Dott. Davide Piccolo Incontro del 24 marzo 2009 A cura del Servizio di Prevenzione e Protezione.

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Transcript della presentazione:

Dott. Davide Piccolo Incontro del 24 marzo 2009 A cura del Servizio di Prevenzione e Protezione

Obiettivi dell'incontro Ripasso dell'incontro del 2007 Presentazione dati sanitari Presentazione misure effettuate Illustrazione dati dichiarati dal costruttore Comportamenti corretti per la prevenzione delle malattie professionali

Definizioni Vibrazioni: Movimenti oscillatori di un corpo aventi carattere ripetitivo nel tempo Parametri caratterizzanti: Frequenza f: numero di ripetizioni al secondo (Hz = 1/s) del movimento Ampiezza A: spostamento massimo dalla posizione di equilibrio (m) Velocità v di spostamento (m/s) Accelerazione a (m/s 2 ) Parametro principale in quanto il corpo risente più della variazione di uno stimolo che non del suo perdurare Parametro considerato dalla normativa

Definizioni Vibrazione: Acustica: f > 15 – 20 Hz Meccanica: f < 15 – 20 Hz Bande di frequenza per le vibrazioni meccaniche: 0 – 2 Hz: Bassa frequenza Mezzi di trasporto 2 – 20 Hz: Media frequenza Macchinari ed impianti industriali Oltre 20 Hz: Alta frequenza Attrezzature vibranti, tipo strumenti vibranti ad aria compressa

Normativa di riferimento DPR 303/56 Direttiva europea 2002/44/CE D.Lgs 187/05 (abroga gli articoli del DPR 303/56 sulle vibrazioni e recepisce la direttiva) D.Lgs. 81/08 (testo unico sulla sicurezza) Già il DPR 303/56 prendeva in considerazione il rischio legato alle vibrazioni meccaniche: “Articolo 24 (Rumori e scuotimenti): Nelle lavorazioni che producono scuotimenti, vibrazioni e rumori dannosi ai lavoratori, devono adottarsi i provvedimenti consigliati dalla tecnica per diminuirne l’intensità Tabella delle lavorazioni per le quali vigeva l’obbligo delle visite mediche preventive e periodiche (art. 33 del decreto): 48. Vibrazioni e scuotimenti Lavoratori che impiegano utensili ad aria compressa o ad asse flessibile Periodicità: 1 anno”

Vibrazioni Definizioni di legge: 1) Vibrazioni trasmesse al SISTEMA MANO – BRACCIO “le vibrazioni meccaniche che, se trasmesse al sistema mano – braccio nell’uomo, comportano un rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori, in particolare disturbi vascolari, osteoarticolari, neurologici o muscolari” 2) Vibrazioni trasmesse al CORPO INTERO: “ le vibrazioni meccaniche che, se trasmesse al corpo intero, comportano rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, in particolare lombalgie e traumi del rachide” In realtà, per le vibrazioni trasmesse al sistema mano – braccio, non sono stati individuati disturbi di tipo muscolare

Vibrazioni mano - braccio OdontoiatriaTrapani da dentista CalzaturificiRibattitrici Lavorazioni lapidei (porfido)Cubettatrici Trasporti etc.Manubri di motociclette Metalmeccanica, Lavorazioni artisticheLimatrici rotative ad asse flessibile Produzione vibrati in cementoIniettori elettrici e pneumatici Produzione vibrati in cementoCompattatori vibro-cemento Palletts, legnoChiodatrici Lavorazioni agricolo-forestaliMotocoltivatori Manutenzione aree verdiTagliaerba Lavorazioni agricolo-forestaliDecespugliatori Lavorazioni agricolo-forestaliMotoseghe Metalmeccanica - Lapidei - LegnoSmerigliatrici Diritte per lavori leggeri Metalmeccanica - Lapidei - LegnoSmerigliatrici Angolari e Assiali Metalmeccanica - Lapidei - LegnoSeghe circolari e seghetti alternativi Metalmeccanica - Lapidei - LegnoLevigatrici orbitali e roto-orbitali MetalmeccanicaCesoie e Roditrici per metalli Fonderie - metalmeccanicaMartelli Sabbiatori Metalmeccanica, AutocarrozzerieAvvitatori ad impulso MetalmeccanicaTrapani a percussione Edilizia - estrazione lapideiMartelli Demolitori e Picconatori Edilizia - lavorazioni lapideiMartelli Perforatori Edilizia - lapidei, metalmeccanicaScalpellatori, Scrostatori, Rivettatori Principali lavorazioniTipologia di utensile

Vibrazioni corpo intero SanitàAutoambulanze Vibrati in cemento, varie industrialiPiattaforme vibranti Cantieristica, movimentazione industriale Autogru, gru Pubblica sicurezza, servizi postali, etc.Motociclette, ciclomotori Protezione civile, Pubblica sicurezza, etc. Elicotteri Trasporti, movimentazione industrialeTrasporti su rotaia Trasporti, marittimoMotoscafi, gommoni, imbarcazioni Trasporti, servizi spedizioni etc.Camion, autobus Cantieristica, movimentazione industriale Trattori a ralla Cantieristica, movimentazione industriale Carrelli elevatori AgricolturaTrattori, Mietitrebbiatrici Lapidei, cantieristicaPerforatori Edilizia, lapidei, agricolturaRuspe, pale meccaniche, escavatori Principali settori di impiegoMacchinario

Effetti sull’uomo Azione delle vibrazioni sull’organismo assume caratteristiche diverse a seconda di: Tipo di oscillazione Frequenza Accelerazione Durata Direzione di applicazione: verticale (piedi - testa) o antero posteriore (mano - braccio) Caratteristiche meccaniche del corpo Es.: Frequenza caratteristica degli organi (risonanza) Modalità di trasmissione Corpo intero (punti di ingresso mani, piedi e natiche - attraverso basamenti vibranti o sedili e volanti di mezzi di trasporto) Mano-braccio (punti di ingresso mani - utensili vibranti)

Vibrazioni sul corpo intero Stima lavoratori esposti nel mondo occidentale: 4,0-7,0% Mezzi di trasporto o piattaforme vibranti Frequenze che interessano maggiormente: Hz Sensibilità massima lungo la direzione Z (longitudinale) Sensibilità massima alle frequenze Hz

Vibrazioni sul corpo intero Tipicamente di bassa e media frequenza Determinano una stimolazione dell’organo dell’equilibrio e di riflesso un aumento del tono muscolare Riduzione dell’efficienza e della soglia della fatica Lavoro prolungato: disturbi psichici, gastroenterici, e congestione pelvica (donne)

Vibrazioni sul corpo intero MALATTIE PROFESSIONALI Lombalgie e lombosciatalgie Alterazioni degenerative della colonna vertebrale (spondiloartrosi, spondilosi, osteocondrosi intervertbrale) Discopatie ed ernie discali lombari o lombosacrali Fattori che possono rendere più gravi gli effetti delle vibrazioni sono l’età, l’indice di massa corporea, il fumo di tabacco, aspetti costituzionali

Vibrazioni mano - braccio Stima lavoratori esposti nel mondo occidentale: 1,7-5,8% 4-5% delle malattie professionali indennizzate dall’INAIL Strumenti meccanici manuali Frequenze che interessano maggiormente: Hz Sensibilità analoga lungo le direzioni X, Y e Z Sensibilità massima alle frequenze Hz

Vibrazioni mano - braccio Principali fattori patogeni: microtraumi ripetuti ipertono muscolare riflesso sforzo muscolare per sostenere lo strumento compressione locale affaticamento generale

Vibrazioni mano - braccio Fattori che favoriscono l’insorgere di malattie professionali: Frequenze comprese tra 5 e 250 Hz (es.: martello pneumatico) Maggiore ampiezza della vibrazione Peso dello strumento di lavoro Posizione di lavoro che implica contrazione muscolare Basse temperature e umidità Assenza di DPI Tempi di lavoro prolungati, in assenza di pause Fumo di tabacco (potente vasocostrittore)

Vibrazioni mano - braccio MALATTIE PROFESSIONALI PATOLOGIE VASCOLARI: Fenomeno di Raynaud (secondario, angioneurosi, sindrome del dito bianco) Dovuto a esposizione di 2-5 anni a vibrazioni di alta frequenza

Vibrazioni mano - braccio MALATTIE PROFESSIONALI PATOLOGIE NEUROLOGICHE: Alterata sensibilità, soprattutto periferica In presenza di dolore: Sindrome del tunnel carpale e sindrome di Guyon

Vibrazioni mano - braccio MALATTIE PROFESSIONALI PATOLOGIE OSTEOARTICOLARI: alterazioni ossa del carpo e metacarpo alterazioni tendini delle mani e dei polsi fenomeni artrosici in tutto l’arto superiore e le spalle al limite, “mano ad uncino” Problematica l’esposizione a vibrazioni di elevata ampiezza e bassa frequenza (< Hz) generate da utensili percussori

D.Lgs 81/08 art. 202 – Limiti a) per le vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio: 1) il valore limite di esposizione giornaliero, normalizzato a un periodo di riferimento di 8 ore, è fissato a 5 m/s2; mentre su periodi brevi è pari a 20 m/s2; 2) il valore d'azione giornaliero, normalizzato a un periodo di riferimento di 8 ore, che fa scattare l'azione, è fissato a 2,5 m/s2. b) per le vibrazioni trasmesse al corpo intero: 1) il valore limite di esposizione giornaliero, normalizzato a un periodo di riferimento di 8 ore, è fissato a 1,0 m/s2; mentre su periodi brevi è pari a 1,5 m/s2; 2) il valore d'azione giornaliero, normalizzato a un periodo di riferimento di 8 ore, è fissato a 0,5 m/s2. 2. Nel caso di variabilità del livello di esposizione giornaliero va considerato il livello giornaliero massimo ricorrente.

D.Lgs 81/08 art. 202 – Valutazione del rischio... il datore di lavoro valuta e, quando necessario, misura, i livelli di vibrazioni meccaniche cui i lavoratori sono esposti. Il livello di esposizione può essere valutato mediante l'osservazione delle condizioni di lavoro specifiche e confronto con dati di letteratura (es. banca dati ISPESL) o, in loro assenza, con le informazioni fornite in materia dal costruttore delle attrezzature. … la misurazione, che richiede l'impiego di attrezzature specifiche e di una metodologia appropriata … resta il metodo di riferimento.

D.Lgs 81/08 art. 202 – Valutazione del rischio … il datore di lavoro tiene conto, in particolare, dei seguenti elementi: a) il livello, il tipo e la durata dell'esposizione, ivi inclusa ogni esposizione a vibrazioni intermittenti o a urti ripetuti; b) i valori limite di esposizione e i valori d'azione;... d) gli eventuali effetti indiretti sulla sicurezza e salute dei lavoratori risultanti da interazioni tra le vibrazioni meccaniche, il rumore e l'ambiente di lavoro o altre attrezzature; e) le informazioni fornite dal costruttore dell'attrezzatura di lavoro; f) l'esistenza di attrezzature alternative progettate per ridurre i livelli di esposizione alle vibrazioni meccaniche;... h) condizioni di lavoro particolari, come le basse temperature, il bagnato, l'elevata umidità o il sovraccarico biomeccanico degli arti superiori e del rachide; i) informazioni raccolte dalla sorveglianza sanitaria, comprese, per quanto possibile, quelle reperibili nella letteratura scientifica.

D.Lgs 81/08 art. 202 – Misure di prevenzione … se sono superati i valori d'azione, il DDL elabora e applica un programma di misure tecniche o organizzative, per ridurre al minimo l'esposizione, considerando in particolare quanto segue: a) altri metodi di lavoro che richiedono una minore esposizione; b) la scelta di attrezzature di lavoro adeguate concepite nel rispetto dei principi ergonomici e che producono il minor livello possibile di vibraz.; c) la fornitura di attrezzature accessorie per ridurre i rischi di lesioni provocate dalle vibrazioni, quali... maniglie o guanti che attenuano la vibrazione trasmessa al sistema mano-braccio; d) adeguati programmi di manutenzione delle attrezzature di lavoro, del luogo di lavoro, dei sistemi sul luogo di lavoro e dei DPI; e) la progettazione e l'organizzazione dei luoghi e dei posti di lavoro; f) l'adeguata informazione e formazione dei lavoratori sull'uso corretto e sicuro delle attrezzature di lavoro e dei DPI; g) la limitazione della durata e dell'intensità dell'esposizione; h) l'organizzazione di orari di lavoro appropriati, con periodi di riposo; i) la fornitura di indumenti per la protezione dal freddo e dall'umidità.

D.Lgs 81/08 art. 202 – Sorveglianza sanitaria Gli esposti a livelli superiori ai valori d'azione sono sottoposti alla sorveglianza sanitaria, effettuata periodicamente, di norma una volta l'anno o con periodicità diversa decisa dal medico competente con adeguata motivazione riportata nel documento di valutazione dei rischi e resa nota ai RLS in funzione della valutazione del rischio... Gli esposti a vibrazioni sono altresì sottoposti alla sorveglianza sanitaria quando, secondo il medico competente, si verificano una o più delle seguenti condizioni: l'esposizione è tale da rendere possibile l'individuazione di un nesso tra l'esposizione in questione e una malattia identificabile o ad effetti nocivi per la salute ed è probabile che la malattia o gli effetti sopraggiungano nelle particolari condizioni di lavoro del lavoratore ed esistono tecniche sperimentate che consentono di individuare la malattia o gli effetti nocivi per la salute.

Mano - braccio

Livello d’azione giornaliero di esposizione: 2,5 m/s 2 Valore limite giornaliero di esposizione: 5,0 m/s 2

Metodi di valutazione DATABASE: dell’ISPESL europeo “presso banche dati dell'ISPESL, delle regioni o del CNR“ (enti abilitati) DATI DEL COSTRUTTORE: Direttiva Macchine” D.P.R. 459/96 prescrive ai costruttori di dare indicazione delle vibrazioni mano - braccio e corpo intero Nella banca dati ISPESL ci sono anche i valori di targa dei costruttori MISURAZIONI

Dati dei costruttori Ottenuti in condizioni standard, da norma ISO - CEN Misure in condizioni operative non sempre corrispondenti a quelle di reale impiego del macchinario Banca dati ISPESL: coefficienti moltiplicativi ottenuti in una serie di condizioni sperimentali da utilizzare per poter ottenere una stima dei valori di A(8) riscontrabili in campo a partire dai dati di certificazione dei costruttori Dati del costruttore x coefficienti 1) condizioni di impiego siano effettivamente rispondenti a quelle indicate 2) macchinari in buone condizioni di manutenzione

Dati dei costruttori Da non usare se: macchinario non usato in maniera conforme a quanto indicato dal costruttore macchinario non in buone condizioni di manutenzione macchinario usato in condizioni operative differenti da quelle indicate macchinario non uguale a quello indicato in banca dati (differente marca – modello)

Misurazioni Possibile la campionatura, se rappresentativa dell’esposizione Metodi e apparecchiature adatti alle caratteristiche delle vibrazioni, ai fattori ambientali, all’apparecchio di misurazione Mano - braccio norma UNI (2001) Corpo intero norma ISO (1997)

Misurazioni: mano - braccio

Se 2 mani esposte: misurazioni di entrambe, valutazione con valore maggiore Trasduttore va possibilmente fissato rigidamente sulla superficie

Misure di prevenzione e protezione MANO - BRACCIO: metodi di lavoro alternativi corrette procedure di lavoro (es.: come impugnare) impugnature antivibranti, che possono ridurre l’esposizione del 50% guanti antivibranti (riduzione dal 10% al 20%) mani e corpo asciutti e caldi (es.: indumenti di protezione adeguati) manutenzione attrezzature (equilibratura parti rotanti, riduzione della frequenza dei colpi, etc.) riduzione del livello di vibrazione alla fonte (modifica attrezzature) misure organizzative (es. pause, turnazione) divieto di fumo

Guanti antivibranti No analogia con l’acustica: otoprotettori eliminano il rischio, guanti antivibranti lo riducono I normali guanti da lavoro amplificano le vibrazioni

Riduzione alla fonte Esempio: maniglie rivestite con materiali smorzanti Feltro: buono per ammortizzare basse frequenze Gomma spugnosa: buono per ammortizzare alte frequenze