Dal Paleolitico al Neolitico

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Transcript della presentazione:

Dal Paleolitico al Neolitico Civiltà a confronto

OSSERVA LE IMMAGINI. Sono ricostruzioni di due gruppi umani OSSERVA LE IMMAGINI. Sono ricostruzioni di due gruppi umani. Quale secondo te è più antico? Perché?

Osserva bene l’immagine e ricava più informazioni possibili

GUIDA ALL’OSSERVAZIONE . Di quale gruppo umano si tratta? . Il gruppo rappresentato è composto da : . Com’è il loro aspetto fisico? . Cosa indossano? Seconde te perché? . Quali azioni stanno facendo? . Quali oggetti usano e quali altri vedi costruiti dall’uomo? Osservando l’immagine, secondo te questi gruppi umani come si procuravano il cibo? .Quali animali cacciavano? . Dove abitavano? Secondo te si spostavano o abitavano stabilmente nello stesso territorio?

APPROFONDIAMO LA CONOSCENZA: gli uomini di CRO-MAGNON L’immagine realizzata dagli studiosi rappresenta un gruppo di uomini S. Sapiens vissuti in Europa 40.000- 12.000 anni fa, sono detti uomini di Cro –Magnon dal nome della località in cui sono stati trovati i loro resti fossili. I resti trovati sono : 4 scheletri provenienti dal riparo sottoroccia di Cro-Magnon, in Francia, e da 7 scheletri raccolti nelle Grotte dei Balzi Rossi (Liguria, Italia). Era alto (poteva raggiungere m. 1,80 )muscoloso con braccia corte e gambe lunghe, cranio ampio e allungato, naso prominente, abbastanza simile all’uomo europeo attuale. Aveva il cervello grande come il nostro. Sapeva utilizzare il linguaggio, infatti dai resti arrivati fino a noi, i paleontologi hanno compreso che aveva gola e bocca che gli permettevano di parlare emettendo gli stessi suoni di noi esseri umani moderni. Viveva fino a 30/40 anni.

luoghi di ritrovamento di resti fossili di Homo Sapiens Sapiens L’Homo S. S. come vedi è presente in tutto il mondo Noi ci occuperemo solo del gruppo di uomini S.S. Cro Magnon

I gruppi umani di Cro-Magnon vissero nella Francia meridionale, quando il clima era secco e molto rigido: le estati erano brevi e gli inverni molto lunghi e nevosi. La temperatura invernale si abbassava fino a 40° sotto zero; montagne, colline e ampie estensioni di pianura erano ghiacciate e ricoperte di muschi e licheni.

Questi gruppi umani abitavano in …………… fatte di zolle di ………… Questi gruppi umani abitavano in …………… fatte di zolle di …………. sostenuta da …………….oppure abitavano in ……………fatte di ………..cucite assieme e sostenute da ……………Queste erano facili da ……………. Le pelli per costruire le tende e per proteggere le capanne di terra, erano di renna Le pelli di iena e d'orso erano usate come tappeti e coperte. Le ………………………… e le ……………….erano vicine e formavano un ……………………

A volte gli uomini costruivano le loro abitazioni temporanee sotto le sporgenze delle rocce; proteggevano il luogo scelto con una tettoia di rami addossata alla parete rocciosa, o con un muro fatto di zolle di terra. Sceglievano le grotte solo in mancanza d'altri ripari, e cercavano di sistemarle alla meglio. Appianavano il suolo e lo ricoprivano con uno strato di pietre per evitare l'umidità. Altre volte trovavano riparo in grotte o caverne. Trascorrevano la giornata presso l'imboccatura delle grotte, o all’interno illuminato e riscaldato dai focolari e da lampade di pietra scavata, in cui bruciava del grasso animale

Conosciamo la sua dieta grazie alle migliaia di ossa trovate negli antichi luoghi di abitazione e alle pitture rupestri.Una volta è il mammut, che da solo darà da mangiare per la tribù per un po' di tempo, un'altra volta è la renna, il rinoceronte , il bisonte, il cavallo, un'altra volta ancora è la lepre, la marmotta, l'antilope, la trota o un bel salmone.. E le piante? L'uomo di Cro-Magnon mangia sicuramente bacche selvatiche come i mirtilli, le fragole o le more. Forse anche i funghi, le castagne, le nocciole, certe radici...Senz'altro gli capita di cogliere le uova degli uccelli o il miele delle api.

L’uomo di Crô-Magnon era dotato di una grande intelligenza, di capacità tecniche notevoli . Perfezionò la capacità di lavorare la pietra, lavorò nuove rocce, come l’ossidiana, e utilizzò la pietra focaia per accendere il fuoco più facilmente e rapidamente. Fabbricò archi, scuri, bulini (attrezzi appuntiti per praticare fori in diversi materiali), arpioni dentati; usava aghi per cucire i propri vestiti e pare sapesse realizzare asole e bottoni; masticava la pelle degli animali per ammorbidirla e la usava, oltre che per farne abiti, per realizzare otri, cioè contenitori per l’acqua.

Una caratteristica dell’uomo di Crô-Magnon è la cura della sepoltura dei morti che venivano avvolti con dei lacci, legati e raggomitolati. I corpi venivano colorati con ocra rossa e polvere di ematite e sepolti con oggetti ornamentali, come collane, braccialetti e corone di conchiglie. Probabilmente misurava il tempo e aveva costruito un vero e proprio calendario lunare: questa è l’ipotesi formulata dagli studiosi che hanno analizzato le figure lasciate da uomini di Cro Magnon nella grotta di Lascaux, in Francia, insieme ad altre pitture murali. Nelle caverne abitate dai Cro-Magnon sono state ritrovate intere pareti dipinte, con figure di animali, cervi, cavalli, bisonti, mammuth e di uomini. Queste figure, frutto di un lavoro lungo, accurato e impegnativo, facevano parte probabilmente di una sorta di rito magico per assicurarsi il successo nella caccia; forse si credeva che colpire l’animale rappresentato nel dipinto avrebbe favorito la sua cattura. https://youtu.be/1g4vNH5Qxrg

QUADRO DI CIVILTA’ UOMO DI CRO-MAGNON PERIODO LUOGO/AMBIENTE CLIMA MODO DI VIVERE( ORGANIZZAZIONE SOCIALE) ALIMENTAZIONE ABBIGLIAMENTO ABITAZIONE TECNICA( COSA COSTRUIVANO) RELIGIONE ARTE

arte Dove abitavano: ripari In quale regione vivevano In quale clima Dove abitavano: ripari In quale regione vivevano In quale clima Come si procuravano il cibo Cosa costruivano Con quali tecniche Come si vestivano Come vivevano in gruppo Cosa credevano: culto dei morti arte

Un’altra immagine dalla preistoria

Sono trascorsi circa 30.000 anni dalla prima immagine, siamo nel Neolitico, circa 12 000 anni fa. Cosa vedi? L’uomo rappresentato è simile a quello di C. M? Come è vestito? Cosa porta ai piedi? Cosa porta sulle spalle? Accanto all’uomo quale animale riconosci? La ragazza e il ragazzo cosa stanno facendo? Cosa hanno in mano? Cosa ha imparato a fare l’uomo? Raccoglie frutti spontanei o coltiva la terra? Cosa sta facendo la donna accanto alla capanna? Le abitazioni che vedi sullo sfondo come e di quale materiale sono fatte? Sono facili da trasportare? L’uomo è sedentario o nomade? Quali animali riconosci attorno alle abitazioni? Sono animali domestici? L’uomo li caccia o li alleva? Cosa puoi ricavare?

Approfondiamo la conoscenza: I Natufiani https://youtu.be/hK58uUaMMUc Circa 70 anni fa un’archeologa Dorothy Annie Elizabeth Garrod , in Israele , sul Monte Carmelo, scoprì delle tombe e dei reperti che appartenevano ad una popolazione ancora sconosciuta che lei chiamò NATUFIANI, per il nome del luogo. In base all’analisi delle ossa si scoprì che essi vissero in un periodo che va da 15.000 a 11.000 anni fa. La scopetta sorprendente fu quella di uno strumento mai visto prima: un attrezzo composto da un manico di osso che ospitava delle taglienti schegge di selce. Tra quelle schegge vi erano i resti di un’antica specie di frumento. Quell’oggetto ritrovato era un falcetto! In pratica i Natufiani avevano progettato un attrezzo che doveva tagliare l’erba.

L’ambiente in cui vivevano era diverso da quello attuale, molto più arido. Le colline erano ricoperte da alberi e la vegetazione diveniva sempre più lussureggiante man mano che il clima migliorava. In queste zone boscose vivevano e si riproducevano moltissime piante commestibili . Grazie a queste piante gli animali si nutrivano e prosperavano sia sulle montagne che nelle fertili pianure. Tale situazione richiamò i cacciatori – raccoglitori perché il territorio era in grado di garantire il cibo per la loro vita.

Osserva l’immagine ricostruita dagli storici: quali informazioni possiamo ricavare?

Modificazioni climatiche 10.000 a.C., nasce l’agricoltura Intorno al 10.000 a.C., per un periodo di circa un millennio ci fu un abbassamento delle temperature ,chiamata la piccola glaciazione, che comportò un'improvvisa siccità. Vi fu una grande carestia e i Natufiani furono costretti ad abbandonare i loro insediamenti per sempre. I Clan si frammentarono in piccoli gruppi, vagando disperatamente da nomadi alla ricerca del cibo. Alcuni gruppi di Natufiani trovarono una zona umida e fertile in un lago (l’odierno lago di Galilea, in Israele) che la siccità aveva prosciugato e, piantando i semi che si erano portati con loro, iniziarono la pratica dell'agricoltura. Il gesto di sacrificare  le loro preziose scorte alimentari per il futuro, gettando quei semi sulla terra appena scavata, fu l’inizio di un nuovo modo di vivere e alla fine trasformò il volto della Terra. Cambiare per sopravvivere è una costante nella storia dell’Homo Sapiens, che si è diffuso su tutta la Terra grazie alla sua capacità di adattarsi, di cambiare e di inventare ogni volta sistemi nuovi per sopravvivere.  https://youtu.be/q8pe2DuzvJg

NASCE L’AGRICOLTURA Cambiamento climatico( piccola glaciazione) Cambiamento dell’ambiente ( aumentano i terreni aridi) Alcuni clan di Natufiani si spostano sulle rive del fiume Giordano ( ambiente più umido) Diminuiscono le piante spontanee, carestia, mancanza di cibo Molti clan di Natufiani non sopravvivono

DOPO LA SCOPERTA DEL FUOCO, È STATA L'AGRICOLTURA A DETERMINARE I CAMBIAMENTI PIÙ RIVOLUZIONARI NELLA STORIA DEL GENERE UMANO Da un'economia di tipo predatorio, basata sulla caccia, la pesca e la raccolta di frutti, semi e radici, in età neolitica gli uomini lentamente passarono ad un'economia di produzione del cibo. Nel corso del tempo gli effetti dell'agricoltura produssero una serie di cambiamenti radicali: un forte incremento demografico, un notevole sviluppo delle tecniche produttive, una vistosa trasformazione dell'ambiente naturale.

Conseguenze dell’agricoltura Necessità di custodire i campi Nascita dei villaggi stabili Maggior cibo a disposizione Aumento della popolazione Più tempo a disposizione

Il nuovo modo di vivere aveva però anche conseguenze negative Il nuovo modo di vivere aveva però anche conseguenze negative. Intanto coltivare le piante era un occupazione che richiedeva moltissimo lavoro per molto tempo: dalla mietitura si passava alla vagliatura per poi macinare i chicchi. Le conseguenze di questo lavoro furono di avere a disposizione, tutto insieme, molto cibo che doveva essere immagazzinato. L’immagazzinamento divenne per questo motivo un attività importantissima. I Natufiani del Giordano furono quindi i primi agricoltori, ma anche i primi costruttori di granai specializzati. Il nuovo stile di vita, quello agricolo, fu pagato a caro prezzo: nelle sepolture di questi agricoltori, gli archeologi hanno trovato scheletri con le ossa delle ginocchia e delle spalle gravemente deformate dallo sforzo.

RICOSTRUZIONE DI UNA SEPOLTURA NATUFIANA  - "LA SCIAMANA" La defunta era alta circa 1,50 metri ed aveva un'età di circa 45 anni. Gli archeologi hanno anche stabilito che, molto probabilmente, si trattava della prima sciamana conosciuta. I partecipanti alla cerimonia funebre della donna mangiarono tartarughe arrostite, gettandone i carapaci nella fossa di sepoltura. In seguito disposero ordinatamente i gusci attorno alla testa, ai fianchi e al corpo della defunta. Accanto le misero degli oggetti magici quali un'ala di un'aquila dorata, ossa di leopardo e un piede umano tagliato.