Responsabili scientifici: Franco Ghione, Mauro Casalboni, Giovanni Casini Gruppo di lavoro dell’Istituto. Laboratorio Tempo.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Istituto Statale Istruzione Superiore “E U R O P A” Pomigliano d’Arco
Advertisements

Il laboratorio (spazio web)
Dalle discipline alle competenze di cittadinanza
Il Mot.
Il laboratorio e l’attività di campagna
Problem solving Metodologia di lavoro.
Verifiche e Valutazione Strategia metodologica. Una strategia metodologica La valutazione deve essere formativa utilizza principi valutativi oggettivi.
La ricerca guidata in Internet
TITOLAZIONE ACIDO-BASE
CURRICOLO D’ISTITUTO IPOTESI DI LAVORO ZELO BUON PERSICO.
Lalterna nza come laborator io pedagogi co didattico e come valore sociale A. Tropea.
Intervista alla maestra
Quadro di riferimento INValSI Scienze I livelli di competenza
Il concetto di misura.
IL PROGRESSO DELL’ERA MODERNA RICHIEDE:
L’elettricità Capobianco Salvatore Avanti Classe 3° D
Il moto armonico Altro esempio interessante di moto è quello armonico caratterizzato dal fatto che l’accelerazione è proporzionale all’opposto della posizione:
Lezione E. Fiandrini Did Fis I 08/09.
Piccoli esperimenti “casalinghi”
PROGETTO LAUREE SCIENTIFICHE Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali Università degli Studi di Trento 29 GENNAIO INCONTRO PLENARIO.
La derivata ed il suo significato geometrico e fisico
Il metodo deduttivo e la didattica per concetti
Fisica laboratoriale Il Pendolo semplice.
raccontato agli studenti” Terza annualità progetto nazionale
L’elettricità.
Le misure indirette di lunghezza
Quale valore dobbiamo assumere come misura di una grandezza?
LABORATORI del SAPERE SCIENTIFICO
PROGRAMMAZIONE - LICEO DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
Istituto Comprensivo ENZO BIAGI Roma IDENTITA’ E VERTICALITA’
INTRODUZIONE Scopo della Fisica è quello di fornire una descrizione quantitativa di tutti i fenomeni naturali, individuandone le proprietà significative.
ALCUNE RIVOLUZIONI SCIENTIFICHE DEL XX SECOLO
INSEGNARE SCIENZE SPERIMENTALI
La Funzione Sinusoidale
Unità arbitrarie e convenzionali, stime, strumenti di misura
Elementare4 leggi del pendolo Opportuno schermo completo cliccare quando serve.
Relazioni sulle esperienze di laboratorio
OBBLIGO SCOLASTICO: UNA SFIDA? ASSE MATEMATICO. Il nuovo obbligo scolastico come opportunità Opportunità per cosa? Opportunità per chi?
«Valori e regole nel vissuto del bambino della Scuola dell’Infanzia». 2.a parte E.M.Salati « IL BAMBINO E I VALORI SOCIALI: ORIENTAMENTI PER L’ EDUCAZIONE.
LABORATORI DEI SAPERI SCIENTIFICI
Autovalutazione & Qualità
Finalità generale della scuola: sviluppo armonico e integrale della persona all’interno dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale.
1 PRIMA SCIENZA PONTEDERA 4 DICEMBRE 2014 PROGETTAZIONE E DOCUMENTAZIONE DEL PERCORSO Cristina Duranti.
Come impostare il curricolo
IL SISTEMA INTERNAZIONALE
Matematica Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
ADEMPIMENTI INCONTRO FINALE
OSTERIA DEI PELLEGRINI Museo della Città e del Territorio.
Esercitazione pratica: Piano Inclinato
D. Allasia, G. Rinaudo, Dipartimento di Fisica Sperimentale, Università di Torino – “Rete di energie 2009” – 30/09/09 Energia dalla materna alla Secondaria.
Area 1 - GESTIONE DEL POF, AUTOVALUTAZIONE E SNV
Scuola cantiere di innovazione V Seminario Nazionale per l’accompagnamento delle Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del.
Alcuni spunti di riflessione sulla didattica della matematica.
U.D.A.“La matematica delle elezioni”
La didattica ermeneutica esistenziale.
Proporzionalità e miscugli di colori Un approccio sperimentale a cura di Paola Bevilacqua Seminario sul curricolo verticale Roma, 23/05/2014.
V CIRCOLO DIDATTICO DI GIUGLIANO IN CAMPANIA (NA)
La comunicazione e l’area matematico scientifico tecnologica nella scuola secondaria di 1° grado Indicazioni ministeriali e non solo. Fabrizio Pasquali.
Progetto SIGMA “ dare SIGnificato al fare MAtematica”
Statistica sociale Modulo A A.A Prof.ssa Barbara Baldazzi Dottore Mario Mastrangelo Facoltà di Lettere e Filosofia Università di Tor Vergata.
Piano Lauree Scientifiche I laboratori di autovalutazione per gli studenti per le aree di Chimica, Fisica e Matematica Stefania De Stefano Dipartimento.
Docente diritti a scuola: BROCCA SILVIA COD. POR DS12LE156 TIPO:B MODULO 2 (CLASSI 1^B - 2^B - 3^B)
STORIA DELLA SCIENZA A PIÙ DIMENSIONI È importante avere un quadro complessivo per capire, almeno in parte, quale sia stato l’itinerario (spesso complesso)
Lab_GS_Orienta – Intervento D del progetto «Sistema Sapere e Crescita» ADRIANO DI GIOVANNI Laboratori Nazionali del Gran Sasso – 12 dicembre
Verticalità intesa come continuità nello sviluppo dei contenuti e nella costruzione dei concetti nella scuola primaria e secondaria di I° e II° grado Didattica.
PLS 3 CORSO DI PERFEZIONAMENTO FISICA
Cosa è la FISICA Esperienza trenino: Misurare una lunghezza
Piano Lauree Scientifiche per Fisica. Piano Lauree Scientifiche Attività previste per Fisica Laboratori orientamento (“PLS” e versioni brevi”)
Piano Lauree Scientifiche Il laboratorio di autovalutazione per gli studenti per Fisica Laura Perini.
Transcript della presentazione:

Responsabili scientifici: Franco Ghione, Mauro Casalboni, Giovanni Casini Gruppo di lavoro dell’Istituto. Laboratorio Tempo

Piano lauree scientifiche

Dal Progetto (2004) al Piano Il Piano Lauree Scientifiche per il biennio 2010/2012 persegue l’obiettivo di migliorare la conoscenza e la percezione delle discipline scientifiche nella scuola secondaria

Idee portanti del piano Finalità di orientamento per gli studenti degli ultimi anni della scuola secondaria Conoscenza di temi, problemi e procedimenti caratteristici dei saperi scientifici Opportunità di autovalutarsi, verificare e consolidare le proprie conoscenze

I Laboratori Laboratori di approccio alle discipline scientifiche Privilegiare i fenomeni collegati con l’esperienza quotidiana

Attività laboratoriale L’attività svolta in laboratorio dagli studenti si propone di addestrare: a raccogliere dati sui fenomeni osservati ed ad organizzarli opportunamente all’uso di strumenti coniugare l’attività manuale, l’osservazione,l’attività deduttiva

Organizzazione dei laboratori Operativamente i laboratori, che si possono svolgere in varie sedi, prevedono una serie di incontri,con presenza ed interventi degli insegnanti, per un totale di lavoro di 16/20 ore, con gruppi di circa 15 studenti

Tipologie dei laboratori Laboratori che si avvicinano alle discipline privilegiando l’esperienza di fenomeni e di problemi significativi Laboratori di autovalutazione per il miglioramento della preparazione richiesta dai corsi di laurea scientifici Laboratori di approfondimento

L’orologio ad acqua Il tema del tempo è particolarmente ricco di aspetti, anche coinvolgenti più discipline La proposta didattica che viene presentata nasce da diverse considerazioni: È utile nella didattica ispirarsi alla storia della scienza La scienza ellenistica è una notevolissima fonte di idee semplici, profonde ed in molti casi rivoluzionarie

Lo sviluppo della scienza implica parallelamente: la creazione di modelli matematici La costruzione di strumenti di misura

La misura del tempo In base all’esperienza ognuno di noi riesce a dare una definizione di orologio ed è accettata l’idea che con esso si possano misurare degli intervalli di tempo. Decisamente più problematica appare l’impresa di definire il tempo. Scrive Percy Bridgman ( premio Nobel per la fisica nel 1946): “Secondo il nostro punto di vista, il concetto di tempo è determinato dalle operazioni con cui misuriamo il tempo stesso.”

Possiamo apprezzare con semplici esperienze intervalli di tempo brevi, per esempio il tempo in cui si consuma una candela Quindi pur non sapendo cosa è il tempo, riusciamo a individuare i parametri dai quali dipende la velocità di un fenomeno, possiamo cercare di controllarli affinché il fenomeno sia costante nel tempo Anche il concetto di “fermo” o di “fisso” contiene il tempo

È evidente che disponendo di candele che abbiano con accettabile precisione la stessa base, identica composizione ed identica velocità di combustione, si può collegare il consumo della candela ad intervalli di tempo.

Consideriamo il seguente problema. Disponiamo di due stoppini da miccia di identica lunghezza. Il fabbricante garantisce con precisione assoluta che la durata della combustione di ogni singolo stoppino è di 3 minuti esatti, ma non garantisce che la combustione avvenga con velocità assolutamente costante,la fiamma in alcune parti dello stoppino può procedere più lentamente in altre più velocemente.

Come posso misurare esattamente un tempo di 270 secondi osservando la combustione degli stoppini? Perché non è corretto dividere uno stoppino a metà e bruciare uno stoppino sano e la metà dell’altro? Provate a risolvere il problema.

Posso usare, per misurare intervalli di tempo, un recipiente pieno d’acqua che si svuota? In un recipiente di dimensioni finite il livello dell’acqua calerà man mano che il recipiente si svuota. Cerchiamo di mettere in relazione, in via sperimentale, il tempo di svuotamento di un recipiente colmo d’acqua con l’altezza dell’acqua

In particolare l’intervallo di tempo in cui si svuota la metà superiore del recipiente è uguale a quello in cui si svuota la metà inferiore ? E se l’altezza la dividiamo in 4 parti uguali come andranno le cose? Come varierà la velocità di efflusso dell’acqua?

La misura Una grandezza fisica è una caratteristica misurabile che è espressa da un numero e da un’unità di misura. Misurare significa confrontare (direttamente o indirettamente) una grandezza fisica con un’unità di misura opportunamente scelta.

Un intervallo di tempo può essere usato per indicare la durata di un fenomeno e si può misurare per esempio contando quante volte la durata di un fenomeno periodico è contenuta nella durata del fenomeno da misurare. Un qualunque fenomeno che si ripete periodicamente può quindi fornire un’unità di misura degli intervalli di tempo.

Un dispositivo formato da un filo inestensibile ad un'estremità del quale sia fissata una massa scelta in modo che rispetto ad essa la massa del filo sia trascurabile, mentre l’altra estremità è fissata in un punto O è un pendolo semplice. Se la massa è esattamente sotto il punto O il pendolo è in equilibrio stabile. Se il pendolo è allontanato da questa posizione e lasciato libero oscilla intorno alla posizione di equilibrio.

Verifichiamo con una semplice esperienza di laboratorio la durata del periodo del pendolo avendo cura di far compier al pendolo piccole oscillazioni. Possiamo considerare un’oscillazione piccola quando per l’angolo α tra la verticale ed il filo nella posizione in cui la massa raggiunge l’altezza massima sia α<< 1 rad (in pratica l’angolo α in gradi deve essere non superiore a circa 5° o 6°).

Piccole oscillazioni piccole oscillazioni.ggb

Ancora sulle piccole oscillazioni piccole oscillazioni 2.ggb

Sarà proprio con queste modalitàche imposteremo il lavoro di calcolo e di progettazione di un orologio ad acqua. Il nostro lavoro accanto a fasi di studio delle leggi fisiche che presiedono al funzionamento dell’orologio prevede un’attività sperimentale sia dedicata a verificare la bontà dei calcoli, sia dedicata alla costruzione materiale dell’orologio

Schema dell’orologio