Workshop: “Non uno di meno … …in storia” Giovedì 30 Agosto 2007 Gandini Marinella Scuola Secondaria di I grado “G. Cavedoni” Sassuolo (Mo)
PROGRAMMA WORKSHOP CONTENUTO ATTIVITA ’ PRESENTAZIONE FORMAZIONE GRUPPI CONDIVISIONE: QUALI ELEMENTI CARATTERIZZANO UNA PROGETTAZIONE SIGNIFICATIVA? THINK, PAIR, SQUARE ANALISI UDA PER LA INDIVIDUAZIONE DI ELEMENTI RIFERIBILI AD UNA PROGETTAZIONE SIGNIFICATIVA LAVORO A GRUPPI CONTROLLO DI COPPIA CONDIVISIONE E CONFRONTO SENTIAMO I RELATORI GLI OSSERVATORI I CONDUTTORI ROUND TABLE
Apprendimento significativo… “… UNA CONOSCENZA PROFONDA, EMPATICA, PREGNANTE, POSSEDUTA IN MODO TALE DA POTER ESSERE FACILMENTE UTILIZZATA IN CONTESTI DIVERSI, NEI QUALI ESSA SERVE A CHIARIRE UNA SITUAZIONE O UN PROBLEMA.” (M. COMOGLIO)
COS’E’ APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO NEL SUO SPECIFICO? QUALI ELEMENTI LO CARATTERIZZANO? QUALI ELEMENTI NON LO CARATTERIZZANO? APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO QUALI ELEMENTI LO CARATTERIZZANO? QUALI ELEMENTI NON LO CARATTERIZZANO?
NON SOLO, E NON TANTO, APPRENDIMENTO INTESO COME RIPRODUZIONE DI INFORMAZIONI ACQUISITE MA UN APPRENDIMENTO CHE CONDUCE AD UNA COMPRENSIONE PROFONDA O SIGNIFICATIVA…
“…COMPRENDERE E’ L’ABILITA’ DI PENSARE ED AGIRE CON FLESSIBILITA’ USANDO CIO’ CHE SI CONOSCE. (…) E’ LA CAPACITA’ FLESSIBILE DI UNA PRESTAZIONE. …PIU’ COME APPRENDERE A IMPROVVISARE JAZZ O TENERE UNA BUONA CONVERSAZIONE … (…) SI CHIEDE AGLI ALLIEVI NON SOLO DI CONOSCERE MA DI PENSARE CON CIO’ CHE CONOSCONO.” (D. PERKINS) ESEMPIO DEL PROGETTARE UN PONTE (WEHLAGE, NEWMANN & SECADA)
COMPRENSIONE SIGNIFICATIVA SPESSO CONFUSA CON LA MERA CONOSCENZA, CONSISTE IN UNA FAMIGLIA DI ABILITA’ SPIEGARE INTERPRETARE APPLICARE AVERE PROSPETTIVA EMPATIZZARE AVERE AUTOCONOSCENZA TRA LORO COLLEGATE CHE VANNO SVILUPPATE TUTTE ’
LA COSTRUZIONE DI CURRICOLI PER COINVOLGERE GLI STUDENTI NELLA PROGETTAZIONE SIGNIFICATIVA LA COSTRUZIONE DI CURRICOLI PER COINVOLGERE GLI STUDENTI NELLA ESPLORAZIONE E NELL’APPROFONDIMENTO DELLA COMPRENSIONE DI IDEE IMPORTANTI E LA COSTRUZIONE DEGLI STRUMENTI DI VALUTAZIONE PER RENDERE MANIFESTO QUANTO VANNO COMPRENDENDO ( WIGGINS E MC THIGHE)
PROGETTAZIONE A RITROSO FASI DEL PROCESSO DI PROGETTAZIONE A RITROSO IDENTIFICARE I RISULTATI DESIDERATI DETERMINARE EVIDENZE DI ACCETTABILITA’ PIANIFICARE ESPERIENZE E ISTRUZIONE
FASE 1 IDENTIFICARE I RISULTATI DESIDERATI COSA GLI STUDENTI DOVREBBERO ESSERE IN GRADO DI CONOSCERE, COMPRENDERE E FARE? COSA E’ MERITEVOLE E DEGNO DI ESSERE COMPRESO IN PROFONDITA’? QUALI COMPRENSIONI SOLIDE E DUREVOLI SI DESIDERANO?
FASE 2 DETERMINARE EVIDENZE DI ACCETTABILITA’ … UN CONTINUUM DI STRUMENTI DI ACCERTAMENTO PENSATO IN TERMINI DI RACCOLTA DI EVIDENZE IN UN ARCO DI TEMPO… IN PARTICOLARE, COMPITI DI PRESTAZIONE O PROGETTI, I QUALI FORNISCONO INFORMAZIONI RIGUARDO A SE GLI STUDENTI SONO IN GRADO DI UTILIZZARE LE LORO CONOSCENZE NEL CONTESTO…
FASE 3 PIANIFICARE ESPERIENZE E ISTRUZIONE DI QUALI CONOSCENZE E ABILITA’ FONDAMENTALI AVRANNO BISOGNO GLI STUDENTI PER REALIZZARE EFFICACEMENTE CIO’ CHE E’ RICHIESTO? QUALI ATTIVITA’ FORNIRANNO AGLI STUDENTI LE CONOSCENZE E ABILITA’ NECESSARIE? COSA SARA’ NECESSARIO PER INSEGNARE ATTRAVERSO IL COACHING, E QUAL E’ IL MODO MIGLIORE PER INSEGNARLO ALLA LUCE DEGLI SCOPI DI PRESTAZIONE? QUALI SONO I MATERIALI E LE RISORSE PIU’ ADATTE PER REALIZZARE TALI SCOPI? LA PROGETTAZIONE COMPLESSIVA E’ COERENTE E OPERATIVA?
STRUTTURA APPLICATA: Controllo di coppia ATTIVITA’ A GRUPPI: Analisi della UDA: Comprendere il processo che ha trasformato l’Europa in un paese a prevalente vocazione industriale, nell’arco di tempo che va dalla seconda metà del ‘700 ai giorni nostri, attraverso l’analisi della prima e seconda rivoluzione industriale,come pure della rivoluzione tecnologica e informatica della 2° metà del XX secolo. QUALI ELEMENTI PRESENTI NELL’UDA PROPOSTA TENDONO, ALMENO NELL’INTENZIONALITA’, VERSO UNA PROGETTAZIONE SIGNIFICATIVA? STRUTTURA APPLICATA: Controllo di coppia
CONTROLLO DI COPPIA Il gruppo lavora diviso in coppie. Le coppie lavorano sul compito con ruoli. A istruttore (osserva, aiuta e corregge ) B esecutore (esegue la consegna) L’alunno B esegue la prima metà di un esercizio, mentre l’istruttore controlla. L’istruttore elogia e si congratula quando la consegna è portata a termine. Inversione dei ruoli nella coppia e continuazione del lavoro L’alunno A esegue a sua volta la seconda metà dell’esercizio. L’alunno B controlla e corregge … Terminato il lavoro elogia il compagno. Si ricompone il gruppo le coppie confrontano le risposte e pervengono ad un’elaborazione condivisa. Ruoli nella fase a quattro osservatore: responsabile del feed back al gruppo, registra quanto osservato e lo comunica alla classe relatore: responsabile per il gruppo della relazione orale sul lavoro svolto. Collabora con il segretario per perfezionare la versione definitiva scritta del prodotto. Svolge la relazione orale nella discussione segretario: responsabile della formalizzazione del risultato del lavoro svolto dal gruppo. Ripete le decisioni, chiede conferme, scrive quello che viene condiviso. Perfezione la versione finale definitiva del prodotto, in collaborazione con il relatore controllore: controlla il tempo e i turni di parola, il volume della voce e interroga per verificare se tutti hanno capito
PROGETTAZIONE A RITROSO PRESTAZIONE AUTENTICA FINALE QUALI ELEMENTI PRESENTI NELL’UA PROPOSTA TENDONO, ALMENO NELL’INTENZIONALITA’, VERSO UNA PROGETTAZIONE SIGNIFICATIVA? PROGETTAZIONE A RITROSO PRESTAZIONE AUTENTICA FINALE STUDIO DELL’ARGOMENTO TRAMITE ANALISI DEI PROCESSI DI TRASFORMAZIONE UTILIZZO STRUTTURE COOPERATIVE L.
STRUTTURA DEI PROCESSI DI TRASFORMAZIONE TEMATIZZAZIONE DESCRIZIONE DEL CONTESTO INIZIALE DEL PROCESSO DESCRIZIONE DEL CONTESTO FINALE DEL PROCESSO CONFRONTO DEI CONTESTI COGLIERE MUTAMENTI E PERMANENZE PROBLEMATIZZAZIONE PERIODIZZAZIONE RICOSTRUZIONE DEL PROCESSO SPIEGAZIONE
Effetti positivi osservati sugli alunni … Hanno imparato a collaborare per ottenere un buon risultato, attenuando l’ansia da prestazione personale e favorendo apprendimento e profitto Si sono accorti che la collaborazione dà risultati migliori della competizione Hanno migliorato la comunicazione sforzandosi di utilizzare un linguaggio specifico Hanno chiesto e ricercato chiarimenti quando non capivano Non si sono accontentati di un lavoro “superficiale” Si sono confrontati su aspetti disciplinari Hanno mostrato una maggiore motivazione ad apprendere e una maggiore fiducia nelle proprie abilità Hanno sviluppato e consolidato relazioni personali Hanno esercitato ruoli diversi e riflettuto sull’agito Hanno provato ad autovalutarsi Si sono confrontati su aspetti comportamentali
Effetti negativi osservati sugli alunni A volte il compito è stato sottovalutato... è prevalso l’aspetto ludico e di relazione A volte gli alunni più deboli sono risultati passivi e a traino A volte gli alunni “bravi” hanno avuto l’impressione di “perdere tempo” A volte sono sorti conflitti legati al compito
Effetti “percepiti” come docente … Per progettare l’attività ho dovuto “riflettere” sulla disciplina, su quali strutture cooperative applicare, sui risultati attesi, sulle possibili strategie utilizzabili per raggiungerli Ho migliorato le capacità organizzative e comunicative Ho stabilito una relazione più diretta con i singoli alunni e questo mi ha permesso di osservarne abilità e comportamenti Ho potuto osservare dall’esterno le dinamiche della classe al lavoro …. Il cambiamento di ruolo, da trasmettitore di conoscenze a facilitatore dell’apprendimento, può essere disorientante Formulare domande che guidino alla soluzione è più complesso che dire cosa fare Aumenta il numero e la complessità delle relazioni dirette La gestione dei tempi e la conduzione delle situazioni in classe possono generare ansia Nel confronto con i colleghi è facile essere presi “dall’ansia del programma” Non sempre la metodologia è condivisa dai colleghi del C.d.C. e/o dai genitori
Cosa portiamo a casa da questo laboratorio? Per concludere.....ROUND TABLE Cosa portiamo a casa da questo laboratorio?