti della: trasformazione e valorizzazione dei prodotti agricoli, distribuzione e armonizzazione logistica, agricoltura biologica. Sviluppo della pesca Supporto ai progetti comuni di sviluppo e investimento nel settore della pesca, mirati a una gestione integrata delle risorse ittiche. Sviluppo turistico Sviluppo di un’industria turistica integrata transfrontaliera con la promozione di circuiti comuni e relazioni partenariali, di turismo “verde” –sostenibile- (termale, ecologico, ittico), e di turismo culturale, di prodotti turistici innovativi, artigianato locale. Le aree geografiche eleggibili alla cooperazione transnazionale sono fissate nella Decisione della Commissione del 6 novembre 2006- C(2006) 5144 def. Rispetto al periodo 2000-2006 per l’Italia sono intervenuti diversi cambiamenti. Le aree di cooperazione restano ancora quattro, ma cambiano le zone geografiche di riferimento. Lo Spazio alpino resta immutato, mentre viene divisa in due diversi spazi l’area di cooperazione interessata dall’allargamento dell’UE avvenuto nel 2004. Lo spazio CADSES non esiste più, mentre compaiono due nuovi spazi: quello dell’Europa Centrale, al quale sono ammissibili tutte le regioni italiane settentrionali; quello dell’Europa del Sud-est, al quale sono eleggibili tutte le regioni italiane che facevano parte dello spazio CADSES. Vengono anche aboliti gli spazi MEDOC e ARCHIMED. La cooperazione transnazionale nel Mediterraneo è attuata nell’ambito di un unico programma, il programma Mediterraneo, che include tutta l’Europa meridionale, dal Portogallo alla Grecia, comprendendo anche la Slovenia. In questa area sono ricomnprese tutte le regioni italiane, tranne la Val d’Aosta e le province di Trento e Bolzano. Non è rappresentato, infine, lo spazio di cooperazione nel bacino del Mediterraneo che include sia le regioni costiere dell’UE che quelle dei paesi mediterranei che non sono membri dell’UE. Tale spazio di cooperazione è coperto da un programma finanziato da FESR e ENPI che verrà definito nel Regolamento di attuazione del Regolamento generale ENPI. In complesso le regioni italiane aumentano le possibilità di cooperazione, sia perché nuove regioni possono cooperare con i paesi dell’Europa Centrale, sia perché la cooperazione nel Mediterraneo si rafforza e amplia, permettendo di distinguere e focalizzare meglio la cooperazione diretta a migliorare la competitività dell’Europa meridionale rispetto al resto dell’UE, rispetto a quella volta a sviluppare la cooperazione nel bacino del Mediterraneo. Programma ITALIA-TUNISIA
Il Programma Italia-Tunisia 2007-2013: Priorità I: Sviluppo e integrazione regionale Misura 1.2 – Promozione dei flussi commerciali e valorizzazione dei flussi migratori e finanziari Facilitazione dei flussi commerciali Valorizzazione dei punti di contatto frontalieri al fine di migliorare la gestione dei flussi e facilitare la circolazione delle merci (cooperazione tra autorità portuali, etc) Valorizzazione dei flussi migratori e finanziari Valorizzazione dei flussi migratori e finanziari per lo sviluppo del potenziale di opportunità socio-economiche delle regioni (trasferimento di know-how, investimento produttivo delle riserve, degli emigranti, etc) Le aree geografiche eleggibili alla cooperazione transnazionale sono fissate nella Decisione della Commissione del 6 novembre 2006- C(2006) 5144 def. Rispetto al periodo 2000-2006 per l’Italia sono intervenuti diversi cambiamenti. Le aree di cooperazione restano ancora quattro, ma cambiano le zone geografiche di riferimento. Lo Spazio alpino resta immutato, mentre viene divisa in due diversi spazi l’area di cooperazione interessata dall’allargamento dell’UE avvenuto nel 2004. Lo spazio CADSES non esiste più, mentre compaiono due nuovi spazi: quello dell’Europa Centrale, al quale sono ammissibili tutte le regioni italiane settentrionali; quello dell’Europa del Sud-est, al quale sono eleggibili tutte le regioni italiane che facevano parte dello spazio CADSES. Vengono anche aboliti gli spazi MEDOC e ARCHIMED. La cooperazione transnazionale nel Mediterraneo è attuata nell’ambito di un unico programma, il programma Mediterraneo, che include tutta l’Europa meridionale, dal Portogallo alla Grecia, comprendendo anche la Slovenia. In questa area sono ricomnprese tutte le regioni italiane, tranne la Val d’Aosta e le province di Trento e Bolzano. Non è rappresentato, infine, lo spazio di cooperazione nel bacino del Mediterraneo che include sia le regioni costiere dell’UE che quelle dei paesi mediterranei che non sono membri dell’UE. Tale spazio di cooperazione è coperto da un programma finanziato da FESR e ENPI che verrà definito nel Regolamento di attuazione del Regolamento generale ENPI. In complesso le regioni italiane aumentano le possibilità di cooperazione, sia perché nuove regioni possono cooperare con i paesi dell’Europa Centrale, sia perché la cooperazione nel Mediterraneo si rafforza e amplia, permettendo di distinguere e focalizzare meglio la cooperazione diretta a migliorare la competitività dell’Europa meridionale rispetto al resto dell’UE, rispetto a quella volta a sviluppare la cooperazione nel bacino del Mediterraneo. Programma ITALIA-TUNISIA
Il Programma Italia-Tunisia 2007-2013: Priorità I: Sviluppo e integrazione regionale Misura 1.3 – Promozione della ricerca e dell’innovazione Promozione dello sviluppo dei poli tecnologici Sostegno alla cooperazione transfrontaliera per lo sviluppo di poli tecnologici al fine di promuovere la ricerca e migliorare la connessione tra poli tecnologici, centri di ricerca e attori socio-economici Sostegno all’innovazione nei processi produttivi Promozione dell’innovazione nei processi produttivi, in particolare per la qualità della produzione e la reattività ai mercati, segnatamente attraverso scambi d’esperienze e progetti transfrontalieri Sviluppo di nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione Promozione e diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) nei quattro settori chiave della cooperazione: agricoltura, pesca, turismo e cultura. Le aree geografiche eleggibili alla cooperazione transnazionale sono fissate nella Decisione della Commissione del 6 novembre 2006- C(2006) 5144 def. Rispetto al periodo 2000-2006 per l’Italia sono intervenuti diversi cambiamenti. Le aree di cooperazione restano ancora quattro, ma cambiano le zone geografiche di riferimento. Lo Spazio alpino resta immutato, mentre viene divisa in due diversi spazi l’area di cooperazione interessata dall’allargamento dell’UE avvenuto nel 2004. Lo spazio CADSES non esiste più, mentre compaiono due nuovi spazi: quello dell’Europa Centrale, al quale sono ammissibili tutte le regioni italiane settentrionali; quello dell’Europa del Sud-est, al quale sono eleggibili tutte le regioni italiane che facevano parte dello spazio CADSES. Vengono anche aboliti gli spazi MEDOC e ARCHIMED. La cooperazione transnazionale nel Mediterraneo è attuata nell’ambito di un unico programma, il programma Mediterraneo, che include tutta l’Europa meridionale, dal Portogallo alla Grecia, comprendendo anche la Slovenia. In questa area sono ricomnprese tutte le regioni italiane, tranne la Val d’Aosta e le province di Trento e Bolzano. Non è rappresentato, infine, lo spazio di cooperazione nel bacino del Mediterraneo che include sia le regioni costiere dell’UE che quelle dei paesi mediterranei che non sono membri dell’UE. Tale spazio di cooperazione è coperto da un programma finanziato da FESR e ENPI che verrà definito nel Regolamento di attuazione del Regolamento generale ENPI. In complesso le regioni italiane aumentano le possibilità di cooperazione, sia perché nuove regioni possono cooperare con i paesi dell’Europa Centrale, sia perché la cooperazione nel Mediterraneo si rafforza e amplia, permettendo di distinguere e focalizzare meglio la cooperazione diretta a migliorare la competitività dell’Europa meridionale rispetto al resto dell’UE, rispetto a quella volta a sviluppare la cooperazione nel bacino del Mediterraneo. Programma ITALIA-TUNISIA
Il Programma Italia-Tunisia 2007-2013: Priorità I: Sviluppo e integrazione regionale Misura 1.4 – Cooperazione istituzionale per la promozione dello sviluppo regionale Promozione della competitività e diversificazione economica delle regioni, per lo scambio di esperienze a livello degli strumenti di politica territoriale, del sostegno alla capacità di sviluppo regionale, dello scambio tra le Camere di commercio e i centri d’affari. Le aree geografiche eleggibili alla cooperazione transnazionale sono fissate nella Decisione della Commissione del 6 novembre 2006- C(2006) 5144 def. Rispetto al periodo 2000-2006 per l’Italia sono intervenuti diversi cambiamenti. Le aree di cooperazione restano ancora quattro, ma cambiano le zone geografiche di riferimento. Lo Spazio alpino resta immutato, mentre viene divisa in due diversi spazi l’area di cooperazione interessata dall’allargamento dell’UE avvenuto nel 2004. Lo spazio CADSES non esiste più, mentre compaiono due nuovi spazi: quello dell’Europa Centrale, al quale sono ammissibili tutte le regioni italiane settentrionali; quello dell’Europa del Sud-est, al quale sono eleggibili tutte le regioni italiane che facevano parte dello spazio CADSES. Vengono anche aboliti gli spazi MEDOC e ARCHIMED. La cooperazione transnazionale nel Mediterraneo è attuata nell’ambito di un unico programma, il programma Mediterraneo, che include tutta l’Europa meridionale, dal Portogallo alla Grecia, comprendendo anche la Slovenia. In questa area sono ricomnprese tutte le regioni italiane, tranne la Val d’Aosta e le province di Trento e Bolzano. Non è rappresentato, infine, lo spazio di cooperazione nel bacino del Mediterraneo che include sia le regioni costiere dell’UE che quelle dei paesi mediterranei che non sono membri dell’UE. Tale spazio di cooperazione è coperto da un programma finanziato da FESR e ENPI che verrà definito nel Regolamento di attuazione del Regolamento generale ENPI. In complesso le regioni italiane aumentano le possibilità di cooperazione, sia perché nuove regioni possono cooperare con i paesi dell’Europa Centrale, sia perché la cooperazione nel Mediterraneo si rafforza e amplia, permettendo di distinguere e focalizzare meglio la cooperazione diretta a migliorare la competitività dell’Europa meridionale rispetto al resto dell’UE, rispetto a quella volta a sviluppare la cooperazione nel bacino del Mediterraneo. Programma ITALIA-TUNISIA
Il Programma Italia-Tunisia 2007-2013: Priorità II: Promozione dello sviluppo sostenibile Misura 2.1 – Gestione efficace delle risorse per l’agricoltura e la pesca Assicurare un’agricoltura e un utilizzo delle risorse ittiche che rispettino lo sviluppo sostenibile, per attività comuni di monitoraggio ambientale, etc. Misura 2.2 - Protezione e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale. Protezione e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale al fine di permettere lo sviluppo turistico dei territori, inclusa la valorizzazione delle regioni costiere e del paesaggio, e la protezione della biodiversità. Misura 2.3 - Sviluppo di energie rinnovabili Sostegno allo sviluppo di attività congiunte per la promozione delle energie rinnovabili (solare, fotovoltaico, eolico, geotermico) e l’efficienza energetica Le aree geografiche eleggibili alla cooperazione transnazionale sono fissate nella Decisione della Commissione del 6 novembre 2006- C(2006) 5144 def. Rispetto al periodo 2000-2006 per l’Italia sono intervenuti diversi cambiamenti. Le aree di cooperazione restano ancora quattro, ma cambiano le zone geografiche di riferimento. Lo Spazio alpino resta immutato, mentre viene divisa in due diversi spazi l’area di cooperazione interessata dall’allargamento dell’UE avvenuto nel 2004. Lo spazio CADSES non esiste più, mentre compaiono due nuovi spazi: quello dell’Europa Centrale, al quale sono ammissibili tutte le regioni italiane settentrionali; quello dell’Europa del Sud-est, al quale sono eleggibili tutte le regioni italiane che facevano parte dello spazio CADSES. Vengono anche aboliti gli spazi MEDOC e ARCHIMED. La cooperazione transnazionale nel Mediterraneo è attuata nell’ambito di un unico programma, il programma Mediterraneo, che include tutta l’Europa meridionale, dal Portogallo alla Grecia, comprendendo anche la Slovenia. In questa area sono ricomnprese tutte le regioni italiane, tranne la Val d’Aosta e le province di Trento e Bolzano. Non è rappresentato, infine, lo spazio di cooperazione nel bacino del Mediterraneo che include sia le regioni costiere dell’UE che quelle dei paesi mediterranei che non sono membri dell’UE. Tale spazio di cooperazione è coperto da un programma finanziato da FESR e ENPI che verrà definito nel Regolamento di attuazione del Regolamento generale ENPI. In complesso le regioni italiane aumentano le possibilità di cooperazione, sia perché nuove regioni possono cooperare con i paesi dell’Europa Centrale, sia perché la cooperazione nel Mediterraneo si rafforza e amplia, permettendo di distinguere e focalizzare meglio la cooperazione diretta a migliorare la competitività dell’Europa meridionale rispetto al resto dell’UE, rispetto a quella volta a sviluppare la cooperazione nel bacino del Mediterraneo. Programma ITALIA-TUNISIA
Il Programma Italia-Tunisia 2007-2013: Priorità III: Cooperazione culturale e scientifica e sostegno al tessuto associativo Misura 3.1 – Sostegno alla cooperazione a livello associativo Sostegno alla cooperazione a livello associativo, al fine di promuovere lo sviluppo locale, il sostegno alle popolazioni vulnerabili, l’ambiente. Misura 3.2 – Cooperazione culturale e scientifica Cooperazione culturale, scientifica e tecnica, volta a creare reti, tra università, istituti di formazione e operatori culturali. Misura 3.3 - Formazione e scambi di giovani e studenti Formazione di giovani. Promozione degli scambi studenteschi (universitari e tecnici) e di programmi di studio congiunti. Le aree geografiche eleggibili alla cooperazione transnazionale sono fissate nella Decisione della Commissione del 6 novembre 2006- C(2006) 5144 def. Rispetto al periodo 2000-2006 per l’Italia sono intervenuti diversi cambiamenti. Le aree di cooperazione restano ancora quattro, ma cambiano le zone geografiche di riferimento. Lo Spazio alpino resta immutato, mentre viene divisa in due diversi spazi l’area di cooperazione interessata dall’allargamento dell’UE avvenuto nel 2004. Lo spazio CADSES non esiste più, mentre compaiono due nuovi spazi: quello dell’Europa Centrale, al quale sono ammissibili tutte le regioni italiane settentrionali; quello dell’Europa del Sud-est, al quale sono eleggibili tutte le regioni italiane che facevano parte dello spazio CADSES. Vengono anche aboliti gli spazi MEDOC e ARCHIMED. La cooperazione transnazionale nel Mediterraneo è attuata nell’ambito di un unico programma, il programma Mediterraneo, che include tutta l’Europa meridionale, dal Portogallo alla Grecia, comprendendo anche la Slovenia. In questa area sono ricomnprese tutte le regioni italiane, tranne la Val d’Aosta e le province di Trento e Bolzano. Non è rappresentato, infine, lo spazio di cooperazione nel bacino del Mediterraneo che include sia le regioni costiere dell’UE che quelle dei paesi mediterranei che non sono membri dell’UE. Tale spazio di cooperazione è coperto da un programma finanziato da FESR e ENPI che verrà definito nel Regolamento di attuazione del Regolamento generale ENPI. In complesso le regioni italiane aumentano le possibilità di cooperazione, sia perché nuove regioni possono cooperare con i paesi dell’Europa Centrale, sia perché la cooperazione nel Mediterraneo si rafforza e amplia, permettendo di distinguere e focalizzare meglio la cooperazione diretta a migliorare la competitività dell’Europa meridionale rispetto al resto dell’UE, rispetto a quella volta a sviluppare la cooperazione nel bacino del Mediterraneo. Programma ITALIA-TUNISIA
Il Programma Italia-Tunisia 2007-2013: Principali strutture di attuazione Task force Comitato di Sorveglianza Autorità di Gestione Congiunta Segretariato Tecnico Congiunto Antenna a Tunisi Programma ITALIA-TUNISIA
Il Programma Italia-Tunisia 2007-2013: Modalità di attuazione Selezione dei progetti attraverso bandi aperti Progetti ordinari a carattere transfrontaliero, selezionati mediante procedura a bando, di tipo integrato, nei quali i partner realizzano sui rispettivi territori una parte delle azioni costitutive del progetto stesso. Meccanismi d’identificazione e selezione di progetti strategici Progetti transfrontalieri che per la loro valenza strategica sono selezionati attraverso una procedura negoziata tra le due Amministrazioni. L’Italia partecipa a tre programmi di cooperazione territoriale lungo le frontiere esterne. Due riguardano la collaborazione con i paesi vicini (ENPI), esattamente: un programma riguarda la cooperazione frontaliera tra i territori di livello NUTS III (per l’Italia sono le province) situati sul confine marittimo tra Italia e Tunisia, cioè alcune province siciliane e la parte nord-orientale della Tunisia; un programma riguarda la cooperazione frontaliera tra tutti i territori, a livello di NUTS II (per l’Italia sono le regioni), situati lungo le coste del Mediterraneo. Un programma è attuato nell’ambito della politica di preadesione (IPA) e riguarda la cooperazione frontaliera tra tutti i territori di livello NUTS che si affacciano lungo l’Adriatico, includendo quelli appartenenti a Italia, Slovenia e Grecia (Stati membri UE) e quelli appartenenti a Croazia, Serbia (solo per una fase transitoria di due anni), Montenegro, Bosnia-Erzegovina, Albania (paesi IPA). Le risorse allocate a ciascun programma sono state determinate rispettando il criterio del “matching” tra apporto dei Fondi Strutturali (FESR) e del relativo strumento delle politiche di relazione esterna dell’UE (ENPI o IPA), cioè una partecipazione paritaria (50% e 50%) dei due Fondi. L’Italia ha destinato ai programmi di cooperazione esterna una quota rilevante delle risorse complessivamente disponibili per la cooperazione territoriale: infatti, sono stati destinati a questi programmi, in totale, circa 178 milioni di euro di contributo comunitario (FESR), a prezzi correnti, pari a circa il 21% del totale delle risorse allocate all’Italia (846 milioni di euro circa). Programma ITALIA-TUNISIA
Programma ITALIA-TUNISIA Il Programma Italia-Tunisia 2007-2013: Ripartizione indicativa del piano finanziario Priorità Percentuale Risorse € 1. Sviluppo e integrazione regionale 60% 16.475.568 2. Promozione dello sviluppo sostenibile 20% 5.491.856 3. Cooperazione culturale e scientifica e sostegno al tessuto associativo 20 % 5.491.856 TOTALE 100% 27.459.280 L’Italia partecipa a tre programmi di cooperazione territoriale lungo le frontiere esterne. Due riguardano la collaborazione con i paesi vicini (ENPI), esattamente: un programma riguarda la cooperazione frontaliera tra i territori di livello NUTS III (per l’Italia sono le province) situati sul confine marittimo tra Italia e Tunisia, cioè alcune province siciliane e la parte nord-orientale della Tunisia; un programma riguarda la cooperazione frontaliera tra tutti i territori, a livello di NUTS II (per l’Italia sono le regioni), situati lungo le coste del Mediterraneo. Un programma è attuato nell’ambito della politica di preadesione (IPA) e riguarda la cooperazione frontaliera tra tutti i territori di livello NUTS che si affacciano lungo l’Adriatico, includendo quelli appartenenti a Italia, Slovenia e Grecia (Stati membri UE) e quelli appartenenti a Croazia, Serbia (solo per una fase transitoria di due anni), Montenegro, Bosnia-Erzegovina, Albania (paesi IPA). Le risorse allocate a ciascun programma sono state determinate rispettando il criterio del “matching” tra apporto dei Fondi Strutturali (FESR) e del relativo strumento delle politiche di relazione esterna dell’UE (ENPI o IPA), cioè una partecipazione paritaria (50% e 50%) dei due Fondi. L’Italia ha destinato ai programmi di cooperazione esterna una quota rilevante delle risorse complessivamente disponibili per la cooperazione territoriale: infatti, sono stati destinati a questi programmi, in totale, circa 178 milioni di euro di contributo comunitario (FESR), a prezzi correnti, pari a circa il 21% del totale delle risorse allocate all’Italia (846 milioni di euro circa). Programma ITALIA-TUNISIA
Programma Italia-Tunisia 2007-2013 E-mail apiceno@regione.sicilia.it Autorità di Gestione Unica Presidenza della Regione Siciliana Ufficio Speciale per la Cooperazione Decentrata allo Sviluppo e alla Solidarietà Internazionale Tel. (0039) 091 7070036/241 Fax (0039) 091 7070054 E-mail apiceno@regione.sicilia.it vincenzo.petruso@regione.sicilia.it Programma ITALIA-TUNISIA